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Concorso 300 Istruttori polizia municipale - vigile urbano - Roma

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    Originariamente inviato da valentina1306 Visualizza il messaggio
    notizie da un altro forum

    "ciao a tutti ragazzi sono stata oggi agli scritti di storico e curatore d'arte, e a dicembre sarò con voi per questo scritto..le domande erano 5, con 4 possibilità di soluzione e un altro foglio dove c'erano 7/8 righe per commentare ciascuna risposta data.Il tempo a disposizione è di due ore, più che abbondanti considerato lo spazio di righe per rispondere (bisogna essere sintetici). L'unica cosa che si può portare da consultare è il dizionario di italiano, che gli addetti passano a sfogliare da un banco all'altro (io non lo avevo, ma la signora davanti a me sì e l'addetta glielo ha girato foglio per foglio per controllo O_O) ..che altro...ah, non hanno parlato di modalità di correzione né di quando si sapranno,ma forse per noi è diverso perché domani abbiamo la seconda prova scritta
    Comunque,in bocca al lupo per lo studio e ci si scrive presto "

    a quanto pare non hanno detto nulla sul valore del punteggio... speriamo bene!!!

    Perdona la domanda sciocca, 7/8 riche per ogni quesito o 7/8 righe totali per tutte e 5 le domande?

    Grazie.

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      Pensate inoltre che per noi saranno più di 5 le domande visto che c'è una sola prova screitta?

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        Originariamente inviato da totocarpediem Visualizza il messaggio
        Perdona la domanda sciocca, 7/8 riche per ogni quesito o 7/8 righe totali per tutte e 5 le domande?

        Grazie.
        ovviamente 7-8 righe x ogni domanda

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          Forse bisognerà aspettare il 13 Dicembre dopo la prova scritta del primo profilo C1 per avere dei criteri di paragone più accettabili.

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            Originariamente inviato da mfontroma Visualizza il messaggio
            Forse bisognerà aspettare il 13 Dicembre dopo la prova scritta del primo profilo C1 per avere dei criteri di paragone più accettabili.
            ovviamente, ho riportato la notizia solo a scopo informativo ma non è detto che sia così anche per noi! ^_^

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              Originariamente inviato da sempliceee Visualizza il messaggio
              ragazzi buongiono... stavo un pò vedendo il programma...
              allora ho visto dagli appunti che "santo" marcello ha pubblicato che c'è un regolamento generale di edilizia "Delibera 18.8.1934 n. 5261 Regolamento generale edilizio del comune di Roma. (Testo coordinato ed aggiornato)" però io ho trovato sul comune di roma quest'altro:"D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (G.U. n. 245 del 20 ottobre 2001- s.o. n. 239) aggiornato al d.lgs. n. 301 del 2002"... quindi quale dobbiamo fare????
              della polizia sanitaria voi avete qualcosa????
              e soprattutto quella commerciale c'è qualche regolamento nuovo???? perchè io ho fatto:
              - dlgs 59_2010 somministrazione bevande
              - Dlgs 114-98 - Riforma della disciplina relativa al settore commercio
              - dlgs_228_01
              - bersani-visco
              - DIRETTIVA 2006/123/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 dicembre 2006 relativa ai servizi nel mercato interno

              Marcello naturalmente spero in una tua risposta...

              ciaoooooooooooo
              Il regolamento di edilizia del Comune di Roma lo devi studiare esclusivamente per l'orale, mentre il D.p.r. 380/2001, ovvero il testo unico dell'edilizia, lo devi conoscere bene per lo scritto di Dicembre; il primo ha valenza prettamente locale sul territorio del Comune, il secondo si applica su scala nazionale.
              In merito alle funzioni di polizia sanitaria sia sul Maggioli che sul Moscato-Porta quest'argomento è trattato in maniera sufficiente, invece il Simone non lo conosco quindi non saprei se tratta o meno questa parte di programma.
              Per quel che concerne la disciplina del commercio hai citato correttamente le varie leggi e decreti legislativi di riferimento però ti consiglio spassionatamente di studiare questa parte direttamente sui manuali di preparazione dove viene trattata in maniera esaustiva senza il bisogno di perdere troppo tempo a memorizzare i singoli articoli dai testi di legge: ad esempio sul Maggioli è fatta molto bene e schematizzata in maniera tale che sia facilmente assimilabile, comprendendo inoltre tutti gli aggiornamenti e le modifiche avvenute negli ultimi anni.


              Ciao, Marcello

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                Originariamente inviato da roberta2010 Visualizza il messaggio
                inoltre cosa si intende per pena fissa proporzionale?

                Circa la legge 241 del 90 quando dice quelli che devono intervenire per legge, a chi si riferisce dato che li distingue da quelli che hanno facoltà di intervenire?

                Che differenza c'è tra autenticazione di firma e legalizzazione di firma?

                Help me please

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                  Originariamente inviato da roberta2010 Visualizza il messaggio
                  Help me please

                  - "L'autenticazione" consiste nell'attestazione, da parte del funzionario incaricato, che la firma in fondo ad un documento è stata apposta in sua presenza, previo accertamento dell'identità della persona che sottoscrive.
                  L'entrata in vigore del D.P.R. 445/2000 ha notevolmente ridotto l'obbligo di autentica di firma, disponendo che la sottoscrizione di domande o di dichiarazioni da presentare alla Pubblica Amministrazione o ai gestori di pubblici servizi (ENEL; TELECOM, ecc.) non devono più essere autenticate.
                  E' sufficiente firmare davanti al funzionario dell'ente incaricato a ricevere la pratica o inviarla allegando la fotocopia di un documento d'identità valido.
                  La legge dispone che i funzionari comunali possano autenticare solo firme apposte su atti (domande, istanze, dichiarazioni) diretti esclusivamente agli organi della pubblica amministrazione.
                  Per gli usi il cui fine è a carattere privatistico, occorre rivolgersi ad un notaio.
                  - La "legalizzazione" consiste nell'attestazione della qualità legale del Pubblico Ufficiale che ha apposto la propria firma su un documento (atti, copie ed estratti), nonché dell'autenticità della firma stessa.
                  La Prefettura (Ufficio Territoriale del Governo) provvede, per delega del Ministero degli Affari Esteri, alla legalizzazione delle firme su documenti da e per l'estero.
                  In particolare la Prefettura legalizza:
                  - atti e documenti formati in Italia affinché abbiano valore all'estero
                  - atti e documenti formati da una rappresentanza diplomatica o consolare estera residente in Italia, affinché abbiano valore in
                  Italia.
                  Nell'autenticazione si verifica che la firma si riferisca effettivamente alla persona che ha sottoscritto la domanda, dichiarazione o documentazione in generale....ad oggi con la legge 445/2000 questa pratica non viene quasi più effettuata.
                  La legalizzazione invece, come scritto sopra, consiste nell'attestazione della qualità legale del pubblico ufficiale che ha apposto la propria firma su un documento, nonchè dell'autenticità della firma stessa......si legalizzano i documenti rilasciati da Autorità estere affinchè abbiano valore in Italia e i documenti e atti prodotti in Italia affinchè abbiano valore all'estero.
                  La procedura di legalizzazione è in genere rapida: l'ufficio della Prefettura (U.T.G.) controlla che la firma del pubblico ufficiale che appare sul documento da legalizzare sia depositata in un apposito registro. In caso affermativo, viene subito apposto il timbro (apostille) di legalizzazione.


                  Secondo l'articolo 7 della 241/90 la comunicazione di avvio del procedimento deve essere comunicata ad una serie di soggetti: tra questi ci sono i soggetti destinatari diretti (verso i quali il provvedimento finale produce i suoi effetti) e indiretti (cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento) oltre ai soggetti che devono intervenire per legge come ad esempio gli organi costitutivi delle pubbliche amministrazioni che devono rendere un parere in merito al procedimento stesso (artt. 16 e 17, 241/90).
                  Hanno invece la facoltà di intervenire nel procedimento tutti quei soggetti portatori di interessi pubblici o privati nonchè i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati (art. 9, 241/90), che anche se non direttamente interessati dal provvedimento finale possono intervenire durante la fase procedimentale istruttoria.


                  La pena pecuniaria variabile è quel tipo di sanzione che oscilla tra un valore minimo ed un valore massimo, al contrario di essa la pena proporzionale (o fissa) si caratterizza per un certo grado di elasticità e di adattabilità al caso concreto e viene calcolata in base a dei parametri obiettivi correlati al danno provocato dall'illecito.
                  In pratica la pena si definisce proporzionale quando il suo ammontare è determinato in funzione di un valore base, risultante dalla fattispecie incriminatrice, moltiplicato per un coefficiente variabile (indicato dalla norma) e proporzionale all'illecito da sanzionare.


                  Ciao, Marcello

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                    Grazie Marcello, mi fai luce in questa luuuuuuuuuuuuuunga strada ehehhe

                    Stando sempre in ambito penale e circa l'art 331, quest'articolo non fa riferimento alla serrata?
                    E se si' perchè è penalmente sanzionata questa condotta?

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                      Originariamente inviato da roberta2010 Visualizza il messaggio
                      Grazie Marcello, mi fai luce in questa luuuuuuuuuuuuuunga strada ehehhe

                      Stando sempre in ambito penale e circa l'art 331, quest'articolo non fa riferimento alla serrata?
                      E se si' perchè è penalmente sanzionata questa condotta?
                      L'articolo 331 del codice penale identifica una singola fattispecie di reato all'interno dei delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione e nello specifico descrive il reato di "interruzione di pubblico servizio o di pubblica necessità": chi, esercitando imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità, interrompe il servizio, ovvero sospende il lavoro nei suoi stabilimenti, uffici o aziende, in modo da turbare la regolarità del servizio.
                      La serrata non rientra in tale tipologia di reato ed è uno strumento che non viene punito in ambito penale.
                      Di fatto la serrata è uno strumento che permette al datore di lavoro di sospendere temporaneamente l’attività lavorativa con il rifiuto di ricevere e retribuire le prestazioni dei propri dipendenti.
                      I sindacati dei lavoratori hanno a disposizione il diritto di sciopero al fine di esercitare una pressione diretta sulla controparte per ottenere miglioramenti normativi ed economici, così, secondo le interpretazioni di taluni imprenditori, anche i sindacati dei datori di lavoro devono poter disporre di un analogo diritto.
                      Non esiste però un parallelismo tra serrata e sciopero: la Costituzione, in base all’articolo 40, prevede esplicitamente solo un diritto di sciopero perché è il solo modo per riequilibrare i rapporti di forza tra datori di lavoro elavoratori. Lo sciopero é riconosciuto costituzionalmente come un diritto regolato dalla legge; la serrata, al contrario, è priva di una qualificazione giuridica.
                      In particolare la Corte Costituzionale ha eliminato solo la repressione penale della serrata anche se rimane un illecito contrattuale; sul piano civilistico, il datore di lavoro è in ogni caso obbligato a retribuire le prestazioni di lavoro rifiutate senza motivo legittimo.
                      Solo la serrata di protesta dei piccoli esercenti senza dipendenti è riconosciuta legittima mentre il diritto di sciopero, anche in assenza di una disciplina organica in materia, è sempre considerato legittimo indipendentemente dalle modalità in cui è svolto e dalle forme assunte.

                      Ciao, Marcello

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