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concorso agenzia delle entrate 2015 - 892 posti per funzionari amministrativi

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    QUOTE=Limavy;1189940]Strelizia controlla mail ...più tardi ti posto l'indice e qualche pagina...tu mastichi di più la materia..
    Per come sto messa... un tramezzino mi pare il cenone di capodanno .
    Notte.[/QUOTE]

    Sì, ho visto sul sito, credo che sia quello di cui parlava Rol...vai tranquilla, va bene...

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      Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
      Cessioni fittizie di crediti.

      Se un’impresa vanta un credito di 100 nei confronti di un proprio cliente e lo cede, adesempio, a 10, consegue una perdita pari alla differenza tra tali due ammontari, che puòessere dedotta ai fini della determinazione del reddito tassato.
      Se il prezzo di cessione delcredito è realmente 10, la deduzione di una perdita di 90, pari alla differenza tra 100 e 10 è del tutto legittima.

      Tuttavia qualche volta l’impresa che cede il credito si accorda con ilsoggetto che lo acquista, stabilendo che quest’ultimo gliene deve restituire “sottobanco”una parte, ad esempio 40. E’ evidente che in questo caso la deduzione fiscale di una perditadi 90 è illecita perché nella sostanza il credito è stato ceduto non per 10 ma per 50.

      E’possibile affermare quindi, in generale, che le perdite derivanti da cessioni dei crediti sonosospette quando i relativi prezzi sono inferiori alle somme che l’impresa creditrice avrebbepotuto recuperare, in assenza di cessione del credito, attraverso le azioni di recuperoesperibili in via ordinaria.
      Per ora ho capito bene questo...quando ci sono i numeri già mi illumino...

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        domani vediamo di recuperare qualche concetto sul patrimonio netto....

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          notte

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            Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
            domani vediamo di recuperare qualche concetto sul patrimonio netto....
            Per me il problema è che non devo mettere troppa carne al fuoco...devo trovare la giusta misura: cercare di anticipare certi argomenti complessi che richiedono tempo e ragionamento per capirli, ma allo stesso tempo portare avanti il ripasso dei fondamentali...

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              In quali ipotesi la trasformazione di riserve di utili in riserve di capitale è idonea a dar luogo ad un vantaggio indebito?

              (Voi sapete che se la società distribuisce riserve di capitale formate con sovrapprezzi azionari, interessi di conguaglio, versamenti dei soci a fondo perduto o saldi di rivalutazione monetaria esenti, tale distribuzione non genera (immediatamente) materia imponibile in capo al socio.)
              ​Al netto di tutte le pappette (da un punto di vista contabile e civile che bisogna sapere al fine dell’esame…il cuore del problema per voi funzionari accertatori è questo…..)

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                http://www.libertas.sm/cont/news/san...l#.VsWVrrThDMw

                interessante.....

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                  Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                  In quali ipotesi la trasformazione di riserve di utili in riserve di capitale è idonea a dar luogo ad un vantaggio indebito?

                  (Voi sapete che se la società distribuisce riserve di capitale formate con sovrapprezzi azionari, interessi di conguaglio, versamenti dei soci a fondo perduto o saldi di rivalutazione monetaria esenti, tale distribuzione non genera (immediatamente) materia imponibile in capo al socio.)
                  ​Al netto di tutte le pappette (da un punto di vista contabile e civile che bisogna sapere al fine dell’esame…il cuore del problema per voi funzionari accertatori è questo…..)

                  ad es... imputazione alla riserva legale che non abbia raggiunto il limite del quinto del capitale sociale, dell'intero utile di esercizio (quindi per un importo di gran lunga eccedente il 5% dell'utile stesso), al fine di non renderlo distribuibile civilisticamente e la contestuale distribuzione ai soci delle riserve di capitale)
                  Ultima modifica di ROL; 18-02-2016, 12:42.

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                    oppure...altra ipotesi ricorrente...

                    distribuzione della riserva di capitale ( resa possibile dall'introito finanziario generato da una plusvalenza realizzata a ridosso della fine esercizio) sia posta in essere prima dell'accantonamento dell'utile in sede di approvazione di bilancio

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                      oppure all'interno di gruppi societari (tantissimi..) quando il possesso della partecipazione in una società distribuisce in sequenza utili (o riserve di utili) e riserve di capitale in modo da calibrare ad arte e ridurre la fiscalità in capo al socio

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                      Sto operando...
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