Originariamente inviato da *Stella*
					
						
						
							
							
							
							
								
								
								
								
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Però qua facciamo finta di non capirci. Io ho posto il quesito e ho chiesto dei chiarimenti, non ho detto sono sicuro che la risposta sia la seguente.Originariamente inviato da ninni83 Visualizza il messaggioP.s. comunque io ti ho detto più volte di distinguere manifestazione economica e manifestazione finanziaria. Tu dici di sapere la differenza ma invece non ne hai idea di quale sia.
Ti dò un indizio: RICAVO manifestazione economica
INCASSO: manifestazione finanziaria
Ti ringrazio per l'inidizio ma se vai a ritroso ti renderai conto che la domanda me l'avevano già posta e io avevo dato una risposta, non avevo bisogno di nessun INDIZIO...ora anche io cerco di darti un consiglio, rileggi le vecchie pagine e leggi la risposta che avevo dato su manifestazione finanziaria e economica...
Ezio io non voglio provocare nessuno, ma solo essere utile al forum, la riprova è che ho preso tutte le domande poste e le ho messe in un file e allegato al forum, in maniera da avere una batteria pronta ed esercitarsi...quindi non sono un provocatore.
Per il lavoro che faccio anche io so benissimo che i bilanci non sono mai coerenti con quanto stabilito dalla legge, e che le quote accantonate servono solo all'imprenditore...figuriamoci se una azienda di 30 dipendenti mette da parte ogni anno quote ingenti di liquidità.
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Domanda dal Simone a mio giudizio con risposta errata:
Ai fini Irpef i proventi dell'attività separata di ciascun coniuge in che modo sono a ciascuno dei due imputati?
a) per metà del loro ammontare netto;
b) per una quota stabilita caso per caso;
c) in ogni caso per l'intero ammontare;
Il libro da giusta la risposta A ma secondo me, essendo proventi dell'attività separata, vanno imputati per l'intero ammontare al coniuge che li ha prodotti...
Secondo voi qual'è la risposta giusta..
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Scusa ma cosa vuol dire "Dicembre 2011 vendo auto a 100 con costi di trasporto a carico mio di 10, il ricavo l'otterrò a gennaio 2012"? se hai emesso la fattura di vendita a dicembre, tutto il ricavo sarà di competenza del 2011, se la emetti a gennaio, tutto il ricavo sarà di competenza 2012, nessuna scrittura di integrazione/rettifica da fare. Le vendite o acquisti di beni, merci ecc., non danno luogo a ricavi di competenza di + esercizi, quindi non si fa nulla: principio di competenza e principio di cassa coincidono, indipendentemente da quando tu incassi/paghi quella fattura. Il problema sorge solo per costi/servizi che cedono la loro utilità non interamente nello stesso esercizio di emissione della fattura o del pagamento del corrispettivo (fitti semestrali, assicurazioni annuali/semestrali ad esempio... per i cespiti il discorso è ancora diverso): solo in questi casi devi calcolare ratei/risconti o altre scritture di rettifica.Originariamente inviato da mic.dur Visualizza il messaggioVero, e infatti al quesito posto male ho cercato di porre rimedi, facendo un esempio, che era differente da quello ezio.
Dicembre 2011 vendo auto a 100 con costi di trasporto a carico mio di 10, il ricavo l'otterrò a gennaio 2012.
Io in bilancio avrei iscritto in base al principio di comptenza i 100 euro di guadagno, quindi un rateo attivo.
Noi stiamo discutendo di questo esempio. Si tratta di capire se aver messo in bilancio 2011 un ricavo del 2012 è un rateo?
Avrei anche potuto mettere il costo di 10 in parte nel bilancio del 2012 attraverso una scrittura di rettifica, e avrei avuto un risconto.
Su questo si discute, quindi è giusto o sbagliato.
Poi una cosa: da una stessa operazione, non è che può discendere un costo o alternativamente un ricavo: se per me è un costo, lo è sia se devo rilevare un rateo che un risconto, la differenza è che se IMPUTO un costo all'esercizio, il rateo è passivo, se STORNO il costo dall'esercizio, il risconto è attivo... ma la contropartita di questi conti, è sempre il conto di COSTO, è quello che viene toccato
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Non ho capito una parola....Originariamente inviato da mic.dur Visualizza il messaggioIl dubbio è nato da due esempi completamente diversi, nel mio avevo un costo e un ralativo ricavo, e pertanto in termini di competenza ho iscritto in bilancio il ricavo, nonostante in termini di cassa quel ricavo si materializzaerà solo nel 2012. Anticipo un costo o un ricavo inteso operazione, non ho detto che pago in anticipo, ho parlato di bilancio.
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Ok grazie Karel. L'esempio che ho posto è sbagliato, perfetto. Non volevo fare il solito esempio del fitto, quello per intenderci che si trova in qualsiasi manuale di ragioneria e che aveva inserito attraverso il link.Originariamente inviato da karel76 Visualizza il messaggioScusa ma cosa vuol dire "Dicembre 2011 vendo auto a 100 con costi di trasporto a carico mio di 10, il ricavo l'otterrò a gennaio 2012"? se hai emesso la fattura di vendita a dicembre, tutto il ricavo sarà di competenza del 2011, se la emetti a gennaio, tutto il ricavo sarà di competenza 2012, nessuna scrittura di integrazione/rettifica da fare. Le vendite o acquisti di beni, merci ecc., non danno luogo a ricavi di competenza di + esercizi, quindi non si fa nulla: principio di competenza e principio di cassa coincidono, indipendentemente da quando tu incassi/paghi quella fattura. Il problema sorge solo per costi/servizi che cedono la loro utilità non interamente nello stesso esercizio di emissione della fattura o del pagamento del corrispettivo (fitti semestrali, assicurazioni annuali/semestrali ad esempio... per i cespiti il discorso è ancora diverso): solo in questi casi devi calcolare ratei/risconti o altre scritture di rettifica.
Poi una cosa: da una stessa operazione, non è che può discendere un costo o alternativamente un ricavo: se per me è un costo, lo è sia se devo rilevare un rateo che un risconto, la differenza è che se IMPUTO un costo all'esercizio, il rateo è passivo, se STORNO il costo dall'esercizio, il risconto è attivo... ma la contropartita di questi conti, è sempre il conto di COSTO, è quello che viene toccato
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Guarda visto che tutti e dico tutti diciamo che prendi lucciole per lanterne ma tu ti ostini a continuare dritto per la tua strada che ognuno si faccia la propria. Io ho da studiare per vincere un concorso piuttosto che tornare a rileggermi tutte le inesattezze da te scritte.Originariamente inviato da mic.dur Visualizza il messaggioPerò qua facciamo finta di non capirci. Io ho posto il quesito e ho chiesto dei chiarimenti, non ho detto sono sicuro che la risposta sia la seguente.
Ti ringrazio per l'inidizio ma se vai a ritroso ti renderai conto che la domanda me l'avevano già posta e io avevo dato una risposta, non avevo bisogno di nessun INDIZIO...ora anche io cerco di darti un consiglio, rileggi le vecchie pagine e leggi la risposta che avevo dato su manifestazione finanziaria e economica...
Ezio io non voglio provocare nessuno, ma solo essere utile al forum, la riprova è che ho preso tutte le domande poste e le ho messe in un file e allegato al forum, in maniera da avere una batteria pronta ed esercitarsi...quindi non sono un provocatore.
Per il lavoro che faccio anche io so benissimo che i bilanci non sono mai coerenti con quanto stabilito dalla legge, e che le quote accantonate servono solo all'imprenditore...figuriamoci se una azienda di 30 dipendenti mette da parte ogni anno quote ingenti di liquidità.
P.s. nascondi la tua identità e non far mai leggere queste pagine al tuo datore di lavoro o ai clienti dei quali usi il bilancio
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Sicura sia scritta così? mi sembra che alla risposta 3 manchi un pezzo.... in ogni caso per l'intero ammontare (a chi?). Comunque vanno imputati a ciascuno di essi per l'intero ammontare, sono tassati quindi separatamente. Solo in materia di comunione legale e di fondo patrimoniale invece i redditi si imputano a ciascun coniuge per metàOriginariamente inviato da ninni83 Visualizza il messaggioDomanda dal Simone a mio giudizio con risposta errata:
Ai fini Irpef i proventi dell'attività separata di ciascun coniuge in che modo sono a ciascuno dei due imputati?
a) per metà del loro ammontare netto;
b) per una quota stabilita caso per caso;
c) in ogni caso per l'intero ammontare;
Il libro da giusta la risposta A ma secondo me, essendo proventi dell'attività separata, vanno imputati per l'intero ammontare al coniuge che li ha prodotti...
Secondo voi qual'è la risposta giusta..
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concordo con te, deve essere la COriginariamente inviato da ninni83 Visualizza il messaggioDomanda dal Simone a mio giudizio con risposta errata:
Ai fini Irpef i proventi dell'attività separata di ciascun coniuge in che modo sono a ciascuno dei due imputati?
a) per metà del loro ammontare netto;
b) per una quota stabilita caso per caso;
c) in ogni caso per l'intero ammontare;
Il libro da giusta la risposta A ma secondo me, essendo proventi dell'attività separata, vanno imputati per l'intero ammontare al coniuge che li ha prodotti...
Secondo voi qual'è la risposta giusta..
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1-Costo relativo al ricavo: vendO l'auto e i costi sono a carico mio, cioè le due operazione sono correlate, nel senso che se non avessi venduto l'auto non avrei sostenuto il costo.Originariamente inviato da karel76 Visualizza il messaggioNon ho capito una parola....
2-dato che le due operazioni sono collegate, in bilancio avrei messo il ricavo, seppur per contratto tra le parti avrei dovuto ricevere l'incasso solo a gennaio.
Il mio ragionamento nasceva da questo esempio. In termini di competenza tutta l'operazione si conclude a dicembre, ma l'incasso lo realizzo solo a gennaio, quindi io, a questo punto aggiungo sbagliando, avrei messo nel bilancio del 2011 anche il ricavo dell'auto, nonostante l'incasso l'avrei ottenuto solo a gennaio.
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