Ecco la commissione per il concorso dei vigili Nominati gli esaminatori per la selezione di 300 istruttori ferma da gennaio a causa dell'inchiesta della Procura. Il presidente sarà Vincenzo Greco, i due scelti precendemente hanno rinunciato
Dottor Vincenzo Greco, dottor Raffaele Grande e avvocato Angela Raimondo. Sono rispettivamente il nuovo presidente e i nuovi due componenti della commissione esaminatrice del Concorso per 300 Istruttori di Polizia Locale, fermo ormai dal gennaio scorso a causa dell’inchiesta giudiziaria per falso ideologico che ha messo sotto la lente della Procura di Roma la precedente commissione. Si tratta della terza nomina in poche settimane, dopo la rinuncia dei due presidenti precedenti. Vincenzo Greco, in particolare, guiderà la commissione. Nato ad Aversa, 72 anni, è stato tra le altre cose viceprefetto a Roma e prefetto di Chieti e Vibo Valentia. Il decreto di nomina è arrivato il 25 marzo scorso e sarà ufficializzato nella giornata di domani. Raffaele Grande, invece, è il componente espresso dalla Regione Lazio, mentre viene confermata per Roma Capitale, Angela Raimondo. Il varo della nuova commissione, l’ennesima, è stata anticipata questa mattina dal sindaco Ignazio Marino durante una riunione con i sindacati Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, sul tema della Polizia Locale. In particolare, le parti sociali hanno chiesto che entro il mese di aprile possa essere comunicato il calendario delle prove orali e, possibilmente, pubblicate le graduatorie. Il primo cittadino si è impegnato proprio su questi punti, lasciando intendere, dunque, che non ci sarà la ripetizione delle prove ma, nel peggiore dei casi, una ricorrezione degli elaborati. Durante la stessa riunione, i sindacati hanno anche ottenuto la revoca dell’ordine di servizio inviato dal vicecomandante, Raffaella Modafferi, che annullava il piano ferie in occasione del periodo pasquale, quando si concentreranno sulla Capitale la giornata della canonizzazione dei due papi (27 aprile), le celebrazioni per il 25 aprile e il concertone del 1 maggio. "Il lavoro potrà essere organizzato - sottolinea Francesco Croce, della Uil Fpl - a seconda della disponibilità degli operatori, ma senza costrizioni o diktat. Anzi, si spera anche con risorse aggiuntive". Non presenti al tavolo delle trattative, i sindacati 'autonomi’ come il Supl, che polemizza: "Oramai sono costretti a farsi le riunioni tra di loro - afferma il segretario Stefano Giannini - in modo da non avere voci che dissentono. Si riuniscono per concordare che l'acqua è bagnata. Se ci fossero davvero centinaia di migliaia di euro per pagare gli straordinari per la giornata dei papi, come avrebbe fatto oggi il sindaco a dire che non vi erano i soldi per pagare chi fa le notti?".
272 nuovi vigili da scrivania: beffa al comune di Roma
A causa del ritardo di un giorno nella richiesta di appello presentata dall'Avvocatura del comune, 272 uomini della polizia locale saranno promossi a funzionari, svuotando le strade e aggravando il bilancio della città
Di tutto aveva bisogno in questo momento il sindaco Ignazio Marino tranne che di un “regalo” del genere. Al bilancio dissestato di Roma Capitale sta per aggiungersi un nuovo fardello. Relativamente piccolo per ora, almeno in confronto al resto, ma assai grave per le sue implicazioni future, fra cui il rischio di un vero e proprio assalto alle promozioni da parte del personale del Campidoglio. La vicenda riguarda 272 vigili urbani che nel lontano 2003 risultarono idonei (ma non vincitori) in un concorso interno per un posto da funzionari. Ora, poiché nel frattempo la pianta organica non è stata riempita del tutto (nonostante la promozione di ben 1.600 candidati che ebbero allora il massimo del punteggio) anche quelli con punteggio più basso hanno fatto ricorso, chiedendo il passaggio all’agognata “categoria D”, che significa in sostanza un aumento di stipendio mediamente di 300 euro lordi a testa e mansioni di livello più elevato. Come se non ci fossero già troppi vigili negli uffici e troppo pochi in strada.
In primo grado il giudice del lavoro ha dato loro ragione, con una sentenza che presenta, a quanto spiegano gli esperti, diversi punti deboli, non ultimo il fatto che nel frattempo la legge è cambiata e non è più possibile effettuare infornate di questo tipo senza passare per un concorso aperto a tutti. Per questo era considerato quasi scontato che in appello la decisione sarebbe stata rovesciata. Ma proprio qui pare si sia verificato l’intoppo. Il termine per fare appello scadeva, a quanto risulta a Panorama.it, il 24 marzo, mentre l’avvocatura di Roma Capitale (guidata da Rodolfo Murra, che proprio il sindaco volle fortemente in quella posizione, e composta da ben 23 avvocati fra i più pagati d’Italia) avrebbe presentato la richiesta solo il giorno successivo.
La sentenza di primo grado dovrebbe dunque diventare definitiva non appena il giudice darà un’occhiata alle date e certificherà che il termine ultimo per l’appello è stato superato. Fatti due conti, la novità costerebbe a Roma Capitale una cifra fra 900 mila e un milione di euro l’anno, da oggi fino a quando i 272 promuovendi non andranno in pensione. Una prospettiva che sta già mettendo a rumore il mondo politico romano. “Se davvero questo fosse l’esito della vicenda” ha detto la capogruppo del Nuovo Centrodestra Sveva Belviso “ritengo che il capo dell’avvocatura Murra debba chiedere scusa e dimettersi”.
Rivendicazioni simili a quelle dei vigili, oltretutto, covano in gran quantità fra i dipendenti del Campidoglio. E se si sparge la voce che vincere è facile il sindaco Marino rischia di essere sommerso dalle cause. Con danni sia economici che organizzativi anche nel caso l’avvocatura ricordasse d’ora in poi di fare ricorso nei tempi giusti.
Finalmente avete abbandonato quel forum di maleducati,cafoni e teste calde. Se mai dovessi avere l'onore d'indossare la divisa mi vergognerei di avere dei colleghi così. Massimo rispetto per Emilius,ti seguo dall'altro forum. Secondo voi riusciranno a calendarizzare gli orali prima dell'estate?Un eventuale blocco nel mese di agosto mi sembrerebbe una disparità significativa. Secondo voi quanti idonei faranno? 300 sono a bando,400 sono andati in pensione,272 li hanno dovuti prendere come funzionari e quindi non stanno in strada,l'organico ne prevede 8.500. Secondo me 1migliaio.. voi che dite?
...e sì quel forum non lo sopportavo più...sono ben lieto di stare qui con voi!
Fare previsioni sui tempi ora è difficile, a quanto ho capito molto dipende dalla ricorrezione o no degli scritti. Se non dovessero ricorreggerli la data del 21/05/2014 è fattibile come uscita delle votazioni ma se dovessero ricorreggerli dovremmo avere i voti comunque prima di Agosto. A quanto ho capito la data del 21/05/2014 è prorogabile.
Poi sono da considerare i 20 giorni di preavviso.
Riguardo la durata degli orali dipende dal numero degli ammessi(...credo che passeremo quasi tutti) e dalla loro frequenza settimanale e giornaliera. Ho fatto dei conti in paragone con gli I.A., se dovessero interrogare mattina e pomeriggio per 5 giorni alla settimana sono necessari 30 giorni lavorativi. Ma come avete visto per I.A. non tutti i giorni interrogano e poi o solo di mattina o solo di pomeriggio ed in tal caso i tempi si allungherebbero a 5 mesi...
Comunque le assunzioni per i primi 300 saranno probabilmente entro il 2015 non nel 2014.
Riguardo gli idonei credo che saranno tutti assunti negli anni successivi essendo la graduatoria valida fino a tutto il 2017(prorogabile). Prima dei 3 anni il comune non potrà bandire altri concorsi quindi potrà farlo solo dal 2018, ma con tutti i tempi tecnici di un concorso non riuscirà ad assumere nuovi vigili prima del 2020 e capite bene che potrà attingere solo dagli idonei di questo concorso. Lo scorso anno il comune si è "attaccato" alla mobilità di 40 vigili di Fiumicino...e questo dice tutto...
La Selexi si prende la rivincita. La quinta sezione del Consiglio di Stato ha infatti accolto il ricorso della società seconda classificata nella gara per l’organizzazione del maxiconcorso indetto...
La Selexi si prende la rivincita. La quinta sezione del Consiglio di Stato ha infatti accolto il ricorso della società seconda classificata nella gara per l’organizzazione del maxiconcorso indetto dal Campidoglio nel 2010, condannando Roma Capitale al pagamento di 33.333 euro come risarcimento danni. A questa somma si aggiungono 10mila euro per le spese sostenute dall’azienda nei due gradi di giudizio.
Tre giorni fa sono state pubblicate le motivazioni. Nella sentenza i giudici dispongono anche l’«annullamento dell’intero procedimento di gara, ivi compresa l’aggiudicazione definitiva dell’appalto in favore di Praxi spa», (è la società che ha poi organizzato il concorsone). È una vittoria piena. Per i magistrati del Consiglio di Stato infatti deve ritenersi «illegittima» sia l’esclusione della Selexi dalla gara sia«l’intera procedura». Ma non ci sono ripercussioni per i concorrrenti. La sentenza non compromette lo svolgimento del maxiconcorso, finito nell’occhio del ciclone dopo lo scandalo delle buste trasparenti scoperto dal Campidoglio e oggetto di un’inchiesta. Non è escluso che, alla luce anche di questa sentenza, il Comune possa costituirsi parte civile e rivalersi sulla Praxi.
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