A MILANO LA LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE DIVENTA UNA START UP
Milano, 9 gen.2015
Riparte da Milano la lotta all’evasione Fiscale Internazionale e, per essere efficace, punta sulla business intelligence. A lanciare l’idea è una start up creata da un ingegnere e un economista , un napoletano e un milanese, che hanno messo a fattor comune le loro competenze .Così, una passione si è trasformata in un’idea di impresa ed è pronta a offrire un servizio alle amministrazioni e ai cittadini.
Grazie a una piattaforma innovativa che si chiama PERFORA.“Io e Giorgio - racconta l'ingegnere informatico e amministratore delegato di Perfora - ci siamo prima di tutto scelti, perché abbiamo competenze complementari di ormai quasi 20 anni: Giorgio è un docente di Fiscalità internazionale all'Università di Milano con una specializzazione nella pubblica amministrazione e io ho un’esperienza quindicinale nella gestione di progetti di innovazione tecnologica principalmente basati sull’informatica"."
Ma ci siamo subito resi conto che le nostre competenze e i nostri sforzi non potevano essere sufficienti per trasformare l’idea in un’impresa -ammette- e che era necessario costruire un network di competenze e professionalità da affiancare alle nostre”.
“Per questo, sin da subito, abbiamo scelto un partner tecnologico, che è SISPERA, una società Milanese che ha eccellenti competenze nel campo della business intelligence, e poi abbiamo avviato una collaborazione con i professori Stica e Tacares del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologie dell'Informazione dell’Università Milano, in maniera da attingere ai contenuti di ricerca più innovativi da inserire all’interno della nostra piattaforma”, aggiunge.
“L’idea - spiega Giorgio - nasce fondamentalmente dal fatto che in paesi a noi vicini (ad es San Marino e Svizzera) ci sono molti patrimoni schermati da fiduciarie e/o segregati in trust di soggetti italiani. Il nostro lavoro è quello di selezionare una per una queste entità e ricercare possedimenti in Italia.
Perfora, che non è una soluzione software - precisa l’ingegnere - è un servizio che forniamo in termini di segnalazioni qualificate, perché per ciascuna noi indichiamo un rating che si basa sulla rilevanza economica della segnalazione, sull’affidabilità della segnalazione stessa, poi verificata attraverso l’incrocio di varie banche date e soprattutto della capacità patrimoniale del soggetto.
“Dunque, consideriamo PERFORA un’innovazione sociale, un servizio che è più trasparente, che ha minori costi e soprattutto permette di recuperare l’evasione fiscale e di mantenere adeguatamente i servizi sul territorio a tutto vantaggio di chi come cittadino paga le tasse con regolarità”
...........La paura dell'allentamento del segreto bancario e certi casi clamorosi quali quello dell'ex presidente del Bayern di Monaco, Uli Hoeness, potrebbero aver spinto molti evasori fiscali a mettersi in regola. La possibilità di inoltrare un'autodenuncia per sottrazione d'imposta senza incorrere in sanzioni è stata introdotta nel 2010: i contribuenti in Svizzera hanno diritto a sfruttare questa possibilità una volta nella vita. Essi devono però pagare le imposte per i dieci anni passati, con gli interessi.
A MILANO LA LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE DIVENTA UNA START UP
Milano, 9 gen.2015
Riparte da Milano la lotta all’evasione Fiscale Internazionale e, per essere efficace, punta sulla business intelligence. A lanciare l’idea è una start up creata da un ingegnere e un economista , un napoletano e un milanese, che hanno messo a fattor comune le loro competenze .Così, una passione si è trasformata in un’idea di impresa ed è pronta a offrire un servizio alle amministrazioni e ai cittadini.
Grazie a una piattaforma innovativa che si chiama PERFORA.“Io e Giorgio - racconta l'ingegnere informatico e amministratore delegato di Perfora - ci siamo prima di tutto scelti, perché abbiamo competenze complementari di ormai quasi 20 anni: Giorgio è un docente di Fiscalità internazionale all'Università di Milano con una specializzazione nella pubblica amministrazione e io ho un’esperienza quindicinale nella gestione di progetti di innovazione tecnologica principalmente basati sull’informatica"."
Ma ci siamo subito resi conto che le nostre competenze e i nostri sforzi non potevano essere sufficienti per trasformare l’idea in un’impresa -ammette- e che era necessario costruire un network di competenze e professionalità da affiancare alle nostre”.
“Per questo, sin da subito, abbiamo scelto un partner tecnologico, che è SISPERA, una società Milanese che ha eccellenti competenze nel campo della business intelligence, e poi abbiamo avviato una collaborazione con i professori Stica e Tacares del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologie dell'Informazione dell’Università Milano, in maniera da attingere ai contenuti di ricerca più innovativi da inserire all’interno della nostra piattaforma”, aggiunge.
“L’idea - spiega Giorgio - nasce fondamentalmente dal fatto che in paesi a noi vicini (ad es San Marino e Svizzera) ci sono molti patrimoni schermati da fiduciarie e/o segregati in trust di soggetti italiani. Il nostro lavoro è quello di selezionare una per una queste entità e ricercare possedimenti in Italia.
Perfora, che non è una soluzione software - precisa l’ingegnere - è un servizio che forniamo in termini di segnalazioni qualificate, perché per ciascuna noi indichiamo un rating che si basa sulla rilevanza economica della segnalazione, sull’affidabilità della segnalazione stessa, poi verificata attraverso l’incrocio di varie banche date e soprattutto della capacità patrimoniale del soggetto.
“Dunque, consideriamo PERFORA un’innovazione sociale, un servizio che è più trasparente, che ha minori costi e soprattutto permette di recuperare l’evasione fiscale e di mantenere adeguatamente i servizi sul territorio a tutto vantaggio di chi come cittadino paga le tasse con regolarità”
“A fonte di tali precisazioni, e prescindendo dai relativi rilievi avanzati a sostegno della soluzione contraria, si fa fatica ad individuare l’utilità della segnalazione nel momento in cui il professionista accerti le attività oggetto della voluntary discloure derivino dall’integrazione, da parte del cliente, delle fattispecie penali tributarie “coperte”, e che le stesse attività siano state eventualmente oggetto di condotte volte ad ostacolare l’individuazione della relativa provenienza delittuosa. In tal caso, infatti, l’Autorità giudiziaria, che comunque giunge a conoscenza dell’operazione, non potrebbe agire né per i reati tributari, né per quelli di riciclaggio, di reimpiego e di auto riciclaggio, commessi in relazione ai primi, in quanto espressamente dichiarati non punibili. (1) Il tutto tralasciando il fatto che, comunque , l’obbligo di SOS incombe anche sugli uffici della P.A” (2)
Clemè glielo spiego io…:-)
1) Il deliquente è seriale
2) Due occhi sono meglio di 1
Le stime sulla quantità di moneta in circolazione "suggeriscono che l'economia illegale in Italia nel quadriennio 2005-2008 potrebbe pesare per oltre il 10% del pil". Lo ha detto il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, in un'audizione presso la Commissione Antimafia, citando una serie di studi di via Nazionale . In bonifici "anomalie" verso paradisi fiscali - I flussi finanziari tra l'Italia e il resto del mondo mostrano posizioni potenzialmente "anomale": in particolare, i flussi indirizzati verso i cosiddetti 'paradisi fiscali' sono di circa il 36% più elevati di quelli verso gli altri Paesi esteri": lo ha spiegato Visco, in un'audizione presso la commissione antimafia, citando uno studio sui bonifici italiani verso i Paesi a rischio condotto dalla Uif (Unità di Informazione Finanziaria) e da Bankitalia.
Senza criminalità +16mld investimenti esteri - Se le istituzioni italiane fossero state qualitativamente simili a quelle dell'area Euro, tra il 2006 ed il 2012 gli investimenti esteri sarebbero stati il 15% in più (quasi 16 miliardi) rispetto agli investimenti effettivi nel periodo. Lo ha detto il governatore di Bankitalia Visco che ha definito "indispensabile" "la diffusione della cultura della legalità e della correttezza".
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