Ma certo. Non me la prendo mai per il contraddittorio. Anzi.
Sull'immigrazione, non sono affatto d'accordo con te.
Sono moltissimi, tanto per fare un esempio, gli immigrati nati in Italia, che hanno frequentato le scuole in Italia, che magari non hanno mai visto il paese dei propri genitori e che tuttavia, arrivati a 18 anni, scoprono non solo di non essere cittadini italiani...ma di essere addirittura irregolari e - grazie al reato di clandestinità - penalmente perseguibile. E' la criminalizzazione di uno status sociale. Come si faceva un tempo, quando con la rivoluzione industriale le metropoli brulicavano di disperati fuori dal circuito produttivo. Focault ci spiega benissimo come si affrontava la situazione...criminalizzazione della povertà, e carcere.
Oggi, con la globalizzazione, il problema sono gli immigrati. E così si rispolverano i vecchi sistemi...
Non scherziamo, e non crediamo alla propaganda. Lo sanno tutti che gli immigrati sono fondamentali per noi. L'unica soluzione è agevolare la regolarizzazione per quelli che sono qui per lavorare. E, fuor di retorica, parliamo della maggioranza assoluta.
Sono moltissimi quelli che vorrebbero e potrebbero mettersi in regola. Ma non possono...la legge non offre alcuna opportunità. Se vuoi ci confrontiamo su questo...
Per me le carceri si svuotano intervenendo in maniera diversa sull'immigrazione e il consumo di sostanze stupefacenti, potenziando le misure alternative e - soprattutto - intervenendo sui pachidermici tempi della giustizia italiana (possibilmente non con il processo breve...).
Le nuove carceri per me vanno costruite. Assolutamente. Ma per sostituire quelle fatiscenti e inadeguate.
Sull'immigrazione, non sono affatto d'accordo con te.
Sono moltissimi, tanto per fare un esempio, gli immigrati nati in Italia, che hanno frequentato le scuole in Italia, che magari non hanno mai visto il paese dei propri genitori e che tuttavia, arrivati a 18 anni, scoprono non solo di non essere cittadini italiani...ma di essere addirittura irregolari e - grazie al reato di clandestinità - penalmente perseguibile. E' la criminalizzazione di uno status sociale. Come si faceva un tempo, quando con la rivoluzione industriale le metropoli brulicavano di disperati fuori dal circuito produttivo. Focault ci spiega benissimo come si affrontava la situazione...criminalizzazione della povertà, e carcere.
Oggi, con la globalizzazione, il problema sono gli immigrati. E così si rispolverano i vecchi sistemi...
Non scherziamo, e non crediamo alla propaganda. Lo sanno tutti che gli immigrati sono fondamentali per noi. L'unica soluzione è agevolare la regolarizzazione per quelli che sono qui per lavorare. E, fuor di retorica, parliamo della maggioranza assoluta.
Sono moltissimi quelli che vorrebbero e potrebbero mettersi in regola. Ma non possono...la legge non offre alcuna opportunità. Se vuoi ci confrontiamo su questo...
Per me le carceri si svuotano intervenendo in maniera diversa sull'immigrazione e il consumo di sostanze stupefacenti, potenziando le misure alternative e - soprattutto - intervenendo sui pachidermici tempi della giustizia italiana (possibilmente non con il processo breve...).
Le nuove carceri per me vanno costruite. Assolutamente. Ma per sostituire quelle fatiscenti e inadeguate.
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