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Idonei Entrate - AGENZIA DOGANE

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    sono d'accordo con te niko chiunque vorrebbe restare nella sua terra ma putroppo bisogna scegliere o una vita più dignitosa lontano da casa o lavoretti umilianti vicino casa

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      Originariamente inviato da 79cristina Visualizza il messaggio
      Ti Quoto in pieno Niko!
      come detto prima, la penso esattamente come te

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        Originariamente inviato da 79cristina Visualizza il messaggio
        Ti Quoto in pieno Niko!
        Niko...sei meglio di Salomone! Ti quoto in pieno!

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          Io non vedo l'ora di passare dal mare del sud alle montagne del nord...magari!!!!! Il lavoro è lavoro...soprattutto di questi tempi!

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            Originariamente inviato da Dproject Visualizza il messaggio
            Io non vedo l'ora di passare dal mare del sud alle montagne del nord...magari!!!!! Il lavoro è lavoro...soprattutto di questi tempi!
            Senza dimenticare che come retribuzione non ti danno mica un sacchetto di noccioline e un chinotto, ma un signor stipendio che anche nel privato è difficile percepire. Non dimenticando tanti benefits, indennità, prestigio perchè si tratta di un lavoro da funzionario, possibilità di carriera, etc. etc.
            AAA. Avvocato cercasi lavoro ben retribuito possibilmente non sottopagato...Astenersi sfruttatori

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              Avere trent'anni, in Italia

              http://www.repubblica.it/2007/10/sez...erdi-1049.html


              Il tonno Capri è aumentato di trenta centesimi e Domenico sta abbastanza giù. La confezione da tre è appena passata da un euro e 45 a uno e 75. Un microtrauma. Nell'Italia dell'inflazione al 3,3 per cento e della disoccupazione giovanile al 21,8 (euro-record negativo), Domenico aveva stanato nel tonno Capri un decoroso rapporto qualità-prezzo. Ora dovrà ripiegare su altre marche. Più adeguate alle sue, sorvegliatissime, tasche di precario debuttante. È pugliese, trent'anni. Dodici dei quali vissuti in coatta fedeltà al tonno in scatola e all'alimentazione discount: prima da universitario fuori sede a Bologna (tesi su "Metamorfosi dello spazio-tempo nel nouveau roman"), poi da laureato in cerca di lavoro, quindi da studente in giornalismo, ora da giornalista professionista con laurea e al primo contratto. A termine, in un'agenzia stampa: 680 euro netti al mese.

              Per l'affitto, in coabitazione, se ne vanno 400. Altri 200 per camparci, biologicamente. "Per lo svago ne restano 80, da suddividere in quattro weekend" dice, accartocciando la parola "svago" in una smorfia beffarda. Visti i prezzi nella centrale zona di Roma in cui lavora, Mimmo preferisce portarsi il pranzo da casa. Se lo fabbrica al mattino presto. Oppure la sera precedente. Nella gamella, spesso, rovescia pasta fredda. Al tonno.

              Andrebbe scritta, una storia sociale della scatoletta di tonno. Ha segnato (almeno) una generazione. Così come altre - magari più sofferenti ma pure più reclamizzate - lo furono dall'assenzio o dal castagnaccio. Forse però bisognerebbe lanciare una moratoria sull'utilizzo della parola "generazione" (con la colata di retorica che ormai il termine sprigiona) e guardare in faccia gli individui. Forse, di fronte agli sproloqui socio-psico-pedagogici da plateau televisivo, bisognerebbe ripartire dalla più modesta empiria degli individui. Specie oggi che li si tratta da bamboccioni.

              Cioè tipi che individui non vorrebbero diventare se non il più tardi possibile. Creature larvali, abbozzolate nell'assistenzialismo familiare ("I procrastinatori" dice l'ultimo studio dell'Istituto Iard "sono soprattutto i maschi, provenienti dalla piccola borghesia impiegatizia, di famiglia istruita, prevalentemente nel Sud del Paese"). Poco propense a spostarsi dal baccello regionale-ambientale (benché la pigrizia stanziale sia in netta flessione). E in molti casi abbarbicate al feticcio anacronistico del posto fisso (ma, anche qui, i dati ridimensionano il cliché).

              Il confronto con gli altri Paesi europei però non lascia scampo: davanti ai soli greci, i giovani italiani sono i più scontenti del loro lavoro.

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                Dopo avere letto tanto.......

                Restando pacifico che la maggior parte dei partecipanti al forum accetterebbe come sede di destinazione anche la Groenlandia, non c'e bisogno lo si ribadisca più, non vedo il motivo per cui ogni qual volta qualcuno accenni al problema della sede deve subito essere etichettato dai "principi del forum" come un egoista che non rispetta gli altri idonei che si trovano sull'orlo della disperazione! e magari viene invitato a starsene a casa se non gli va bene!
                Chi si permette di parlare delle sedi sembra quasi si debba sentire in colpa perchè e già fortunato ad avere questo problema e non è costretto ad accettare qualsiasi cosa. Io credo invece ci siano molti idonei per i quali questo sia un problema reale e che magari disconoscono il forum o non ci scrivono per paura di essere attaccati appena parlano di tale argomento!
                Io quoto in pieno Vale 78 ed il suo ragionamento sulle sedi di assegnazione scelte al momento di concorso (io ho concorso a Roma dove c'erano solo 20 posti per essere più vicino ed ora rischio di essere spedito al confine! mentre chi è dopo di me magari 1000° idoneo Lombardia andrà a Roma al posto mio!)E' un problema? O voi siete sul forum solo per spirito filantropico motivati solo dall'altruismo? Ognuno di noi ha un solo obiettivo checchè ne dica, essere assunto ed essere messo in condizione di lavorare in condizioni accettabili!
                Credo dunque che chi voglia parlare del problema delle sedi debba spostare la discussione in un altro post dove non si venga ripetutamente accusati di essere egoisti che non ringraziano ripetutamente il cielo per la grazia ricevuta!
                Buonanotte

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                  Originariamente inviato da baiocco Visualizza il messaggio
                  Restando pacifico che la maggior parte dei partecipanti al forum accetterebbe come sede di destinazione anche la Groenlandia, non c'e bisogno lo si ribadisca più, non vedo il motivo per cui ogni qual volta qualcuno accenni al problema della sede deve subito essere etichettato dai "principi del forum" come un egoista che non rispetta gli altri idonei che si trovano sull'orlo della disperazione! e magari viene invitato a starsene a casa se non gli va bene!
                  Chi si permette di parlare delle sedi sembra quasi si debba sentire in colpa perchè e già fortunato ad avere questo problema e non è costretto ad accettare qualsiasi cosa. Io credo invece ci siano molti idonei per i quali questo sia un problema reale e che magari disconoscono il forum o non ci scrivono per paura di essere attaccati appena parlano di tale argomento!
                  Io quoto in pieno Vale 78 ed il suo ragionamento sulle sedi di assegnazione scelte al momento di concorso (io ho concorso a Roma dove c'erano solo 20 posti per essere più vicino ed ora rischio di essere spedito al confine! mentre chi è dopo di me magari 1000° idoneo Lombardia andrà a Roma al posto mio!)E' un problema? O voi siete sul forum solo per spirito filantropico motivati solo dall'altruismo? Ognuno di noi ha un solo obiettivo checchè ne dica, essere assunto ed essere messo in condizione di lavorare in condizioni accettabili!
                  Credo dunque che chi voglia parlare del problema delle sedi debba spostare la discussione in un altro post dove non si venga ripetutamente accusati di essere egoisti che non ringraziano ripetutamente il cielo per la grazia ricevuta!
                  Buonanotte

                  No baiocco, non hai colto la problematica... il problema sede è importante... nessuno lo nega... e nessuno nega nemmeno il fatto che chi ha concorso nel Lazio abbia avuto più concorrenza di chi lo ha fatto in Lombardia... io riterrei aberrante un sistema per cui chi ha concorso in Lombardia e si trova alle prime posizioni possa andare a togliere un posto ad un idoneo Lazio... assodato ciò, se nel Lazio non ci dovessero essere posti o dovessero essere pochi non si può accusare l'amministrazione per questo perchè ribadisco ci assume perchè ha bisogno di personale in determinate sedi operative, non per farci un piacere...

                  P.s. Il problema con Vale era relativo all'auspicio di un nuovo concorso, non certo al fatto che volesse essere assegnata nella sua regione...
                  Ultima modifica di rosam78; 25-04-2008, 09:30.

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                    baiocco.....sei catanese?

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                      Originariamente inviato da rosam78 Visualizza il messaggio
                      No baiocco, non hai colto la problematica... il problema sede è importante... nessuno lo nega... e nessuno nega nemmeno il fatto che chi ha concorso nel Lazio abbia avuto più concorrenza di chi lo ha fatto in Lombardia... io riterrei aberrante un sistema per cui chi ha concorso in Lombardia e si trova alle prime posizioni possa andare a togliere un posto ad un idoneo Lazio... assodato ciò, se nel Lazio non ci dovessero essere posti o dovessero essere pochi non si può accusare l'amministrazione per questo perchè ribadisco ci assume perchè ha bisogno di personale in determinate sedi operative, non per farci un piacere...

                      P.s. Il problema con Vale era relativo all'auspicio di un nuovo concorso, non certo al fatto che volesse essere assegnata nella sua regione...
                      Invece ho ben presente la problematica e sono daccordo con quello che dici a proposito del bisogno di personale.Penso anche l'AD alla fine farà come gli pare e piace in barba a tutti i nostri commenti e certamente non farà piaceri a nessuno (forse...).
                      Dico solo che non mi piace l'atteggiamento verso chi si lamenta del meccanismo di asseganzione delle sedi che si prospetta.
                      Chi si lamenta vorrebbe soltanto che l'AD potesse in qualche modo tenere presente le sedi da noi scelte al momento del concorso e non basarsi solamente sulle loro esigenze! Sono daccordo con chi dice che siccome siamo idonei AE sembra possano fare quello che piace a loro; alcuni si trovano oltre i mille(già presi) solo perchè hanno scelto di concorrere in sedi più difficili e non hanno niente in meno rispetto agli altri che hanno veduto tutti (idonei AE ed AD) rispettata la regione scelta!Noi invece siamo quelli che dobbiamo solo ringraziare ed accettare qualsiasi cosa!Vi pare giusto che vi offrano un posto di lavoro e poi vi mettano in condizione di non accettare?
                      Vi sono quelli disposti a tutto ed altri che non ci stanno. Purtroppo l'unica alternativa è rinunciare al posto, non ne vedo altre, l'unico aspetto positivo è che si libera (spero) un posto per chi è dietro e non ha alternative.E' a loro che va il mio in bocca al lupo

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