Originariamente inviato da antoniopap
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Sbagli pensando che sulla teoria generale del consumo o sull'economia del benessere ci sia poco da dire. Ci sono tanti di quei teoremi che un laureato se li sogna. Io ho indicato il Mas-Colell per farsi un'idea di quanto la microeconomia sia, di fatto, una branca della matematica. Ma va bene anche il Tirole (graduate anche questo, in inglese).
Forse non sono stato bravo a far comprendere quale sia il punto.
L'economia si studia a vari livelli di specializzazione.
A questo concorso, partendo dal presupposto che il titolo di studio richiesto sia la laurea, si pensa che allora gli studi per la laurea, rispolverati e/o ristudiati vadano più che bene. E' un pensiero errato. Il livello minimo richiesto lo determina anche la preparazione media dei concorrenti. Se molti, tanti concorrenti hanno una preparazione elevata, allora si alza inevitabilmente il livello e quindi un compito che all'esame universitario di micro frutterebbe un 30 qui non serve nemmeno a prendere il minimo richiessto. Non è un problema di scrivere o meno cose giuste ma, come detto, di specializzazione. Se tu (pardon, "il concorrente") fa un bel tema sulla teoria generale del consumo è possibile che si ritrovi con un voto molto asso, o al limite insufficiente, se altri concorrenti tirano giù, oltre al temino, le dimostrazioni di alcuni teoremi chiave (es. quello sulla hemicontinuity).
Io parlo per eseperienza pregressa e diretta. Poi ognuno faccia come crede.
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