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domande contabilità aziendale

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    #61
    Originariamente inviato da pacci Visualizza il messaggio
    Considerato che comunque mi aspettano un bel po’ di ore di tensione da trascorrere sveglio... NO COMMENT...
    mi cimento nella risposta a stò quesito.

    Innanzitutto bisogna scindere l’aspetto civilistico da quello fiscale.

    Per quanto riguarda l’aspetto civilistico penso che quanto hai postato sia sostanzialmente corretto…

    Ma mi soffermo sul punto di vista fiscale

    I riferimenti sono, a parte il TUIR, l’art. 4 del D.P.R. 441/97 e, tra gli altri, la Circ. Agenzia Entrate – Direzione Centrale Accertamento del 02/10/2006 n. 31, seppur destinata alle aziende della grande distribuzione.

    Cercando di sintetizzare… in caso di perdita di beni per motivi indipendenti dalla volontà del contribuente (furti e ammanchi) l'eliminazione in contabilità delle quantità non più esistenti nell'inventario fisico deve essere giustificata da apposita documentazione rilasciata da enti autorizzati.
    Nel caso specifico un giustificativo documentale (a mò di esempio estremamente semplicistico… una fattura dell’ASL per la disinfestazione dei locali) è un elemento di valutazione necessario, ma forse non sufficiente (in quanto priva di certezza sul quantitativo divorato dai topi).
    Il contenzioso prolifera ogniqualvolta l'ammontare delle rimanenze indicate in contabilità e nel bilancio sia inferiore rispetto a quello riscontrato da una verifica delle giacenze effettive, in quanto l'Amministrazione Finanziaria potrà sempre sostenere – seppur parzialmente - che l'ammontare differenziale di beni sia stato ceduto a terzi, e pertanto potrà pretendere il pagamento delle maggiori II.DD. ed IVA ad esso relative, oltre alle sanzioni.
    Quindi la deducibilità, seppur accettabile da un punto di vista civilistico, potrà sempre essere soggetta a contestazioni da parte dell’A.F. in termini di imponibile soggetto a tassazione.
    L’azienda dovrà quindi necessariamente prendere in considerazione l’opportunità (a seconda del caso specifico) di apportare eventuali "variazioni in aumento al reddito civilistico" e/o valutare congruamente i beni in magazzino ai fini della determinazione del reddito fiscale per eliminare e/o annullare il cosiddetto “rischio fiscale”.
    Tale soluzione è la più prudenziale, ma soprattutto la più corretta immaginabile… a meno che non sia possibile quantificare, determinare ma soprattutto GIUSTIFICARE con “estrema precisione” la quantità degli ammanchi e/o del calo dei prodotti in magazzino. Cosa alquanto improbabile!

    Buona notte… a tutti…
    Non vorrei risultare petulante ma è esattemente quello che ho detto io nel mio intervento.

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      #62
      Originariamente inviato da Eleonora-77 Visualizza il messaggio
      Non vorrei risultare petulante ma è esattemente quello che ho detto io nel mio intervento.
      BUONGIORNO A TUTTI...!!!!

      Ele, naturalmente a te riservo un buongiorno particolare...!!!!

      PPalaia....

      Naturalmente non ho nulla da aggiungere... perfetto quanto detto da kyr sui principi contabili, le registrazioni proposte, e dagli altri sui "requisiti per la deducibilità", e le "pezze d'appaggio" per evitare che quei rompi dei funzionari dell'AE ci facciano il .... ...!!! (l'obra degli SdS aleggia su tutti...!!!!)
      Ultima modifica di Signatrade; 23-09-2008, 10:08.

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        #63
        Per quanto riguarda i testi su cui studiare contabilità, da (spero quasi ex) dottore commercialista io consiglierei un qualsiasi manuale di contabilità del SOLE 24 ORE, come ad esempio il Facchinetti, e soprattutto studiare bene codice civile, principi contabili dell'OIC e magari gli IAS. Questo nell'ottica che si sta andando a fare un lavoro ed è forse meglio abbandonare la preparazione su manuali scritti per studenti universitari.

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          #64
          Originariamente inviato da Signatrade Visualizza il messaggio
          BUONGIORNO A TUTTI...!!!!

          Ele, naturalmente a te riservo un buongiorno particolare...!!!!

          PPalaia....

          Naturalmente non ho nulla da aggiungere... perfetto quanto detto da kyr sui principi contabili, le registrazioni proposte, e dagli altri sui "requisiti per la deducibilità", e le "pezze d'appaggio" per evitare che quei rompi dei funzionari dell'AE ci facciano il .... ...!!! (l'obra degli SdS aleggia su tutti...!!!!)
          Grazie Signa sono felice di ricevere le tue attenzioni particolari...

          Buongiorno anche a te

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            #65
            Originariamente inviato da Boriss Visualizza il messaggio
            Per quanto riguarda i testi su cui studiare contabilità, da (spero quasi ex) dottore commercialista io consiglierei un qualsiasi manuale di contabilità del SOLE 24 ORE, come ad esempio il Facchinetti, e soprattutto studiare bene codice civile, principi contabili dell'OIC e magari gli IAS. Questo nell'ottica che si sta andando a fare un lavoro ed è forse meglio abbandonare la preparazione su manuali scritti per studenti universitari.
            Ciao Boris, puoi dirmi, se lo conosci, che ne pensi di questo? Preciso che non ho mai studiato contabilità nella mia vita...a parte ovviamente quel pochino necessario per i quiz

            http://shop.wki.it/Ipsoa/Libri/conta...io_s19979.aspx

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              #66
              Credo che possa andare come infarinatura generale. Se non sai nulla di contabilità, puoi cominciare da questo o altro equivalente. Il fatto è che non ho idea di che preparazione occorra per l'orale. IPSOA ad esempio fa il Memento contabile, che è quello che diamo alle nostre impiegate che tengono la contabilità per i clienti. Lì c'è tutto, ma c'è un mare di pagine e lo integrerei comunque con i principi contabili che sono un altro mare di pagine. Questo però per una contabile che deve tenere le scritture per un bel po' di clienti diversi. A giudicare dai quesiti che ho visto per il primo scritto del concorso, alquanto semplici e di base, il libro che segnali basterebbe e avanzerebbe. Ma chissà...

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                #67
                Grazie Boris. Vediamo un po'

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                  #68
                  Ho dato un'occhiata al memento contabile. Sicuramente è fatto bene. Solo che mi sembra troppo lungo per chi come me deve iniziare dalle basi. Mi sa che mi perderei tra le pagine. A parte che forse il tempo che avremo a disposizione non ci consentirà di approfondire così tanto

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                    #69
                    Boris, mi sai dire se a livello di argomenti (lasciando stare l'ampiezza della trattazione) il libro dell'Ipsoa è completo?

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                      #70
                      Mah, direi di sì. In generale, la ragioneria ha come macrosettori le rilevazioni contabili, le scritture di rettifica di fine anno, il bilancio civilistico. Già l'analisi dei bilanci per indici mi sembra addirittura superfluo studiarla ora.
                      Auspico comunque che l'orale abbia un taglio molto pratico, centrato sul saper usare gli strumenti che dovresti aver conosciuto durante il tirocinio. Altrimenti mi pare abbia poco senso rimettersi a studiare le stesse cose che hai già studiato per il primo scritto. Concordo che il Memento contabile è forse troppo. Volendo imparare un po' di ragioneria, forse mi affiderei, dopo aver studiato sull'IPSOA o simili, a qualche eserciziario di Ragioneria 1 per l'università. A miei tempi, qui a Torino usavamo il Dezzani.

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