Beh, sapete? Ve la siete cercata...leggete questa:
"Il personale civile incontra gli stessi rischi della polizia penitenziaria; gli operatori accedono quotidianamente ai reparti detentivi e sono costantemente a contatto dei detenuti e dei condannati, attendono al trattamento in collaborazione con la polizia, curano l’esecuzione delle misure alternative, effettuano il controllo sul rispetto delle prescrizioni disposte dal Tribunale di sorveglianza e dei Tribunali ordinari in relazione alle sanzioni alternative, sostitutive e ai lavori di pubblica utilità, riferiscono ai magistrati sul comportamento carcerario e forniscono consulenza per l’applicazione delle misure alternative. Svolgono, in sostanza, compiti rilevanti per garantire la sicurezza della collettività al fianco delle forze dell’ordine e alla magistratura. L’attuale ordinamento professionale non è più compatibile con tali funzioni che non possono in alcun modo essere assimilate a quelle degli altri ministeriali. Numerosi sono gli episodi di intimidazione e violenza subiti dagli operatori: basta ricordarsi, solo recentemente, l’attentato intimidatorio in Puglia ad un educatore, l’educatrice del carcere di Volterra picchiata violentemente da un detenuto durante un colloquio, ecc. Molti anni fa un collega educatore è stato ucciso in Lombardia, non dimentichiamolo. Vanno ricordati inoltre i rischi connessi alla salute psico-fisica (burn out) degli operatori: il lavoro è stressante, mal pagato, scarsamente gratificante, e non adeguatamente riconosciuto nella sua importanza. Nei prossimi giorni, se non ci saranno risposte dalla parte politica si adotteranno ulteriori forme di protesta non ultimo lo sciopero."
Ecco...avrei postato questo se avessi voluto spaventare qualcuno...continuo? Heeheheh, già...sono str0nz0...me lo dicono in molti...ma chi è causa del suo male pianga se stesso...
"Il personale civile incontra gli stessi rischi della polizia penitenziaria; gli operatori accedono quotidianamente ai reparti detentivi e sono costantemente a contatto dei detenuti e dei condannati, attendono al trattamento in collaborazione con la polizia, curano l’esecuzione delle misure alternative, effettuano il controllo sul rispetto delle prescrizioni disposte dal Tribunale di sorveglianza e dei Tribunali ordinari in relazione alle sanzioni alternative, sostitutive e ai lavori di pubblica utilità, riferiscono ai magistrati sul comportamento carcerario e forniscono consulenza per l’applicazione delle misure alternative. Svolgono, in sostanza, compiti rilevanti per garantire la sicurezza della collettività al fianco delle forze dell’ordine e alla magistratura. L’attuale ordinamento professionale non è più compatibile con tali funzioni che non possono in alcun modo essere assimilate a quelle degli altri ministeriali. Numerosi sono gli episodi di intimidazione e violenza subiti dagli operatori: basta ricordarsi, solo recentemente, l’attentato intimidatorio in Puglia ad un educatore, l’educatrice del carcere di Volterra picchiata violentemente da un detenuto durante un colloquio, ecc. Molti anni fa un collega educatore è stato ucciso in Lombardia, non dimentichiamolo. Vanno ricordati inoltre i rischi connessi alla salute psico-fisica (burn out) degli operatori: il lavoro è stressante, mal pagato, scarsamente gratificante, e non adeguatamente riconosciuto nella sua importanza. Nei prossimi giorni, se non ci saranno risposte dalla parte politica si adotteranno ulteriori forme di protesta non ultimo lo sciopero."
Ecco...avrei postato questo se avessi voluto spaventare qualcuno...continuo? Heeheheh, già...sono str0nz0...me lo dicono in molti...ma chi è causa del suo male pianga se stesso...
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