Comitato "i nuovi educatori penitenziari"

[Mariannicca]

Eccerto!!!!
Anche se da Abbasanta in giù molti dicono che non sia più Sardegna...

A parte il campanilismo spicciolo (io sono di Sassari) tra le sedi in Sardegna Sassari e Cagliari sarebbero quelle che preferirei.
Ma aspettiamo e vediamo... le vorrò vedere tutte le sedi tra cui scegliere.

L'amica a cui ti riferisci è Baba (chiedilo a lei se tu non hai fatto in tempo a conoscerla per nick) vero? Dalle un bacione se la vedi!
A presto

[Picard]

Tempi moderni...

"Se vuole le posso vendere una laurea in lettere..."
"E che ci faccio fare a mio figlio, il postino?"
"E va bene, allora ci sarebbe una bella laurea in economia..."
"Ma quale economia! Io ti pago!!! Mi devi dare la migliore che tieni!"

[Picard]

La mia barzelletta era così bella che siete corsi tutti a raccontarla in giro per il mondo?!?!? Cavoli, non credevo di sortire questo effetto...dai, tornate...giuro di non farlo più!

[Ginevra]

Picard, nessun dubbio che hai detto una grossa stron2ata???

[Picard]

Beh, Gin...era una barzelletta...e neppure mia...come si dice...ambasciator non porta pena...vuoi sapere chi me l'ha detta? Non credo...perché se sapesse che l'hai giudicata una stronzata probabilmente non ti parlerebbe più. Ma io sono magnanimo...

[trizzy]

sabrinagalanti cercasi

Sabrina, dove sei finita? senza te non c'è piacere a continuare "le ricerche"!, potresti darmi il tuo indirizzo di posta elettronica? il mio è il seguente: tiziana.14@alice.it. rispondi, ciao.

[Saint-Just]

A Nazarin interesserà sapere che leggendo la stampa alternativa ho provato uno strano senso di déjà vu...certe parole sapevo di averle già sentite...certe assonanze di termini, dichiarazioni d'intenti...e poi ho capito...
Naz, leggi e paragona: "Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. (Acclamazioni vivissime). L'ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata... (omissis) Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo italiano. Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste frasi: promesse, minacce, ricatti e, alla fine, quale coronamento dell'edificio, l'ignobile assedio... (omissis). Bastava rivedere i trattati per adeguarli alle mutevoli esigenze della vita delle nazioni e non considerarli intangibili per l'eternità; bastava non iniziare la stolta politica delle garanzie, che si è palesata soprattutto micidiale per coloro che la hanno accettata... (omissis) Questa lotta gigantesca non è che una fase dello sviluppo logico della nostra rivoluzione; è la lotta dei popoli poveri e numerosi di braccia contro gli affamatori che detengono ferocemente il monopolio di tutele ricchezze e di tutto l'oro della terra... (omissis)"

A me sembrano uguali...naturalmente salvo le "acclamazioni vivissime" che nel caso di cui sopra, purtroppo, furono il prologo di una tragedia per tutto il popolo italiano. Speriamo che le altre parole non siano il prologo di una tragedia per i vincitori e gli idonei del concorso!

Ancora con questa "Stampa Alternativa"? Leggerli è il modo più naturale per sconfiggere la stipsi...

[pimkie]

Ciao, appartengo alla seconda cordata di assunzioni, anche se per poco...vorrei confrontarmi con voi colleghe rispetto a come state vivendo l'idea di separarvi dalla vostra famiglia, che non è mamma e papà, ma marito e figli. Loro vi seguirebbero? Vostro compagno o marito lascerebbe tutto e troverebbe inserimento nel posto in cui andreste? Io mi sento disorientata perchè so che il mio compagno non potrebbe farlo...

[Picard]

Il problema pinkie, non è poterlo fare o non poterlo fare. E te lo dico da persona che si è trovata nella stessa situazione e ha fatto un scelta difficile. A meno di non volerlo, anche con seri e gravi problemi, chiunque può muoversi, chiunque può decidere di seguire il proprio compagno o la propria compagna. Ma spesso entrano in gioco fattori decisivi, come il lavoro, la famiglia, gli affetti e quanto altro. Dal mio canto ho deciso che sarebbe stato ingiusto far spostare mia moglie che lavora dove è nata (anche se precaria), ha lì tutti i suoi affetti (tranne me, ovviamente) e comunque non amerebbe la città dove mi trovo. Sarebbe stato ingiusto perché per primo io non provo attaccamento per la città in cui lavoro e la mia volontà è quella di tornare nella mia città natale...prima o poi. Ma il fatto è proprio questo...il "prima o poi". Per quanto mi riguarda sono 8 anni che faccio il pendolare del fine settimana e come me molti miei colleghi (altri, in verità, anche da più tempo). Siete disposti a questo sacrificio? Allora non c'è problema alcuno. Ma se non siete diposti a questo e la persona con cui vivete non si sposterà, vi conviene pendere prima una decisione che poi sarete costretti a prendere. O almeno vi conviene affrontare l'argomento perché poi quando arriverà il momento non saprete ancora cosa vi convenga fare e cosa sia più giusto per voi e il futuro della vostra famiglia. Capisco che un lavoro è difficile da rifiutare, ma capisco anche che molte volte bisogna fare una scala di priorità. Cosa è più importante? La famiglia o il lavoro? E un lavoro lontano dalla famiglia che mi costringe a prendere casa (bollette, affitto, condominio, spese varie, ecc...) e a viaggiare 4 volte al mese (circa 100 euro ogni viaggio) mi serve a qualcosa o serve soltanto a destabilizzare quanto ho costruito fino ad ora? Insomma queste domande dovrà porsele sia chi ha già una famiglia, sia chi (come me 8 anni fa) ha solo un fidanzato/a che non intende spostarsi. Per chi ha solo legami della famiglia d'origine il discorso è sicuramente più semplice. Chi è fidanzato metterà alla prova il proprio rapporto (dal canto mio sono stato più che fortunato). Chi è sposato metterà a dura prova ciò in cui ha creduto fino al giorno prima di essere assunto. Potrei raccontarvi di persone costrette a licenziarsi pur di non sfasciare la propria famiglia. E potrei raccontarvi di persone sposate che ogni 40 giorni vedono moglie e figli. E potrei raccontarvi di me che vedo mia moglie ogni 15 giorni e prego affinché io non debba vedere crescere i miei figli con un padre a rate quindicinali. Il mio consiglio è quello di spostarvi con tutta la famiglia e chi non può, per volontà sua o del proprio compagno, ponderi bene ciò che farà.

[mariasole]

Leggendo le varie disamine su vantaggi/svantaggi dei trasferimenti nn posso fare a meno di lasciarvi la mia esperienza. Per svariati motivi ho vissuto 9 anni fuori regione, ci sono tornata a settembre e probabilmente ora me ne andrò nuovamente. in tutto questo tempo ho imparato che si può vivere bene ovunque (o almeno x me è stato così), ma è anche vero che si può vivere male anche a casa propria. Bisogna valutare per bene le proprie priorità e sapere che se si vuole scendere al sud con un trasferimento nella PA passano circa 10 anni! NN sottovalutate questo particolare tranne se nn avete qualche santo in paradiso che può darvi una grossa mano!! Vi auguro che i vostri compagni vi sostengano in qualunque vostra scelta e qualsiasi cosa farete nn abbiate paura di sbagliare perchè avrete fatto ciò che avete ritenuto giusto in un particolare momento della vs vita e nessuno può biasimarvi! Un in bocca al lupo di tutto cuore a coloro che tra un pò sceglieranno...
Per dovere di cronaca sono la nr. 47 e sono di Lecce; sceglierò tra le sedi rimaste del centro-nordcercando di valutare quella in cui il mio ragazzo potrà trovare più facilmente lavoro dato che ci sposteremo insieme.