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Idonei Entrate - AGENZIA DOGANE

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    Originariamente inviato da faberdillino Visualizza il messaggio
    come l'anno scorso la norma sembra essere abbastanza chiara, si parla di nuove assunnzioni: dunque non sono interessati ne i cfl che devono esssere convertiti, ne quelli che devono essere chiamati a giorni.
    solita prassi, si fa caciara, si attende il parere scontato della funz. pubblica e poi si procederà alla firma dei nuovi c.f.l e alla conversione di quelli già assunti lo scorso anno.
    al max per fare sta farsa, potrebbbero slitttare di qualche giorno le date sia degli uni che degli altri.
    Ottimo atteggiamento complimenti!
    tanto alla fine male che vada ci vanno di mezzo solo gli ultimi idonei!

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      Penso questo non sia l'approccio corretto: è interesse di tutti essere assunti, quindi cerchiamo di essere uniti e solidali anche perchè le stesse stabilizzazioni dei cfl verranno scaglionate nel tempo, e se il meccanisco si inceppa ci sarebbero ripercussioni per tutti.
      E' pur vero che la cosa più pressante è l'attuale chiamata, ma risolto il busillis, va da sè che l'ultimo e definitivo scorrimento previsto per novembre diventi fisiologico.
      Apprezzo molto gli interventi ed il sostegno dei cfl e, soprattutto il lavoro del comitato, che rappresenta lo zoccolo duro, l'anima unitaria che racchiude tutte le nostre aspirazioni ed obiettivi comuni:l'assunzione di tutti gli idonei e la stabilizzazione a tempo indeterminato di tutti gli assunti con cfl.
      I have a dream, you have a dream and the dream is just the same!!!!!

      Originariamente inviato da Dproject Visualizza il messaggio
      Ottimo atteggiamento complimenti!
      tanto alla fine male che vada ci vanno di mezzo solo gli ultimi idonei!

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        Commissioni Riunite V e VI - Resoconto di martedì 7 luglio 2009


        Pag. 15






        SEDE REFERENTE
        Martedì 7 luglio 2009. - Presidenza del presidente della VI Commissione, Gianfranco CONTE. - Intervengono il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas ed il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.
        La seduta comincia alle 12.10.
        DL 78/09: Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali.
        C. 2561 Governo.

        (Esame e rinvio).

        Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento.
        Chiara MORONI (PdL), relatore per la V Commissione, rileva preliminarmente come il provvedimento in esame si inserisca nella scia dei provvedimenti già assunti dal Governo per fronteggiare la crisi economica e finanziaria. Al riguardo evidenzia come, a prescindere dal giudizio sul merito degli interventi, non si possa che prendere atto con soddisfazione della volontà del Governo di affrontare la crisi in maniera costante, con un approccio flessibile e adattabile nel tempo.
        Sempre in linea generale, sottolinea come il provvedimento si articoli principalmente in due ambiti: interventi anticrisi e interventi antievasione. Il valore complessivo della manovra è di 5,5 miliardi, 1,5 saranno investiti nel 2009, mentre i restanti 4 nel 2010; l'obiettivo è quello di mobilitare risorse per 30-40 miliardi. Tra queste segnala come le risorse sbloccate per i pagamenti alle pubbliche amministrazioni ammontino a 23 miliardi di euro.
        Nel rinviare, per una completa disanima dei profili finanziari del provvedimento, alla documentazione predisposta dagli Uffici, illustra le disposizioni più significative dello stesso riconducibili alla competenza della Commissione Bilancio.




        Segnala poi come l'articolo 17 rechi un insieme di disposizioni in materia di enti pubblici, volte a razionalizzarne l'operato e a potenziare i relativi controlli. Il medesimo articolo reca significative disposizioni in materia di razionalizzazione della spesa pubblica degli enti pubblici e delle amministrazioni vigilanti, nonché in materia di assunzioni di personale nelle pubbliche amministrazioni. In particolare, il comma 1 differisce al 31 ottobre 2009 il termine per la soppressione automatica, disposta dal decreto-legge n. 112 del 2008, degli enti pubblici non economici per i quali non si sia provveduto ai regolamenti di riordino. La disposizione precisa inoltre che, per non procedere alla soppressione, è sufficiente che i regolamenti di riordino siano stati approvati preliminarmente dal Consiglio dei ministri e non emanati definitivamente. Insieme al comma 6 si interviene sui principi e criteri direttivi per il riordino, la trasformazione, la fusione degli enti ed organismi pubblici disposta dall'articolo 2, comma 634 della legge n. 244 del 2007, inserendo anche la previsione della riduzione degli uffici dirigenziali, nonché della riduzione da parte delle amministrazioni vigilanti degli uffici dirigenziali. Di particolare rilievo risultano le disposizioni di contenimento della spesa dei medesimi enti.
        Al comma 3, si prevede che a ciascuna amministrazione vigilante siano assegnati, con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione, specifici obiettivi di risparmio. Nelle more del perseguimento di tali obiettivi, ai sensi del comma 4, il Ministero dell'economia e delle finanze è autorizzato ad accantonare e rendere indisponibile una quota di risorse delle dotazioni di bilancio rimodulabili ai sensi dell'articolo 60, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008. Inoltre, ai sensi del comma 7, nelle more del conseguimento degli obiettivi di spesa le amministrazioni e gli enti interessati non possono procedere a nuove assunzioni di personale.

        Maurizio FUGATTI (LNP), relatore per la VI Commissione, rileva innanzitutto come il decreto-legge n. 78 del 2009 si componga di 26 articoli, attinenti ad un ambito piuttosto vario di materie, e sia suddiviso in due parti, la prima dedicata ad interventi sull'economia reale, la seconda recante interventi sul bilancio pubblico. Nella prima Parte, il Titolo I reca disposizioni volte a contrastare i fenomeni della crisi economica in atto, il Titolo II reca norme volte a contrastare l'evasione e l'elusione internazionale.
        Sottolinea quindi come il decreto-legge intervenga per dare incentivi all'economia del nostro Paese in un momento di crisi economica che investe le maggiori economie mondiali, ricordando, peraltro, che non si tratta del primo provvedimento adottato dal Governo per rispondere alla recessione, in quanto esso si inserisce all'interno di un percorso di interventi legislativi che hanno la funzione di salvaguardare il più possibile il Paese, i lavoratori e le attività produttive.
        Evidenzia quindi come i principi di politica economica che sono alla base del decreto-legge n. 78 del 2009 siano simili a quelli che hanno ispirato i provvedimenti finora approvati, e si fondino in primo luogo sull'idea di un fisco che non mira solo a tassare, ma che punta ad incentivare le attività produttive e a metterle nella condizione di poter operare dinamicamente all'interno dei mercati nazionali ed internazionali.


        Passando ai contenuti specifici del decreto-legge n. 78 del 2009, segnala, per quanto riguarda gli ambiti di competenza della Commissione Finanze, le disposizioni che di seguito illustra.
        Nell'ambito delle disposizioni recate dall'articolo 17, relative sostanzialmente alla disciplina ed ai controlli su enti pubblici, il comma 31 prevede che il Presidente della Corte dei conti possa disporre che le sezioni riunite della medesima Corte adottino pronunce di orientamento generale, al fine di superare le difformità di indirizzo emerse nelle sentenze delle diverse sezioni regionali di controllo, le quali sono tenute a conformarsi all'indirizzo delle sezioni riunite. La norma è esplicitamente finalizzata a garantire l'unitarietà nelle funzioni di coordinamento della finanza pubblica attribuite dalla Corte, anche in relazione al processo di realizzazione del federalismo fiscale.

        OgnUno faccia le sue osservaZIONI. UN PROBLEMA COMUNQUE C'è.



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          Provate a chiedere a quelli della cgil (in primis pastorino) cosa ne pensano di questa situazione !!!!
          Vi ricordo che il signore (anzi senza signore!) si e' sempre opposto al nostro ingresso in ad perche' toglievamo posti per il passaggio di aree. E dire che ad oggi c'e' ancora gente cfl che si iscrive a questo sindacato. Bravi...complimenti per la scelta.....!!!!

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            Originariamente inviato da BASKO Visualizza il messaggio
            Provate a chiedere a quelli della cgil (in primis pastorino) cosa ne pensano di questa situazione !!!!
            Vi ricordo che il signore (anzi senza signore!) si e' sempre opposto al nostro ingresso in ad perche' toglievamo posti per il passaggio di aree. E dire che ad oggi c'e' ancora gente cfl che si iscrive a questo sindacato. Bravi...complimenti per la scelta.....!!!!

            se sempre saputo che la cgil fa politica e vive di questo sono i sindacalisti della peggior specie fanno finta di parlare per i disoccupati e la povera gente ma in fondo difendono solo gli interessi loro e soprattutto dei loro distaccati e sindacalisti di professione e per soldi .
            infatti la cgil è uno dei pochi sindacati che non sè mai interessato a quasta situazione dimostrato anche oggi nessuno di loro se ne sta occupando anzi credo che sono contenti spero che se vi sono dei cfl che si sono iscritti alla cgil ora hanno capito veramente e li mollino
            le persone intelligenti questo lo capiscono

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              Federazione Nazionale UGL Agenzie Fiscali

              Ecco un primo parere chiesto alla FP


              Spett.le
              Ministero della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione

              Dipartimento della Funzione Pubblica

              e p.c. Agenzia delle Dogane A.P.O.I.





              e p.c. Ufficio Legislazione Tributaria del Ministero delle Finanze



              Oggetto: Richiesta interpretazione
              Art. 17, comma 7 secondo periodo , Dl. n. 78 del 1.7.2009

              In riferimento al testo normativo di cui in oggetto, richiediamo il parere di questa spettabile

              Amministrazione in riferimento alla posizione degli idonei dell’agenzia delle entrate da assumere

              presso l’agenzia delle dogane ai sensi dell’art.1 comma 345 e 346 della L. Finanziaria 2008,

              nonché di tutti coloro in contratto di formazione lavoro, che attendono la trasformazione del

              contratto a tempo indeterminato.
              In particolare i candidati idonei delle entrate delle procedure bandite nel 2005 e nel 2007 sono
              confluiti in una graduatoria unica nazionale approvata dall’agenzia delle entrate con atto n. 3467 /
              2008. Di questa graduatoria rimangono ancora fuori a tutt’oggi circa 180 persone da assumere
              presso l’Agenzia delle Dogane. L’Agenzia delle Dogane che ha intanto espletato tutte le formalità
              propedeutiche all’assunzione , ha con atto 94144/RU del 09/07/2009 sospeso l’iter delle
              assunzioni sulla base dell’art. 17, comma 7 del decreto legge n.78 del 01/07/2009
              PERTANTO
              Ritenendo, che il problema è legato alla interpretazione dei commi 3, 5, 6 e 7 del DL. n.78 del
              01.07.2009 derivanti dal contenimento strutturale della spesa da conseguire a decorrere dall'anno
              2009, nonché alla struttura del comma 7, dell’art. 17 del decreto legge n. 78 in vigore dal 1 luglio
              2009. Tuttavia a parere di codesto sindacato, sembra che l’Agenzia delle Dogane abbia già
              ottemperato a questo problema,mettendo in atto delle procedure volte a contenere la spesa in virtù
              dell’art. 74 del decreto legge n. 112/2008, come si può vedere la delibera n.97 del comitato di
              gestione del 2008 .
              Con la presente chiediamo cortesemente che ci vengano fornite, da codesta amministrazione, a
              fronte delle nostre argomentazioni contrarie, le puntuali ragioni giuridiche di questo blocco di
              assunzioni nell’Agenzia delle Dogane.
              Roma,10/07/09
              Il segretario nazionale
              Dott. Serroni Giuseppe

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                Originariamente inviato da pinoalfa25 Visualizza il messaggio
                Commissioni Riunite V e VI - Resoconto di martedì 7 luglio 2009



                Pag. 15







                SEDE REFERENTE

                Martedì 7 luglio 2009. - Presidenza del presidente della VI Commissione, Gianfranco CONTE. - Intervengono il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas ed il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.
                La seduta comincia alle 12.10.
                DL 78/09: Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali.
                C. 2561 Governo.
                (Esame e rinvio).
                Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento.
                Chiara MORONI (PdL), relatore per la V Commissione, rileva preliminarmente come il provvedimento in esame si inserisca nella scia dei provvedimenti già assunti dal Governo per fronteggiare la crisi economica e finanziaria. Al riguardo evidenzia come, a prescindere dal giudizio sul merito degli interventi, non si possa che prendere atto con soddisfazione della volontà del Governo di affrontare la crisi in maniera costante, con un approccio flessibile e adattabile nel tempo.
                Sempre in linea generale, sottolinea come il provvedimento si articoli principalmente in due ambiti: interventi anticrisi e interventi antievasione. Il valore complessivo della manovra è di 5,5 miliardi, 1,5 saranno investiti nel 2009, mentre i restanti 4 nel 2010; l'obiettivo è quello di mobilitare risorse per 30-40 miliardi. Tra queste segnala come le risorse sbloccate per i pagamenti alle pubbliche amministrazioni ammontino a 23 miliardi di euro.
                Nel rinviare, per una completa disanima dei profili finanziari del provvedimento, alla documentazione predisposta dagli Uffici, illustra le disposizioni più significative dello stesso riconducibili alla competenza della Commissione Bilancio.




                Segnala poi come l'articolo 17 rechi un insieme di disposizioni in materia di enti pubblici, volte a razionalizzarne l'operato e a potenziare i relativi controlli. Il medesimo articolo reca significative disposizioni in materia di razionalizzazione della spesa pubblica degli enti pubblici e delle amministrazioni vigilanti, nonché in materia di assunzioni di personale nelle pubbliche amministrazioni. In particolare, il comma 1 differisce al 31 ottobre 2009 il termine per la soppressione automatica, disposta dal decreto-legge n. 112 del 2008, degli enti pubblici non economici per i quali non si sia provveduto ai regolamenti di riordino. La disposizione precisa inoltre che, per non procedere alla soppressione, è sufficiente che i regolamenti di riordino siano stati approvati preliminarmente dal Consiglio dei ministri e non emanati definitivamente. Insieme al comma 6 si interviene sui principi e criteri direttivi per il riordino, la trasformazione, la fusione degli enti ed organismi pubblici disposta dall'articolo 2, comma 634 della legge n. 244 del 2007, inserendo anche la previsione della riduzione degli uffici dirigenziali, nonché della riduzione da parte delle amministrazioni vigilanti degli uffici dirigenziali. Di particolare rilievo risultano le disposizioni di contenimento della spesa dei medesimi enti.
                Al comma 3, si prevede che a ciascuna amministrazione vigilante siano assegnati, con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione, specifici obiettivi di risparmio. Nelle more del perseguimento di tali obiettivi, ai sensi del comma 4, il Ministero dell'economia e delle finanze è autorizzato ad accantonare e rendere indisponibile una quota di risorse delle dotazioni di bilancio rimodulabili ai sensi dell'articolo 60, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008. Inoltre, ai sensi del comma 7, nelle more del conseguimento degli obiettivi di spesa le amministrazioni e gli enti interessati non possono procedere a nuove assunzioni di personale.

                Maurizio FUGATTI (LNP), relatore per la VI Commissione, rileva innanzitutto come il decreto-legge n. 78 del 2009 si componga di 26 articoli, attinenti ad un ambito piuttosto vario di materie, e sia suddiviso in due parti, la prima dedicata ad interventi sull'economia reale, la seconda recante interventi sul bilancio pubblico. Nella prima Parte, il Titolo I reca disposizioni volte a contrastare i fenomeni della crisi economica in atto, il Titolo II reca norme volte a contrastare l'evasione e l'elusione internazionale.
                Sottolinea quindi come il decreto-legge intervenga per dare incentivi all'economia del nostro Paese in un momento di crisi economica che investe le maggiori economie mondiali, ricordando, peraltro, che non si tratta del primo provvedimento adottato dal Governo per rispondere alla recessione, in quanto esso si inserisce all'interno di un percorso di interventi legislativi che hanno la funzione di salvaguardare il più possibile il Paese, i lavoratori e le attività produttive.
                Evidenzia quindi come i principi di politica economica che sono alla base del decreto-legge n. 78 del 2009 siano simili a quelli che hanno ispirato i provvedimenti finora approvati, e si fondino in primo luogo sull'idea di un fisco che non mira solo a tassare, ma che punta ad incentivare le attività produttive e a metterle nella condizione di poter operare dinamicamente all'interno dei mercati nazionali ed internazionali.

                Passando ai contenuti specifici del decreto-legge n. 78 del 2009, segnala, per quanto riguarda gli ambiti di competenza della Commissione Finanze, le disposizioni che di seguito illustra.
                Nell'ambito delle disposizioni recate dall'articolo 17, relative sostanzialmente alla disciplina ed ai controlli su enti pubblici, il comma 31 prevede che il Presidente della Corte dei conti possa disporre che le sezioni riunite della medesima Corte adottino pronunce di orientamento generale, al fine di superare le difformità di indirizzo emerse nelle sentenze delle diverse sezioni regionali di controllo, le quali sono tenute a conformarsi all'indirizzo delle sezioni riunite. La norma è esplicitamente finalizzata a garantire l'unitarietà nelle funzioni di coordinamento della finanza pubblica attribuite dalla Corte, anche in relazione al processo di realizzazione del federalismo fiscale.

                OgnUno faccia le sue osservaZIONI. UN PROBLEMA COMUNQUE C'è.


                la lettura conferma la mia convinzione sul fatto che le agenzie fiscali non c'entrino nulla

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                  Originariamente inviato da BASKO Visualizza il messaggio
                  Provate a chiedere a quelli della cgil (in primis pastorino) cosa ne pensano di questa situazione !!!!
                  Vi ricordo che il signore (anzi senza signore!) si e' sempre opposto al nostro ingresso in ad perche' toglievamo posti per il passaggio di aree. E dire che ad oggi c'e' ancora gente cfl che si iscrive a questo sindacato. Bravi...complimenti per la scelta.....!!!!
                  Il buon Pastorino..quindi delineerebbe scenari apocalittici??? Spero di incontrarlo giorno 14...

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                    Originariamente inviato da BASKO Visualizza il messaggio
                    Provate a chiedere a quelli della cgil (in primis pastorino) cosa ne pensano di questa situazione !!!!
                    Vi ricordo che il signore (anzi senza signore!) si e' sempre opposto al nostro ingresso in ad perche' toglievamo posti per il passaggio di aree. E dire che ad oggi c'e' ancora gente cfl che si iscrive a questo sindacato. Bravi...complimenti per la scelta.....!!!!

                    io eviterei polemiche sui sindacati.
                    la cgil, così come cisl-uil-salfi-rdb e flp è "maggiormente rappresentativa" nel comparto e come tale esplica ( ovviamente come meglio ritiene) la propria attività a tutela dei propri rappresentati/iscritti i quali tutti, per il solo fatto di aderire ad una organizzazione sindacale, meritano il rispetto dovuto a chi è comunque impegnato ( anche se solo con una semplica adesione) a testimoniare e garantire lo svilupparsi degli istituti di partecipazione democratica previsti dalle leggi e dai contratti

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                      Io credo che e Agenzie Fiscali non c'entrino con questo DL.. Com'è possibile che da un lato si adottano misure per combattere l'evasione fiscale, tutelare il made in Italy e dall'altro si bloccano le attività di potenziamento di Agenzia Entrate e Dogane? Mi sembra una contraddizione di fondo... In sede di conversione ci deve essere per forza una revisione del comma 7 dell'art.17.

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