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Comitato "i nuovi educatori penitenziari"

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    X PICAR, mi dispiace se le mie parole sono state fraintese..con SIAMO IN TANTI nn intendeve che i nuovi colleghi nn sono i benvenuti, anzi!!!!!Intendevo che rispetto alla situazione di 5 anni fà quando in Piemonte c'era un solo educatore per due Istituti, oggi in 8 al San Michele è una manna, e se anche negli altri Istituti ci sono molti educatori i distacchi risultano più semplici.Anni fà nn era possibile spostarsi.

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      E' confermata la presa di servizio subito dopo Pasqua?

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        Ciao a tutti,oggi sono un pò giù,per via di una chiacchierata fatta con il mio medico curante, che ha lavorato per un certo periodo nei penitenziari milanesi.Vi faccio un sunto delle cose dette che mi hanno "traumatizzata" :
        "Non dire mai il tuo cognome a nessuno potresti essere minacciata...stai attenta che nessuno metta nella tua borsa o macchina oggetti o potresti avere dei guai....Non andare a lavorare in macchina perchè potrebbero prendere la tua targa e seguirti(parlava di familiari credo).Non esistono uffici ma lavori dentro vicino alle celle....E' molto pericoloso tieni gli occhi aperti."
        Mi sento come Jodie Foster prima di incontrare il dottor Lecter....
        Prendetelo come uno sfogo preassunzione, e non giudicatemi troppo per quello che ho scritto.Se solo qualcuno già in servizio sa qualcosa o vuole smentire intervenga...Ciao a tutti.
        P.s. ...e dire che stamattina ero così contenta di cominciare.

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          Originariamente inviato da honeybunny Visualizza il messaggio
          Ciao a tutti,oggi sono un pò giù,per via di una chiacchierata fatta con il mio medico curante, che ha lavorato per un certo periodo nei penitenziari milanesi.Vi faccio un sunto delle cose dette che mi hanno "traumatizzata" :
          "Non dire mai il tuo cognome a nessuno potresti essere minacciata...stai attenta che nessuno metta nella tua borsa o macchina oggetti o potresti avere dei guai....Non andare a lavorare in macchina perchè potrebbero prendere la tua targa e seguirti(parlava di familiari credo).Non esistono uffici ma lavori dentro vicino alle celle....E' molto pericoloso tieni gli occhi aperti."
          Mi sento come Jodie Foster prima di incontrare il dottor Lecter....
          Prendetelo come uno sfogo preassunzione, e non giudicatemi troppo per quello che ho scritto.Se solo qualcuno già in servizio sa qualcosa o vuole smentire intervenga...Ciao a tutti.
          P.s. ...e dire che stamattina ero così contenta di cominciare.
          Mi viene da ridere.....conosco tanti educatori che lavorano nei penitenziari milanesi e mai nessuno mi ha parlato di simili pericoli.Quanto all'ubicazione degli uffici,qual e' il problema ad essre nei pressi delle celle, se poi,comunque ,gli unici destinatari del nostro servizio sono i detenuti? Tranquilli tutti......!

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            Ma dai...non è affatto così. E' ovvio che certe cose possono succedere e sono accadute anche in un non lontano passato...ma da qui a dire che sia un lavoro da non fare ce ne passa! Il tuo medico ha sicuramente esagerato, credimi...
            Master(Pi)card

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              Per honeybunny

              Beh, mi sembra una descrizione un po' esagerata...
              Lavoro già in carcere come insegnante, mi trovo bene e gli educatori che conosco mi sembrano tutti sereni. Ho parlato con loro della prossima assunzione e nessuno mi ha prospettato una situazione così! Sicuramente non sarà tutto rose e fiori, ma non credo neppure che andremo in pasto a hannibal the cannibal!

              Per tutti

              allego un testo che ho scovato navigando... una giornata qualunque di un educatore penitenziario...illuminante!

              Ciao
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                Originariamente inviato da honeybunny Visualizza il messaggio
                Ciao a tutti,oggi sono un pò giù,per via di una chiacchierata fatta con il mio medico curante, che ha lavorato per un certo periodo nei penitenziari milanesi.Vi faccio un sunto delle cose dette che mi hanno "traumatizzata" :
                "Non dire mai il tuo cognome a nessuno potresti essere minacciata...stai attenta che nessuno metta nella tua borsa o macchina oggetti o potresti avere dei guai....Non andare a lavorare in macchina perchè potrebbero prendere la tua targa e seguirti(parlava di familiari credo).Non esistono uffici ma lavori dentro vicino alle celle....E' molto pericoloso tieni gli occhi aperti."
                Mi sento come Jodie Foster prima di incontrare il dottor Lecter....
                Prendetelo come uno sfogo preassunzione, e non giudicatemi troppo per quello che ho scritto.Se solo qualcuno già in servizio sa qualcosa o vuole smentire intervenga...Ciao a tutti.
                P.s. ...e dire che stamattina ero così contenta di cominciare.
                Io ho conosciuto durante il corso, il tirocinio, e adesso a lavoro, educatori penitenziari che non mi hanno mai raccontato di fatti in cui la loro incolumità è stata messa a rischio. Anzi li ho visti sinceramente entusiasti di fare questo lavoro! Io probabilmente non ho voce in capitolo perchè faccio questo lavoro da pochi mesi, ma... sono ancora vivo, e a lavoro ci vado felice.

                Certo, è chiaro che bisogna tenere sempre presente di lavorare con una fascia di utenza particolare, ma questo è banale ricordarlo.

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                  Valeria mi ha anticipato, anche se ad onor del vero mi pare che circa 20 anni fa (altro clima ed altra situazione) proprio ad un educatore in servizio presso un penitenziario milanese sia accaduta una cosa spiacevolissima. Io stesso un paio di volte ho postato articoli su aggressioni e fatti di cronaca che coinvolgevano il personale educativo. Ed è sicuro che l'educatore non è un impiegato del catasto. Ma da qui a descrivere gli Istituti come un inferno dantesco ce ne passa. Secondo me dipende tutto dalle proprie aspettative. Chi ha lavorato con detenuti, tossicodipendenti, malati psichiatrici parte da una consapevolezza che non ha chi non ha mai lavorato o ha lavorato come semestrale alle Poste Italiane.
                  Master(Pi)card

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                    Originariamente inviato da Picard Visualizza il messaggio
                    Valeria mi ha anticipato, anche se ad onor del vero mi pare che circa 20 anni fa (altro clima ed altra situazione) proprio ad un educatore in servizio presso un penitenziario milanese sia accaduta una cosa spiacevolissima. Io stesso un paio di volte ho postato articoli su aggressioni e fatti di cronaca che coinvolgevano il personale educativo. Ed è sicuro che l'educatore non è un impiegato del catasto. Ma da qui a descrivere gli Istituti come un inferno dantesco ce ne passa. Secondo me dipende tutto dalle proprie aspettative. Chi ha lavorato con detenuti, tossicodipendenti, malati psichiatrici parte da una consapevolezza che non ha chi non ha mai lavorato o ha lavorato come semestrale alle Poste Italiane.
                    Condivido in toto il pensiero di Picard,ma spero che ,alla vigilia dell'immissione in servizio, i nostri futuri colleghi sappiano davvero che non lavoreranno in posta,ne' in banca ,ne' in un ufficio qualunque...almeno me lo auguro....,ma non nel senso che debbano arrivare terrorizzati ...!

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                      Originariamente inviato da honeybunny Visualizza il messaggio
                      Ciao a tutti,oggi sono un pò giù,per via di una chiacchierata fatta con il mio medico curante, che ha lavorato per un certo periodo nei penitenziari milanesi.Vi faccio un sunto delle cose dette che mi hanno "traumatizzata" :
                      "Non dire mai il tuo cognome a nessuno potresti essere minacciata...stai attenta che nessuno metta nella tua borsa o macchina oggetti o potresti avere dei guai....Non andare a lavorare in macchina perchè potrebbero prendere la tua targa e seguirti(parlava di familiari credo).Non esistono uffici ma lavori dentro vicino alle celle....E' molto pericoloso tieni gli occhi aperti."
                      Mi sento come Jodie Foster prima di incontrare il dottor Lecter....
                      Prendetelo come uno sfogo preassunzione, e non giudicatemi troppo per quello che ho scritto.Se solo qualcuno già in servizio sa qualcosa o vuole smentire intervenga...Ciao a tutti.
                      P.s. ...e dire che stamattina ero così contenta di cominciare.

                      Da agosto lavoro in un famigerato penitenziario milanese...
                      Che dire...mi giunge nuova questa ventata di pericolosità lavorativa...
                      Io sono abituata a presentarmi con nome e cognome ai detenuti, dicendo di essere l'educatrice del reparto.. mi sembra il minimo per avviare un rapporto..Io so il loro nome e cognome e mi sembra corretto che anche loro in caso di problemi possano dire con chi hanno parlato ( è un'assunzione di responsabilità)..
                      Naturalmente evito e glisso ogni domanda di natura personale...
                      Credo che un minimo di accortezza vada mantenuta in ogni contesto...
                      in sezione non vado con la borsa che rimane in ufficio educatori, quindi non vedo che oggetti mi dovrebbero mettere dentro...
                      La macchina non è qui a Milano ma le mie colleghe non hanno mai avuto alcun problema...E poi come dovrebbero fare a mettere oggetti in una macchina chiusa???
                      I colloqui li faccio in sezione ma in un posto idoneo mica dentro le celle, con il personale di pol pen a due passi ma non ho mai avuto motivo di temere per la mia sicurezza!!!!
                      Quindi armati di entusiasmo che in questo momento è l'unico ingrediente che serve....
                      per i film esiste il cinema!!!!

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