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Comitato vincitori-idonei educatori C1, Dipartimento amministrazione peniten

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    Originariamente inviato da Miss. Lorina Cappa Visualizza il messaggio
    Ed invece è importante appartenere al gruppo giusto, altrimenti non avrebbero senso i sindacati, i partiti e tutte le altre associazioni. Ognuno sceglie quello a cui si sente più vicino caratterialmente o che più la rappresenta. Sinceramente io avrei molti dubbi a farmi rappresentare da te visto che, volente o nolente, sei tu che ti esponi con le cose che dici (a caso), che scrivi (a casaccio) e che pensi (speriamo).....l'assunzione è il fine, ma il mezzo con il quale si persegue tale fine è importante tanto quanto il fine stesso. E se devo far parte di un comitato che ha per membri persone poco rispettose dell'altrui pensiero, dell'altrui discrezione e dell'altrui correttezza, se permetti preferisco lasciar perdere o indirizzarmi verso chi ha sempre dato dimostrazione di sobrietà ed eleganza. Mi riferisco a Mirtilla, ovviamente. Fortunatamente con lei in gioco tutti avranno vantaggi. E' per questi motivi che è importante scegliere il comitato giusto. Prima di tutto perché il tuo non è un comitato ma un gruppo con una persona che fa casino che lo rappresenta. Secondo perché un'azione seria, se appoggiata da un numeroso gruppo di persone ha sicuramente più incisività.

    Se è come dici, cioè che l'obbiettivo è comune, perché non fai un passo indietro e ti iscrivi al comitato di Mirtilla come partecipante silenziosa? E perché non fai opera di persuasione sugli altri affinché escano dal tuo gruppo convogliando le forze nel comitato di Mirtilla? Sai perché non lo fai? Perché tu credi di essere la migliore e che Mirtilla non sarà mai al tuo livello. Lo dimostra la tua rabbiosa reazione quando Mirtilla ha detto che non i sarebbe unita al vostro comitato. Ma fatti due conti, non vedo proprio come quella scelta sia stata inaccettabile. Anzi, ritengo che sia stata la scelta più intelligente che Mirtilla potesse fare. E le tue parole, i tuoi comportamenti dimostrano quotidianamente che è stata soltanto una scelta dettata dal buon senso.
    Pensa che bello può essere andare al DAP facendo parte del tuo comitato e trovarsi davanti le persone che hai più volte definito ignoranti (parlo della commissione) oppure nullafacenti (i dipendenti dell'Ufficio concorsi). Non credo che sia un buon biglietto da visita, non credi? Fossi in quelle 30 persone che hanno aderito rifletterei su questo. Sul fatto che fare casino ed offendere non significa assolutamente ottenere qualcosa ed anzi potrebbe sortire l'effetto contrario.
    Uh finalmente una cosa vera:

    la verita' viene a galla sempre prima o poi...non siamo stati noi a non volerci unire tutti assieme a quell'altro comitato...... lo riprova il fatto che un terzo comitato a settembre si incontrera' con il nostro gruppo,sai non è producente che due diversi gruppi siano coesi ed uno solo faccia i cavoli suoi....Giuseppe tu rimani sempre una persona eccezionale e lo sai sincera e che dice la verita'...Mirtila ti aveva infangato facendoti passare per uno che fa il doppio gioco... ed invece la verita' viene semrpe a galla prima o poi...

    Sono intervenuta per Giuseppe la cui persona era stata infangata. ma la verita' esce sempre fuori prima o poi.
    grazie lorina.. continua cosi' ..... che pian paino tutte le verita' verrannoa galla.. il tuo messaggio non fa altro che dimostrare la tua ossessione verso me e dimostra anche che se c'è qualcuno che si sente in competiizone..quella non sono io... vergognati.

    Vado che la nottata mi aspetta.... un saluto a goku( luchino) smackkkk
    Ultima modifica di VeNuSsS; 12-08-2008, 21:05.

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      in saluto anche a te Venussssssssssssssss
      oggi sono stato a taormina........................
      gli amici vanno e vengono........i nemici si accumulano!

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        Certo che sei di coccio eh.....io provavo a dare per scontato che quello che dicevi tu fosse vero. Ma se tu aspettavi me per credere in ciò che tu avevi detto stai proprio inguaiata e davvero mi togli ogni ombra di dubbio sul fatto che tu abbia detto un'ulteriore fesseria.

        Detto questo, io purtroppo non conosco Mirtilla e non ho mai avuto il piacere di parlarle. Sento cosa dici tu e gli altri e mi faccio una idea. La questione mi pare non sia mai stata "Mirtilla non si è voluta unire con noi" ma "Mirtilla ha detto o con Venus o con me". Che sono due discorsi ben differenti. Non la capisci la differenza? Fattela spiegare a qualcuno. Magari a Giuseppe che non mi pare sia uscito benissimo da questa storia. Ma è probabile che l'unica sua colpa sia stata quella di dire a te qualcosa. E come al solito tu hai travisato.....come quando hai scritto di Mirtilla e del politico. Falsità su falsità. Ed è ridicolo il tuo tentativo di passare dalla parte della ragione quando hai torto marcio. Davvero non mi spiego come persone dotate di buon senso possano farsi rappresentare da una persona come te che quando qualcuno non fa come dici o come pensi tu o è ignorante, o è un cane, o è un nullafacente (e tanti molti altri epiteti che hanno colpito chi non era con te o chi ti aveva fatto, secondo il tuo punto di vista, uno sgarbo).

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          Originariamente inviato da goku Visualizza il messaggio
          in saluto anche a te Venussssssssssssssss
          oggi sono stato a taormina........................
          Davvero sei stato a taormina? bella vera? ci sono stata la scorsa settimana... adesso sono a san vito lo capo... che mare oggi..da favola...musica in spiaggia e balli.. ah.. hai mai mangiato le sfingie? buonissime!!! quando ci vedremo prometto che portero' con me le prelibatezze trapanesi! uno spettacolo!

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            Certezza della pena e interesse collettivo


            Il Parlamento ha chiuso i battenti, forse è questo il momento più propizio per riflettere sulla funzione del carcere, senza il sibilo fastidioso delle strumentalizzazioni.
            In Italia, di pena e di carcere si parla poco e male, come se il “recinto chiuso” fosse una periferia da rimuovere, da annotare su una pagina stropicciata e illeggibile.
            I reati diminuiscono, ma la percezione di insicurezza aumenta, in rete la quota di allarmismo quotidiano straripa pericolosamente, formulando la pretesa di risolvere ogni questione con la galera, con la pedagogia dell’asprezza.
            Come se a una doverosa esigenza di giustizia da parte della vittima, non dovesse corrispondere l’onestà intellettuale di una pena erogata con umanità, quanto meno per tentare di ricomporre la relazione tra le persone secondo reciprocità e responsabilità.
            La certezza della pena deve comunque riconoscere l’importanza di un percorso di cambiamento, che non è realistico se non garantito da passaggi formativi e relazionali che spingono non solamente a apprendere quanto il proprio passato sia stato errato, ma anche a sentire il bisogno concreto e autentico di essere finalmente in relazione con gli altri.
            Quanto c’è ancora di intuitivo e positivo del fare reciproco tra il dentro e il fuori, tra gli operatori penitenziari e i detenuti, per avere fiducia e forza sufficienti a mantenere alto nella sua dignità quel patto di lealtà stipulato con la collettività.
            Quanto è ancora realmente condiviso il concetto che esiste un prima e un dopo, che passa necessariamente attraverso un “durante” carcerario solidale perché costruttivo, non certamente vendicativo al solo scopo di placare momentaneamente la richiesta di sollievo di una società confusa e perplessa, ma basato su una progettualità educativa.
            E’ un cane che si morde la coda, come per il disagio giovanile, per la droga, per i morti e le tragedie sul lavoro, sulle strade, si invocano norme intransigenti ma confidando sui soliti investimenti residuali, peggio, si configura un disincanto educativo a vantaggio di un non meglio specificato obiettivo condiviso, quello della cementificazione delle coscienze, come se limitarsi a rinchiudere dentro una cella l’errore e l’inganno, potesse vincere la sofferenza per l’ennesimo accadimento tragico, come se nella riproposizione di una sordità trattamentale, vi fosse insita la chiave di accesso per riconsegnare all’opinione pubblica equilibrio e dignità.
            Dimenticando che in carcere, se il detenuto è collocato nella stessa condizione di quando vi è entrato, non solamente permarrà nell’indifferenza verso chi ha offeso, ma anche nell’impossibilità di comprendere il valore come persona e dignità umiliata.
            Sul carcere c’è tanto da fare più che da dire, soprattutto c’è tanto da sapere e conoscere per poter intervenire con la giusta volontà politica, ma la politica appare incapace di concorrere alla formazione dell’opinione pubblica, è più concentrata a moltiplicare i luoghi comuni, gli stereotipi possibili e impossibili, e ciò comporta una sequela infinita di rinculi, una confusione sugli interessi collettivi che ne tutelano diritti e garanzie.

            12/8/2008


            Questo articolo è bellissimo davvero


            News:
            A settembre, data da destinarsi, incontro a Roma fra il nostro gruppo e un altro comitato. Scopo dell'incontro: coesione e coordinamento azioni da portare avanti.
            Ultima modifica di VeNuSsS; 13-08-2008, 01:52.

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              Carceri, Sappe: Sempre più affollate e gravi carenze personale
              Roma, 13 ago (Velino) - “Rinnoviamo l’invito al Governo ed al Parlamento ad adottare nuove
              politiche penitenziarie per il Paese, visto il fallimento di quelle attuali come emerge
              impietosamente dai numeri, e a prevedere nella prossima finanziaria lo stanziamento di fondi per
              il ‘sistema carcere’. Sono oltre 55 mila i detenuti presenti nei 205 penitenziari italiani (case
              circondariali, di reclusione, istituti per le misure di sicurezza) a fronte di una capienza
              regolamentare di circa 43 mila posti”. È quanto dichiara Donato Capece, segretario generale del
              Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, che rivolge il suo appello al ministro della
              Giustizia Angelino Alfano ed al capo dell’Amministrazione penitenziaria Franco Ionta.
              “E sul fronte Personale che lavora nelle carceri i dati sono altrettanto allarmanti.
              Gli ultimi dati,
              riferiti al 31 luglio 2008, attestano la presenza di 55.250 detenuti presenti (ben oltre la capienza
              regolamentare pari a 42.991 posti), dei quali il 54 per cento imputati, il 44 per cento condannati
              ed il 2 per cento internati. Nello stesso mese dello scorso anno, 31 luglio 2007, erano 44.447.
              Non bisogna dimenticare che i detenuti che materialmente uscirono dal carcere per effetto
              dell’indulto sono stati circa 27 mila, a cui bisogna aggiungere quelli che ne hanno beneficiato pur
              non essendo fisicamente in un penitenziario: circa 6.800 che fruivano di una misura alternativa
              alla detenzione, circa 200 già usciti dal carcere per l’indultino del 2003 e 250 minori. E sul fronte
              Personale i dati sono altrettanto allarmanti”.

              Le carenze più consistenti si registrano in Lombardia Piemonte Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Liguria.
              il Personale amministrativo e tecnico è fortemente sotto organico di ben 2.300 unita!”.
              “Credo che il Ministro Alfano - continua Capece- dovrebbe mettere in evidenza, nella prossima riunione del Consiglio dei ministri, queste gravissime criticità, sollecitando quindi l’intero Governo Berlusconi a riservare appositi fondi nella prossima finanziaria per il ‘sistema carcere’. Non solo. Ritengo debba essere l’intero

              Parlamento a porre la questione penitenziaria tra le priorità d’intervento.

              News:
              A settembre, data da destinarsi, incontro a Roma fra il nostro gruppo e un altro comitato. Scopo dell'incontro: coesione e coordinamento azioni da portare avanti.

              sul portale www.eduprof.it post devianza , carcere adulti
              la proprietaria del sito (Emac) mi ha contattato e con ammirazione mi chiese se volevamo render pubbliche le nostre iniziative anche li... io ho accettato.... e cliccando sul link di seguito compare la pagina del blog.

              http://www.eduprof.it/index.php?name=MDForum&file=viewtopic&t=35



              Ultima modifica di VeNuSsS; 13-08-2008, 13:49.

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                Una notizia:
                stasera ho un colloquio con il segretario generale del Sappe...Donato Capece....ci aggiorniamo non appena sapro' qualcosa....in e mail.

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                  perchè tanto odio...(bis)

                  ...se non fosse che un domani potreste essere tutti/e colleghi, magari - se non nella stessa sede - nella stesso Provveditorato Regionale... continuerei a sorridere divertito di queste incredibili risse verbali/virtuali, che in fondo nascono (e moriranno) nel nulla, come quasi ogni flame che prima o poi si scatena in un forum che si rispetti, perchè già è triste litigare per la pagnotta, figuriamoci quando questa è ancora da venire

                  mi colpisce piuttosto un altro aspetto, ovvero la scarsa "empatia" (e a questo punto, presumo che ciascuno di voi sappia di cosa si tratta) nel cogliere i meccanismi che stanno dietro a questi (pseudo)conflitti... come farete - se e quando - dovrete dialogare con certi detenuti colpevolizznti e manipolatori, con certi operatori superficiali e opportunisti? come potrete sopravvivere, in questo micro-mondo di conflitti sedati ma mai risolti che è il carcere?

                  non voglio dire che la categoria degli educatori penitenziari, sia fatta da persone integerrime, iper-sensibili e iper-tolleranti, anzi ho visto questo e altro... però certe virtu personali andrebbero piano piano acquisite

                  può essere anche divertente riempire il tempo dell'incertezza e della snervante attesa, ma in voi rivedo ciò che ho visto per anni nei vari comitati di educatori e non solo, con il solo risultato di un indebolimento della forza globale della categoria... certo spesso questo può dipendere anche solo da 1 o 2 persone, ma anch'esse vanno capite (ripeto, qualsiasi sia la formazione accademica, la capacità empatica, dovrebbere essere una dote comune), e si può anche interagire in modo non-simmetrico per disinnescare le mine... beh, anche questo fa parte del mestiere (sicuramente molto più che tenere a mente tutti gli articoli del codice)

                  e riguardo le conflittualità che nascono dalle leadership dei vari "comitati dei vincitori" (e/o degli idonei), direi che i comitati ben poco possono per le assunzioni, poichè non si tratta di rivalersi per "diritti" (se così fosse, in Italia non ci sarebbero quasi più disoccupati, perchè con tutti i concorsi fatti, se avessero assunto vincitori e idonei, saremmo già a posto), perchè tutte le forme aggregative del personale penitenziario (in 18 anni di esperienza), sindacali, di categoria, comitati, etc. sono riuscite ad ottenere solo e quando riuscivano a mobilitare le lobby giuste o in quel momento politicamente al potere

                  sapevate, ad esempio, che sino a qualche anno fa quasi tutti i Direttori penitenziari (di Istituto e Servizio sociale) erano semplici funzionari di area C2 o C3? di colpo, ex lege, sono diventati tutti dirigenti (equiparati alla carriera di prefettura)! come hanno fatto? apparentemente una parte di loro si è coaugulata nel SIDIPE, piccolo sindacato autoreferenziale che ha deciso strategicamente di affiliarsi alla CISL per sostenere fortemente un emendamento da inserire in un altra norma in discussione in parlamento... ovviamente io dubito fortemente che qualche decina di sparuti funzionari sia riuscita in un colpo così grosso, solo perchè sarebbero stati capaci di dimostrare l'inequivocabile urgenza di rivedere il loro status giuridico-economico... ci sono altri interessi in gioco, e in questo caso le buone e influenti amicizie possono essere decisive

                  ricordatevi, che le battaglie non si vincono solo perchè si hanno buoni principi, ma soprattutto perchè i vincitori potranno restituire qualcosa a chi si è impegnato per sostenerli nella battaglia... ma toglietevi una cosa della testa, sul fatto che un ulteriore incremento di educatori potrebbe fare del bene ai detenuti o alla società, non gliene importa niente a nessuno, tranne nei casi in cui può avere avuto una funzione politicamente opportunistica e/o strumentale (vedasi ad es. quello che è accaduto per l'Indulto), per cui questo è un tasto troppo blando, se non anche controproducente (visto che non si fa altro che parlare di miliatri dappertutto, ritorno ai braccialetti elettronici, etc. ma quali educatori...)

                  alcuni educatori della Toscana sono sulla linea di uscire dall'Amministrazione Penitenziaria, altri propendono per una maggiore omogeneità di status con i Direttori e/o la Polizia penitenziaria... forse di questi tempi questa può essere la linea da sostenere, visto che le categorie che hanno potuto godere di migliori facilitazioni e/o attenzioni riguardo le assunzioni siano proprio quelle afferenti al Comparto Sicurezza... non so, è un argomento molto delicato, perchè va a toccare la dimensione etica e l'autonomia professionale del ruolo, però mi sembra una delle poche strade percorribili...(Capece ultima spiaggia)

                  siamo sotto ferragosto... l'altro giorno a Mamone (che è un carcere "aperto") un altro detenuto si è suicidato... domenica qui a Cagliari il collega Giovanni (Educatore C1, da appena 1 anno e mezzo), che doveva rientrare dalle ferie proprio lunedì, è stato trovato a casa colpito probabilmente da un infarto, lavorava tanto, forse troppo, in ogni caso ci dava l'anima, e non so se sia la cosa migliore, per un lavoro così delicato come questo, ma porterò la testimonianza della sua dedizione e lealtà nel cuore, quale seme di un insegnamento che verrà

                  e infine... portate pazienza, perchè un domani ve ne sarà chiesta molto di più...

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                    Bentornato claudio,
                    condivido pienamente il tuo ragionamento,ricordi ne avevamo parlato tempo addietro.. ti diro' che se devo aspettare anni per un'assunzione allora preferisco che gli educatori penitenziari diventino ruolo tecnico del corpo e che escano una volta e per tutti dal collassato dap..... io stasera parlero' con Capece... ma rinvio la questione a settembre quando lo incontrero'(assieme al gruppo).... e se c'è anche la minima possibilita' che assieme alle assunzioni del comparto sicurezza cosi tanto richieste da capece ci sara' anche la possibilita' di avviare una riforma al riguardo per avviare anche le assunzioni degli educatori..... non mi tirero' indietro.. il comparto sicurezza ragiona con grandi numeri.... ed è tutelato....non sono tutelati gli educatori figuariamoci i partecipanti ad un concorso....è questa la conclusione a cui sono giunta quando ne parlammo tempo fa.... io vedro' cosa mi dira' capece ma sono sicura che si interesserebbe a noi con un ruolo tecnico degli educatori...e passando al comparto sicurezza sicuramente anche gli educatori diventerebbero fondamentali per il sistema e la sicurezza.. eh?
                    Per questo invito tutti a partecipare al nostro incontro di settembre per poter decidere e coordinarci al meglio.
                    Nel frattempo noi del gruppo ci stiamo attivando per incontrare vari educatori e tastare piu da vicino la situazione
                    Ultima modifica di VeNuSsS; 13-08-2008, 15:50.

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                      Ultima news della giornata:
                      Un Onorevole del parlamento ha intenzione di avanzare un'interrogazione parlamentare al Ministro Alfano sul problema penitenziario...Attendiamo risposta per nostro inserimento nell'interrogazione.... in e mail i dettagli.

                      Scappo perche' una cena mi aspetta... ciaooo.

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