Originariamente inviato da mfontroma
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Si tratta in entrambi i casi di interessi che fanno capo ad un soggetto, ai quali la legge offre un diverso grado di protezione. Sono considerati diritti soggettivi quegli interessi di un soggetto privato che la legge considera meritevoli di protezione in quanto tali tant'è che conferisce ai titolari di essi la facoltà di agire direttamente in giudizio per la loro tutela. Sono invece considerati interessi legittimi quegli interessi di un soggetto privato che la legge considera meritevoli di protezione solo quando essi coincidono con un interesse pubblico.
DIRITTO SOGGETTIVO: il diritto di proprietà e il diritto di credito sono, per esempio, diritti soggettivi: ciò significa che il proprietario e il creditore possono agire in giudizio per la tutela dei loro diritti contro chiunque li abbia lesi (pubblica amministrazione compresa). Supponiamo, per esempio, che un comune, nel realizzare un parco pubblico, invada abusivamente una porzione di terreno di proprietà privata, senza espropriarlo: in questo caso il comune viola un diritto soggettivo (di proprietà) e il proprietario può rivolgersi al giudice ordinario contro tale comportamento della pubblica amministrazione. Oppure supponiamo che un soggetto vanti un diritto di credito nei confronti della pubblica amministrazione (per esempio, perchè ha eseguito lavori per suo conto in base ad un contratto di appalto). Se l'amministrazione risulta inadempiente essa viola il diritto soggettivo (di credito) dell'appaltatore il quale può rivolgersi al giudice ordinario per far valere il suo diritto.
INTERESSE LEGITTIMO: quando l'amministrazione agisce come soggetto di diritto pubblico adottando provvedimenti che modificano la situazione giuridica dei privati, essa non trova quasi mai di fronte a sè diritti soggettivi, ma semplici interessi legittimi. Poichè essa agisce per soddisfare interessi di natura pubblica e non per soddisfare interessi di natura privati, i soggetti a cui provvedimenti si rivolgono non possono vantare nessun diritto rispetto all'amministrazione, ma soltanto avere interesse a che l'amministrazione si comporti in modo legittimo. Per esempio, l'impresa che non ha ottenuto l'appalto perchè è stata differita un' altra ditta è stata sicuramente danneggiata da quel provvedimento, dal momento che senza dubbio essa aveva interesse ad ottenerlo. Ma non si può dire che essa abbia un diritto nei confronti dell'amministrazione. All'impresa soccombente viene semplicemente riconosciuto un interesse legittimo, più precisamente l'interesse a che l'amministrazione si comporti rispettando le norme di legge sulle gare d'appalto.
Ciao, Marcello
DIRITTO SOGGETTIVO: il diritto di proprietà e il diritto di credito sono, per esempio, diritti soggettivi: ciò significa che il proprietario e il creditore possono agire in giudizio per la tutela dei loro diritti contro chiunque li abbia lesi (pubblica amministrazione compresa). Supponiamo, per esempio, che un comune, nel realizzare un parco pubblico, invada abusivamente una porzione di terreno di proprietà privata, senza espropriarlo: in questo caso il comune viola un diritto soggettivo (di proprietà) e il proprietario può rivolgersi al giudice ordinario contro tale comportamento della pubblica amministrazione. Oppure supponiamo che un soggetto vanti un diritto di credito nei confronti della pubblica amministrazione (per esempio, perchè ha eseguito lavori per suo conto in base ad un contratto di appalto). Se l'amministrazione risulta inadempiente essa viola il diritto soggettivo (di credito) dell'appaltatore il quale può rivolgersi al giudice ordinario per far valere il suo diritto.
INTERESSE LEGITTIMO: quando l'amministrazione agisce come soggetto di diritto pubblico adottando provvedimenti che modificano la situazione giuridica dei privati, essa non trova quasi mai di fronte a sè diritti soggettivi, ma semplici interessi legittimi. Poichè essa agisce per soddisfare interessi di natura pubblica e non per soddisfare interessi di natura privati, i soggetti a cui provvedimenti si rivolgono non possono vantare nessun diritto rispetto all'amministrazione, ma soltanto avere interesse a che l'amministrazione si comporti in modo legittimo. Per esempio, l'impresa che non ha ottenuto l'appalto perchè è stata differita un' altra ditta è stata sicuramente danneggiata da quel provvedimento, dal momento che senza dubbio essa aveva interesse ad ottenerlo. Ma non si può dire che essa abbia un diritto nei confronti dell'amministrazione. All'impresa soccombente viene semplicemente riconosciuto un interesse legittimo, più precisamente l'interesse a che l'amministrazione si comporti rispettando le norme di legge sulle gare d'appalto.
Ciao, Marcello
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