Ragazzi commentate voi...mi sta sembrando una presa per il ****!!
CONSIGLIO DI STATO:
"
Vincere il concorso non dà sempre diritto al posto"
MERCOLEDI' 02 DICEMB...RE 2009
“I vincitori di un concorso non hanno un diritto soggettivo
incondizionato all’assunzione”. Infatti l’amministrazione può “non
procedere alla nomina o all’immissione in servizio” a causa, ad
esempio, di una ristrutturazione del personale. Ma non solo. Le
aspettative professionali dei vincitori non devono essere risarcite.
È quanto si evince dalla sentenza n. 7497 depositata dal Consiglio di
Stato lo scorso 30 novembre. In particolare, si legge nelle motivazioni
che “i vincitori di un concorso pubblico non hanno un diritto
soggettivo incondizionato all’assunzione atteso che l’Amministrazione
ha il potere di non procedere alla loro nomina o all’immissione in
servizio” dopo essere stati nominati, quand’anche abbia individuato
anche le sedi in cui questo debba essere prestato. E ciò tutte le volte
in cui siano presenti non solo valide e motivate ragioni di interesse
pubblico che abbiano fatto venir meno la necessità o la convenienza
alla copertura dei posti messi a concorso, ma anche, e a maggior
ragione, quando, sia sopravvenuto un intervento normativo che si sia
posto come factum principis impeditivo di quella nomina o di
quell’assunzione in servizio”.
A cura della redazione di Cassazione.net - Massime e Sentenze della Corte Suprema di Cassazione
CONSIGLIO DI STATO:
"
Vincere il concorso non dà sempre diritto al posto"
MERCOLEDI' 02 DICEMB...RE 2009
“I vincitori di un concorso non hanno un diritto soggettivo
incondizionato all’assunzione”. Infatti l’amministrazione può “non
procedere alla nomina o all’immissione in servizio” a causa, ad
esempio, di una ristrutturazione del personale. Ma non solo. Le
aspettative professionali dei vincitori non devono essere risarcite.
È quanto si evince dalla sentenza n. 7497 depositata dal Consiglio di
Stato lo scorso 30 novembre. In particolare, si legge nelle motivazioni
che “i vincitori di un concorso pubblico non hanno un diritto
soggettivo incondizionato all’assunzione atteso che l’Amministrazione
ha il potere di non procedere alla loro nomina o all’immissione in
servizio” dopo essere stati nominati, quand’anche abbia individuato
anche le sedi in cui questo debba essere prestato. E ciò tutte le volte
in cui siano presenti non solo valide e motivate ragioni di interesse
pubblico che abbiano fatto venir meno la necessità o la convenienza
alla copertura dei posti messi a concorso, ma anche, e a maggior
ragione, quando, sia sopravvenuto un intervento normativo che si sia
posto come factum principis impeditivo di quella nomina o di
quell’assunzione in servizio”.
A cura della redazione di Cassazione.net - Massime e Sentenze della Corte Suprema di Cassazione
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