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    Allora è vero che vuoi fare Visco...... vuoi pure interrogare....
    Ma per favore....
    Speriamo che non sei nella regione dove ho concorso io... se mai dovessi "io" passare.... avrei dei seri problemi a lavorare con simili persone

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      Originariamente inviato da mbergs Visualizza il messaggio
      Allora è vero che vuoi fare Visco...... vuoi pure interrogare....
      Ma per favore....
      Speriamo che non sei nella regione dove ho concorso io... se mai dovessi "io" passare.... avrei dei seri problemi a lavorare con simili persone
      Barone, Barone (e non copiare mmmmmmbergs) ......ihihihihih 30 e lode ihihiihih con Visco .....
      I.Santacrocelover

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        se sei esperto di tecnica di copia e Incolla eh? dai prenditi la soddisfazione..... illustralo te.... io l'ho studiato ma un pò di anni fa.... quando ancora Visco non era stato accolto all'ombra della quercia... ma ho l'ulmiltà di ammettere che non lo ricordo......
        te sei umile? se ti viene un povero contribuente gli chiedi il teorema di Barone?

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          Originariamente inviato da mbergs Visualizza il messaggio
          Allora è vero che vuoi fare Visco...... vuoi pure interrogare....
          Ma per favore....
          Speriamo che non sei nella regione dove ho concorso io... se mai dovessi "io" passare.... avrei dei seri problemi a lavorare con simili persone
          Vabbuò me lo dici domani ....notte .....

          Domanda fatta alle 23.09, alle 23,20 un 30 e lode in Scienza delle Finanze non ha saputo ripsondere sul teorema di Barone.
          I.Santacrocelover

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            Originariamente inviato da mbergs Visualizza il messaggio
            se sei esperto di tecnica di copia e Incolla eh? dai prenditi la soddisfazione..... illustralo te.... io l'ho studiato ma un pò di anni fa.... quando ancora Visco non era stato accolto all'ombra della quercia... ma ho l'ulmiltà di ammettere che non lo ricordo......
            te sei umile? se ti viene un povero contribuente gli chiedi il teorema di Barone?
            Dai stavo scherzando.
            I.Santacrocelover

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              Ragazzi..... l'augurio che ci dobbiamo fare tutti... e di trovare dei commissari... con un pò più di intelligenza... immaginate una Commissione presieduta da Romasco anzichè da Romano ahahah

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                Originariamente inviato da mbergs Visualizza il messaggio
                Ragazzi..... l'augurio che ci dobbiamo fare tutti... e di trovare dei commissari... con un pò più di intelligenza... immaginate una Commissione presieduta da Romasco anzichè da Romano ahahah
                e chi è Romano
                I.Santacrocelover

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                  Originariamente inviato da romasco Visualizza il messaggio
                  Si si vorrei proprio vedere. Dimmi il teorema di Barone subito senza copiare dal testo ?
                  A seguito di un grande copia ed incolla da wikipedia fornisco la definizone del "mitico"Teorema di Barone (che, premetto, all'inizio credevo fosse il salumiere che si trova ai Decumani a Napoli). Lo do in pasto a voi commercialisti. Mi raccomando, fatene buon uso

                  Il Teorema di Barone, elaborato nel 1912 dal napoletano Enrico Barone, dimostra l'inefficienza economica di imposte indirette che determinano la distorsione dei prezzi dei beni sul mercato.
                  Dati due beni X ed Y, un individuo sceglierà la combinazione delle due variabili che più renderà elevata la sua utilità. Rappresentato in un grafico, il punto di tangenza fra la combinazione dei beni e la sua più elevata curva d'indifferenza.
                  Se si introduce una imposta diretta sul reddito si riduce il potere d'acquisto di un individuo senza alterare il prezzo dei beni sul mercato, causando solo un effetto reddito. In questo caso un individuo acquisterà meno quantità dei due beni senza alterare cambiare la propria preferenza per uno o per l'altro. Graficamente la pendenza rimane constante, ma trasla verso l'origine.
                  Nel caso, invece, si introduce un'imposta indiretta essa è distorsiva, ovvero introduce un effetto sostituzione, che provoca un cambiamento nelle preferenze dell'individuo. Questo infatti acquisterà la stessa quantità del bene non colpito da imposta, ma una misura inferiore di quello colpito. Graficamente cambia la pendenza della retta del vincolo di bilancio.
                  Nel grafico la curva d'indifferenza u0 (punto A) diventa u1 (punto B) con l'introduzione della tassa, ma con la restituzione della stessa la curva diventa u2 e cade nel punto C, che è differente da quello iniziale.
                  Una imposta diretta è preferibile ad un'imposta indiretta. La prima produce solamente un effetto reddito, la seconda crea un effetto sostituzione distorsivo del consumo.
                  Se si utilizza un’imposta indiretta ad valorem con aliquota uniforme (ad esempio l’IVA) si elimina l’effetto sostituzione, creando una situazione equivalente allpapplicazione di una imposta diretta.
                  Matematicamente, ponendo uguali t1 = t2 si garantisce è l’invarianza dei prezzi relativi: [(1+t1) p1 /(1+t2) p2]= (p1 / p2).
                  Una imposta diretta è preferibile ad un'imposta indiretta. La prima produce solamente un effetto reddito, la seconda crea un effetto sostituzione distorsivo del consumo.
                  Se si utilizza un’imposta indiretta ad valorem con aliquota uniforme (ad esempio l’IVA) si elimina l’effetto sostituzione, creando una situazione equivalente allpapplicazione di una imposta diretta.
                  Matematicamente, ponendo uguali t1 = t2 si garantisce è l’invarianza dei prezzi relativi: [(1+t1) p1 /(1+t2) p2]= (p1 / p2).

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                    Originariamente inviato da Plynskin Visualizza il messaggio
                    A seguito di un grande copia ed incolla da wikipedia fornisco la definizone del "mitico"Teorema di Barone (che, premetto, all'inizio credevo fosse il salumiere che si trova ai Decumani a Napoli). Lo do in pasto a voi commercialisti. Mi raccomando, fatene buon uso

                    Il Teorema di Barone, elaborato nel 1912 dal napoletano Enrico Barone, dimostra l'inefficienza economica di imposte indirette che determinano la distorsione dei prezzi dei beni sul mercato.
                    Dati due beni X ed Y, un individuo sceglierà la combinazione delle due variabili che più renderà elevata la sua utilità. Rappresentato in un grafico, il punto di tangenza fra la combinazione dei beni e la sua più elevata curva d'indifferenza.
                    Se si introduce una imposta diretta sul reddito si riduce il potere d'acquisto di un individuo senza alterare il prezzo dei beni sul mercato, causando solo un effetto reddito. In questo caso un individuo acquisterà meno quantità dei due beni senza alterare cambiare la propria preferenza per uno o per l'altro. Graficamente la pendenza rimane constante, ma trasla verso l'origine.
                    Nel caso, invece, si introduce un'imposta indiretta essa è distorsiva, ovvero introduce un effetto sostituzione, che provoca un cambiamento nelle preferenze dell'individuo. Questo infatti acquisterà la stessa quantità del bene non colpito da imposta, ma una misura inferiore di quello colpito. Graficamente cambia la pendenza della retta del vincolo di bilancio.
                    Nel grafico la curva d'indifferenza u0 (punto A) diventa u1 (punto B) con l'introduzione della tassa, ma con la restituzione della stessa la curva diventa u2 e cade nel punto C, che è differente da quello iniziale.
                    Una imposta diretta è preferibile ad un'imposta indiretta. La prima produce solamente un effetto reddito, la seconda crea un effetto sostituzione distorsivo del consumo.
                    Se si utilizza un’imposta indiretta ad valorem con aliquota uniforme (ad esempio l’IVA) si elimina l’effetto sostituzione, creando una situazione equivalente allpapplicazione di una imposta diretta.
                    Matematicamente, ponendo uguali t1 = t2 si garantisce è l’invarianza dei prezzi relativi: [(1+t1) p1 /(1+t2) p2]= (p1 / p2).
                    Una imposta diretta è preferibile ad un'imposta indiretta. La prima produce solamente un effetto reddito, la seconda crea un effetto sostituzione distorsivo del consumo.
                    Se si utilizza un’imposta indiretta ad valorem con aliquota uniforme (ad esempio l’IVA) si elimina l’effetto sostituzione, creando una situazione equivalente allpapplicazione di una imposta diretta.
                    Matematicamente, ponendo uguali t1 = t2 si garantisce è l’invarianza dei prezzi relativi: [(1+t1) p1 /(1+t2) p2]= (p1 / p2).
                    Insomma bello no ?
                    I.Santacrocelover

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                      Per la Cronaca Romano era il predecessore di Befera....
                      proprio nominato da Visco... (intimo amico)...
                      ...

                      Ahhh grazie per il salume

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                      Sto operando...
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