sovversivo stai tranquillo e non avere fretta, lo cose le abbiamo fatte piano piano, è sempre bene, arriverà il tuo momento entro giugno 2009
mi dispiace ma su questa cosa non siamo d'accordo e al tel ti ho spiegato anche il perchè.
così come l'AE ha iniziato a chiamare a gennaio 2008, così l'AD dovrebbe ricominiciare a farlo a gennaio 2009...
se, però, per tutti gli altri idonei va bene essere chiamati in primavera o estate 2009, allora io vi ringrazio per avermi reso partecipe delle vostre battaglie, ma stavolta lascio il forum e resto immobile a leggere i vostri post...
mi dispiace, ma certe cose dovrebbero andare in automatico, senza aiuti politici! questo atteggiamento dell'AD nei nostri confronti è un atteggiamento che non condivido... l'AE non ha fatto tutte ste storie per assumerci! ha rispettato la legge e l'ha fatto subito!
se a voi sta bene così, a me onestamente non sta bene affatto!
ragion per cui, tanti auguri a tutti... e buon proseguimento!
Un disegno di legge che ha avuto il via libera del Servizio bilancio della Camera e tre collegati in discussione in Parlamento. È questo l'architrave della manovra finanziaria per il 2009.
Una manovra composita. In prima fila c'è infatti il disegno di legge Finanziaria, che il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha definito «leggera», alla luce delle modifiche introdotte con la «manovra d'estate» (decreto legge 112/08, convertito dalla legge 133/08). Ma accanto a questo provvedimento ci sono altri tre disegni di legge, cosiddetti «collegati» alla manovra. Nati dallo stralcio del disegno di legge 1441 collegato alla «manovra d'estate», i tre Ddl proseguendo a velocità diverse il loro percorso parlamentare. Si tratta del collegato «lavoro» (atto Camera 1441-quater), del collegato «sviluppo» (atto Camera 1441-ter) e del collegato «giustizia e pubblica amministrazione» (atto Camera 1441-bis), ora al Senato.
Il disegno di legge Finanziaria 2009, che porterà a una correzione dell'indebitamento basata per tre quinti su aumenti delle entrate, ha superato mercoledì 15 ottobre l'esame del Servizio bilancio della Camera. I tecnici di Montecitorio hanno preso atto delle nuove previsioni del Governo (contenute della Nota al Dpef e nella Rpp che stima ancora una crescita del Pil annuale dello 0,5%) e confermano che, anche alla luce del peggiorato quadro congiunturale, non si profila al momento la necessità di una nuova correzione sui saldi del triennio. Il rispetto del Patto di stabilità e crescita, insomma, viene mantenuto. Con la conferma di un miglioramento dello 0,5% annuo del deficit, destinato all'azzeramento (o quasi) nel 2001.
Sul Ddl del bilancio annuale e pluriennale, per la prima volta presentato in versione snella e "tabellare", le richieste di chiarimento al Governo tuttavia rimangono. Servono «indicazioni più puntuali» sulle nuove previsioni di saldo netto da finanziare «al fine di escludere la sussistenza di effetti sugli altri saldi di finanza pubblica». E non mancano i rilievi su contenuti specifici di una certa portata. Come, per esempio, gli oneri previsti per il rimborso dell'Iva sulle auto aziendali o le risorse stanziate per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
Commenta