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Istat - ricorso - concorso per 115 collaboratori tecnici

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    Ci siamo ritrovati a un certo punto del discorso (finalmente, oserei dire!)

    In linea di principio mi trovi in totale accordo.
    Tuttavia, ribadisco, condizione necessaria perchè le giuste aspettative (stabilizzazione dei meritevoli e quant'altro) dei lavoratori precari e di chi si affaccia da esterno ai concorsi pubblici siano evase, è una legge fatta come si deve e che non permetta interpretazioni troppo discrezionali.
    Non credo ci sia altra possibilità.
    Ho sempre rispettato l'Istat e tutti coloro che lavorano seriamente in quest'ente: i dati che ci forniscono sulla situazione del nostro Paese (sotto molti punti di vista) sono tangibili e debitamente occupano gli spazi di tutti i giornali.
    Però, nella fattispecie del nostro concorso, il punto di vista su cui focalizzare l'attenzione non è COME l'Istat organizza e svolge il suo lavoro di rilevare, elaborare e fornire i dati in accordo al Piano Statistico Nazionale; piuttosto, l'attenzione va diretta su come si è comportata in quanto Pubblica Amministrazione nel redigere ed emanare atti amministrativi di interesse pubblico. Ecco, questa è tutta un'altra storia.

    Ultima modifica di achill3r; 08-07-2011, 17:56.

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      Originariamente inviato da Spacciatore resuscitato Visualizza il messaggio
      per cui basta con questa retorica del "sistema malato": il sistema non guarisce certo se 150 precari si piazzano a t.i. violando la legge e i diritti di 12000 cittadini italiani; il sistema guarisce con gli anticorpi, ristabilendo la legalità, nel nostro caso specifico a colpi di ricorsi ed inchieste e con le conseguenze naturali di questi, tali da costituire un deterrente forte a commettere in futuro porcate analoghe

      Gli anticorpi cui ti riferisci, se non erro, sarebbero la magistratura e gli organi ausiliari a questa connesse, giusto?
      La retorica sul sistema non è buttata lì tanto per disquisire vacuamente sul nulla.
      La magistratura deve sottostare alle leggi che il Parlamento emana (diciamo quella parte di sistema marcio?). Bene, il discorso sulla retorica viene giù perchè all'interno della magistratura non sono tutti santi e ligi al dovere e al rispetto delle regole.
      Basta andarsi a controllare quanti magistrati sono oggetto di inchieste e processi. E quanti, i peggiori, sulla scorta della loro visibilità mediatica che spesso è scaturita da inchieste che si sono rivelate dei veri e propri buchi nell'acqua (vedi De Magistris e Woodcock), arrivano poi a sedersi, trasversalmente, sui banchi del parlamento (Di Pietro e Papa, solo per citarne due).
      Quindi, caro Spacciatore, attenzione a parlare di retorica del sistema malato...
      Se viviamo in uno Stato che si vuole definire "di diritto", allora è giusto avere fiducia (quanto basta) nelle Istituzioni tutte, ma bisogna sempre star vigili. La Costituzione stabilisce che "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
      Ecco, persino i padri costituenti ci avevano detto che la democrazia può ammalarsi facilmente e ci ha concesso il potere di vigilare e cambiare le cose nei modi che la stessa Carta stabilisce e delimita. Ma esercitare la sovranità significa anche non lasciarci cadere nella mestizia.

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        Originariamente inviato da achill3r Visualizza il messaggio
        Gli anticorpi cui ti riferisci, se non erro, sarebbero la magistratura e gli organi ausiliari a questa connesse, giusto?


        La retorica sul sistema non è buttata lì tanto per disquisire vacuamente sul nulla.
        La magistratura deve sottostare alle leggi che il Parlamento emana (diciamo quella parte di sistema marcio?). Bene, il discorso sulla retorica viene giù perchè all'interno della magistratura non sono tutti santi e ligi al dovere e al rispetto delle regole.
        Basta andarsi a controllare quanti magistrati sono oggetto di inchieste e processi. E quanti, i peggiori, sulla scorta della loro visibilità mediatica che spesso è scaturita da inchieste che si sono rivelate dei veri e propri buchi nell'acqua (vedi De Magistris e Woodcock), arrivano poi a sedersi, trasversalmente, sui banchi del parlamento (Di Pietro e Papa, solo per citarne due).
        Quindi, caro Spacciatore, attenzione a parlare di retorica del sistema malato...
        Se viviamo in uno Stato che si vuole definire "di diritto", allora è giusto avere fiducia (quanto basta) nelle Istituzioni tutte, ma bisogna sempre star vigili. La Costituzione stabilisce che "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
        Ecco, persino i padri costituenti ci avevano detto che la democrazia può ammalarsi facilmente e ci ha concesso il potere di vigilare e cambiare le cose nei modi che la stessa Carta stabilisce e delimita. Ma esercitare la sovranità significa anche non lasciarci cadere nella mestizia.

        concordo, ma il mio appunto non era volto a individuare nella magistratura una entità infallibile ed esente da marciume, il marcio è ovunque.. non solo dentro l'Istat o in Danimarca


        quello che mi da molto fastidio è che ogni volta che in questo paese qualcuno commette dei reati o ha delle responsabilità tende ad alleggerirsi la coscienza (se ce l'ha) o la giusta pena con delle attenuanti e quella classica è la "deresponsabilizzazione" dei colpevoli:

        non rileva che uno è precario da 10 anni all'Istat per giustificare che vada a firmare uno di quei ricorsi che chiedono cose illegali, moralmente quel precario è una m...a (metto i punti per evitare censure , tanto si capisce che intendo) ed è colpevole , la colpa delle azioni individuali è individuale non collettiva: quando questo precario ha firmato il ricorso si è assunto la responsabilità in primo luogo MORALE di quello che faceva ed era consapevole di agire illegittimamente e contro le aspettative e i diritti degli altri concorrenti

        E l'Istat ? che ha fatto ? non gli ha dato forse ragione ? qualcuno ha firmato e sottoscritto quegli abusi, l'abuso di esentare gente dalla preselettiva, l'abuso di ammettere agli scritti gente che non l'ha superata ecc.

        E i sindacati che spalleggiano i precari ? non li hanno forse aiutati alimentando la "guerra fra poveri" ?

        E l'avvocatura ? non gli ha forse fornito un parere per giustificarsi (sembra) di quello che hanno fatto, tralasciando (forse) aspetti giuridici sostanziali e rilevantissimi ?

        E il direttore ? non ha negato forse il parere a chi glielo ha chiesto ?

        E alcuni dirigenti ? non sostengono ancora adesso che è tutto regolare e che è IMPOSSIBILE che esentati abbiano fatto la preselettiva e non avendola superata siano stati ammessi agli scritti ?

        Odio quando delle chiare responsabilità individuali vengono mascherate con una generica responsabilità collettiva, del "sistema", sono BALLE: ognuno deve farsi carico e rispondere del proprio operato e delle proprie azioni invece di scaricare sul "sistema" le proprie colpe..

        basta col garantismo gratuito all'italiana, basta con i "volemose bene" dopo aver ricevuto pugnalate alle spalle: chi sbaglia deve pagare ed essere punito equamente in nome dei diritti di chi il torto e il danno l'ha ricevuto

        altrimenti è normale che il "sistema" continuerà a puzzare di marcio in eterno

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          Originariamente inviato da cincibretta Visualizza il messaggio
          si certo e io non sosteongo le ragioni dei precari contro quelle degli esterni: che dal mio punto di vsita è assurdo, siamo tutti lavoratori (o aspiranti tali è lo stesso)...
          perlatro secondo me fare dei precari tutto un mazzo è sbagliato.
          tra i precari che c'è chi ha vnto un regolare concorso, e questi andrebbero stabilizzati, specie se hanno maturato un'anzianità apprezzabile... e poi ci sono quelli che non hanno superato nessuna selzione (o selezioni opache/burla) e questi non dovrebbero proprio esserci... poi c'è amministrazione e amministrazione, e qui il discorso si fa anche più complesso.
          comunuqe nella vicenda specifica è giusto il ricorso e sia quel che deve essere.
          a me l'unica cosa che ha fatto incazzare in questo 3d è stato descrivere l'ambiente dei precari istat come una sorta di mafia. è un'ambinete che conosco e vi dico che è assurdo.
          per quel che ne so anche l'istituto in se è un ambiente trapsrente (comuque molto ma molto di più di tante altre realtà pubbliche) e mio trascurabile giudizio è che in questa vicenda più che malizia c'è stata sciatteria.
          ora parli il giudice e tutti ne accettino il responso...
          tu conosci bene l ambiente istat??? beh da esterno e da quello ke posso dire molti hanno giocato sporco, soprattutto i sindacati della cgl...

          qua non è solo una questione di giudice qua secondo me è anke una questione di procura... mi devi spiegare come sia possibile ke da un ricorso fatto dai precari per veder legalizzati i loro diritti, se li ritenevano tali ,si è passati a un semplice parere.... ma diamine ti pare normale??? il parere non ha lo stesso valore di una sentenza xke un parere puo essere giusto quanto sbagliato e solo il giudice puo dirlo non l avvocatura.

          l istat deve e doveva fare da garante e con una parere non lo fai... adesso io da cittadino ho diritto a vedere quel parere xke se devo difendere i miei interessi visto ke la cosa mi riguarda quel parere lo deve leggere, no ke il direttore lo tieni nascosto, xke se fa cosi fa solo aumentare il pensiero ke ci sia altro sotto...

          come puo dire il direttore ke lui nn fa vedere il parere xke sulla vicenda pende una sentenza di giudizio??? ma se il magistrato kiama in procura i precari e il direttore e gli dicono ma xke voi precari avete fatto il ricorso senza kiedere la sospensiva del concorso? non kiedendo la sospensiva il tar lazio sentenzierà tra uno o due anni e io ke devo difendere i miei diritti devo secondo quel grassone aspettare due anni??? pero tanto loro la preselezione non l hanno fatta con un semplice parere e no con il ricorso ke hanno fatto... qua non è questione solo di tar ma anke di procura...l istat doveva allora fare un contro ricorso, lei kiedere la sospensiva e non il parere, e andare al processo cosi ke il tar entro 6 mesi avrebbe dato il suo giudizio...questa è imparzialità..
          ora accade ke i precari avendo avuto quello ke kiedevano nn hanno interesse a portare avanti il ricorso ke potrà essere ritirato...allora mi stanno predendo per il c..o???

          hanno fatto un ricorso per poi ottenere i loro diritti con un parere? per vedere il parere devo aspettare ke il tar giudiki la questione e cioè tra due anni, tanto il concorso va avanti il parere nn si vede e tutti felici e contenti...sai quante cose la procura potrebbe dire all istat e ai precari??? il danno per ora lo abbiamo avuto noi esterni, non i precari, ma se nel loro agire cn dolo o colpa grave e cioè con volontà o involontarietà grave hanno provocato dei danni, poi non si lamentassero.

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            non so se avete sentito com'è andata il concorso a tempo determinato di ieri: 5 domandine semplici semplici.

            E a dire che c'è gente che per averle risposte in passato in un concorsino da 2-300 persone ha preteso di bypassare le preselezioni di uno da 13000 (e a tempo indeterminato) !!!

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              Originariamente inviato da Pino dei Palazzi Visualizza il messaggio
              non so se avete sentito com'è andata il concorso a tempo determinato di ieri: 5 domandine semplici semplici.

              E a dire che c'è gente che per averle risposte in passato in un concorsino da 2-300 persone ha preteso di bypassare le preselezioni di uno da 13000 (e a tempo indeterminato) !!!
              come volevasi dimostrare, non mi sarei aspettato nulla di diverso

              invece a noi c'hanno fatto fare 80 quesiti in 50 minuti, con 20 giorni per studiarsi 1400-1500 quesiti in un clima di totale incertezza e con la beffa, ulteriore, di gente che pur esentata s'è presentata non ha superato la prova ed è stata comunque ammessa agli scritti!

              si devono solo vergognare

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                Originariamente inviato da Pino dei Palazzi Visualizza il messaggio
                non so se avete sentito com'è andata il concorso a tempo determinato di ieri: 5 domandine semplici semplici.

                E a dire che c'è gente che per averle risposte in passato in un concorsino da 2-300 persone ha preteso di bypassare le preselezioni di uno da 13000 (e a tempo indeterminato) !!!
                Io partecipato ad entrambe le prove...la difficoltà non sta nel tenore delle domande ma nel saper rispondere in maniera sintetica, esaustiva e pertinente nel tempo che hai a disposizione...e come sempre nei concorsi pubblici, a farti emergere non è la difficoltà del compito in sè ma il tuo risultato valutato comparativamente rispetto agli altri...ad esempio è stata fatta una domanda sui compiti e l'articolazione interna dell'ISTAT, potenzialmente potevano essere scritte 4 facciate piene ma nel tempo che si ha a disposizione si devono fare delle scelte e scrivere il tutto sinteticamente in un italiano comprensibile...stessa cosa dicasi per la domanda genericissima sulle medie e relativi campi di applicazione.

                A volte è meglio una domanda secca e con risposta facilmente individuabile tipo quiz che qualcosa in cui puoi spaziare potenzialmente quasi all'infinito.

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                  secondo me è molto più facile imparare 1400 quiz a memoria come ho fatto io e ho fatto 0 errori. A quello a tempo determinato non sono più andato perchè ci sarebbe voluta una preparazione diversa che io non avevo.
                  Ultima modifica di Olim; 11-07-2011, 09:46.

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                    Originariamente inviato da donnie Visualizza il messaggio
                    secondo me è molto più facile imparare 1400 quiz a memoria come ho fatto io e ho fatto 0 errori. A quello a tempo determinato non sono più andato perchè ci sarebbe voluta una preparazione diversa che io non avevo.
                    è la tua opinione

                    ma i dati dicono altro e non sono opinioni

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                      Originariamente inviato da Spacciatore resuscitato Visualizza il messaggio
                      è la tua opinione

                      ma i dati dicono altro e non sono opinioni

                      Certo che è un opinione, con la differenza che è espressa senza offendere chi la pensa diversamente da me, si chiama rispetto.

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