L'incoerenza invece è molto più difficile da verificare. Si misura utilizzando certi indici di riferimento, come l'indice di rotazione del magazzino: In pratica, le merci in un magazzino devono avere un certo ricambio nell'arco dell'anno: la quantità presunta di questo ricambio viene stabilita da indici di settore che tengono conto di diverse variabili come la categoria merceologica, le zone geografiche, il bacino di utenza e altro. Quando il magazzino dichiarato dagli imprenditori si discosta troppo da questi indici, c'è qualcosa che non va.
(domanda di ragioneria ma potrebbe essere sottodomanda ovunque......(ricordo che si parlava di pescheria e di pesci )
Si criteri di valutazione delle rimanenze codice civile...ma il peggio che ti può capitare è se ti chiedano differenze con il tuir
ad es...
la normativa fiscale si preoccupa soltanto di fissare IL VALORE MINIMO , ma non vieta valutazioni maggiori : la norma civilistica è invece più rigida e non consente valorizzazioni diverse (nè minori nè maggiori) rispetto ai metodi di valutazione previsti.
ps: in ogni caso, se civilisticamente viene iscritto in bilancio un valore superiore a quello fiscalmente riconosciuto, il valore avrà anche valenza fiscale. Se invece viene iscritto un valore inferiore a quello determinato applicando uno dei metodi fiscalmente previsti e ammessi (lifo, valore di mercato, media ponderata, fifo ecc) occorre effettuare una variazione in aumento in dichiarazione dei redditii
svalutazione ---> il cc fa riferimento ai prezzi anche successivi alla chiusura dell'esercizio. fino all'assemblea di approvazione del bilancio...per il fisco si ha riguardo ALL'ANDAMENTO DEI PREZZI DELL'ULTIMO MESE DELL'ESERCIZIO
altra cosa importante.....il fisco non ammette svalutazioni dei beni valutati a costi specifici
L’orientamento espresso dall’Agenzia delle Entrate è stato sconfessato dalla stessa Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 25297/2014, nella quale è stata sancita l’autonoma impugnabilità delle comunicazioni di irregolarità emesse a seguito del controllo automatico.
L’orientamento espresso dall’Agenzia delle Entrate è stato sconfessato dalla stessa Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 25297/2014, nella quale è stata sancita l’autonoma impugnabilità delle comunicazioni di irregolarità emesse a seguito del controllo automatico.
a.e ----> Infatti, ai fini dell’accesso alla tutela giurisdizionale innanzi ai giudici tributari è essenziale che il tenore dell’atto manifesti – circostanza che non si verifica con i c.d. “avvisi bonari” – una “pretesa tributaria compiuta e non condizionata, ancorché accompagnata dalla sollecitazione a pagare spontaneamente per evitare spese ulteriori …”.
La società nel frattempo è fallita e i due imprenditori sono anche accusati di bancarotta fraudolenta. Ma ciò non ha impedito ai rei di aprire un’altra società che agiva allo stesso modo, fermata anche questa dai finanzieri. L’operazione “Labirinto” è stata condotta insieme all’Eurojust, la cooperazione giudiziaria europea.
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