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    Originariamente inviato da mama8 Visualizza il messaggio
    senti come puoi dire che nessuno sapeva in anticipo nulla se, prima della prova questi 2 ragazzi mi hanno detto che su facebook si sapeva che avrebbero aumentato i minuti e dato solo brani e tabelle e poi effettivamente è successo. A me l'hanno detto prima della prova capisci non dopo!! E questo a quanto ho letto su questo forum è successo anche ad altri
    Se sei su facebook lo sapevi anche tu, e il risultato può essere frutto dell'emozione.
    Voi che bazzicate in entrambi ( fb e forum) a domanda esplicita ci avete depistato, non solo a me che frequento poco ,ma anche persone che da tanto tempo frequentano.
    Quindi bando alle ipocrisie ... , per favore!!

    scusate ma nessuno sa niente in merito allo scorrimento in relazione agli interni che avranno superato la prova??

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      Originariamente inviato da mama8 Visualizza il messaggio
      senti come puoi dire che nessuno sapeva in anticipo nulla se, prima della prova questi 2 ragazzi mi hanno detto che su facebook si sapeva che avrebbero aumentato i minuti e dato solo brani e tabelle e poi effettivamente è successo. A me l'hanno detto prima della prova capisci non dopo!! E questo a quanto ho letto su questo forum è successo anche ad altri
      Se sei su facebook lo sapevi anche tu, e il risultato può essere frutto dell'emozione.
      Voi che bazzicate in entrambi ( fb e forum) a domanda esplicita ci avete depistato, non solo a me che frequento poco ,ma anche persone che da tanto tempo frequentano.
      Quindi bando alle ipocrisie ... , per favore!!
      scusami se mi intrometto (e nel caso, cancellate il mio messaggio) ma qui le cose sono due:
      o le tue affermazioni sono vere, però sarebbe molto opportuno andare a ripescare nel forum un riscontro
      oppure, consapevole che la possibilità che qualcuno potesse sapere ce l'ho anche io, si va avanti non potendo provare nulla e comunque sia prendendo altrettanto atto che a frequentare questo forum e questa sezione in particolare, ci si è potuti esercitare in maniera proficua, sempre considerando ( come ho anche detto in precedenza) che, alla fine dei conti, eravamo pur sempre l'uno contro l'altro ....
      ma, a prescindere, comprendo lo stato d'animo di sicuro non entusiasmante ....

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        di seguito, grazie soprattutto alla vostra ricostruzione, riporto i brani e le relative risposte esatte rilasciate. coi punti interrogativi i miei dubbi, emendate

        La fine del secolo è stata caratterizzata da una contraddizione esplosiva: da un lato il pianeta si va

        globalizzando grazie alle comunicazioni e alla tecnologia, e omologando progressivamente nei modelli di
        consumo e di produzione; dall'altro si va frammentando, a seguito dell'erosione dei confini nazionali e
        dell'emergere di strutture e istituzioni micro. L'indebolimento delle strutture intermedie, a tutti i livelli, sociali e politici, costituisce, a detta di alcuni studiosi, un grave rischio di conflitti. Sia a livello europeo, sia a livello italiano, si assiste al fenomeno che viene definito con la parola "glocal", vale a dire alla coesistenza dinamica tra globale e locale, negli ambiti politico, sociale ed economico. E' questa, secondo gli studiosi, la svolta epocale nel corso della quale si passerà dal vecchio assetto del mondo a quello nuovo. L'impatto sarà tale da mettere in discussione anche gli scenari più probabili ricavati dai trend economici.

        41 Secondo alcuni studiosi, l'indebolimento delle strutture intermedie che si sta verificando 41 nella nostra epoca:
        a è un fenomeno tipicamente europeo
        b riguarda soprattutto l'ambito politico
        c costituisce un preoccupante pericolo di conflitti
        d non rappresenta un rischio per l'Italia e per l'Europa
        e nessuna delle alternative proposte

        43 Nella nostra epoca il pianeta si va frammentando:
        a come conseguenza dell'omologazione dei modelli di produzione
        b a causa del rafforzamento delle strutture nazionali
        c grazie soprattutto alle comunicazioni e alla tecnologia
        d anche a seguito dell'emergere di microistituzioni
        e nessuna delle alternative proposte

        44 Secondo gli studiosi, iI fenomeno definito con la parola "glocal":
        a segnerà il passaggio dal vecchio assetto del mondo a quello nuovo
        b non presenta particolari rischi nell'ambito locale
        c avrà un impatto conforme agli scenari più probabili ricavati dai trend economici
        d è un fenomeno destinato a esaurirsi con la fine del secolo
        e nessuna delle alternative proposte

        45 I modelli di consumo e di produzione:
        a verso la fine del secolo si vanno gradualmente differenziando
        b grazie alle nuove tecnologie si sono sviluppati in modo autonomo nei diversi ambiti nazionali
        c a seguito dell'erosione dei confini nazionali tendono ad assumere carattere locale
        d con la globalizzazione tendono progressivamente ad omologarsi
        e nessuna delle alternative proposte

        48 Tra globale e locale:
        a non c'è alcuna differenza
        b esiste il rischio di un grave conflitto
        c sono sparite le strutture intermedie
        d non può esserci coesistenza
        e nessuna delle alternative proposte
        E' stato un gigantesco bolide celeste, 250 milioni di anni fa, a scatenare la "Madre di tutte le estinzioni", la catastrofe globale che fu sul punto di cancellare per sempre la vita sulla Terra. L'impatto di un asteroide, spiegano oggi i ricercatori della Nasa e delle università di Washington, non fu direttamente responsabile dell'estinzione, ma servì ad innescare una serie di cataclismi che attaccarono le specie viventi su più fronti, spazzandone via il 96 per cento. Il bolide era di dimensioni colossali: da 6 a 12 chilometri di diametro, calcolano gli scienziati, secondo i quali la collisione liberò un'energia un milione di volte superiore a quella del più terribile dei terremoti recenti. Meno famosa, ma molto più grave della catastrofe che condannò i dinosauri, la cosiddetta "estinzione del Permiano" (dal nome del periodo geologico al termine del quale si verificò) è stata la più drammatica delle cinque estinzioni di massa che la Terra ha conosciuto fino ad oggi, ed è stata quella che, secondo gli scienziati, ha portato la vita sull'orlo della scomparsa totale. Le terre emerse, che all'epoca erano
        raggruppate nel supercontinente Pangea, furono sconvolte da una attività vulcanica senza recedenti, che seppellì l'intera superficie sotto 3 metri di lava. Le nubi di polveri e anidride carbonica prodotte dalle eruzioni sconvolsero il clima, i livelli del mare mutarono e la percentuale di ossigeno contenuta nelle acque oceaniche si alterò: una catena di eventi che colpì con estrema violenza sia gli organismi marini che quelli terrestri, risparmiandone una percentuale a stento sufficiente a garantire la prosecuzione della vita.

        274 Come erano strutturati i continenti all'epoca "dell'estinzione del Permiano"?
        A Esistevano solo tre continenti
        B Erano uniti in un unico supercontinente
        C Erano totalmente immersi negli oceani
        D L'Africa e l'Europa erano uniti solo dove ora è lo Stretto di Gibilterra
        E Nessuna delle alternative proposte

        275 Come fu possibile la prosecuzione della vita dopo "l'estinzione del Permiano"?
        A Gli organismi marini furono risparmiati
        B I volatili non risentirono in maniera particolare degli eventi
        C Gli animali presenti nell'emisfero australe sopravvissero tutti
        D Le glaciazioni che seguirono permisero a nuove forme di vita di svilupparsi
        E Nessuna delle alternative proposte


        276 La catastrofe che provocò l'estinzione dei dinosauri:
        a è stata la "Madre di tutte le estinzioni"
        b è avvenuta più di 200 milioni di anni fa
        c fu il risultato di un maremoto
        d fu causata da una scossa di terremoto terrificante
        e nessuna delle alternative proposte

        277 La collisione con un asteroide avvenuta 250 milioni di anni fa:
        a liberò un'energia un milione di volte superiore a quella del più violento terremoto recente
        b provocò l'unica estinzione mai avvenuta sulla Terra
        c non ha avuto in realtà gli effetti fino ad ora ipotizzati
        d provocò direttamente un'estinzione di massa
        e nessuna delle alternative proposte

        279 Secondo gli scienziati:
        a l'energia liberata dalla collisione della Terra con un asteroide 250 milioni di anni fa, provocò l'estinzione del 30% delle
        specie viventi
        b l'asteroide che colpì la terra 250 milioni di anni fa aveva le dimensioni di 1.200 metri di diametro
        c non è possibile ipotizzare la causa dell'estinzione dei dinosauri
        d la Terra ha visto nella sua storia 5 estinzioni di massa
        e nessuna delle alternative proposte

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          Bipedi dalle sofisticate abilità intellettive. Questa definizione potrebbe in futuro non venire di necessità riferita all’uomo, ma anche, fatte salve le dovute proporzioni, alla gallina e agli uccelli in generale. In passato, infatti, le capacità intellettive degli uccelli sarebbero state grossolanamente sottostimate. Basti considerare solo alcune tra le sorprendenti imprese che un pulcino può compiere non appena uscito dall’uovo. Esso è in grado di emettere per lo meno 15 diversi tipi di richiamo e costantemente impara e memorizza informazioni riguardanti il mondo circostante, per potersene avvalere come guida al proprio comportamento. Il pulcino è in grado di memorizzare gli eventi esterni mentre si trova ancora all’interno dell’uovo. Non appena uscito dall’uovo, apprende con sorprendente rapidità anche le caratteristiche visive della chioccia. Il fenomeno, noto come imprinting filiale, determina lo sviluppo di un attaccamento affettivo al primo oggetto cospicuo presente nel campo visivo dopo la schiusa. Grazie all’imprinting, il pulcino impara anche a riconoscere i propri fratelli. Nell’italiano corrente, cervello di gallina è un insulto, eppure gli studiosi di psicologia comparata hanno osservato che gli uccelli esibiscono comportamenti complessi. Nei laboratori hanno condotto esperimenti che dimostrerebbero che pulcini di pochi giorni di vita sono in grado di svolgere attività più complesse di un neonato. Il neonato umano è, da questo punto di vista, molto meno abile del pulcino, perché il pulcino ha a disposizione, immediatamente dopo la schiusa, un repertorio comportamentale che lo mette in grado di sopravvivere, nutrirsi e spostarsi nel suo mondo in modo quasi completamente autonomo. Il neonato umano, invece, non trarrebbe alcun vantaggio dalla maturazione troppo precoce di abilità quali il riconoscimento di oggetti parzialmente occultati.

          378 Uno dei risultati ottenuti dagli studi di psicologia comparata:
          a è la certezza della netta superiorità dei neonati umani rispetto ai pulcini relativamente alla capacità di emettere richiami
          b è la scoperta dell'imprinting filiale che si manifesta nei pulcini dopo il secondo mese di vita
          c riguarda la scoperta che i pulcini non sono in grado di memorizzare gli eventi
          d è la dimostrazione delle capacità, da parte degli uccelli, di mettere in atto comportamenti complessi
          e nessuna delle alternative proposte

          380 In passato uno degli errori dovuti al senso comune:
          a è stato l'aver creduto che i pulcini avessero delle facoltà mentali particolarmente sviluppate
          b è stato il considerare i pulcini di pochi giorni in grado di svolgere attività più complesse dei neonati
          c riguarda la scarsa attenzione data ai fenomeni comportamentali dei neonati
          d è stata la poca considerazione dell'intelligenza degli uccelli
          e nessuna delle alternative proposte

          381 Il pulcino è in grado di guidare il proprio comportamento:
          a seguendo i comportamenti della chioccia
          b memorizzando le informazioni sul mondo circostante
          c ricevendo richiami dai fratelli
          d richiamando alla memoria principalmente le informazioni apprese quando era all'interno dell'uovo
          e nessuna delle alternative proposte

          383 Una delle caratteristiche del pulcino:
          a è la forte avversione per i propri fratelli
          b è la capacità di memorizzare gli eventi esterni mentre si trova ancora nell'uovo
          c riguarda le facoltà mentali ipersviluppate che regrediscono con il passare del tempo
          d è quella di faticare molto per apprendere un insieme di comportamenti adatti alla sopravvivenza
          e nessuna delle alternative proposte

          384 Un bambino appena nato:
          a ha una capacità di movimento superiore a quella di neonati di altre specie
          b ha la capacità di svolgere attività più complesse di un pulcino
          c dispone di un repertorio di comportamenti meno sviluppato di un pulcino
          d sviluppa un attaccamento particolare per la prima figura umana che incontra
          e nessuna delle alternative proposte

          Dopo l'annuncio nel 1996 della scoperta di fossili in un meteorite di origine marziana, noto come ALH8400, si
          sono sentite solo smentite. Ora un gruppo di scienziati è tornato a sostenere l'esistenza della vita marziana.
          Secondo alcuni ricercatori di Houston, che hanno pubblicato la loro scoperta su diverse riviste scientifiche, il meteorite conterrebbe minuscoli cristalli di magnetite che sulla Terra sono un tipico prodotto dell'attività biologica. I cristalli si presentano infatti in piccole catene che molti batteri terrestri, che vivono sul fondo dei laghi, utilizzano come bussole per orientarsi. Secondo gli autori del lavoro, non esistono cristalli simili che si siano formati in modi non biologici. Nei batteri terrestri, poi, i cristalli sono ricoperti da una membrana, di cui gli scienziati sostengono di aver visto i resti fossili al microscopio elettronico analizzando il meteorite marziano. Anche se in effetti sulla Terra simili catene di cristalli si formano solo per processi biologici, altri geologi che hanno studiato a fondo il meteorite, avvertono però che le conclusioni di questa ricerca sono forse affrettate e non andrebbero accettate senza un ulteriore studio. Un primo problema è che il meteorite contiene molti altri cristalli di magnetite che non sono attribuibili alla vita, per cui non è escluso che ci sia un meccanismo non
          biologico in grado di produrre anche le catene. Non è escluso ora che queste ricerche subiscano una brusca frenata a causa delle profonde divergenze che dividono i ricercatori.

          385 Grazie agli studi sul meteorite ALH8400:
          a è possibile risalire alle origini della formazione terrestre
          b è possibile stabilire che il punto di impatto del meteorite con la Terra è avvenuto in prossimità di un lago
          c sono state appianate molte delle divergenze che esistevano tra i ricercatori
          d alcuni scienziati hanno ipotizzato l'esistenza sulla Terra di catene di cristalli di magnetite
          e nessuna delle alternative proposte

          386 Alcuni ricercatori americani, studiando il meteorite:
          a hanno abbandonato l'idea che esistano forme di vita marziana
          b hanno formulato l'ipotesi circa l'origine delle galassie
          c hanno riscontrato l'esistenza di sostanze di probabile origine biologica
          d hanno ammesso l'impossibilità di rintracciare forme di vita marziana
          e nessuna delle alternative proposte

          387 Molti batteri terrestri:
          a contengono piccole catene di cristalli di origine non biologica
          b utilizzano cristalli di magnetite come bussola per orientarsi
          c sono stati rintracciati sul meteorite e dimostrano l'esistenza della vita marziana
          d sono stati rintracciati su Marte
          e nessuna delle alternative proposte

          389 Analizzando il meteorite, i ricercatori:
          a ritengono che la ricerca abbia dato risultati inconfutabili
          b hanno trovato tracce fossili della membrana che ricopre i cristalli di magnetite di alcuni batteri
          c sostengono di poter dimostrare l'esistenza di minerali sconosciuti agli uomini
          d hanno avuto la prova che i cristalli di magnetite si possono formare in modi non biologici
          e nessuna delle alternative proposte

          391 Alcuni geologi hanno affrontato il problema dei cristalli di magnetite concludendo:
          a con assoluta certezza che non esiste la vita marziana
          b con un netto rifiuto delle ipotesi avanzate dai ricercatori di Houston
          c che la loro presenza all'interno del meteorite confermerebbe con certezza l'esistenza della vita marziana
          d con la necessità di approfondire le ricerche
          a nessuna delle alternative proposte

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            Come candele al vento si sono spente nel mondo già tre delle otto sottospecie di tigre esistenti, le cinque sopravvissute sono a rischio. Ma c’è ancora una speranza. Un gruppo di esperti si è unito per ideare un sistema di riferimento destinato a chi si occupa della tutela del felino. Con l’aiuto di immagini satellite hanno tracciato una serie di unità protette, foreste cioè dove le tigri siano libere di condurre la propria battaglia per la sopravvivenza, nel subcontinente indiano, in Indocina e in Indonesia. Eppure, alcune comunità più marginali rischiano di svanire in un paio di anni e le zone che, dallo spazio, appaiono ricche di foreste, potrebbero in realtà rivelarsi prive di animali. In India la tigre è rispettata per tradizione e per fede. Ma convivere con il felino è questione ben più pragmatica, soprattutto se è a rischio la vita dell’uomo e quella del bestiame; allora i contadini si armano. Ma c’è un’altra minaccia, più grave: il bracconaggio per rifornire di ossa e organi di tigre la medicina tradizionale cinese e la produzione di afrodisiaci. Non esistono tuttavia prove scientifiche a favore
            delle virtù terapeutiche delle ossa, che sono come quelle di ogni altro mammifero: per ottenere il “sensazionale effetto” afrodisiaco desiderato dai consumatori, spesso i fornitori vi aggiungono arsenico e mercurio.

            465 Come sistema di riferimento, sono state tracciate una serie di unità protette:
            a da un gruppo di esperti che si occupa della tutela del felino
            b si tratta di foreste, situate nel subcontinente indiano, in Indocina e in Indonesia
            c che garantiranno la sopravvivenza, almeno, delle comunità più marginali di tigri
            d per difendere le tigri dal pericolo di cattività
            e nessuna delle alternative proposte

            466 Tre sottospecie di tigre si sono estinte:
            a ed altre cinque si estingueranno in un paio d'anni
            b ma rimangono altre otto sottospecie, che sono a rischio
            c m a le cinque sopravvissute non correranno alcun rischio se saranno lasciate libere in zone ricche di foreste
            d ed alcune comunità più marginali rischiano di estinguersi nel giro di due anni
            e nessuna delle alternative proposte

            470 Secondo la medicina tradizionale cinese:
            a le ossa e gli organi della tigre hanno virtù terapeutiche
            b gli organi di tigre hanno proprietà terapeutiche benché le loro ossa non abbiano proprietà afrodisiache
            c le ossa di tigre non hanno più proprietà terapeutiche
            d le ossa delle tigri hanno virtù terapeutiche, ma anche le ossa di altri animali hanno le stesse proprietà
            e nessuna delle alternative proposte

            471 La sopravvivenza della tigre è minacciata:
            a perché non tutte le foreste esistenti rappresentano per il felino un habitat ideale
            b dalle case farmaceutiche
            c anche dai contadini
            d dalle trappole dei bracconieri che avvelenano i felini con l'arsenico e il mercurio
            e nessuna delle alternative proposte

            472 I produttori di afrodisiaci:
            a ritengono che le ossa e gli organi di tigre procurino un "sensazionale effetto"
            b hanno compensato la carenza di ossa e organi di tigre con arsenico e mercurio
            c sostengono che ci sono prove scientifiche a favore delle virtù terapeutiche dei loro prodotti
            d trovano nel bracconaggio una fonte di rifornimento
            e nessuna delle alternative proposte

            Il ritrovamento di ossa di antichi animali, rimaste per cinquant’anni nei magazzini di un museo archeologico greco, sembra aver chiarito una annosa controversia riguardante la credibilità dei testi omerici circa le usanze religiose delle antiche popolazioni greche. Le ossa furono ritrovate nel Palazzo di Nestore da archeologi della UC. Dallo studio dei 30 chilogrammi di scheletri si è avuta la prova conclusiva di sacrifici di animali nell’Età del Bronzo greca. «È stata risolta - ha spiegato uno dei ricercatori della UC - una controversia riguardante la progenie dei greci, sul fatto che certe pratiche comuni nella Grecia classica, tra cui i sacrifici animali mediante incenerimento, avesse origine nell’Età del Bronzo. Si sospettava da molti anni che le élite che vivevano nei palazzi della civiltà micenea, fiorita nel XIII secolo avanti Cristo, offrissero questo tipo di sacrifici agli dèi, ma la
            certezza esisteva solo per la Grecia classica. Questa ricerca dimostra la continuità tra un periodo e il
            successivo in questo significativo aspetto della vita religiosa greca». La seconda conclusione è che l’Odissea è uno scritto attendibile dal punto di vista storico riguardo ai sacrifici di animali. I ritrovamenti evocano immediatamente le prime righe del terzo libro di Omero, in cui il giovane Telemaco, figlio di Ulisse, incontra il re Nestore che sacrifica agli dèi tori neri sulle spiagge di Pilo. Interessante anche la grande varietà di specie sacrificate e le modalità dei sacrifici, ricostruite in base a vari dettagli. «Abbiamo trovato - ha continuato l'archeologo - mandibole, zampe anteriori e altre ossa. Molte di esse sono di bovini, poche di cervi. I segni di tagli indicano la separazione di queste ossa dal resto della carcassa e il taglio a pezzi delle carni prima dell’incenerimento. Queste conclusioni derivano dal confronto con la grande quantità di ossa non combuste trovata in varie parti del palazzo».

            505 Una delle conclusioni cui si è giunti dopo il ritrovamento di resti animali conservati in un museo archeologico greco:
            a è la certezza che i sacrifici animali fossero proibiti nella Grecia classica
            b è la certezza che tra la Grecia classica e l'Età del Bronzo non vi fu continuità nei comportamenti religiosi
            c è l'impossibilità di poter risalire alle pratiche religiose della Grecia classica
            d è la conferma della veridicità delle informazioni che si ricavano dall'Odissea
            e nessuna delle alternative proposte

            506 Importanti notizie circa le pratiche religiose dell'antica Grecia:
            a ci sono pervenute attraverso il ritrovamento di testi sacri nel Palazzo di Nestore
            b si sono avute grazie ad uno ritrovamento di ossa di animali
            c ci sono pervenuti grazie ad altri testi di Omero ritrovati recentemente
            d sono attese dagli studi di resti di un palazzo scoperto a Pilo
            e nessuna delle alternative proposte

            509 Una prova certa dei sacrifici animali nell'Età del Bronzo:
            a ci arriva dalle pagine dell'Odissea
            b è data dai ritrovamenti effettuati ad Atene nel 1995
            c è data dal fatto che tutte le ossa trovate nel palazzo erano incenerite
            d è stato lo studio del DNA dei resti
            e nessuna delle alternative proposte

            511 Gli animali utilizzati per le pratiche religiose:
            a erano solo bovini
            b erano solo cervi
            c erano cervi e bovini in egual misura
            d erano in prevalenza bovini
            e nessuna delle alternative proposte

            512 I ritrovamenti sono stati una conferma:
            a delle origini delle usanze religiose praticate nella Grecia classica
            b della differenza tra le usanze religiose nei diversi periodi della civiltà micenea
            c dello stato di degrado dei musei greci
            d della poca attendibilità dell'Odissea
            e nessuna delle alternative proposte

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              La scoperta di Tell Hamoukar, un antico villaggio siriano risalente al 4000-3500 a.C., dilata la storia della civilizzazione, obbligando gli archeologi a spostarne le origini in un periodo più lontano di quello considerato finora. In particolare, i reperti emersi testimoniano che lo sviluppo urbano può aver preceduto la nascita della scrittura, tradizionalmente ritenuta il punto di partenza della civiltà. In quest'ottica, per lungo tempo condivisa, la paternità del processo di civilizzazione era stata riconosciuta ai Sumeri della vicina Mesopotamia. Qui è stata localizzata la culla della scrittura, anche se recenti ritrovamenti hanno fatto avanzare la candidatura dell'Egitto.
              La questione tra Egitto e Mesopotamia resta in sospeso, anche perché la datazione comparativa dei reperti non consente di assegnare il primo posto all'uno o all'altra con assoluta certezza; il parere di alcuni studiosi è che in realtà la scrittura possa essersi evoluta contemporaneamente in entrambe le regioni e che la sua acquisizione non sia stata un'invenzione, ma sia derivata da una progressiva elaborazione dei segni pittorici. Gli scavi mettono in discussione i criteri comunemente usati per stabilire dove sia cominciato il progresso umano. Il villaggio conobbe una prima occupazione attorno al 4000 a.C., ma nel giro di 200-300 anni si era già trasformato in una città ben organizzata, delimitata e difesa da mura, nella quale la vita si svolgeva con modalità tutt'altro che primitive: forni e vasellame per la preparazione e la cottura di cibi, resti di vari tipi di cereali e ossa di animali sono solo parte del materiale venuto alla luce. Ma il reperto più significativo è rappresentato da una
              serie di sigilli, probabilmente utilizzati dai cittadini più autorevoli per contrassegnare la proprietà degli oggetti; alcuni di questi sigilli consistono in raffinate riproduzioni di animali.

              585 Le scoperte fatte nel villaggio siriano di Tell Hamoukar:
              a non hanno trovato conferme nei successivi ritrovamenti fatti nella stessa zona
              b hanno avuto il merito di chiarire la paternità di alcune tombe reali trovate in Egitto
              c confermano che la scrittura ebbe inizio prima dello sviluppo urbano
              d spostano indietro le origini della civilizzazione
              e nessuna delle alternative proposte

              586 La questione tra Egitto e Mesopotamia circa l'origine della scrittura:
              a è stata brillantemente risolta con i ritrovamenti di Tell Hamoukar
              b ha visto gli archeologi impegnati negli scavi propendere per l'origine egizia della scrittura
              c non avrà soluzione finchè non riusciremo a decifrare alcune incisioni rinvenute nelle tombe del villaggio siriano
              d non ha più senso, dal momento che le recenti scoperte escludono le ipotesi che ne fanno risalire la paternità alle civiltà
              fiorite in quelle regioni
              e nessuna delle alternative proposte

              589 Uno dei più importanti reperti ritrovati:
              a è una serie di sigilli verosimilmente utilizzati per contrassegnare la proprietà di oggetti
              b è una serie di vasi fatti di un tipo particolare di argilla
              c è uno scrigno contenente incisioni dorate
              d è una serie di scritti che fanno riferimento alle prime civiltà urbane
              e nessuna delle alternative proposte

              590 Secondo il parere di alcuni studiosi:
              a il villaggio siriano risale a 2.500 anni fa
              b la prima occupazione del villaggio si ebbe attorno al 3.000 a.c.
              c la presenza in questa zona di resti animali conferma l'esistenza di insediamenti umani precedenti al 5.000 a.c.
              d la scrittura non è stata una invenzione, ma una evoluzione della pittura
              e nessuna delle alternative proposte

              ????? 592 Queste scoperte fatte in Siria:
              a ci consentono di affermare che la scrittura si è evoluta presso i Sumeri
              b rivoluzioneranno le conoscenze sulle origini della civiltà
              c hanno permesso di portare alla luce resti di un antico palazzo reale
              d sono state frutto di una collaborazione tra siriani ed americani
              e nessuna delle alternative proposte

              Davanti agli occhi degli scienziati del Cern ci sono finalmente le tanto attese prime collisioni fra le nuvole di
              protoni che corrono nel superacceleratore Lhc. Dopo la sua accensione venerdì notte, il passo fatidico era
              proprio questo: scontrare i due fasci di particelle che corrono in direzione contraria per generare qualcosa di nuovo e di diverso. I quattro esperimenti intorno all'anello sotterraneo hanno registrato gli «eventi» come li chiamano i ricercatori, a partire dalle 14.22, prima nei rivelatori di Atlas, poi di Cms e quindi di Alice e Lhcb. Così inizia la storia della più potente macchina del mondo costruita per scoprire i primi momenti, le prime frazioni di secondo, dopo il Big Bang da cui è nato l'Universo. Varcando la soglia delle sale di controllo sembra di entrare in uno straordinario, gigantesco videogioco e quasi ci si sente smaterializzare. Sulle pareti, a tutta grandezza, appaiono in successione animata spaccati di fantascientifici strumenti, linee che saettano dal pavimento al
              soffitto, brillamenti improvvisi, cifre in continua mutazione. Al di là di una grande vetrata gli spettatori osservano ammirati ciò che succede in questi silenziosi acquari di colori e numeri con gli scienziati chini davanti ai monitor come pregassero. Tutto arriva dalle viscere della Terra dove Lhc, a 100 metri di profondità e ormai impenetrabile, esprime le sue iniziali capacità. «Siamo al primo passo con un'energia di mezzo Tev - dice Sergio Bertolucci, direttore della ricerca al Cern - ma gli eventi raccolti mostrano il buon funzionamento della macchina: ieri volevamo far girare solo i due fasci in parallelo e invece siamo già agli scontri». I diecimila fisici che dentro e fuori il Cern lavorano al superacceleratore sono ora mobilitati anche se Bertolucci manda a tutti un segnale ripescato dalla sapienza latina: «Affrettiamoci con calma». I guai del passato insegnano. Dalle collisioni ottenute, ovviamente, non sono zampillate scoperte perché tutto ciò serve per il rodaggio dei mille marchingegni che le generano.

              841 Il superacceleratore del Cern:
              a serve a studiare il funzionamento di altre macchine più complesse
              b ha sempre prodotto risultati soddisfacenti
              c è frutto di un progetto italiano
              d non ha dato i risultati sperati
              e nessuna delle alternative proposte

              842 Il direttore della ricerca al Cern:
              a è scettico circa i risultati finora ottenuti
              b esprime un cauto ottimismo
              c è sicuro del successo degli esperimenti nel superacceleratore
              d prospetta per il futuro esperimenti su scontri tra fasci di particelle
              e nessuna delle alternative proposte

              843 All’interno del superacceleratore:
              a sono già avvenuti scontri tra fasci di particelle
              b i protoni si scontrano con fasci di particelle
              c è impossibile riprodurre le condizioni della nascita dell’Universo
              d i fasci di particelle corrono in direzione parallela
              e nessuna delle alternative proposte

              ??? 844 I primi esperimenti al Cern:
              a hanno portato a scoperte incomplete ma incoraggianti
              b non hanno ancora portato a scoperte scientifiche
              c mirano a scoprire cosa è avvenuto negli istanti immediatamente precedenti al Big-Bang
              d hanno già portato a scoperte significative
              e nessuna delle alternative proposte

              849 I fisici che lavorano al superacceleratore:
              a hanno usato energia di mezzo Tev
              b non si aspettavano che le nuvole di protoni producessero scoperte così incoraggianti
              c non avevano ancora provato a far funzionare il superacceleratore Lhc
              d operano principalmente all’interno del Cern
              e nessuna delle alternative proposte

              ??? 850 I primi momenti dopo il Big Bang:
              a non potranno mai essere veramente riprodotti in ambito scientifico
              b sono oggetto di studio per la prima volta al Cern
              c sono studiati attraverso lo scontro tra fasci di protoni
              d sono stati riprodotti dal superacceleratore Lhc
              e nessuna delle alternative proposte

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                Originariamente inviato da number56 Visualizza il messaggio
                La scoperta di Tell Hamoukar, un antico villaggio siriano risalente al 4000-3500 a.C., dilata la storia della civilizzazione, obbligando gli archeologi a spostarne le origini in un periodo più lontano di quello considerato finora. In particolare, i reperti emersi testimoniano che lo sviluppo urbano può aver preceduto la nascita della scrittura, tradizionalmente ritenuta il punto di partenza della civiltà. In quest'ottica, per lungo tempo condivisa, la paternità del processo di civilizzazione era stata riconosciuta ai Sumeri della vicina Mesopotamia. Qui è stata localizzata la culla della scrittura, anche se recenti ritrovamenti hanno fatto avanzare la candidatura dell'Egitto.
                La questione tra Egitto e Mesopotamia resta in sospeso, anche perché la datazione comparativa dei reperti non consente di assegnare il primo posto all'uno o all'altra con assoluta certezza; il parere di alcuni studiosi è che in realtà la scrittura possa essersi evoluta contemporaneamente in entrambe le regioni e che la sua acquisizione non sia stata un'invenzione, ma sia derivata da una progressiva elaborazione dei segni pittorici. Gli scavi mettono in discussione i criteri comunemente usati per stabilire dove sia cominciato il progresso umano. Il villaggio conobbe una prima occupazione attorno al 4000 a.C., ma nel giro di 200-300 anni si era già trasformato in una città ben organizzata, delimitata e difesa da mura, nella quale la vita si svolgeva con modalità tutt'altro che primitive: forni e vasellame per la preparazione e la cottura di cibi, resti di vari tipi di cereali e ossa di animali sono solo parte del materiale venuto alla luce. Ma il reperto più significativo è rappresentato da una
                serie di sigilli, probabilmente utilizzati dai cittadini più autorevoli per contrassegnare la proprietà degli oggetti; alcuni di questi sigilli consistono in raffinate riproduzioni di animali.

                585 Le scoperte fatte nel villaggio siriano di Tell Hamoukar:
                a non hanno trovato conferme nei successivi ritrovamenti fatti nella stessa zona
                b hanno avuto il merito di chiarire la paternità di alcune tombe reali trovate in Egitto
                c confermano che la scrittura ebbe inizio prima dello sviluppo urbano
                d spostano indietro le origini della civilizzazione
                e nessuna delle alternative proposte

                586 La questione tra Egitto e Mesopotamia circa l'origine della scrittura:
                a è stata brillantemente risolta con i ritrovamenti di Tell Hamoukar
                b ha visto gli archeologi impegnati negli scavi propendere per l'origine egizia della scrittura
                c non avrà soluzione finchè non riusciremo a decifrare alcune incisioni rinvenute nelle tombe del villaggio siriano
                d non ha più senso, dal momento che le recenti scoperte escludono le ipotesi che ne fanno risalire la paternità alle civiltà
                fiorite in quelle regioni
                e nessuna delle alternative proposte

                589 Uno dei più importanti reperti ritrovati:
                a è una serie di sigilli verosimilmente utilizzati per contrassegnare la proprietà di oggetti
                b è una serie di vasi fatti di un tipo particolare di argilla
                c è uno scrigno contenente incisioni dorate
                d è una serie di scritti che fanno riferimento alle prime civiltà urbane
                e nessuna delle alternative proposte

                590 Secondo il parere di alcuni studiosi:
                a il villaggio siriano risale a 2.500 anni fa
                b la prima occupazione del villaggio si ebbe attorno al 3.000 a.c.
                c la presenza in questa zona di resti animali conferma l'esistenza di insediamenti umani precedenti al 5.000 a.c.
                d la scrittura non è stata una invenzione, ma una evoluzione della pittura
                e nessuna delle alternative proposte

                ????? 592 Queste scoperte fatte in Siria:
                a ci consentono di affermare che la scrittura si è evoluta presso i Sumeri
                b rivoluzioneranno le conoscenze sulle origini della civiltà
                c hanno permesso di portare alla luce resti di un antico palazzo reale
                d sono state frutto di una collaborazione tra siriani ed americani
                e nessuna delle alternative proposte

                Davanti agli occhi degli scienziati del Cern ci sono finalmente le tanto attese prime collisioni fra le nuvole di
                protoni che corrono nel superacceleratore Lhc. Dopo la sua accensione venerdì notte, il passo fatidico era
                proprio questo: scontrare i due fasci di particelle che corrono in direzione contraria per generare qualcosa di nuovo e di diverso. I quattro esperimenti intorno all'anello sotterraneo hanno registrato gli «eventi» come li chiamano i ricercatori, a partire dalle 14.22, prima nei rivelatori di Atlas, poi di Cms e quindi di Alice e Lhcb. Così inizia la storia della più potente macchina del mondo costruita per scoprire i primi momenti, le prime frazioni di secondo, dopo il Big Bang da cui è nato l'Universo. Varcando la soglia delle sale di controllo sembra di entrare in uno straordinario, gigantesco videogioco e quasi ci si sente smaterializzare. Sulle pareti, a tutta grandezza, appaiono in successione animata spaccati di fantascientifici strumenti, linee che saettano dal pavimento al
                soffitto, brillamenti improvvisi, cifre in continua mutazione. Al di là di una grande vetrata gli spettatori osservano ammirati ciò che succede in questi silenziosi acquari di colori e numeri con gli scienziati chini davanti ai monitor come pregassero. Tutto arriva dalle viscere della Terra dove Lhc, a 100 metri di profondità e ormai impenetrabile, esprime le sue iniziali capacità. «Siamo al primo passo con un'energia di mezzo Tev - dice Sergio Bertolucci, direttore della ricerca al Cern - ma gli eventi raccolti mostrano il buon funzionamento della macchina: ieri volevamo far girare solo i due fasci in parallelo e invece siamo già agli scontri». I diecimila fisici che dentro e fuori il Cern lavorano al superacceleratore sono ora mobilitati anche se Bertolucci manda a tutti un segnale ripescato dalla sapienza latina: «Affrettiamoci con calma». I guai del passato insegnano. Dalle collisioni ottenute, ovviamente, non sono zampillate scoperte perché tutto ciò serve per il rodaggio dei mille marchingegni che le generano.

                841 Il superacceleratore del Cern:
                a serve a studiare il funzionamento di altre macchine più complesse
                b ha sempre prodotto risultati soddisfacenti
                c è frutto di un progetto italiano
                d non ha dato i risultati sperati
                e nessuna delle alternative proposte

                842 Il direttore della ricerca al Cern:
                a è scettico circa i risultati finora ottenuti
                b esprime un cauto ottimismo
                c è sicuro del successo degli esperimenti nel superacceleratore
                d prospetta per il futuro esperimenti su scontri tra fasci di particelle
                e nessuna delle alternative proposte

                843 All’interno del superacceleratore:
                a sono già avvenuti scontri tra fasci di particelle
                b i protoni si scontrano con fasci di particelle
                c è impossibile riprodurre le condizioni della nascita dell’Universo
                d i fasci di particelle corrono in direzione parallela
                e nessuna delle alternative proposte

                ??? 844 I primi esperimenti al Cern:
                a hanno portato a scoperte incomplete ma incoraggianti
                b non hanno ancora portato a scoperte scientifiche
                c mirano a scoprire cosa è avvenuto negli istanti immediatamente precedenti al Big-Bang
                d hanno già portato a scoperte significative
                e nessuna delle alternative proposte

                849 I fisici che lavorano al superacceleratore:
                a hanno usato energia di mezzo Tev
                b non si aspettavano che le nuvole di protoni producessero scoperte così incoraggianti
                c non avevano ancora provato a far funzionare il superacceleratore Lhc
                d operano principalmente all’interno del Cern
                e nessuna delle alternative proposte

                ??? 850 I primi momenti dopo il Big Bang:
                a non potranno mai essere veramente riprodotti in ambito scientifico
                b sono oggetto di studio per la prima volta al Cern
                c sono studiati attraverso lo scontro tra fasci di protoni
                d sono stati riprodotti dal superacceleratore Lhc
                e nessuna delle alternative proposte
                2 o 3 sono diverse da quelle di nerone infatti io ho gia verificato le risposte sui ripam dalle soluzioni che riporto e ho fatto 37 esatte su 40!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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                  Originariamente inviato da Micasas Visualizza il messaggio
                  2 o 3 sono diverse da quelle di nerone infatti io ho gia verificato le risposte sui ripam dalle soluzioni che riporto e ho fatto 37 esatte su 40!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
                  le tue number quelle sottolineate soluzioni alla mano sono tutte esatte
                  bravissimooo

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                    Originariamente inviato da number56 Visualizza il messaggio
                    La scoperta di Tell Hamoukar, un antico villaggio siriano risalente al 4000-3500 a.C., dilata la storia della civilizzazione, obbligando gli archeologi a spostarne le origini in un periodo più lontano di quello considerato finora. In particolare, i reperti emersi testimoniano che lo sviluppo urbano può aver preceduto la nascita della scrittura, tradizionalmente ritenuta il punto di partenza della civiltà. In quest'ottica, per lungo tempo condivisa, la paternità del processo di civilizzazione era stata riconosciuta ai Sumeri della vicina Mesopotamia. Qui è stata localizzata la culla della scrittura, anche se recenti ritrovamenti hanno fatto avanzare la candidatura dell'Egitto.
                    La questione tra Egitto e Mesopotamia resta in sospeso, anche perché la datazione comparativa dei reperti non consente di assegnare il primo posto all'uno o all'altra con assoluta certezza; il parere di alcuni studiosi è che in realtà la scrittura possa essersi evoluta contemporaneamente in entrambe le regioni e che la sua acquisizione non sia stata un'invenzione, ma sia derivata da una progressiva elaborazione dei segni pittorici. Gli scavi mettono in discussione i criteri comunemente usati per stabilire dove sia cominciato il progresso umano. Il villaggio conobbe una prima occupazione attorno al 4000 a.C., ma nel giro di 200-300 anni si era già trasformato in una città ben organizzata, delimitata e difesa da mura, nella quale la vita si svolgeva con modalità tutt'altro che primitive: forni e vasellame per la preparazione e la cottura di cibi, resti di vari tipi di cereali e ossa di animali sono solo parte del materiale venuto alla luce. Ma il reperto più significativo è rappresentato da una
                    serie di sigilli, probabilmente utilizzati dai cittadini più autorevoli per contrassegnare la proprietà degli oggetti; alcuni di questi sigilli consistono in raffinate riproduzioni di animali.

                    585 Le scoperte fatte nel villaggio siriano di Tell Hamoukar:
                    a non hanno trovato conferme nei successivi ritrovamenti fatti nella stessa zona
                    b hanno avuto il merito di chiarire la paternità di alcune tombe reali trovate in Egitto
                    c confermano che la scrittura ebbe inizio prima dello sviluppo urbano
                    d spostano indietro le origini della civilizzazione
                    e nessuna delle alternative proposte

                    586 La questione tra Egitto e Mesopotamia circa l'origine della scrittura:
                    a è stata brillantemente risolta con i ritrovamenti di Tell Hamoukar
                    b ha visto gli archeologi impegnati negli scavi propendere per l'origine egizia della scrittura
                    c non avrà soluzione finchè non riusciremo a decifrare alcune incisioni rinvenute nelle tombe del villaggio siriano
                    d non ha più senso, dal momento che le recenti scoperte escludono le ipotesi che ne fanno risalire la paternità alle civiltà
                    fiorite in quelle regioni
                    e nessuna delle alternative proposte

                    589 Uno dei più importanti reperti ritrovati:
                    a è una serie di sigilli verosimilmente utilizzati per contrassegnare la proprietà di oggetti
                    b è una serie di vasi fatti di un tipo particolare di argilla
                    c è uno scrigno contenente incisioni dorate
                    d è una serie di scritti che fanno riferimento alle prime civiltà urbane
                    e nessuna delle alternative proposte

                    590 Secondo il parere di alcuni studiosi:
                    a il villaggio siriano risale a 2.500 anni fa
                    b la prima occupazione del villaggio si ebbe attorno al 3.000 a.c.
                    c la presenza in questa zona di resti animali conferma l'esistenza di insediamenti umani precedenti al 5.000 a.c.
                    d la scrittura non è stata una invenzione, ma una evoluzione della pittura
                    e nessuna delle alternative proposte

                    ????? 592 Queste scoperte fatte in Siria:
                    a ci consentono di affermare che la scrittura si è evoluta presso i Sumeri
                    b rivoluzioneranno le conoscenze sulle origini della civiltà
                    c hanno permesso di portare alla luce resti di un antico palazzo reale
                    d sono state frutto di una collaborazione tra siriani ed americani
                    e nessuna delle alternative proposte

                    Davanti agli occhi degli scienziati del Cern ci sono finalmente le tanto attese prime collisioni fra le nuvole di
                    protoni che corrono nel superacceleratore Lhc. Dopo la sua accensione venerdì notte, il passo fatidico era
                    proprio questo: scontrare i due fasci di particelle che corrono in direzione contraria per generare qualcosa di nuovo e di diverso. I quattro esperimenti intorno all'anello sotterraneo hanno registrato gli «eventi» come li chiamano i ricercatori, a partire dalle 14.22, prima nei rivelatori di Atlas, poi di Cms e quindi di Alice e Lhcb. Così inizia la storia della più potente macchina del mondo costruita per scoprire i primi momenti, le prime frazioni di secondo, dopo il Big Bang da cui è nato l'Universo. Varcando la soglia delle sale di controllo sembra di entrare in uno straordinario, gigantesco videogioco e quasi ci si sente smaterializzare. Sulle pareti, a tutta grandezza, appaiono in successione animata spaccati di fantascientifici strumenti, linee che saettano dal pavimento al
                    soffitto, brillamenti improvvisi, cifre in continua mutazione. Al di là di una grande vetrata gli spettatori osservano ammirati ciò che succede in questi silenziosi acquari di colori e numeri con gli scienziati chini davanti ai monitor come pregassero. Tutto arriva dalle viscere della Terra dove Lhc, a 100 metri di profondità e ormai impenetrabile, esprime le sue iniziali capacità. «Siamo al primo passo con un'energia di mezzo Tev - dice Sergio Bertolucci, direttore della ricerca al Cern - ma gli eventi raccolti mostrano il buon funzionamento della macchina: ieri volevamo far girare solo i due fasci in parallelo e invece siamo già agli scontri». I diecimila fisici che dentro e fuori il Cern lavorano al superacceleratore sono ora mobilitati anche se Bertolucci manda a tutti un segnale ripescato dalla sapienza latina: «Affrettiamoci con calma». I guai del passato insegnano. Dalle collisioni ottenute, ovviamente, non sono zampillate scoperte perché tutto ciò serve per il rodaggio dei mille marchingegni che le generano.

                    841 Il superacceleratore del Cern:
                    a serve a studiare il funzionamento di altre macchine più complesse
                    b ha sempre prodotto risultati soddisfacenti
                    c è frutto di un progetto italiano
                    d non ha dato i risultati sperati
                    e nessuna delle alternative proposte

                    842 Il direttore della ricerca al Cern:
                    a è scettico circa i risultati finora ottenuti
                    b esprime un cauto ottimismo
                    c è sicuro del successo degli esperimenti nel superacceleratore
                    d prospetta per il futuro esperimenti su scontri tra fasci di particelle
                    e nessuna delle alternative proposte

                    843 All’interno del superacceleratore:
                    a sono già avvenuti scontri tra fasci di particelle
                    b i protoni si scontrano con fasci di particelle
                    c è impossibile riprodurre le condizioni della nascita dell’Universo
                    d i fasci di particelle corrono in direzione parallela
                    e nessuna delle alternative proposte

                    ??? 844 I primi esperimenti al Cern:
                    a hanno portato a scoperte incomplete ma incoraggianti
                    b non hanno ancora portato a scoperte scientifiche
                    c mirano a scoprire cosa è avvenuto negli istanti immediatamente precedenti al Big-Bang
                    d hanno già portato a scoperte significative
                    e nessuna delle alternative proposte

                    849 I fisici che lavorano al superacceleratore:
                    a hanno usato energia di mezzo Tev
                    b non si aspettavano che le nuvole di protoni producessero scoperte così incoraggianti
                    c non avevano ancora provato a far funzionare il superacceleratore Lhc
                    d operano principalmente all’interno del Cern
                    e nessuna delle alternative proposte

                    ??? 850 I primi momenti dopo il Big Bang:
                    a non potranno mai essere veramente riprodotti in ambito scientifico
                    b sono oggetto di studio per la prima volta al Cern
                    c sono studiati attraverso lo scontro tra fasci di protoni
                    d sono stati riprodotti dal superacceleratore Lhc
                    e nessuna delle alternative proposte
                    Ottimo lavoro. Manca la 588 (risposta b), mentre la 592 non me la ricordo.

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                      rikkardo perdonami c'era la 588 o la 592 io mi ricordo solo la 592

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                      Sto operando...
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