Originariamente inviato da Martina
Visualizza il messaggio
1) Siamo essere umani, abbiamo le nostre antipatie e le nostre debolezze, cerchiamo perciò di essere un po' indulgenti con noi stessi quando ci accorgiamo di non essere stati abbastanza "nella parte". Pian piano, con volontà ed applicazione, impareremo sempre di più a controllare le nostre emozioni e la relazione con l'altro.
2)Il bravo operatore, esperto ed attento, riesce (quasi) sempre a cogliere l'atteggiamento manipolatorio e simulatorio. Dico sempre che il tentativo di manipolazione, che in carcere c'è quasi sempre, bisogna accettarlo come parte del gioco, va benissimo come "aggancio", la vera relazione arriva dopo. Volontà, umiltà e disponibilità sono - secondo me - i 3 elementi indispensabili.
Non credo al DNA dell'educatore doc, tantissimo s'impara ed è alla portata di chi vuole farlo.
Ancora una volta grazie, cara Martina, per le riflessioni che mi hai spinto a fare.
Commenta