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Banca d'Italia - Bando 76 Coadiutori - 01/02/2013

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    Originariamente inviato da AdE_007 Visualizza il messaggio
    @ gioa

    Bravo, veramente bravo

    io avrei messo l'intero campione e magari avrei sbagliato.

    Gioa, volevo chiederti perchè non utilizzi il tasso di crescita del 3% per determinare il costo del capitale dei comparables ke = ((DIV + 0,03) / P) + g ?

    magari sto dicendo una cassata!
    Ottima osservazione, sinceramente non ci avevo proprio pensato

    Leggendo il problema non abbiamo info che il tasso di crescita nullo sia reale o nominale.

    Quello che dici sulla situazione nel lungo periodo delle due aziende è vero. Per costruirci un tasso di crescita reale g=0 avremmo avuto bisogno del tasso di inflazione. In quel caso, uguagliando il tasso g al tasso di inflazione ci assicuravamo la continuità delle due imprese, senza crescita reale.

    Però in una situazione del genere non potevamo considerare gli EPS stabili, sarebbero cresciuti al tasso di inflazione. Attenzione che nella traccia, viceversa, parla di utili stabili delle due imprese, non di crescita stabile (la crescita nulla la ipotizzo io perché distribuiscono tutto l'utile. Quindi non potendo reinvestire gli EPS in progetti a VAN positivo, non crescerà).

    Ti devi immaginare una situazione nella quale l'impresa investe solamente per mantenere i progetti a VAN positivi già esistenti, che gli permetteranno di continuare ad ottenere un EPS uguale a quello delle tabelle.

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      @ gioa

      mi hai convinto. bravo, hai un'estrema immediatezza nei ragionamenti.

      grazie

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        In merito al terzo punto, io inizierei a dire che le valutazioni d'azienda con un orizzonte temporale di soli due anni, soffrono circa l'approssimazione dei dati quando si deve determinare il valore terminale dell'azienda. mi spiego meglio: con il metodo dei DCF i relativi flussi di cassa hanno origine dell'utile netto rettificato dalle spese in conto capitale, ammortamenti, variazioni del CCN e variazioni del debito. Se l'orizzonte di valutazione è di 5/7/10 anni l'analista deve sforzarsi per stabilire nel quinquennio l'esatta previsione degli utili, delle spese in conto capitale nette, delle variazioni del CCN e del debito. Successivamente può determinare il valore terminale con dati più approssimati dal sesto anno in poi. In questo modo per il primo quinquennio, benchè riferite a previsioni, i dati soffrono meno l'approssimazione.

        A mio parere, per attenuare l'approssimazione dei dati nel calcolo del valore terminale, si può cercare un tasso di crescita ed un costo del capitale meno approssimativi.

        voi che dite?

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          Originariamente inviato da AdE_007 Visualizza il messaggio
          In merito al terzo punto, io inizierei a dire che le valutazioni d'azienda con un orizzonte temporale di soli due anni, soffrono circa l'approssimazione dei dati quando si deve determinare il valore terminale dell'azienda. mi spiego meglio: con il metodo dei DCF i relativi flussi di cassa hanno origine dell'utile netto rettificato dalle spese in conto capitale, ammortamenti, variazioni del CCN e variazioni del debito. Se l'orizzonte di valutazione è di 5/7/10 anni l'analista deve sforzarsi per stabilire nel quinquennio l'esatta previsione degli utili, delle spese in conto capitale nette, delle variazioni del CCN e del debito. Successivamente può determinare il valore terminale con dati più approssimati dal sesto anno in poi. In questo modo per il primo quinquennio, benchè riferite a previsioni, i dati soffrono meno l'approssimazione.

          A mio parere, per attenuare l'approssimazione dei dati nel calcolo del valore terminale, si può cercare un tasso di crescita ed un costo del capitale meno approssimativi.

          voi che dite?
          Si anche io avrei impostato il ragionamento in questa maniera. Determinare un valore sintetico (qual'è il terminal value) dopo solo due anni può distorcere il la stima del valore aziendale. Con il terminal value, semplifica troppo le ipotesi che si fanno sugli FCF. Finché è possibile costruire un piano industriale (e quindi un calcolo analitico degli FCF) sarebbe meglio utilizzare i dati a disposizione per cercare di ritardare il più possibile l'utilizzo del terminal value.

          D'altra parte, anche se questo in teoria è vero, nella pratica la stima analitica dei flussi di cassa degli FCF è sopraffatta dal valore terminale calcolato alla fine del piano industriale di riferimento, soprattutto se si ipotizza una crescita perpetua (quindi saino nell'ottica aziendale e non di singolo progetto).
          Alla fine la differenza nella valutazione aziendale tra un periodo analitico più breve ed uno più lungo potrebbe essere minima, se il terminal value è stimato correttamente e l'orizzonte temporale è perpetuo, dato che il valore attuale del T.V. è molto più grande della somma dei singoli valori attuali dei singoli FCF analitici.
          Per stimare correttamente il terminal value, il nodo cruciale è quello di determinare in maniera corretta i FCF e il loro tasso di crescita, quindi più che sull'orizzonte temporale io mi concentrerei soprattutto su questi due aspetti.

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            Ciao a tutti!
            Sapreste dirmi se sapete in cosa consiste il test preselettivo dell'area economica? Sono domande a risposte aperte, o chiuse?
            Grazie!!

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              Ciao a tutti. Che voi sappiate, la commissione esaminatrice x lo scritto sarà il medesimo comitato di cui è uscita comunicazione x il test preselettivo?

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                Originariamente inviato da pieffe12 Visualizza il messaggio
                Ciao a tutti. Che voi sappiate, la commissione esaminatrice x lo scritto sarà il medesimo comitato di cui è uscita comunicazione x il test preselettivo?
                La Commissione sarà completamente diversa dal Comitato che ha elaborato i test. Sulla strategia da seguire per lo scritto e l'orale in base alla composizione della Commissione, mi pare di aver già scritto.

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                  Originariamente inviato da antoniopap Visualizza il messaggio
                  e poi scusami, senza aumentare il debito, ma con l' utile, i problemi di liquidità ci sono sempre perchè il debito c'è ancora, semmai l' utile aiuta a ridurre il problema di liquidità......e dai
                  Beh? Letto la mia risposta? Al concorso c vieni o no?

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                    In merito ai quiz per coadiutore giuridico, non riesco a capire il 107 della versione A:

                    "L'alga wakafè - la cui estensione raddoppia in un giorno - in 10 giorni copre la superficie dello stagno. Se nello stagno ci fossero due alghe uguali, in quanti giorni coprirebbero l'intera superficie?"

                    Le opzioni sono: 9 giorni - 5 giorni - 7 giorni - dipende dall'estensione dello stagno.

                    La risposta giusta è 9 giorni.

                    A me non torna...

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                      Originariamente inviato da Carella Visualizza il messaggio
                      In merito ai quiz per coadiutore giuridico, non riesco a capire il 107 della versione A:

                      "L'alga wakafè - la cui estensione raddoppia in un giorno - in 10 giorni copre la superficie dello stagno. Se nello stagno ci fossero due alghe uguali, in quanti giorni coprirebbero l'intera superficie?"

                      Le opzioni sono: 9 giorni - 5 giorni - 7 giorni - dipende dall'estensione dello stagno.

                      La risposta giusta è 9 giorni.

                      A me non torna...
                      Te lo spiego senza la formulina:

                      metti che il
                      1° giorno =1,il secondo 2, il terzo 4.... e quindi..

                      1-2-4-8-16-32-64-128-256-512

                      Quindi al 10° giorno una alga arriva a 512.

                      Aggiungi una linea sotto con gli stessi numeri e ti accorgerai che al 9° giorno farai (con 2 alghe) 256+256=512. RISOLTO

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