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Comitato "i nuovi educatori penitenziari"

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    Io credo che non si possa mettere in discussione il nostro diritto di essere inc.....ti.
    La nostra indignazione trova fondamento nella nostra specifica situazione, nei sei anni di durata di questa procedura concorsuale, nella mancata volontà politica di reperire i fondi necessari per la nostra assunzione in blocco.

    Ma perchè sentirci maggiormente offesi se si ottempera ad altri doveri, come l'integrazione dei fondi per le missioni?
    Posso giusto capire che ciò ci confermi nell'idea che se avessero voluto avrebbero proceduto ad anticipare i fondi anche per noi, se mai avessimo avuto bisogno di conferme.
    Ma non credo sia consolatorio pensare che la nostra futura Amministrazione disattenda tutte le legittime aspettative di coloro che a vario titolo vi operano. Anzi!


    Guardarci attorno per vedere cosa capita è giustissimo, anzi auspicabile. Riferire qualunque movimento a noi, meno.
    Perchè se le nostre assunzioni sono assolutamente necessarie per l'Amministrazione Penitenziaria, di sicuro da sole non bastano a risolvere magicamente tutte le problematiche che si sviluppano al suo interno.
    Mi sembra che ciò che si contesta non sia la nostra aspettativa ad essere assunti ma una visione pericolosamente futurieducatori-centrica.

    Tra l’altro personalmente non credo sia in dubbio l’assunzione dei 397 vincitori, pur con i tempi difficili da digerire…
    Nel senso che alle brutte, a rimanere inerti, si procederà al grosso delle assunzioni nel 2010.

    Ma forse c'è ancora spazio per chiedere assunzioni a scaglioni ravvicinati anche nel corso del 2009.
    E di sicuro abbiamo tutto lo spazio per esercitare il nostro diritto a lamentarci, senza cadere nell'errore di credere che ogni cosa che si muove sia fatta contro di noi.

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      Ciao a tutti. Ho seguito la polemica e vorrei fare alcune riflessioni.
      Anzitutto vorrei dire a Picard che col suo modo di parlare ingenera polemica gratuita. Non è che noi non capiamo ma è che tu hai detto che i soldi servivano per coprire missioni già fatte solo dopo circa sei post. Se l'avessi detto subito invece di tergiversare sicuramente chi ti ha risposto polemizzando avrebbe capito prima e prima avrebbe concordato con te.
      Poi, in merito alle discussioni dei giorni precedenti, se non sbaglio con Massy, penso che tu non abbia la minima idea, perché per tua fortuna non ti sei trovato nella tua vita a vivere questa situazione, di cosa possa provare una persona che dopo tanti sacrifici ecc... ecc... ecc... (cose che tutti sappiamo perché abbiamo vissuto) si ritrova a dubitare di potercela fare. Perché vi dico la verità io a volte ho PAURA che non ci chiameranno mai. E cosa mi succederebbe? Cosa ci succederebbe? Sai cosa vuol dire doversi accontentare di lavori precari, malpagati, senza prospettiva di assunzione, senza ferie e premi produttività perché sei in somministrazione, il tutto a 32 anni, con laurea, titolo, master, esperienza, concorso vinto e chi più ne ha più ne metta? Sai cosa vuol dire pensare: resisto, dai, perché forse nel 2010 mi chiameranno. E sai cosa vuol dire nei momenti di sconforto pensare: e se non mi chiamano? Che faccio? Ho fallito? Dove vado? Che Lavoro trovo (lavoro con la elle maiuscola)?E' che tutto questo schifo avviene in un momento in cui è difficile trovare lavoro, pure un lavoro di *****.
      E allora se Massy o io o chiunque su questo forum si infervora e fa un discorso non prettamente giuridico, beh non mi sembra la fine del mondo, non mi sembra il caso che ci sia sempre un grillo parlante a correggere, a sottolineare, a precisare.
      Se uno si vuole sfogare, perché è depresso, deluso, incavolato, demoralizzato, abbattuto, beh....lasciamelo fare. C'è modo e modo di spronarci nella giusta direzione....
      E poi forse non avremo un diritto soggettivo all'assunzione ma cavolo un diritto sì.
      Non esiste che in un paese civile succedano cose come questa. E per favore non tirate fuori storie sul fatto che nei paesi civili si pratica la tortura e la pena di morte perché sarebbe andare fuori traccia.
      Nel mondo succedono tante schifezze, ma qui si sta parlando di noi, di persone che lottano tutti i giorni per costruirsi una vita, un futuro, di persone che hanno fatto e fanno sacrifici.
      E allora anche se non ho un Diritto Soggettivo, beh non me ne frega niente. Io voglio lottare, voglio fare sentire la mia voce, voglio dire non ci sto, e non ci sto perché si parla della mia pelle.
      E se qualcuno se l'è presa col DAP, e dai.... un po' di comprensione, del resto non è come sparare sulla croce rossa.
      Voglio congratularmi con gli educatori che entreranno in servizio in questa prima e speriamo non ultima tranche e voglio manifestare ai collaboratori tutta la mia solidarietà ed il mio sostegno.
      Ciao e scusate se scrivo come parlo.

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        Scusate, ma io davvero non capisco tutta l'acredine degli ultimi post.
        La moglie di Picard ha fatto questo concorso, è un'idonea...non credo che il capitano, quindi, non capisca la nostra sensazione di precarietà.
        Non è che voglia difendere Picard, anche a me è capitato di battibyeccare con lui, ed è vero che a volte ha dei modi - diciamo - poco accomodanti.
        Ma perchè tanto livore? Certo, Simona, capisco la voglia di prendersela col DAP. Capisco tutto, anche perchè io rientro quasi pari pari nell'esempio che hai fatto (solo che di anni ne ho 33...quasi 34...).
        Ah...devo uscire...ne riparleremo.
        Buona serata

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          la mia non è acredine, a picard neanche lo conosco...
          solo esprimo la mia opinione, non è una cosa personale.
          ritengo che ci sia modo e modo di dire le cose. penso che lina non ha fatto niente di male a segnalare la circolare e penso che non abbia messo in cattiva luce il comitato solo perchè ha fatto capire il suo disappunto.
          si, è il presidente del comitato, ma non per questo non può avere un attimo di indignazione. poi vogliamo dire che l'indignazione non è fondata, vabbene, ma lo abbiamo capito molto più tardi perché ci è stato spiegato solo successivamente.
          io penso che se qualcuno di noi si indigna, si in..albera..., ne ha tutti i motivi e mi dispiace che ci sia sempre lì qualcuno pronto a dire: tu non hai il diritto soggettivo.
          vabbè, lo so, ma abbi un pò di comprensione, dimmelo fra un pò, dimmelo in modo diverso, parliamone....

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            giusto per precisare, perché non vorrei che le mie parole fossero mal interpretate, io non ho detto che Picard non può capire il senso di precarietà, ho detto che non può sapere cosa si prova ad essere vincitore di concorso e non sapere se si verrà mai assunti.
            per me è un misto di ansia, di impotenza, di senso di ingiustizia, di torto patito e come sempre, alla fine, anche di speranza!!!!

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              Nazarin, hai colto di nuovo e perfettamente il mio pensiero. Non voglio replicare di certo ai toni e alle accuse di Simona. Voleva sfogarsi, l'ha fatto. Ora sarà più tranquilla, immagino.

              Vorrei sapere soltanto che differenza c'è tra l'eventualità che i fondi servano per coprire missioni già effettuate e quella che servano per coprire missioni da effettuare. E' troppo difficile capire che tale compito è compreso nei servizi istituzionali e né la Pol. Pen. può rifiutarsi di effettuarli né si può farne a meno dato che senza imputati i processi (salvo i casi di contumacia che sono tutt'altra cosa) non si possono fare? Cosa posso pensare leggendo certi commenti? Che le persone parlano ma non sanno assolutamente di cosa? Allora il problema sono io che ho spiegato solo dopo alcuni messaggi (e mica è detto che debba farlo) oppure è di chi ha aperto l'argomento senza neppure sapere di cosa si trattasse? Certo Naz, che se ne sentono di cose divertenti. Non solo di là, anzi ultimamente quasi esclusivamente di qua.

              Quanto all'esigenza di sfogarsi, non c'è problema...io suggerirei il pugilato, ma se ad alcuni piace sedarsi facendo l'isterico sul forum, prendendosela con me e con l'universo intero, faccia pure. Ma non mi si venga a dire poi che non si fanno discorsi costruttivi per colpa mia.

              Di converso, trovo il discorso di Mariannicca estremamente sensato e pacato. E' probabile che anche lei "non abbia la minima idea, perché per sua fortuna non si è trovata nella sua vita a vivere questa situazione, di cosa possa provare una persona che dopo tanti sacrifici ecc...ecc...ecc..." Dov'è che si vende questa patente di sfigato? Personalmente a prescindere dal meritarla o meno, preferisco non cucirmela addosso da solo, lascio agli altri l'ingrato compito. Non ho mai compreso le persone che non ti conoscono, non sanno chi sei e da dove vieni, si piangono addosso e pretendono di dirti che tu non hai passato ciò che hanno passato loro. Forse sarà così...o forse no? Non merito il beneficio del dubbio? Vi ricordate del detto "chi ha dubbi sopravvive, sempre che non venga ucciso da chi non ne ha"? Beh, io mi pongo delle domande, cerco di capire, di comprendere, di informarmi...e poi parlo. Preferisco sempre pensare a tutto quello che dico piuttosto che dire tutto quello che penso...ma se poi mi si dice che serve a sfogarsi, posso solo dire che ubi maior (l'esigenza di sfogarsi) minor cessat (l'esigenza di dire cose intelligenti).
              Master(Pi)card

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                Sono totalmente d’accordo con Simona1976!!
                Picard ma tu chi sei?Ma non è che sei veramente un capitano di qualche astronave che gira nelle lontane galassie???No perché se non è così: pianeta terra chiama Picard, pianeta terra chiama Picard ci sei?Ti prego rispondi?!?Ma si può sapere dove vivi?Si può sapere come fai a non capire cose così “umane” come la stanchezza, la sofferenza, l’amarezza, la paura( quella veramente tanta), l’angoscia ecc…di persone che vivono un periodo di così grande incertezza????Svegliati è il 2009, l’anno della grande crisi mondiale, dove tutto sembra complicato, impossibile….e come pensi che possono stare 397 persone oneste, studiose che vogliono solo essere assunte per iniziare a vivere ed essere ripagate di tanti anni di sacrifici?Come pensi che vadano a dormire queste 397 sapendo tutte le sere di essere in balia degli eventi??
                Mi sembra veramente assurdo fraintendere in modo così subdolo lo sfogo di Mirtilla, che non voleva essere per nulla offensivo nei confronti della polizia penitenziaria, che non aveva nulla a che fare con il loro diritto ad essere pagati magari a distanza di mesi da quando hanno effettivamente svolto il loro benemerito servizio( perché è chiaro che questi soldi fanno riferimento al 2008, altrimenti ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli se già fossero finiti quelli del 2009!!)….era solo per dire che quando servono e sottolineo servono i soldi escono fuori perché è ovviamente stra-giusto che le persone vengano pagate per il loro lavoro( e ci mancherebbe pure questa di beffa!!), come sarebbe stato giusto assumere tutti i 397 magari dando ascolto anche alle nostre doglianze e a tutte quelle di tutte le persone che ci hanno sostenuto in questi mesi.
                Ma non è stato così, va bene ne prendiamo atto, prendiamo atto che gli psicologi non si sa che fine faranno, che i collaboratori verranno assunti in data da definire, prendiamo atto di tutto, ma non mi venire a dire che non possiamo neanche sfogarci, questo no e soprattutto non lo accetto da una persona che ha sostenuto come noi un concorso per entrare nel grande impero della P.A.( non so però: il tuo quanti secoli è durato?hai dovuto affrontare tutte questi vicissitudini??se si allora hai la memoria corta, se no allora non puoi capire!).
                Concludo raccontando quanto segue: c’è una persona che conosco che è uno degli appartenenti al gruppo che verrà chiamato nel 2009 che mi ha raccontato che a casa sua ci sono due momenti cruciali della giornata: uno il suono del citofono, due il papà/mamma che a turno vanno a vedere cosa ha portato il postino. Ogni volta i due adorabili genitori tornano a casa con la faccia un po’ sconsolata e dicono al figlio: anche oggi nulla, arrivano solo bollette da pagare ma quello che aspettiamo non arriva mai!!!Questa persona ha lavorato per un intero anno scolastico senza essere pagato, perché i soldi devono arrivare dalla Regione, ma la Regione soldi non ne ha e quindi aspetta da giugno 2008 i soldi del suo lavoro, di quel lavoro che ha svolto quotidianamente per un anno , però per lui non c’è stata, non c’è e non ci sarà nessuna doglianza sindacale!!!W l’Italia!!!!

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                  Cosa debbo dirti Positive...io credo che un minimo di buon senso vada sempre tenuto in considerazione e che qualsiasi sfogo debba poggiarsi su fatti concreti e non si debba tirare in ballo a sproposito cose e persone. Questi sono i miei principi. Se non ti piacciono, ne ho degli altri.
                  Master(Pi)card

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                    Sono senz'altro d'accordo nel dire che Mirtilla non ha affatto messo in cattiva luce il comitato. Difatti, ho detto a Picard che non vedo ragione di condurre in privato questi confronti.
                    E capisco benissimo il malessere, l'ansia, la frustrazione...sono sentimenti con cui devo convivere anche io.
                    E tuttavia non mi sembra che l'intervento di Picard abbia in qualche modo calpestato tutto ciò. Ha semplicemente inserito un elemento di criticità all'interno di una rivendicazione. E allora? Non capisco dove sia il problema. Forse i suoi toni non sono quelli di un educatore...ma fino a prova contraria, noi non siamo "utenti". Non vedo il problema.
                    C'è chi, come Vivianamaria, interviene sempre con grazia, chi con stile e misura come Mariannicca e/o Ginevra, e chi in maniera un pò più cruda e diretta (Picard, ma anche Saint Just).
                    Capisco perfettamente tutta l'amarezza del mondo...ma non ci accapigliamo tra di noi che non è il caso.
                    Altrimenti prendiamocela con Kino
                    Scherzo, amico del nord, approfitto per salutarti

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                      ...sulla polizia penitenziaria

                      buonanotte a tutti,
                      intervengo sull'accesa discussione inerente le missioni e mi schiero dalla parte di Picard che credo conosca molto bene, come dimostrato, la realtà penitenziaria.Giudicare senza conoscere è sempre un errore.Un domani molti di noi vivranno quotidianamente quella realtà e molti di noi con quella realtà dovranno scontrarsi, ingoiare bocconi amari e andare avanti. Mi spiace scriverlo, ma credo, da quello che leggo, che molti di voi non abbiano ben compreso le dinamiche che s'intrecciano e si complicano nel sistema del penitenziario e soprattutto di quello italiano e quel lavoro che un domani dovranno andare a svolgere. Andando al concorso ho conosciuto persone che giudicavano l'operato della polizia penitenziaria per sentito dire e dall'alto della loro preparazione universitaria. Vi assicuro che gli appartenenti al corpo di polizia penitenziaria affrontano quotidianamente mille difficoltà e soprattutto coloro che operano nelle sezioni detentive a stretto contatto con una varietà umana complessa psicologicamente, socialmente, fisicamente, culturalmente e soprattutto emotivamente. E' facile giudicare da parte di coloro che questa realtà non la vivono. Ciò pure lo comprendo e spesso giustifico l'atteggiamento pregiudizievole della gente comune in ragione dell'impossibilità di fare "visite guidate" in un'istituzione totalizzante come può essere quella di un carcere, ma credetemi se vi scrivo che quotidianamente un poliziotto penitenziario dev'essere tale ed anche educatore, psicologo, assistente sociale, medico, avvocato e tutte quelle altre figure carenti di cui un detenuto ha spesso bisogno per sopravvivere quotidianamente e non dimenticare di aver sbagliato ma essere insieme ancora un uomo. E allora smettiamola di condannare chi colpe non ne ha per la nostra situazione. E' giusto che siano riconosciuti i nostri diritti ma insieme è giusto che siano riconosciuti quelli di un poliziotto penitenziario. Alla base della rieducazione ci sono sicurezza e trattamento. I due elementi vanno di pari passo. Si compensano, si sostengono, si realizzano solo con l'integrazione di tutte le energie umane e materiali coinvolte e nel superamento delle inevitabili incomprensioni. Se alcuni di voi, ancor prima di iniziare questa nuova avventura della loro vita (e credetemi ancora una volta se vi dico che si tratta di un'avventura) si arrestano su un atteggiamento oppositorio certamente non possono intraprendere il lavoro di un educatore penitenziario. Un domani, dovremo essere noi educatori a cercare la relazione con, non solo la popolazione detenuta, ma anche e soprattutto con la polizia penitenziaria che vive a stretto contatto con quella 24 ore su 24 proprio utilizzando in maniera costruttiva le nostre conoscenze, non con arroganza ma nell'ottica di uno scambio di esperienze. Qualcuno forse si sarà offeso e mi risponderà con tanti bei paroloni. Sinceramente me ne infischio anche perchè se ho scritto quello che ho scritto l'ho fatto conoscendo molto bene la realtà, una realtà imprevedibile come può essere imprevedibile il comportamento dell'essere umano e quindi, e ancor di più, anche di un detenuto. E allora potrà capitare a qualcuno di noi di dover affrontare un domani situazioni anche pericolose per la nostra incolumità e trovarci le spalle coperte da un poliziotto penitenziario ma anche trovare lo stesso poliziotto penitenziario collaborativo e desideroso di accompagnarci nel nostro lavoro per migliorare il suo ed insieme il nostro....

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