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Banca d'Italia - Bando 76 Coadiutori - 01/02/2013

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    Ciao a tutti, ho svolto l'esercizio del profilo A di finanza, volevo sottoporvela, quantomeno per confrontare i risultati e vedere se ho agito bene.
    Esercizio: in t+1, si ha 150 di Equity e 150 di Debito (50 Debito a breve di scoperto e 100 Obbligazioni) rd in t è pari a 8% (4/50), a seguito dell'operazione diventa 10% (lo suggerisce già il testo). L'utile netto passa da 35 a 29, dato l'aumento degli interessi passivi da 4 a 10. Il valore di mercato dell'impresa è sempre uguale a 300, sia in t che in t+1. Il valore di mercato dei titoli emessi dall'azienda passa da E=200, Deb a breve= 50 e Obbl=50 a E=150, Deb a breve=50 e Obbl=100.
    Il rendimento delle azioni (ke) in t è 17,5% (Utile netto/E), in t+1 è 19,33% (coerente con la crescita della rischiosità legata alla crescita del leverage).
    Il monte dividendi passa da 35 a 29 (DIV=EPS), è il totale degli utili.
    Beta Leverage= (re-rf)/(rm-rf), quindi in t è 2,58 , in t+1 2,88 (coerente con la crescita della rischiosità).
    Il Beta delle attività è = (ra-rf)/(rm-rf), occorre quindi calcolare ra (re=ra+(ra-rd)*(D/E). Ra non è però costante, come suggeriscono MM, nei due periodi, in quanto si modifica rd: aumenta la rischiosità legata al leverage, quindi aumenta il rendimento richiesto dagli azionisti, ma anche dai sottoscrittori (lo dice il testo stesso). Per cui ra(t)=14,33%, ra(t+1)=14,66%, che coincide con il WACC.
    Il Beta del debito, infine, si ottiene come (rd-rf)/(rm-rf), ed è 1 in t, 1,33 in t+1, coerentemente con la crescita del rischio.

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      Originariamente inviato da nalbandian86 Visualizza il messaggio
      Ciao a tutti, ho svolto l'esercizio del profilo A di finanza, volevo sottoporvela, quantomeno per confrontare i risultati e vedere se ho agito bene.
      Esercizio: in t+1, si ha 150 di Equity e 150 di Debito (50 Debito a breve di scoperto e 100 Obbligazioni) rd in t è pari a 8% (4/50), a seguito dell'operazione diventa 10% (lo suggerisce già il testo). L'utile netto passa da 35 a 29, dato l'aumento degli interessi passivi da 4 a 10. Il valore di mercato dell'impresa è sempre uguale a 300, sia in t che in t+1. Il valore di mercato dei titoli emessi dall'azienda passa da E=200, Deb a breve= 50 e Obbl=50 a E=150, Deb a breve=50 e Obbl=100.
      Il rendimento delle azioni (ke) in t è 17,5% (Utile netto/E), in t+1 è 19,33% (coerente con la crescita della rischiosità legata alla crescita del leverage).
      Il monte dividendi passa da 35 a 29 (DIV=EPS), è il totale degli utili.
      Beta Leverage= (re-rf)/(rm-rf), quindi in t è 2,58 , in t+1 2,88 (coerente con la crescita della rischiosità).
      Il Beta delle attività è = (ra-rf)/(rm-rf), occorre quindi calcolare ra (re=ra+(ra-rd)*(D/E). Ra non è però costante, come suggeriscono MM, nei due periodi, in quanto si modifica rd: aumenta la rischiosità legata al leverage, quindi aumenta il rendimento richiesto dagli azionisti, ma anche dai sottoscrittori (lo dice il testo stesso). Per cui ra(t)=14,33%, ra(t+1)=14,66%, che coincide con il WACC.
      Il Beta del debito, infine, si ottiene come (rd-rf)/(rm-rf), ed è 1 in t, 1,33 in t+1, coerentemente con la crescita del rischio.
      tutto giusto (sempre secondo me) ma con alcuni dati mi trovo. con altri no.
      d'accordo sul fatto che in quest'esercizio i valori contabili siano i valori di mercato (dimostrazione EVA=0 quindi MVA=0)
      tuttavia il calcolo di rd io ho fatto 10/100=10% visto che il costo del debito deve tener conto del debito in tutte le sue forme (sia a breve sia a lungo) quindi poi in t+1 mi va a 12%.

      il mio dubbio rimane sulla modifica dell'utile in quanto è vero che nel testo si assume la costanza dei tassi quindi implicitamente posso affermare che gli interessi sul debito obbligazionario sia proporzionali all'ammontare del debito ma è altrettanto vero che in un mkt perfetto la struttura finanziaria non incide sugli utili attesi. io l'ho svolto in entrambe i modi e.. i numeri sembrano cmq tornare. il valore della società non cambia in entrambe i casi.

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        Originariamente inviato da orni Visualizza il messaggio
        tutto giusto (sempre secondo me) ma con alcuni dati mi trovo. con altri no.
        d'accordo sul fatto che in quest'esercizio i valori contabili siano i valori di mercato (dimostrazione EVA=0 quindi MVA=0)
        tuttavia il calcolo di rd io ho fatto 10/100=10% visto che il costo del debito deve tener conto del debito in tutte le sue forme (sia a breve sia a lungo) quindi poi in t+1 mi va a 12%.

        il mio dubbio rimane sulla modifica dell'utile in quanto è vero che nel testo si assume la costanza dei tassi quindi implicitamente posso affermare che gli interessi sul debito obbligazionario sia proporzionali all'ammontare del debito ma è altrettanto vero che in un mkt perfetto la struttura finanziaria non incide sugli utili attesi. io l'ho svolto in entrambe i modi e.. i numeri sembrano cmq tornare. il valore della società non cambia in entrambe i casi.
        che sollievo sentire che anche a voi ra e ba crescevano!!!inizio a sentirmi meglio.
        cmq secondo me se i calcoli sono sbagliati ma il ragionamento giusto la suff la si ottiene, anche perchè il commissario di finanza mi disse che come richiede la traccia non è fondamentale il calcolo ma argomentare le variazione anche senza nessun calcolo, poi ovviamente chi li calcola sale come punteggio.
        io invece da voi, ho calcolato prima re in t pari a utile su patrimonio.
        poi mi sono calcolalto il beta. con quel beta ho ottenuto tramite il capm per il tempo t, rd, ra.
        poi ho calcolato il beta unlevered, il beta levered e vai di nuovo a calcolarmi rd ra
        poi di li ho calcolato anche bd e ba.
        tutti aumentano perchè sale la leva da 0,5 a 1.
        il valore dell' impresa non l' ho calcolato ma ho posto che era pari al lato delle attività ( proposizione della legge di conservazione di valore di MM, e quindi era 300), anche il monte dividenti rimaneva pari agli utili del periodo t+1 ( che non ho calcolato) perchè per il terzo postulato di mm, la politica dei dividendi è irrilevante.
        cioè il valore dell' impresa e i dividendi non li ho calcolaati ma li ho commentati come voleva la traccia
        che ne pensate
        e

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          per me è un ragionamento che fila.
          trovare una variazione del valore di mercato (diverso da quello contabile) con il metodo patrimoniale forse portava ad una variazione p/bv troppo significativa, in un solo anno per una azienda che dichiaratamente distribuiva interamente gli utili?

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            Originariamente inviato da EuropeoCC Visualizza il messaggio
            A mio avviso i tre approcci di basilea 2 con il calcolo della PD c'entrano poco. Non a caso in alcuni casi è l'autorità che fornisce PD o solo LGD e EAD. Quegli approcci servono per il calcolo del capitale economico, alcuni di essi impongono alla banca di calcolarsi la PD. La domanda era di come calcolare la PD.

            Gli approcci a mio avviso sono i modelli statistici per assegnare lo score, i modelli basati sui mercati dei capitali (merton, kmv ecc. o anche quelli basati sulle opzioni) i modelli basati sul VAR (creditmetrics, Portfolio manager ecc.) e i rating delle agenzie esterne (le PD fornite dalle agenzie di rating).
            Non devo convincere nessuno per carità io concordo con quello che è stato detto nei post precedenti da insider ed altri. La risposta che tu accenni ha a che fare con la parte quantitativo-matematica della faccenda. A mio modestissimo parere la domanda andava letta nel suo complesso. Il tema riguardava organicamente l utilizzo dei metodi di calcolo della pd con il problema della prociclicità. In ogni caso sono interpretazioni della domanda ma come si è detto sopra la commissione valuta il grado di collegamento e di elaborazione della risposta dei vari elementi a supporto. I metodi che elenchi sono le metodologie con le quali le banche assegnano il rating alle controparti ( o le pd) nulla aggiungono sul come vengono applicati e come influenzano i bilanci degli intermediari

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              @Europeo

              Mi hai fatto anche venire il dubbio e ho riletto la traccia: parla esplicitamente di approcci teorici: cioè non voglio fare l'esegesi ma merton, opzioni e compagnia cantante sono modelli in cui sfido chiunque a tracciare pregi e limiti. Nemmeno il resti sironi che è praticamente l unico libro in italiano che li tratta diffusamente li mette a confronto con pro e contro. Ci sono modelli più o meno sofisticati quindi più o meno affidabili. Comunque se mi sbaglio trascorro Agosto in vacanza...not bad

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                Originariamente inviato da nalbandian86 Visualizza il messaggio
                Ciao a tutti, ho svolto l'esercizio del profilo A di finanza, volevo sottoporvela, quantomeno per confrontare i risultati e vedere se ho agito bene.
                Esercizio: in t+1, si ha 150 di Equity e 150 di Debito (50 Debito a breve di scoperto e 100 Obbligazioni) rd in t è pari a 8% (4/50), a seguito dell'operazione diventa 10% (lo suggerisce già il testo). L'utile netto passa da 35 a 29, dato l'aumento degli interessi passivi da 4 a 10. Il valore di mercato dell'impresa è sempre uguale a 300, sia in t che in t+1. Il valore di mercato dei titoli emessi dall'azienda passa da E=200, Deb a breve= 50 e Obbl=50 a E=150, Deb a breve=50 e Obbl=100.
                Il rendimento delle azioni (ke) in t è 17,5% (Utile netto/E), in t+1 è 19,33% (coerente con la crescita della rischiosità legata alla crescita del leverage).
                Il monte dividendi passa da 35 a 29 (DIV=EPS), è il totale degli utili.
                Beta Leverage= (re-rf)/(rm-rf), quindi in t è 2,58 , in t+1 2,88 (coerente con la crescita della rischiosità).
                Il Beta delle attività è = (ra-rf)/(rm-rf), occorre quindi calcolare ra (re=ra+(ra-rd)*(D/E). Ra non è però costante, come suggeriscono MM, nei due periodi, in quanto si modifica rd: aumenta la rischiosità legata al leverage, quindi aumenta il rendimento richiesto dagli azionisti, ma anche dai sottoscrittori (lo dice il testo stesso). Per cui ra(t)=14,33%, ra(t+1)=14,66%, che coincide con il WACC.
                Il Beta del debito, infine, si ottiene come (rd-rf)/(rm-rf), ed è 1 in t, 1,33 in t+1, coerentemente con la crescita del rischio.
                Scusa, io non ho fatto l'esercizio di finanza, ma vorrei capire: come mai dici che il valore dell'impresa non cambia? Io valora dell'impresa intendo valore dell'equity piu' valore del debito. Se WACC aumenta e il reddito operativo rimane costante, il valore dell'impresa dovrebbe scendere. Non vi pare?

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                  Per Torgent

                  Il sironi resti descrive bene i pregi e i limiti "degli approcci teorici." I modelli di vigilanza per me non sono teorici, anzi, sono proprio applicazioni. Applicazioni per uno scopo ben preciso: misurare i coefficienti obbligatori. L'approccio teorico invece, by definition, si deve svincolare da qualsiasi uso particolare. Merton ti dice che quella è la PD. Punto. Poi devi saperlo tu cosa farci. Inoltre, come ti dicevo, gli approcci di vigilanza in alcuni casi non prevedono proprio il calcolo della PD. Quindi è come se tu stessi dicendo di calcolare la PD con un modello che non calcola la PD

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                    Originariamente inviato da antoniopap Visualizza il messaggio
                    che sollievo sentire che anche a voi ra e ba crescevano!!!inizio a sentirmi meglio.
                    cmq secondo me se i calcoli sono sbagliati ma il ragionamento giusto la suff la si ottiene, anche perchè il commissario di finanza mi disse che come richiede la traccia non è fondamentale il calcolo ma argomentare le variazione anche senza nessun calcolo, poi ovviamente chi li calcola sale come punteggio.
                    io invece da voi, ho calcolato prima re in t pari a utile su patrimonio.
                    poi mi sono calcolalto il beta. con quel beta ho ottenuto tramite il capm per il tempo t, rd, ra.
                    poi ho calcolato il beta unlevered, il beta levered e vai di nuovo a calcolarmi rd ra
                    poi di li ho calcolato anche bd e ba.
                    tutti aumentano perchè sale la leva da 0,5 a 1.
                    il valore dell' impresa non l' ho calcolato ma ho posto che era pari al lato delle attività ( proposizione della legge di conservazione di valore di MM, e quindi era 300), anche il monte dividenti rimaneva pari agli utili del periodo t+1 ( che non ho calcolato) perchè per il terzo postulato di mm, la politica dei dividendi è irrilevante.
                    cioè il valore dell' impresa e i dividendi non li ho calcolaati ma li ho commentati come voleva la traccia
                    che ne pensate
                    e
                    No aspetta, io ho scritto nel post che il valore Dell impresa non cambia e il motivo e' perché a me ra non cambia, il fatto che rd cambi nn vuol dire che mm non valga...anzi. Mm ti dicono che cambia solo rd e re. Poi x Il resto torna. Cmq così e' come l avrei risolto io. La persona ha chiesto se i risultati tornavano e io ho risposto dicendo che in parte si è in parte no sottolineando la cosa di rd solo perché è una cosa di cui sono certa. Sull ra non mi sono espressa perché, x quanto sia convinta del ragionamento, non voglio creare discussioni sul perché e per come. Io l ho fatto x esercizio. tu ormai l hai fatto e Quindi un consiglio e' di nn fare affidamento sulle risoluzioni degli altri compresa me. Non sai come la commissione valuta.

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                      Originariamente inviato da orni Visualizza il messaggio
                      No aspetta, io ho scritto nel post che il valore Dell impresa non cambia e il motivo e' perché a me ra non cambia, il fatto che rd cambi nn vuol dire che mm non valga...anzi. Mm ti dicono che cambia solo rd e re. Poi x Il resto torna. Cmq così e' come l avrei risolto io. La persona ha chiesto se i risultati tornavano e io ho risposto dicendo che in parte si è in parte no sottolineando la cosa di rd solo perché è una cosa di cui sono certa. Sull ra non mi sono espressa perché, x quanto sia convinta del ragionamento, non voglio creare discussioni sul perché e per come. Io l ho fatto x esercizio. tu ormai l hai fatto e Quindi un consiglio e' di nn fare affidamento sulle risoluzioni degli altri compresa me. Non sai come la commissione valuta.
                      Rispolverando un po la teoria, qualcuno parlava di costi del dissesto. Nel caso specifico piu' dei costi del dissesto sembrano esservi costi di agenzia. I costi di agenzia fanno si che i debitori richiedano un tasso piu' alto. Questo fa diminuire il valore dell'impresa (aumenta il WACC con reddito operativo costante). Le fasi di turbolenza del mercato, sono proprio dovute a problemi di agenzia (adverse selection, moral hazard). A maggior ragione il testo parlava di mercati perfetti e assenza di fiscalità, ma nn parlava di mercati completi. I mercati incompleti possono far sorgere proprio, problemi di agenzia.
                      Soluzioni per le fasi di turbolenza? Risolvere i problemi di agenzia mediante covenants o mediante debito a struttura complessa (con equity kicker). Attivare strumenti di corporate governance efficaci (allineamenti di obiettivi tra azionisti e creditori). Una strategia che ho letto da qualche parte: portarsi a casa un fondo di private equity. I fondi di private equity, attraverso il loro attivismo, rimuovono le inefficienze da conflitti di interessi. Portarsi a casa nel senso, invece di farsi comprare da un fondo di private equity, farsi avanti per portarlo in seno alla società. Alta finanza!

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