è improbabile che qualcuno faccia ricorso al TAR per far valere una palese illegalità ed irregolarità in un concorso pubblico
anche perchè a meno che al TAR non diventano tutti matti contemporaneamente o non arriva qualche forte "pressione" è probabile che chi vanta il "diritto" che non ha e che si configura sostanzialmente come la pretesa di un abuso venga condannato a risarcire la controparte dell'eventuale danno ed a pagare le spese del procedimento
come accaduto nella sentenza dell'infermiera pronunciata dal TAR piemonte in un caso molto simile a questo: è stata condannata a pagare 1000 euro se non ricordo male
perchè la sostanza è : se il diritto ce l'hai, o in questo caso l'interesse legittimo, ed è riconosciuto dall'ordinamento vigente allora puoi fare un ricorso alla giustizia amministrativa e sperare in un pronunciamento a tuo favore; ma se non ce l'hai non puoi andare a scomodare il TAR per farti sancire per sentenza che l'abuso che vuoi fare l'ente te lo deve fare...
quindi, ne deduco, che forse qualcuno ha pensato bene che un ricorso al TAR avrebbe potuto portare più guai che benefici ed ha optato per un ricorso direttamente all'ente (primo livello di ricorso si può fare direttamente all'ente che ha emanato il provvedimento, in questo caso il concorso), sapendo che la cosa non avrebbe avuto esiti legali e che l'ente si sarebbe pronunciato a favore del ricorso (vedi pressioni di cui sopra); così la "forma" è salva ma la "sostanza" è che l'Istat invece che rigettare il ricorso perchè portava alla porcata che hanno fatto ed è illegale, l'ha accolto! e la messo per iscritto nel comunicato dell'1/6/2011.
Se l'Istat si fosse pronunciato contro il ricorso dei precari loro , in teoria, avrebbero potuto far ricorso al TAR (2° grado) e in ipotesi particolari se il TAR avesse dato sentenza a loro sfavorevole anche al CdS (3° grado di giustizia amministrativa), ma ovviamente i precari sapevano che l'Istat avrebbe accolto il loro ricorso e che non avrebbero dovuto esporsi al TAR
hanno fatto quello che hanno fatto "giocando in casa" e sapendo di non rischiare niente se nessuno si lamentava..
anche perchè a meno che al TAR non diventano tutti matti contemporaneamente o non arriva qualche forte "pressione" è probabile che chi vanta il "diritto" che non ha e che si configura sostanzialmente come la pretesa di un abuso venga condannato a risarcire la controparte dell'eventuale danno ed a pagare le spese del procedimento
come accaduto nella sentenza dell'infermiera pronunciata dal TAR piemonte in un caso molto simile a questo: è stata condannata a pagare 1000 euro se non ricordo male
perchè la sostanza è : se il diritto ce l'hai, o in questo caso l'interesse legittimo, ed è riconosciuto dall'ordinamento vigente allora puoi fare un ricorso alla giustizia amministrativa e sperare in un pronunciamento a tuo favore; ma se non ce l'hai non puoi andare a scomodare il TAR per farti sancire per sentenza che l'abuso che vuoi fare l'ente te lo deve fare...
quindi, ne deduco, che forse qualcuno ha pensato bene che un ricorso al TAR avrebbe potuto portare più guai che benefici ed ha optato per un ricorso direttamente all'ente (primo livello di ricorso si può fare direttamente all'ente che ha emanato il provvedimento, in questo caso il concorso), sapendo che la cosa non avrebbe avuto esiti legali e che l'ente si sarebbe pronunciato a favore del ricorso (vedi pressioni di cui sopra); così la "forma" è salva ma la "sostanza" è che l'Istat invece che rigettare il ricorso perchè portava alla porcata che hanno fatto ed è illegale, l'ha accolto! e la messo per iscritto nel comunicato dell'1/6/2011.
Se l'Istat si fosse pronunciato contro il ricorso dei precari loro , in teoria, avrebbero potuto far ricorso al TAR (2° grado) e in ipotesi particolari se il TAR avesse dato sentenza a loro sfavorevole anche al CdS (3° grado di giustizia amministrativa), ma ovviamente i precari sapevano che l'Istat avrebbe accolto il loro ricorso e che non avrebbero dovuto esporsi al TAR
hanno fatto quello che hanno fatto "giocando in casa" e sapendo di non rischiare niente se nessuno si lamentava..
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