Pensavo...ci sarà pure un motivo se la gente si suicida al nord e gli statali fanno "carte false" per tornare nella loro terra. Tutti gli emigranti raccontano di stare benissimo dove si trovano...ma alla prima occassione di mobilità si azzuffano per scappare da quei posti meravigliosi...per tornare dov'erano. Si individua il fenomeno in ricerca delle radici o depressione per perdita delle radici. Ma ovviamente non vale per tutti.
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Comitato "i nuovi educatori penitenziari"
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Originariamente inviato da Nazarin Visualizza il messaggioQuindi, meglio evitare il nord che sennò ci suicidiamo...e meglio lasciare la famiglia a sud, sennò ci ammazzano nel sonno...sempre che non arrivi prima un Filippino.
Sono del sud, vivo a Napoli per scelta, e spesso faccio le mie vacanze proprio nel Salento, ad Otranto. Mi piace il sud, per tante ragioni. E, per tante ragioni, sono persuaso di viva meglio a nord.
Sono anche assolutamente convinto, se proprio vogliamo parlare in termini di sicurezza, che si viva più sicuri a Rovigo che a Napoli, e che si viva più sicuri ad Otranto che a Milano.
Sono discorsi che non portano da nessuna parte.
Ognuno di noi ha avuto oltre un lustro per valutare il proprio interesse verso questo tipo di lavoro.
C'è anche tempo per valutare la propria volontà di trasferirsi lontano da casa.
Vorrei solo mettere in guardia chi ha scelto sedi montane...ho avuto notizie riguardo "l'alpinista pazzo". Un maniaco che entra di notte nelle case, si libera dei Filippini con una spallata e uccide a colpi di picozza i poveri cittadini senza lasciargli neanche il tempo di suicidarsi. Occhio!
Solo l'esperienza puo farti capire le cose, perchè te le sbatte in faccia con una certa violenza e dopo aver sentito il dolore, forse, troverai la forza di reagire, se sei fortunato a capire prima cosa sta succedendo. Riesci a scherzare con certe cose perchè la vita è stata generosa con te...beata non consapevolezza.
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Ovviamente ci sono i legami familiari, le amicizie...e altrettanto ovviamente non tutti si trovano bene al nord.
Personalmente, non vedo l'ora di andarci...
Pensi che quelli del nord, al contrario, non vedano l'ora di trasferirsi nel sud? E' abbastanza naturale non volersi allontanare dalla terra in cui si è cresciuti.
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Originariamente inviato da @ctivo Visualizza il messaggioSolo l'esperienza puo farti capire le cose, perchè te le sbatte in faccia con una certa violenza e dopo aver sentito il dolore, forse, troverai la forza di reagire, se sei fortunato a capire prima cosa sta succedendo. Riesci a scherzare con certe cose perchè la vita è stata generosa con te...beata non consapevolezza.
Ovviamente è possibile sbagliare, restare delusi, frustrati, amareggiati...
L'unico modo per non correre questi rischi è starsene a casa a non fare un cacchio.
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Originariamente inviato da Nazarin Visualizza il messaggioOvviamente ci sono i legami familiari, le amicizie...e altrettanto ovviamente non tutti si trovano bene al nord.
Personalmente, non vedo l'ora di andarci...
Pensi che quelli del nord, al contrario, non vedano l'ora di trasferirsi nel sud? E' abbastanza naturale non volersi allontanare dalla terra in cui si è cresciuti.
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Originariamente inviato da @ctivo Visualizza il messaggioEsatto.
Ma è altrettanto naturale desiderare un lavoro...anche se fosse un lavoro qualunque come dici tu...ma un lavoro!
Il mio primo anno di vita l'ho trascorso a Milano, poichè mio padre trovò lavoro soltanto lì.
Non so come abbia fatto a sfuggire ai Filippini...ma siamo sopravvissuti.
Molti miei parenti si sono trasferiti a Milano nello stesso periodo. Sono ancora lì...stanno bene e neanche prendono in considerazione l'idea di tornare giù. Mio padre invece si è precipitato a sud alla prima occasione.
Ognuno ha la sua storia. Niente di peggio che pensare di poter interpretare le esperienze degli altri, usando la propria come metro di paragone.
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Originariamente inviato da Nazarin Visualizza il messaggioNon sai neanche di cosa parli.
Ovviamente è possibile sbagliare, restare delusi, frustrati, amareggiati...
L'unico modo per non correre questi rischi è starsene a casa a non fare un cacchio.
A questo punto bisognerebbe toccare altri argomenti o aspetti che ci porterebbe lontano faccio solo un accenno :la gente pensa che con una laurea abbia acquisito un diritto in assoluto e che magari lo Stato debba provvedere ad assicurare un lavoro ben pagato, bè, penso che lavori dignitosi ce ne siano ovunque e per tutti se si allargassero i propri orrizzonti; ho frequentato estetiste, infermiere, parrucchiere (tutte donne belle) che avevano comprato casa prima dei 25 anni, quando io stavo ancora completando gli studi.
Se si vogliono capire queste cose, bene. Altrimenti tutti educatori e via.
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