... altra ricecraca altro dato.. la 113° una certa C. A. (sempre secondo la mia gradutaoria del dicembre 2008) copmare in un elenco della pubblica istruzione nel quale è indicata la provincia di nascita (TE)..
mi date una mano a fare la ricerca degli altri nominativi..? così completiamo l'elenco delle potenziali sedi disponibili..?
ciao chiara .. prova a controllare su internet i luoghi di nascita delle persone che hai indicato.. è importante avere un dato quantopiù attendibile e certo..
Sono perfettamente d'accordo con te!!!
Nelle città del Nord la commessa, INVECE, viene assicurata anche solo per 15 giorni e percepisce un vero stipendio.
E poi dove sono tutti qs lavori a tempo determinato???? Lavorano sempre gli stessi....chissà come mai??!!
Le realtà sono diverse da regione a regione......
... e a proposito della ragazza che preferisce fare concorsi per 15 anni piuttosto che la commessa non le darei tutti i torti. dalle mie parte le commesse risultano collocate part-time, ma in realtà lavorano 8 ore. in busta paga risulta un certo stipendio che poi nella realtà si assottiglia sino a diventare di 500 euro e in alcuni periodi dell'anno lavorano pure nei giorni "rossi" del calendario e vengono remunerate con straordinari pietosi. questo da la misura del perchè molte, avendone titoli, preferiscono buttarsi nei concorsi.
buonanotte
Sono perfettamente d'accordo con te!!!
Nelle città del Nord la commessa, INVECE, viene assicurata anche solo per 15 giorni e percepisce un vero stipendio.
E poi dove sono tutti qs lavori a tempo determinato???? Lavorano sempre gli stessi....chissà come mai??!!
Le realtà sono diverse da regione a regione......
Concordo con te monica.
Il problema è che nelle regioni in cui c’è più carenza di lavoro, praticamente ti prendono per fame. O accetti le mie, misere, condizioni, o te ne vai, che tanto ne trovo altri affamati di lavoro come te e che accetterebbero qualunque cosa…Dove invece esistono maggiori prospettive, allora fanno le persone serie e certe proposte indecenti nemmeno si sognano di fartele, sennò restano a bocca asciutta. Più c’è lavoro, meglio il lavoratore è trattato, meno c’è lavoro e peggio è invece trattato.
Se il sud si butta sui concorsi non è perché non sa costruirsi altro con le proprie mani, ma perché ti trovi in un contesto che ti pone barriere enormi di inserimento lavorativo, che non sempre riesci o puoi superare.
Uno ci prova a fare qualcosa, ma dopo anni di sacrifici e di nessun risultato, devi prendere una decisione.
E poi i dati sugli altissimi tassi di disoccupazione al sud non sono una invenzione, sono purtroppo lo specchio di una realtà indecente.
In ogni caso una cosa è certa: i meridionali non ci pensano nemmeno una volta a spostarsi per lavoro, è così da sempre. vedi il numero di prof del sud che se ne vanno al nord, la miriade di prefetti,di medici, operai, infermieri e tanti altri ancora che fanno le loro brave valigie e se ne vanno. Di certo, se avessero potuto scegliere, se ne sarebbero stati volentieri a casa propria.
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