Bradpitt2, sai che io stesso ho criticato Luigi per quello che aveva detto. Ma tu cadi nel suo stesso errore "TU MERITI ECCOME DI NON ESSERE TRA I VINCITORI", lanci queste accuse con tanta certezza, senza il minimo dubbio (continuo ad usare parole tue).
Le parole di Luigi possono essere dettate dall'amarezza. Se ti colpiscono di persona, certi fatti non possono essere guardati con gli occhi dell'educatore. Se, faccio un esempio, tua figlia viene violentata, allo stupratore è probabile che vorresti fargli di tutto, ucciderlo, farlo a pezzettini piccoli piccoli. Ma non per questo saresti un pessimo educatore. Una cosa è l'ambito lavorativo, una cosa è ciò che ti tocca di persona. Lo sbaglio che spesso commettiamo è quello di credere che chi fa un lavoro professionalizzante (medico, avvocato, notaio, ecc...) sia immune dalle piccole amarezze che ogni giorno la vita ci riserva. Siamo tutte persone, con i nostri pregi e i nostri difetti. Quando lavoriamo cerchiamo di fare del nostro meglio, ma non siamo robot. Preferisco mille volte una persona che sbaglia e che poi ammette il proprio errore che una che pensa di non poter sbagliare per il semplice fatto che è un professionista.
Le parole di Luigi possono essere dettate dall'amarezza. Se ti colpiscono di persona, certi fatti non possono essere guardati con gli occhi dell'educatore. Se, faccio un esempio, tua figlia viene violentata, allo stupratore è probabile che vorresti fargli di tutto, ucciderlo, farlo a pezzettini piccoli piccoli. Ma non per questo saresti un pessimo educatore. Una cosa è l'ambito lavorativo, una cosa è ciò che ti tocca di persona. Lo sbaglio che spesso commettiamo è quello di credere che chi fa un lavoro professionalizzante (medico, avvocato, notaio, ecc...) sia immune dalle piccole amarezze che ogni giorno la vita ci riserva. Siamo tutte persone, con i nostri pregi e i nostri difetti. Quando lavoriamo cerchiamo di fare del nostro meglio, ma non siamo robot. Preferisco mille volte una persona che sbaglia e che poi ammette il proprio errore che una che pensa di non poter sbagliare per il semplice fatto che è un professionista.
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