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Orale - tributario

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    Originariamente inviato da Micasas Visualizza il messaggio
    Ciao Paolina
    come stai
    Io sto ultimando la preparazione per l'Inpdap e tra un po incomincero il relativo corso di preparazione a distanza
    Tu che mi racconti tirocinante Ae
    Tvb
    Mic


    Ciao...mentre tu scrivevi a me io scrivevo a te... io tutto bene, molto riposo e poco studio... quando hai le prove inpdap?... tieniti pronta per a.e. che secondo me prima dell'estate esce il nuovo concorso.
    Buona giornata
    nec recisa recedit

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      Originariamente inviato da paola66 Visualizza il messaggio
      l'interesse sarebbe quello di sottostimare le rimanenze per farle partecipare come costo ( sospeso ).

      Ciao

      Intanto grazie per il prezioso aiuto nella comprensione....

      quindi interessa che le rimanenze finale se sono aumentate confronto all'inizio esercizio siano svalutate più possibile essendo un componente positivo del reddito, se invece le rimanenze sono diminuite, icché significa che sono state vendute nel corso dell'anno, ci sarebbe un interesse a valutarle più possibile essendo un elemento negativo del reddito, cosa che poi non è possibile però la logica è questa vero?

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        Originariamente inviato da Grace80 Visualizza il messaggio
        Intanto grazie per il prezioso aiuto nella comprensione....

        quindi interessa che le rimanenze finale se sono aumentate confronto all'inizio esercizio siano svalutate più possibile essendo un componente positivo del reddito, se invece le rimanenze sono diminuite, icché significa che sono state vendute nel corso dell'anno, ci sarebbe un interesse a valutarle più possibile essendo un elemento negativo del reddito, cosa che poi non è possibile però la logica è questa vero?

        ciao grace ... non è proprio così... l'avevo detto che la questione è complicata. Comunque ora stò per uscire ma domani mattina vedrò di ricostruire con maggiore chiarezza e precisione la faccenda. bisognerà uscirne vivi, in qualche modo, da questo malerdettissimo magazzino...
        Ciao
        nec recisa recedit

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          Originariamente inviato da paola66 Visualizza il messaggio
          ciao grace ... non è proprio così... l'avevo detto che la questione è complicata. Comunque ora stò per uscire ma domani mattina vedrò di ricostruire con maggiore chiarezza e precisione la faccenda. bisognerà uscirne vivi, in qualche modo, da questo malerdettissimo magazzino...
          Ciao
          Va bene, grazie , vedo oggi a casa di vedere meglio la questione così da poter avere un quadro più chiaro domani....grazie ancora....

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            Ciao Paola, bentornata!

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              Originariamente inviato da paola66 Visualizza il messaggio
              Toh! ... il nostro marchigiano...come stai ?, già in pieno studio ?

              saluti

              ciao Paola, .... ben tornata! ......... ancora no sto su tributario, passo a commerciale,..... arrisentirci

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                Salve a tutti! Sapete se è uscito il volume 2 diritto tributario parte speciale del Tesauro aggiornato? Mi risulta solo l'edizione del 2008? Mentre il volume 1 parte generale c'è un'edizione del 2009. Grazie

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                  Premettendo che sono agli inizi della comprensione della materia tributaria e sperando quì in un ritorno di Paola66, io faccio questa riflessione sul magazzino, allora le rimanenze se alla fine dell'esercizio sono aumentate concorrono al redd. imp. come elemento positivo, altrimenti il loro decremento è un elemento negativo. Se poi il contribuente nella loro valutazione ha usato un criterio con il quale tali rimanenze hanno un valore superiore a quello del mercato il legislatore fiscale gli permette di svalutare al valore di mercato ok....fin quì mi torna tutto....
                  La mia riflessione a monte è questa: se il principio di correlazione, (e in questo caso a differenza dei costi dove civilistico e fiscale seguono principi diversi,in tema di ricavi sia il civilistico che il fiscale concordono sul fatto che i ricavi si consideranno solo se certi nell'esistenza e quantum tranne qualche deroga).....allora le rimanenze sono costi sospesi, costi che non hanno ancora ritrovato il correlativo ricavo e non si sa in che misura lo troverano e se lo troverano in futuro considerando il rischio di mercato. Perché allora recuperare le rimanenze di magazzino a tasazione?? E' vero che se poi negli esercizi successivi il correlativo ricavo non lo trovano il legislatore fiscale ammette la deducibilità per perdite ma perché intanto tassarle?? Perché non tassarle dopo quando si realizzano i ricavi che si saprà anche il quantum certo?? Forse perché avendo dedotto dal redd. imp. il costo sostenuto per il loro acquisto/produzione il legislatore non vuole lasciare fuggire una provisoria corrispettiva tassazione per poi procedere più avanti con le relative retifiche??
                  Certo il legislatore ha così deciso e così sia, io sto solo cercando di capire il meccanismo e la ratio che c'è dietro.....
                  C'è qualcuno che ha fatto lo stesso ragionamento? cosa ne pensate?...

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                    Originariamente inviato da Grace80 Visualizza il messaggio
                    Premettendo che sono agli inizi della comprensione della materia tributaria e sperando quì in un ritorno di Paola66, io faccio questa riflessione sul magazzino, allora le rimanenze se alla fine dell'esercizio sono aumentate concorrono al redd. imp. come elemento positivo, altrimenti il loro decremento è un elemento negativo. Se poi il contribuente nella loro valutazione ha usato un criterio con il quale tali rimanenze hanno un valore superiore a quello del mercato il legislatore fiscale gli permette di svalutare al valore di mercato ok....fin quì mi torna tutto....
                    La mia riflessione a monte è questa: se il principio di correlazione, (e in questo caso a differenza dei costi dove civilistico e fiscale seguono principi diversi,in tema di ricavi sia il civilistico che il fiscale concordono sul fatto che i ricavi si consideranno solo se certi nell'esistenza e quantum tranne qualche deroga).....allora le rimanenze sono costi sospesi, costi che non hanno ancora ritrovato il correlativo ricavo e non si sa in che misura lo troverano e se lo troverano in futuro considerando il rischio di mercato. Perché allora recuperare le rimanenze di magazzino a tasazione?? E' vero che se poi negli esercizi successivi il correlativo ricavo non lo trovano il legislatore fiscale ammette la deducibilità per perdite ma perché intanto tassarle?? Perché non tassarle dopo quando si realizzano i ricavi che si saprà anche il quantum certo?? Forse perché avendo dedotto dal redd. imp. il costo sostenuto per il loro acquisto/produzione il legislatore non vuole lasciare fuggire una provisoria corrispettiva tassazione per poi procedere più avanti con le relative retifiche??
                    Certo il legislatore ha così deciso e così sia, io sto solo cercando di capire il meccanismo e la ratio che c'è dietro.....
                    C'è qualcuno che ha fatto lo stesso ragionamento? cosa ne pensate?...


                    Cara Grace ...io non sono andata mai via ... solo che il maledetto magazzino è più vasto e complicato di quello che pensi. Stò cercando materiale per farmi un'idea approfondita e chiara della questione ... quando e se ci sarò riuscita vi annoierò per bene con un bel posto lungo lungo ...
                    Ciao
                    nec recisa recedit

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                      Anch'io ho fatto la tua stessa riflessione ... nemmeno io capisco perchè le rimanenze confluiscono nella determinazione dell'imponibile (essendo costi per i quali non si sono manifestati i relativi ricavi). Infatti, in base a quello che avevo capito io, dovrebbero essere componenti negativi del reddito dell'esercizio in chiusura (e componenti positivi del reddito dell'esercizio successivo), e quindi essere dedotte dal reddito, non aggiunte. Chiedo lumi a chi ne sappia di più.

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