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    Il Governo ha posto la fiducia, corretto il maxiemendamento

    di Nicoletta Cottone


    18 luglio 2008


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    Il governo ha formalmente posto la fiducia in Aula alla Camera sul maxiemendamento al decreto legge di manovra. Lo ha annunciato il ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito. Il voto di fiducia, con la chiama dei deputati, avrà luogo lunedì 21 luglio a partire dalle 17. Il voto finale sul decreto, che sarà costituito da 96 articoli e 702 commi, dovrebbe tenersi nella giornata di mercoledì 23 luglio. Prima dell'apposizione della fiducia sono arrivate una serie di correzioni al
    maxiemendamento. Torna la comunicazione preventiva per le assunzioni a tempo determinato. Sono state annunciate in aula alla Camera con la lettura di una lettera del ministero dell'Economia. Cancellata, dunque, la norma introdotta in Commissione su proposta della Svp che prevedeva la possibilità di comunicare l'assunzione nei cinque giorni successivi all'assunzione anziché il giorno precedente, modifica che aveva suscitato le vibrate proteste del Pd. Una norma, sottolineava l'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano (Pd) che «ha consentito di combattere il lavoro nero e le irregolarità», ricordando che una parte significativa delle morti bianche nel settorie dell'edilizia avveniva guarda caso proprio il primo giorno di lavoro, con assunzioni post mortem. «È stata una svista - ha spiegato il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi - di chi non ha saputo leggere il combinato disposto tra l'eliminazione del libro matricola e del libro paga».

    Novità anche per la riforma dei servizi pubblici locali. Nelle correzioni al maxiemendamento, trasmesse alla Camera dal Governo, viene abolita una norma, voluta dalla Lega, che individuava le società a cui era possibile affidare direttamente la gestione dei servizi senza ricorrere alla gara.

    Fra le altre novità nessun aumento dei contributi alle imprese editrici perchè «valutato non compatibile con il limite di spesa». L'ultima correzione giunta al maxiemendamento è in tema di sanità: il sottosegretario all'Economia, Giuseppe Vegas, ha spiegato che la correzione fa riferimento agli accordi anzichè ai contratti per le intese fra Servizio sanitario e ospedali
    classificati. La modifica, ha sottolineato, «non ha effetti negativi di carattere finanziario».

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      Buonasera a tutti riesco solo ora a ricollegarmi dopo vari problemi di connessione..e vedo buone nuove..speriamo sia la volta buona...saluti a tutti!

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        ciao ragazzi, ho visto che ci sono delle novità ma non ho ben capito cosa è successo...potreste spiegarmelo meglio? grazie mille

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          finalmente una buona notizia anche se anche io faccio parte della schiera di San Tommaso.
          cmq ringrazio i due peppe e rosa per il sms con la notizia.
          off topic: ieri concerto stupendo!!!!!!!!!!!!!!!! i massive attack sono fantastici!

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            Originariamente inviato da Elias Visualizza il messaggio
            sovversivo allora ti saluto.
            torna presto e fai il bravo senza di noi.
            riposati per la prossima battaglia.

            per la bolla ho chiesto al mio pastore tedesco: ha detto che si può fare, ma vuole in anticipo 10 Kg di croccantini.
            grazie per il saluto fraterno!
            credo che partirò stanotte... per tornare giù in puglia... qualche giorno di mare e poi torno su in questa gran bella città (di *****) che è Milano!
            sai, la disoccupazione mi aspetta a braccia aperte!
            vabbè, spero solo di non trovare troppo traffico!
            un bacio al pastore tedesco!

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              AD

              Cerchiamo di non offendere alcuna città...in più quella che dà lavoro a migliaia di persone. Spero comunque che tu sia soddisfatto delle notizie di oggi. Saluti.

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                Milioniiiiii milioniiiiiiiiiiii e milioniiiiiii

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                  buongiorno a tutti ....oggi ancora non scrive nessuno siete tutti al mare già?
                  ora vado pure yo al sole......
                  sempre in attesa idoneo made in italy

                  Commenta


                    Originariamente inviato da folliola Visualizza il messaggio
                    buongiorno a tutti ....oggi ancora non scrive nessuno siete tutti al mare già?
                    ora vado pure yo al sole......
                    sempre in attesa idoneo made in italy
                    o made in sicily....

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                      Cancellati i premi agli statali
                      tagli fino a 9000 euro a testa
                      di BARBARA ARDÙ
                      Cancellati i premi agli statali tagli fino a 9000 euro a testa

                      ROMA - Paolo, dipendente del ministero dell'Economia, alla prima busta paga del 2009 suderà freddo. Parte del suo stipendio si sarà volatilizzata. Circa 450 euro in meno. È una media, ma un Paolo in carne e ossa ci sarà. E ci sarà anche un medico, un tal dottor Francesco, di quelli che lavorano in dogana per esempio, che rischierà l'infarto. Lui potrebbe trovarne anche 750 in meno. La denuncia è della Cgil, che ha fatto i conti di quanto costerà a oltre 200mila lavoratori di ministeri e di alcuni enti pubblici, il blocco di leggi che nel tempo sono andate a costituire il cosiddetto "salario accessorio". Paolo, per esempio, quei 500 euro li prendeva grazie a una norma del 2003, che stabiliva incentivi per la lotta all'evasione. Una legge che Tremonti ha deciso di "disapplicare" per tutto il 2009. E così ha fatto con tutte le altre che riguardano ognuna un diverso ministero, votate in epoche diverse e per motivi diversi.

                      Ieri una valanga di mail è arrivata nelle redazioni di quotidiani e agenzie di stampa e anche in Parlamento: centinaia di pubblici dipendenti inviperiti denunciano un taglio della loro busta paga che arriva in molti casi fino al 30%. Sulla retribuzione complessiva annua, si va infatti da un minimo di 280 euro a un massimo di 9.500 euro.

                      "È una distruzione netta di stipendio - denuncia Michele Gentile, segretario Funzione pubblica Cgil, che non crede alle promesse di Brunetta. "Il ministro assicura che quei soldi verranno redistribuiti meglio. Io non ci credo. Il pubblico impiego partecipa per circa 3 miliardi al risanamento e 747 milioni che oggi finivano nelle buste paga dei lavoratori, nel 2009 non ci saranno più". Un anno di sacrifici. perché già nel 2010 le cose miglioreranno. Quei fondi verranno ripristinati, ma sempre con un taglio del 20 per cento. L'ipotetico Paolo dunque perderà "solo" 143 euro o giù di lì.

                      La tabella elaborata dalla Cgil è abbastanza semplice. Ci sono indicati ministeri ed enti, le leggi che aumentavano il cosiddetto "salario accessorio", quello che entrava alle varie amministrazioni e che finiva in busta paga, il numero dei dipendenti che ne usufruivano e il taglio annuo pro-capite sullo stipendio del 2009. I più "fortunati" sono i dipendenti del ministero del Welfare, che dovranno rinunciare a circa 274 euro l'anno. Alla Salute, al contrario, c'è chi piangerà e saranno soprattutto medici. Il "taglio" medio è di circa 9.467 euro l'anno. Andrà decisamente meglio ai lavoratori del ministero della Difesa (316 euro) o a quelli delle Comunicazioni (456 euro).

                      Certo è una tabella costruita su medie: l'usciere di un ministero perderà certo meno di un funzionario, ma certo lo stipendio non sarà più lo stesso per tutto il 2009. E i tagli sembrano non fermarsi qui. C'è anche una riduzione dei fondi previsti per la contrattazione integrativa, fondi che erano già bloccati dal 2004 e che adesso vengono tagliati del 10 per cento. Il caso di un insegnante, per esempio, che se partecipa a un progetto diverso dal suo lavoro quotidiano si ritrovava qualche cosa di più in busta paga. Secondo la Cgil, "si tratta di una destrutturazione e conseguente demolizione dei servizi pubblici e del lavoro pubblico. E l'obiettivo è quello di demolire i contratti pubblici per poi passare a quelli privati".

                      C'è poi il capitolo malattie, l'altro asso nella manica del ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta per combattere l'assenteismo. Una stretta che prevede una visita medica fiscale obbligatoria anche nelle assenze di una sola giornata e la decurtazione della parte variabile dello stipendio dopo i primi dieci giorni di assenza, per malattia o permessi.
                      ( 19 luglio 2008)

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