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Banca d'Italia - Bando 76 Coadiutori - 01/02/2013

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    scusami, ma non potrebbe essere invece che:
    con le prime due imprese, mature, si determina l'r di lungo periodo, quando l'impresa è "matura";
    con le altre due, determini l'r dell'impresa in crescita, quindi nei primi due anni?

    Il tutto con il metodo dei multiplo P/E?

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      Originariamente inviato da nalbandian86 Visualizza il messaggio
      scusami, ma non potrebbe essere invece che:
      con le prime due imprese, mature, si determina l'r di lungo periodo, quando l'impresa è "matura";
      con le altre due, determini l'r dell'impresa in crescita, quindi nei primi due anni?

      Il tutto con il metodo dei multiplo P/E?
      ci vorrebbe una formula che dia r con p ed eps.

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        per le imprese mature, che distribuiscono tutto in dividendi, vale P=EPS/r; per le imprese in crescita no, e allora credo convenga usare il metodo dei multipli.

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          Provo a essere più chiaro.

          Vi metto tutti i calcoli che ho fatto.

          Prima cosa mi devo trovare costo del capitale. Le ultime due imprese non le considero, perché vengono da settori diversi e quindi hanno una rischiosità diveresa rispetto a quelle del settore alimentare (analiticamente i beta sono diversi).

          2)le imprese alimentari sono mature e distribuiscono tutti i dividenti (g=0 e EPS=DIV). Quindi
          4,2/60=7%
          3,2/40=8%

          media tra i due =7,5% la mia società ha un costo del capitale del 7,5%.

          3) mi calcoli il valore dei primi due anni di crescita: g=0,6*0,2=0,12 tasso di crescita degli utili
          Dividendi 1° anno= 100*(1,12)*(0,4)=44,8
          Dividendi 2° anno=100*(1,12)^2*(0,4)=50,175
          Dividendi 3° anno=100*(1,12)^2*(1,03)=129,20

          4) ho i miei FCF, applico il metodo del VAN = (44,8/1,075)+(50,175/1,075^2)+(129,2/0,045)/1,075^2=2569 euro

          Se osservate i dati ci sta. Se un azione che ha un eps di 4,2 vale 60, è normale che una con un eps di 100 valga più di 2500 euro.

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            Ok, mi piace. hai preso una decisione forte, che ci sta, scartando quelle due aziende.

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              Semplicemente Div/P delle due aziende alimentari.
              Il fatto che le due aziende siano farmaceutiche mi mette un pò in difficoltà, perchè il beta settoriale è simile a quello delle alimentari (0,3 contro 0,45 più o meno). Però la prima cosa che si deve guardare quando si fanno i comparabili è la rischiosità delle imprese campione. In questo caso le imprese hanno sia rischio diverso tra loro che con l'impresa nostra target. Utilizzare anche le utlime due per stimare il costo del capital mi sembra azzardato.

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                già che ci siamo, risposta alla terza domanda?

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                  Bravo, veramente bravo

                  io avrei messo l'intero campione e magari avrei sbagliato.

                  Gioa, volevo chiederti perchè non utilizzi il tasso di crescita del 3% per determinare il costo del capitale dei comparables ke = ((DIV + 0,03) / P) + g ?

                  magari sto dicendo una cassata!

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                    @ gioa

                    Bravo, veramente bravo

                    io avrei messo l'intero campione e magari avrei sbagliato.

                    Gioa, volevo chiederti perchè non utilizzi il tasso di crescita del 3% per determinare il costo del capitale dei comparables ke = ((DIV + 0,03) / P) + g ?

                    magari sto dicendo una cassata!

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                      le aziende del settore alimentare sono in una fase di crescita stabile, dire che il tasso di crescita è nullo è come affermare che le due aziende scompariranno nel lungo periodo

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