Intanto Romano lascia le entrate...
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero
Chiusura anticipata per l'esperienza di Massimo Romano all'agenzia delle Entrate. Senza attendere i tempi dello spoil system. Le dimissioni di Romano, che ieri sera non risultavano ancora presentate, dovrebbero arrivare al più tardi all'inizio della prossima settimana.
Secondo voci insistenti il Governo Berlusconi designerà, come successore, Attilio Befera, regista dell'operazione che ha portato alla creazione di Equitalia, società pubblica di riscossione, e attuale amministratore delegato della holding che dirige l'operato degli agenti della riscossione (società che hanno preso il posto dei vecchi concessionari).
Oggi Romano sarà sentito in procura a Roma per la vicenda delle dichiarazioni dei redditi pubblicate su internet. Tuttavia, secondo fonti a lui vicine, le dimissioni non vanno ricondotte a questa vicenda, ma al fatto che lo stesso Romano non si ritiene uomo per tutte le stagioni e quindi per non far protrarre una situazione di incertezza oltre il dovuto. Certo, gli effetti della vicenda internet non hanno rafforzato la posizione di Romano. Ma, in ogni caso, Romano non sarebbe restato alla guida delle Entrate e che avrebbe anticipato le mosse della politica è una voce che corre da tempo.
Ieri si è anche diffusa la notizia che anche la riorganizzazione dell'Agenzia varata nelle scorse settimane – e che dovrebbe partire il 1° giugno – fosse stata sospesa dal comitato di gestione che si era svolto martedì scorso. Questa voce viene smentita dall'interno dell'amministrazione, ma in effetti dà conto della situazione di incertezza che ormai si è aperta.
La procedura per l'avvicendamento al vertice dell'Agenzia non sarà rapidissima, visto che la nomina del direttore delle Entrate, una volta approvata dal Consiglio dei ministri, passa alla Conferenza Stato-Regioni e poi ritorna al Governo; quindi va registrata dalla Corte dei conti. Nel frattempo la reggenza dovrebbe essere affidata al "vicario" di Romano, ovvero il direttore accertamento, Villiam Rossi.
Nella successione di Romano a Raffaele Ferrara, quando Vincenzo Visco era tornato alla guida della macchina fiscale, l'interregno era stato assunto proprio da Befera. Nei giorni scorsi la voci per la successione erano tornate con insistenza anche su Marco Di Capua, direttore accertamento ai tempi di Ferrara e direttore centrale amministrazione nel periodo di guida di Romano. E si era fatto anche il nome di Luigi Magistro, direttore aggiunto all'accertamento (che aveva messo in piedi la struttura audit dell'agenzia ai tempi di Ferrara).
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Chiusura anticipata per l'esperienza di Massimo Romano all'agenzia delle Entrate. Senza attendere i tempi dello spoil system. Le dimissioni di Romano, che ieri sera non risultavano ancora presentate, dovrebbero arrivare al più tardi all'inizio della prossima settimana.
Secondo voci insistenti il Governo Berlusconi designerà, come successore, Attilio Befera, regista dell'operazione che ha portato alla creazione di Equitalia, società pubblica di riscossione, e attuale amministratore delegato della holding che dirige l'operato degli agenti della riscossione (società che hanno preso il posto dei vecchi concessionari).
Oggi Romano sarà sentito in procura a Roma per la vicenda delle dichiarazioni dei redditi pubblicate su internet. Tuttavia, secondo fonti a lui vicine, le dimissioni non vanno ricondotte a questa vicenda, ma al fatto che lo stesso Romano non si ritiene uomo per tutte le stagioni e quindi per non far protrarre una situazione di incertezza oltre il dovuto. Certo, gli effetti della vicenda internet non hanno rafforzato la posizione di Romano. Ma, in ogni caso, Romano non sarebbe restato alla guida delle Entrate e che avrebbe anticipato le mosse della politica è una voce che corre da tempo.
Ieri si è anche diffusa la notizia che anche la riorganizzazione dell'Agenzia varata nelle scorse settimane – e che dovrebbe partire il 1° giugno – fosse stata sospesa dal comitato di gestione che si era svolto martedì scorso. Questa voce viene smentita dall'interno dell'amministrazione, ma in effetti dà conto della situazione di incertezza che ormai si è aperta.
La procedura per l'avvicendamento al vertice dell'Agenzia non sarà rapidissima, visto che la nomina del direttore delle Entrate, una volta approvata dal Consiglio dei ministri, passa alla Conferenza Stato-Regioni e poi ritorna al Governo; quindi va registrata dalla Corte dei conti. Nel frattempo la reggenza dovrebbe essere affidata al "vicario" di Romano, ovvero il direttore accertamento, Villiam Rossi.
Nella successione di Romano a Raffaele Ferrara, quando Vincenzo Visco era tornato alla guida della macchina fiscale, l'interregno era stato assunto proprio da Befera. Nei giorni scorsi la voci per la successione erano tornate con insistenza anche su Marco Di Capua, direttore accertamento ai tempi di Ferrara e direttore centrale amministrazione nel periodo di guida di Romano. E si era fatto anche il nome di Luigi Magistro, direttore aggiunto all'accertamento (che aveva messo in piedi la struttura audit dell'agenzia ai tempi di Ferrara).
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