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133 Vice Commissari Penitenziari

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    ciao ragazzi!!!!
    x alba: vicino alla stazione termini puoi trovare tanti alberghi e bread and breakfast...io ho preso uno a piazza vittorio emanuele a 40 euro.

    ebbene ci siamo!!! vi propongo un riepilogo chiedendo vostre opinioni in merito!
    diritto penitenziario: con il codice ci possiamo aiutare molto, la giurisprudenza e le circolari sono un qualcosa in più che potrebbe servire.
    diritto penale e procedura: se esce procedura occhio al codice e che dio ce la mandi buona! ma secondo voi cosa si può tralasciare? io penso:udienza prelimin. e dibattimento. mezzi di prova? cos'altro? se esce penale..bè allora!!! a stare ai quiz le tracce dovrebbero riguardare quello che dice Katia...ma all'ultimo concorso è uscito l'abuso d'ufficio anche se non è stato sorteggiato! qui cosa tralasciare secondo voi?
    chiedo l'interpretazione autentica di primo corso...scherzo grazie!

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      Originariamente inviato da Ben Visualizza il messaggio
      Queste erano le tracce del 1° concorso. Tra queste sono state estratte le due tracce da sviluppare. Per diritto e procedura, oltre alle due citate, mi sembra ce ne fosse anche un'altra sull'attività di P.G., ma non ricordo come era strutturata.
      primo corso: potresti scriverci i titoli delle tracce estratte al tuo concorso e se possibile anche i titoli delle tracce tra quelle da estrarre?!

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        ciao ragazzi, io ho prenotato a zona muratella, vicino alla stazione dove verranno i bus della polizia penitenziaria, penso sia meglio considerata l'ora in cui dovremo trovarci lì,chi di voi ha prenotato in quella zona? BYE BYE

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          Ciao ragazzi, nel bene e nel male la mia, ma spero presto la nostra, Amministrazione sta valutando complessivamente molto positiva l'esperienza dei commissari del ruolo direttivo ordinario. Questo porterà, a mio parere, ad un atteggiamento maturo e consapevole verso gli attuali candidati.
          Penso che sarete valutati con obiettività e giustizia e che gli scritti saranno superati da un numero decisamente maggiore di persone rispetto ai posti messi a concorso. C'è bisogno di forze e idee nuove ai vertici della Polizia Penitenziaria, e l'iniziale sospetto e le riserve verso di noi si stanno tramutando in condivisione e stima, nella generalità dei casi.
          In bocca al lupo davvero e affrontate le prove con serenità, perchè è interesse dell'Amministrazione coprire stavolte tutti i posti banditi o anche di più . Un saluto

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            Non sono assolutamente d'accordo. Nella mia realtà regionale le cose stanno andando ben diversamente da come la descrivi. Tanto che in tantissimi stanno confermando le perplessità avute con l'arrivo dei nuovi commissari. Qualità tipo l'attitudine al comando, la capacità professionale, l'interazione con i sottoposti non si acquistano da un giorno all'altro né tanto meno con un corso e un brevissimo periodo on the job.
            Credo che sarebbe stato opportuno un lungo periodo di affiancamento ai vecchi comandanti di reparto che, invece, sono stati trattati come pezze da piedi e che, da un giorno all'altro, si sono trovati dalle stelle alle stalle. Naturalmente non è assolutamente colpa dei nuovi commissari. Io piuttosto evidenzierei la scarsa propensione dell'Amministrazione ad una corretta (anche solamente sotto il profilo umano) gestione del personale. Salvo poi distribuire una circolare-contentino per i vecchi comandanti di reparto di cui, certamente, saprai i contenuti.

            Quindi, come vedi, le realtà sono molto disomogenee. Ci sono casi come il tuo ed esperienze come la mia.

            Ciao!
            Master(Pi)card

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              Ed io sono del tutto in disaccordo con te. Il personale conosciuto e non della regione in cui presto servizio, manifesta quotidianamente la condivisione per noi giovani commissari preparati, diversamente da molti di quelli che ci hanno preceduto, e disponibili al diologo con il personale che, invece, è proprio quello che spesso in passato veniva trattato come pezze da piedi dai vecchi comandanti.
              E poi, caro Picard, io lavoro per svolgere con dignità i miei compiti istituzionali e per dare dignità al mio Personale.
              Costringere noi a lunghi affiancamenti sarebbe stato controproducente; in primis perchè nella Polizia di Stato, che deve essere il nostro modello non si fa, visto che i neo commissari sono subito avviati al servizio dopo il corso, in secundis perchè questa tensione tutta penitenziaria a frenare il nuovo che avanza è la causa di tutta la nostra arretratezza.
              Infine, pur accettando le osservazioni di chi fa capo alle altre aree funzionali, ribadisco come in istituto ci sia la Polizia Penitenziaria e come davanti a questo innegabile dato di fatto, tutte le osservazioni, a volte antipatiche, di chi non fa parte del Corpo (ma non mi riferisco a te che hai delle idee da me non condivise ma espresse in buona fede mi sembra), lascino del tutto il tempo che trovano essendo solo sterile esercizio di una cultura non sempre realmente posseduta

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                Bah, credo invece che un buon commissario (come un buon pater familias) dovrebbe ascoltare tutte le istanze, da chiunque provengano...
                Poi voglio darti una piccola dritta...secondo te il personale sotto il tuo comando (o che incontri per lavoro) ti direbbe mai in faccia che non gli piace la tua gestione dell'Istituto? E' più facile che lo dicano ad un amministrativo di cui si fidano, non trovi?
                Quindi concettualmente un commissario (meglio ancora perché giovane) dovrebbe essere più aperto a chi da suggerimenti (chiunque esso sia e qualunque preparazione egli abbia) e a non vedere la Pol. Pen. come l'unica presenza importante dell'Istituto.
                Da parte mia considero importante anche il parere della cuoca o dell'ultima delle infermiere a contratto. Perché se gli istituti non collassano non è certo soltanto merito della Pol. Pen o del personale del comparto ministeri.

                Io ho conosciuto una decina di comandanti di vecchia scuola (alcuni commissari, altri ispettori) e nessuno di loro trattava il personale come pezza per piedi e sai perché? Perché loro stessi erano stati agenti, assistenti, ecc... e quindi capivano ciò che gli si diceva e non aprivano l'O.P. quando un agente gli chiedeva se poteva adare a prendere un caffè.

                Detto questo, voglio dirti pure che conosco anche qualche nuovo commissario di cui si parla benissimo e che il proprio lavoro lo sa fare più che bene (è un caso che siano tutte delle donne?). Che siano in Liguria, in Lombardia, in Toscana, in Emilia Romagna o in Campania non importa. Resta il fatto che nei PRAP circola con insistenza la voce che i commissari donna siano molto più capaci di gestire le situazioni critiche (del personale e dei detenuti) che i colleghi maschi. Molti non ne comprendono i motivi.
                Io ho una mia opinione. Le donne hanno per tendenza una maggior attitudine all'ascolto e alla distribuzione dei compiti. Mentre gli uomini trovano più Freudianamente corretto l'accentramento delle responsabilità e del comando.
                Ovviamente non parlo né di te né di me.
                Quanto al nuovo che avanza hai ragione. L'amministrazione Penitenziaria è sempre stata restia a tollerare cambiamenti così repentini. Ed è allora che assurge ad aspetto indispensabile la capacità di comprensione del "nuovo che avanza". Che se non sta attento si gira e si accorge che è avanzato troppo mentre la truppa si è fermata ad osservare dopo quanto tempo se ne fosse accorto.

                Un'ultima piccolissima cosa. Le parole "in Istituto c'è la Polizia Penitenziaria quindi tutte le osservazioni di chi non fa parte del Corpo lasciano il tempo che trovano" le ho sentite dire soltanto da triplici baffi rossi con la terza elementare. Non c'è ispettore, sovrintendente o commissario con cui mi sia mai relazionato che abbia espresso un concetto così assolutamente incorretto.
                Da te questo non me lo aspettavo.
                Master(Pi)card

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                  Però davvero non voglio fare polemiche. Mi sei simpatico e sono certo che sei pure molto preparato. E non ho nessun elemento per dubitare di ciò che dici. Quindi resta solo il piacere di aver avuto un vivace scontro dialettico con una persona che è da ammirare anche solo per il fatto di essere un rappresentante dello Stato sul territorio.
                  Ciao.
                  Master(Pi)card

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                    Caro Picard innanzitutto una precisazione su quanto da me precedentemente osservato. Se leggi bene il mio post leggerai la seguente frase "pur accettando le osservazioni di chi fa capo ad altre aree funzionali". è di tutta evidenza, dunque, che accetto di buon grado il confronto con chiunque di carcere ne sa più di me, ma è del tutto evidente che, essendo io il comandante, alla fine su quello che compete a me decido io.
                    Le mie decisioni a volte collimano con quanto magari suggerito da altri, altre volte stridono. Questi si chiama solo autonomia decisionale che, comunque, nasce dal confronto.
                    Quanto alla Polizia Penitenziaria che lavora negli istituti, bene io sono il loro Capo Area, mi sembra naturale che le istanze del mio Personale vengano prima di quelle degli altri che in ogni caso sono sempre, se legittime, pienamente assecondate.
                    Quanto all'idea che il Personale ha di noi, non sono così pieno di me da dire che il Personale mi stima, dico che tanti poliziotti mi parlano bene dei colleghi commissari e visto che non parlano di me, potrebbero senza problemi paralrne anche male ma non lo fanno.
                    Sotto un punto di vista organizzativo ti dico, infine, che io non avrei fatto fare proprio nessun affiancamento. Siamo l'unica forza di Polizia che lo fa, gli altri mandano ragazzi anche più giovani di noi direttamente in servizio.
                    Inoltre essere affiancati può portare a farsi suggestionare e io vorrei rappresentare qualcosa di nuovo rispetto a chi mi ha preceduto, non proseguire nella vecchia linea nè avere pregiudizi frutto del confronto con chi li ha.
                    Per concludere, su una cosa mi trovo pienamente d'accordo con te; i commissari donna sono di gran lunga più capaci, più organizzate, più sagge di noi. Cordialmente

                    P.S. Durante tutta la formazione siamo stati circondati dal sospetto; adesso stanno cominciando ad accettarci tutti ma, purtroppo, almeno per me il trattamento dei primi mesi ha contribuito a creare una sfiducia generale per chi senza conoscerci ci circondava di scherno e ostruzionismo. Quindi se a volte sono duro è solo per questa ragione. A presto

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                      Il vivace confronto dialettico stimola molto anche me, ed è normale che a realtà diverse siano legate situazioni diverse. Ti ringrazio per le parole di stima che ricambio pienamente, anche perchè siamo entrambi rappresentanti di questo Stato del quale, in ogni caso, indossiamo quotidianamente la stessa ideale divisa. A preso

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