Dai vostri interventi mi semba che il quadro della situazione sia chiaro.
Anch'io confermO il fattore C ( per chi è laureato in giurisprudenza è una buone dose di C pescare una domanda di diritto piuttosto che una di statistica ).
Tuttavia pensavo anche che il sistema in questione potesse garantire una maggior trasparenza ed imparzialità; anzi si potrebbe ingenuamente ritenere che queste finalità vengano ricercate a tal punto da sacrificare ogni altro criterio di valutazione discrezionale ( se Tizio non ha risposto alla domanda x, anche se è stato perfetto nelle precedenti, il sistema mi impone di considerarlo non idoneo, o di penalizzarlo con un voto molto basso ).
Ma se invece, nei fatti, capita che chi fa scena muta viene premiato con 27,5 e chi risponde benissimo a tutte e tre le domande viene giudicato con appena 24, mi chiedo che senso abbia insistere con questo metodo. La penalizzazione dovuta al caso non ha bisogno di essere aggiunta ad altro tipo di penalizzazioni.
Piuttosto, sarebbe più coerente che la commissione levasse la maschera dietro cui si cela ( le tre fantomatiche urne ) perchè il suo gioco ormai è palese a tutti.
Riempire poi l'urna di domande di statistica e ridurre drasticamente il numero di domande di diritto è un artifizio di bassa lega.
E come ho scritto in altri post, questi giochini si ritorcerannno contro l'AE perchè gli incompetenti che vengono assunti in luogo di tanti competenti che restano a casa, non credo ne aumenteranno l'efficienza.
Ma forse ho una visione troppo idealista, lontana dalla realtà del pubblico impiego, in cui probabilmente obiettivi da raggiungere non esistono ed è già tanto se si riesce a limitare i danni...
Anch'io confermO il fattore C ( per chi è laureato in giurisprudenza è una buone dose di C pescare una domanda di diritto piuttosto che una di statistica ).
Tuttavia pensavo anche che il sistema in questione potesse garantire una maggior trasparenza ed imparzialità; anzi si potrebbe ingenuamente ritenere che queste finalità vengano ricercate a tal punto da sacrificare ogni altro criterio di valutazione discrezionale ( se Tizio non ha risposto alla domanda x, anche se è stato perfetto nelle precedenti, il sistema mi impone di considerarlo non idoneo, o di penalizzarlo con un voto molto basso ).
Ma se invece, nei fatti, capita che chi fa scena muta viene premiato con 27,5 e chi risponde benissimo a tutte e tre le domande viene giudicato con appena 24, mi chiedo che senso abbia insistere con questo metodo. La penalizzazione dovuta al caso non ha bisogno di essere aggiunta ad altro tipo di penalizzazioni.
Piuttosto, sarebbe più coerente che la commissione levasse la maschera dietro cui si cela ( le tre fantomatiche urne ) perchè il suo gioco ormai è palese a tutti.
Riempire poi l'urna di domande di statistica e ridurre drasticamente il numero di domande di diritto è un artifizio di bassa lega.
E come ho scritto in altri post, questi giochini si ritorcerannno contro l'AE perchè gli incompetenti che vengono assunti in luogo di tanti competenti che restano a casa, non credo ne aumenteranno l'efficienza.
Ma forse ho una visione troppo idealista, lontana dalla realtà del pubblico impiego, in cui probabilmente obiettivi da raggiungere non esistono ed è già tanto se si riesce a limitare i danni...
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