il 16 gennaio
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Posso porre un quesito a tutti voi che, come me, sperate di guadagnarvi un posto in enel?
cosa ne pensate del lavore che, con tutti gli scongiuri del caso, dovrete fare in enel?
parlo della pericolosità, della frequenza d'infortuni o anche peggio..
purtroppo è una realtà che fa parte del lavoro stesso, però credo sia giusto che uno ci rifletta un pò sopra
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Originariamente inviato da elettronik88 Visualizza il messaggiook !!!va bene teniamoci aggiornati!!!
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Originariamente inviato da askfra Visualizza il messaggioPosso porre un quesito a tutti voi che, come me, sperate di guadagnarvi un posto in enel?
cosa ne pensate del lavore che, con tutti gli scongiuri del caso, dovrete fare in enel?
parlo della pericolosità, della frequenza d'infortuni o anche peggio..
purtroppo è una realtà che fa parte del lavoro stesso, però credo sia giusto che uno ci rifletta un pò sopra
Credo che chi si trova nella nostra situazione (in attesa speranzosa della fatidica chiamata) possa iniziare a fare alcune riflessioni su quello che potrebbe diventare il proprio lavoro.
Ci sono un sacco di aspetti da valutare e da considerare; da un lato si ha la certezza di ricevere un'alta formazione specializzante, e dall'altro si devono mettere in conto le uscite alle 3 di notte sotto un temporale, da un lato c'è la certezza di entrare in un grande gruppo in cui si possono auspicare prospettive di crescita, e dall'altro si deve considerare che ci si troverà ad operare in quota su linee elettriche in tensione con tutti i rischi del caso.
Per questo credo che gli aspetti riguardanti la sicurezza siano FONDAMENTALI quasi al pari della formazione tecnica. E da quanto ho capito in Enel di sicurezza se ne fa molta!
In definitiva penso che ognuno di noi possa valutare al meglio (basandosi sulle proprie conoscenze) il tipo di lavoro per cui si concorre, ma credo proprio che nessuno possa palesare dei dubbi che farebbero venire meno la volontà e la speranza di essere assunto..
Ciao, buona giornata
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Originariamente inviato da Guzzo84 Visualizza il messaggioBravo, bell'argomento...
Credo che chi si trova nella nostra situazione (in attesa speranzosa della fatidica chiamata) possa iniziare a fare alcune riflessioni su quello che potrebbe diventare il proprio lavoro.
Ci sono un sacco di aspetti da valutare e da considerare; da un lato si ha la certezza di ricevere un'alta formazione specializzante, e dall'altro si devono mettere in conto le uscite alle 3 di notte sotto un temporale, da un lato c'è la certezza di entrare in un grande gruppo in cui si possono auspicare prospettive di crescita, e dall'altro si deve considerare che ci si troverà ad operare in quota su linee elettriche in tensione con tutti i rischi del caso.
Per questo credo che gli aspetti riguardanti la sicurezza siano FONDAMENTALI quasi al pari della formazione tecnica. E da quanto ho capito in Enel di sicurezza se ne fa molta!
In definitiva penso che ognuno di noi possa valutare al meglio (basandosi sulle proprie conoscenze) il tipo di lavoro per cui si concorre, ma credo proprio che nessuno possa palesare dei dubbi che farebbero venire meno la volontà e la speranza di essere assunto..
Ciao, buona giornata
Certo, un azienda come enel vuol dire "futuro assicurato", stipendio fisso ogni fine mese, possibilità di crescita in base alla meritocrazia, 13^ e credo anche 14^, certezza, solidità, cancellare dalla propria mente la parola crisi oppure mobilità e disoccupazione, ecc ecc ecc
però io volevo evidenziare il fatto che si tratterà di un lavoro con i suoi bei rischi, nel quale dovremo sempre essere attenti al 200% perchè un piccolo e banale errore, può costare caro a noi stessi
Quindi, non è tutto oro quello che luccica, e di certo (di questi tempi) il gioco vale assolutamente la candela, e come hai detto tu, la parola "sicurezza" è molto cara ad enel che (se assunti) ci formerà in tutto e per tutto.
Però volevo sapere cosa ne pensavate anche di questo aspetto, che per me è importante tanto quanto tutte le cose positive che un lavoro così può portare.
Ed è stato lo stesso ingegnere, ieri al colloquio orale, a farmi presente che questo lavoro non è un lavoro come tanti altri, la soglia d'attenzione dev'essere sempre al massimo perchè ci si può far parecchio male
A voi la parola
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Originariamente inviato da bergamo 1907 Visualizza il messaggioquALCUNO SA SE DOPO L'ORALE FANNO I TEST TOSSICOLOGICI???
Ma in questi casi, senza che sia necessariamente un legislatore ad imporlo, dovrebbe sempre prevalere il buon senso da parte del lavoratore....
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Originariamente inviato da askfra Visualizza il messaggioBeh mi fa piacere che qualcuno apprezzi l'argomento da me lanciato, anche perchè tutti vogliamo un posto in enel, e spero che tutti si rendano conto che, oltre i mille lati positivi, ce ne sono altri negativi.
Certo, un azienda come enel vuol dire "futuro assicurato", stipendio fisso ogni fine mese, possibilità di crescita in base alla meritocrazia, 13^ e credo anche 14^, certezza, solidità, cancellare dalla propria mente la parola crisi oppure mobilità e disoccupazione, ecc ecc ecc
però io volevo evidenziare il fatto che si tratterà di un lavoro con i suoi bei rischi, nel quale dovremo sempre essere attenti al 200% perchè un piccolo e banale errore, può costare caro a noi stessi
Quindi, non è tutto oro quello che luccica, e di certo (di questi tempi) il gioco vale assolutamente la candela, e come hai detto tu, la parola "sicurezza" è molto cara ad enel che (se assunti) ci formerà in tutto e per tutto.
Però volevo sapere cosa ne pensavate anche di questo aspetto, che per me è importante tanto quanto tutte le cose positive che un lavoro così può portare.
Ed è stato lo stesso ingegnere, ieri al colloquio orale, a farmi presente che questo lavoro non è un lavoro come tanti altri, la soglia d'attenzione dev'essere sempre al massimo perchè ci si può far parecchio male
A voi la parola
In sostanza il lavoratore deve essere messo in condizione di fare il proprio lavoro, farlo bene e in sicurezza.
Per fare questo deve essere formato specificatamente: deve essere messo a conoscenza dei rischi del proprio lavoro, deve conoscere le misure di prevenzione e protezione per affrontarli, deve disporre dei mezzi per poter lavorare in sicurezza e deve essere formato sull'utilizzo di questi mezzi.
Forse scrivo per deformazione professionale, ma se il lavoratore farà tesoro di tutto ciò, aggiungendo un pizzico di buon senso in ciò che fa, potrà lavorare tranquillo e sereno (ovviamente una componente di imprevedibilità è sempre presente, non dimentichiamocelo!!)
Ciao!
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Originariamente inviato da Guzzo84 Visualizza il messaggioI lati "negativi" sono sostanzialmente quelli legati alla pericolosità della mansione, ma in questo non mi pare che in Enel siano degli sprovveduti, considerando anche che da decenni investe sulla sicurezza dei propri lavoratori.
In sostanza il lavoratore deve essere messo in condizione di fare il proprio lavoro, farlo bene e in sicurezza.
Per fare questo deve essere formato specificatamente: deve essere messo a conoscenza dei rischi del proprio lavoro, deve conoscere le misure di prevenzione e protezione per affrontarli, deve disporre dei mezzi per poter lavorare in sicurezza e deve essere formato sull'utilizzo di questi mezzi.
Forse scrivo per deformazione professionale, ma se il lavoratore farà tesoro di tutto ciò, aggiungendo un pizzico di buon senso in ciò che fa, potrà lavorare tranquillo e sereno (ovviamente una componente di imprevedibilità è sempre presente, non dimentichiamocelo!!)
Ciao!
Noi possiamo essere chiamati fuori orario solo quando siamo nella settimana di reperibilità? O, in caso di cose estreme, possiamo essere chiamati anche quando siamo in una settimana "normale"?
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