Originariamente inviato da *Stella*
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Concorso per 855 funzionari in Agenzia delle Entrate
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Originariamente inviato da ninni83 Visualizza il messaggioP.s. comunque io ti ho detto più volte di distinguere manifestazione economica e manifestazione finanziaria. Tu dici di sapere la differenza ma invece non ne hai idea di quale sia.
Ti dò un indizio: RICAVO manifestazione economica
INCASSO: manifestazione finanziaria
Ti ringrazio per l'inidizio ma se vai a ritroso ti renderai conto che la domanda me l'avevano già posta e io avevo dato una risposta, non avevo bisogno di nessun INDIZIO...ora anche io cerco di darti un consiglio, rileggi le vecchie pagine e leggi la risposta che avevo dato su manifestazione finanziaria e economica...
Ezio io non voglio provocare nessuno, ma solo essere utile al forum, la riprova è che ho preso tutte le domande poste e le ho messe in un file e allegato al forum, in maniera da avere una batteria pronta ed esercitarsi...quindi non sono un provocatore.
Per il lavoro che faccio anche io so benissimo che i bilanci non sono mai coerenti con quanto stabilito dalla legge, e che le quote accantonate servono solo all'imprenditore...figuriamoci se una azienda di 30 dipendenti mette da parte ogni anno quote ingenti di liquidità.
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Domanda dal Simone a mio giudizio con risposta errata:
Ai fini Irpef i proventi dell'attività separata di ciascun coniuge in che modo sono a ciascuno dei due imputati?
a) per metà del loro ammontare netto;
b) per una quota stabilita caso per caso;
c) in ogni caso per l'intero ammontare;
Il libro da giusta la risposta A ma secondo me, essendo proventi dell'attività separata, vanno imputati per l'intero ammontare al coniuge che li ha prodotti...
Secondo voi qual'è la risposta giusta..
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Originariamente inviato da mic.dur Visualizza il messaggioVero, e infatti al quesito posto male ho cercato di porre rimedi, facendo un esempio, che era differente da quello ezio.
Dicembre 2011 vendo auto a 100 con costi di trasporto a carico mio di 10, il ricavo l'otterrò a gennaio 2012.
Io in bilancio avrei iscritto in base al principio di comptenza i 100 euro di guadagno, quindi un rateo attivo.
Noi stiamo discutendo di questo esempio. Si tratta di capire se aver messo in bilancio 2011 un ricavo del 2012 è un rateo?
Avrei anche potuto mettere il costo di 10 in parte nel bilancio del 2012 attraverso una scrittura di rettifica, e avrei avuto un risconto.
Su questo si discute, quindi è giusto o sbagliato.
Poi una cosa: da una stessa operazione, non è che può discendere un costo o alternativamente un ricavo: se per me è un costo, lo è sia se devo rilevare un rateo che un risconto, la differenza è che se IMPUTO un costo all'esercizio, il rateo è passivo, se STORNO il costo dall'esercizio, il risconto è attivo... ma la contropartita di questi conti, è sempre il conto di COSTO, è quello che viene toccato
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Originariamente inviato da mic.dur Visualizza il messaggioIl dubbio è nato da due esempi completamente diversi, nel mio avevo un costo e un ralativo ricavo, e pertanto in termini di competenza ho iscritto in bilancio il ricavo, nonostante in termini di cassa quel ricavo si materializzaerà solo nel 2012. Anticipo un costo o un ricavo inteso operazione, non ho detto che pago in anticipo, ho parlato di bilancio.
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Originariamente inviato da karel76 Visualizza il messaggioScusa ma cosa vuol dire "Dicembre 2011 vendo auto a 100 con costi di trasporto a carico mio di 10, il ricavo l'otterrò a gennaio 2012"? se hai emesso la fattura di vendita a dicembre, tutto il ricavo sarà di competenza del 2011, se la emetti a gennaio, tutto il ricavo sarà di competenza 2012, nessuna scrittura di integrazione/rettifica da fare. Le vendite o acquisti di beni, merci ecc., non danno luogo a ricavi di competenza di + esercizi, quindi non si fa nulla: principio di competenza e principio di cassa coincidono, indipendentemente da quando tu incassi/paghi quella fattura. Il problema sorge solo per costi/servizi che cedono la loro utilità non interamente nello stesso esercizio di emissione della fattura o del pagamento del corrispettivo (fitti semestrali, assicurazioni annuali/semestrali ad esempio... per i cespiti il discorso è ancora diverso): solo in questi casi devi calcolare ratei/risconti o altre scritture di rettifica.
Poi una cosa: da una stessa operazione, non è che può discendere un costo o alternativamente un ricavo: se per me è un costo, lo è sia se devo rilevare un rateo che un risconto, la differenza è che se IMPUTO un costo all'esercizio, il rateo è passivo, se STORNO il costo dall'esercizio, il risconto è attivo... ma la contropartita di questi conti, è sempre il conto di COSTO, è quello che viene toccato
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Originariamente inviato da mic.dur Visualizza il messaggioPerò qua facciamo finta di non capirci. Io ho posto il quesito e ho chiesto dei chiarimenti, non ho detto sono sicuro che la risposta sia la seguente.
Ti ringrazio per l'inidizio ma se vai a ritroso ti renderai conto che la domanda me l'avevano già posta e io avevo dato una risposta, non avevo bisogno di nessun INDIZIO...ora anche io cerco di darti un consiglio, rileggi le vecchie pagine e leggi la risposta che avevo dato su manifestazione finanziaria e economica...
Ezio io non voglio provocare nessuno, ma solo essere utile al forum, la riprova è che ho preso tutte le domande poste e le ho messe in un file e allegato al forum, in maniera da avere una batteria pronta ed esercitarsi...quindi non sono un provocatore.
Per il lavoro che faccio anche io so benissimo che i bilanci non sono mai coerenti con quanto stabilito dalla legge, e che le quote accantonate servono solo all'imprenditore...figuriamoci se una azienda di 30 dipendenti mette da parte ogni anno quote ingenti di liquidità.
P.s. nascondi la tua identità e non far mai leggere queste pagine al tuo datore di lavoro o ai clienti dei quali usi il bilancio
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Originariamente inviato da ninni83 Visualizza il messaggioDomanda dal Simone a mio giudizio con risposta errata:
Ai fini Irpef i proventi dell'attività separata di ciascun coniuge in che modo sono a ciascuno dei due imputati?
a) per metà del loro ammontare netto;
b) per una quota stabilita caso per caso;
c) in ogni caso per l'intero ammontare;
Il libro da giusta la risposta A ma secondo me, essendo proventi dell'attività separata, vanno imputati per l'intero ammontare al coniuge che li ha prodotti...
Secondo voi qual'è la risposta giusta..
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Originariamente inviato da ninni83 Visualizza il messaggioDomanda dal Simone a mio giudizio con risposta errata:
Ai fini Irpef i proventi dell'attività separata di ciascun coniuge in che modo sono a ciascuno dei due imputati?
a) per metà del loro ammontare netto;
b) per una quota stabilita caso per caso;
c) in ogni caso per l'intero ammontare;
Il libro da giusta la risposta A ma secondo me, essendo proventi dell'attività separata, vanno imputati per l'intero ammontare al coniuge che li ha prodotti...
Secondo voi qual'è la risposta giusta..
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Originariamente inviato da karel76 Visualizza il messaggioNon ho capito una parola....
2-dato che le due operazioni sono collegate, in bilancio avrei messo il ricavo, seppur per contratto tra le parti avrei dovuto ricevere l'incasso solo a gennaio.
Il mio ragionamento nasceva da questo esempio. In termini di competenza tutta l'operazione si conclude a dicembre, ma l'incasso lo realizzo solo a gennaio, quindi io, a questo punto aggiungo sbagliando, avrei messo nel bilancio del 2011 anche il ricavo dell'auto, nonostante l'incasso l'avrei ottenuto solo a gennaio.
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