Parlando seriamente, Streghina non parla né da persona saccente né da persona particolarmente cazzuta. Dice quello che pensa e risponde a tono agli insulti che le vengono rivolti.....come faccio io a volte e come dovremmo evitare entrambe sempre......è inutile parlare con chi non capirà mai....ci si confronta con persone aperte mentalmente.....agli ottusi è difficile spiegare le proprie opinioni. Non ti capiranno mai.
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Comitato "i nuovi educatori penitenziari"
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Originariamente inviato da Martina Visualizza il messaggioMi fa veramente strano vedere come certe persone, vedi Streghina, si sentano superiori e cazzute perchè hanno detto chi sono, che sede hanno scelto. E prendo l'esempio di Streghina, ma ce ne sono altri di nick da citare. Tocco questo argomento perchè ci sono troppi messaggi provocatori e vorrei chiarire alcune cose.
Prima di tutto qui c'è un sacco di persone che hanno detto in che posizione sono della graduatoria, perciò basta avere il documento, postato anche in questo forum (e non penso ci voglia una laurea), per sapere non solo il nome, ma anche il cognome...per quanto mi riguarda il nome (allungato per la verità perchè mi chiamo Marta, ma quello è il modo in cui mi chiamano in moltissimi) c'è l'ho nel nickname.
Poi possiamo dare delle gattamorte alle persone e dire che i pericolosi sono i colleghi, ma penso anche che certe persone in faccia tante cose non le direbbero.
Qui ci si nasconde dietro la sicurezza di un video e di una tastiera allora si può fare i gradassi, ma non ci credo che in faccia si direbbero le stesse cose con lo stesso tono.
Io che sono nella realtà come scrivo qui, se mi trovassi di fronte qualcuno che mi da della gattamorta (e se lo dai in generale è come se lo dessi anche a me) vedi che ridere che ci facciamo....sono sicura che, sia con me che con tanti altri di questo forum, non ti permetteresti di parlare così. E questo vale per te e tutti quelli che fanno i furbi perchè stanno dietro la tastiera. "Avere le palle" non vuol dire scrivere 4 offese in 10 righe!
Mi scuso con gli altri per essere uscita fuori tema rispetto alla tematica del forum e da adesso in poi cercherò di continuare a non cedere alle provocazioni, però quando ci vuole... ci vuole.
Poi se qui dobbiamo parlare come se fossimo in mondo surreale della serie "uno nessuno e centomila" alla Pirandello, allora forse non sono fatta per il forum. Sono fatta solo per i rapporti interpersonali dove a quel paese ti ci mandi di persona.
Siamo in un paese libero....mi assumo la responsabilità di quello che dico...anche di persona non preoccuparti...
Visto che non ci siamo mai incontrate il termine gattamorta non poteva certo essere riferito a te...
Ma se ti va di farti portavoce della colonia felina fai pure...
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PER VALI...scusa il ritardo!
Scusate se mi infilo nell'appassionante dibattito come i cavoli a merenda, ma devo una risposta a vali che mi ha interpellata un po' di giorni fa chiedendomi il perchè della mia diffidenza verso la pedagogia...
Cara Vali, la verità è che la pedagogia io non l'ho capita...come ti dicevo, la mia formazione è giuridica e normalmente un giurista ha un modus operandi piuttosto concreto. Posto di fornte ad un problema pratico, cerca una norma che gli dia una risposta: se la individua magari è capace di ragionare su quella norma elaborando diverse e complesse teorie, ma se non c'è una norma ad hoc ne cerca un'altra che può applicare per analogia, se anche questa dovesse mancare si rifà ai principi generali dell'ordinamento, ma è in ogni caso in grado di dare una risposta al problema...
Tutto ciò non l'ho trovato nella pedagogia e mi ha disorientata: ho letto libri su libri, ma alla fine avevo l'impressione che quelle centinaia di pagine le potessi sintetizzare in due battutte, altre volte mi è parso che si ragionasse con molta enfasi per arrivare poi a delle soluzioni talmente ovvie che perfino del mio salumiere, con il suo buonsenso, mi avrebbe suggerito.
Con questo non voglio dire che la pedagogia sia inutile ma che io ho un problema con essa!!!!!mi sono appassionata alla psicologia, alla crimonologia, ma con le scienze dell'educazione non è scoppiata "la scintilla", è un mio limite...ma ne ho tanti: anche la trigonometria e la fisica per me sono avvolte dal mistero...o magari non ho letto i libri giusti!
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pedagogia e.. baarìa
per me la pedagogia è più una scienza del fare, nel senso che tutto ciò che insegna è più facile farlo che dirlo..
scusatemi poi x l'argomento off topic, ma dopo aver trascorso il mio pomeriggio domenicale al cinema a vedere l'ultimo film di Tornatore (che peraltro mi ha un po' deluso) mi chiedevo cosa significa "Baarìa".. plotone di siciliani che affollate il forum a voi mi rivolgo. grazie e scusate l'ignoranza
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Originariamente inviato da serendipity76 Visualizza il messaggioper me la pedagogia è più una scienza del fare, nel senso che tutto ciò che insegna è più facile farlo che dirlo..
scusatemi poi x l'argomento off topic, ma dopo aver trascorso il mio pomeriggio domenicale al cinema a vedere l'ultimo film di Tornatore (che peraltro mi ha un po' deluso) mi chiedevo cosa significa "Baarìa".. plotone di siciliani che affollate il forum a voi mi rivolgo. grazie e scusate l'ignoranza
Il mio illustre concittadino ha voluto raccontare di questra nostra cittadina distante da palermo pochissimi chilometri e che ha alle spalle una storia molto ricca.
capisco bene che per i non bagheresi e per i non siciliani in genere sia difficile comprendere finanche il dialetto usato, ma per noi che proveniamo da queste vicende e che abbiamo ascoltato tante volte certi racconti dai nonni è un fiml molto bello .....
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Originariamente inviato da mar.errico Visualizza il messaggioScusate se mi infilo nell'appassionante dibattito come i cavoli a merenda, ma devo una risposta a vali che mi ha interpellata un po' di giorni fa chiedendomi il perchè della mia diffidenza verso la pedagogia...
Cara Vali, la verità è che la pedagogia io non l'ho capita...come ti dicevo, la mia formazione è giuridica e normalmente un giurista ha un modus operandi piuttosto concreto. Posto di fornte ad un problema pratico, cerca una norma che gli dia una risposta: se la individua magari è capace di ragionare su quella norma elaborando diverse e complesse teorie, ma se non c'è una norma ad hoc ne cerca un'altra che può applicare per analogia, se anche questa dovesse mancare si rifà ai principi generali dell'ordinamento, ma è in ogni caso in grado di dare una risposta al problema...
Tutto ciò non l'ho trovato nella pedagogia e mi ha disorientata: ho letto libri su libri, ma alla fine avevo l'impressione che quelle centinaia di pagine le potessi sintetizzare in due battutte, altre volte mi è parso che si ragionasse con molta enfasi per arrivare poi a delle soluzioni talmente ovvie che perfino del mio salumiere, con il suo buonsenso, mi avrebbe suggerito.
Con questo non voglio dire che la pedagogia sia inutile ma che io ho un problema con essa!!!!!mi sono appassionata alla psicologia, alla crimonologia, ma con le scienze dell'educazione non è scoppiata "la scintilla", è un mio limite...ma ne ho tanti: anche la trigonometria e la fisica per me sono avvolte dal mistero...o magari non ho letto i libri giusti!
ho riflettuto molto sulla peculiarità di questa disciplina perchè la mia formazione è proprio pedagogica e sono arrivata alla conclusione che in qualsiasi ambito se applichi una precisa teoria ottieni un preciso risultato (già calcolato a priori), se imponi una norma sai quale sarà l'effetto della sua applicazione, ma se proponi una relazione educativa non puoi mai essere sicura del risultato che otterai perchè c'è una variabile assolutamente indipendente e cioè l'altra persona.
purtroppo il modello causa-effetto con l'Altro non funziona in modo così automatico.
nella relazione umana e specificatamente educativa non c'è una ricetta valida sempre e per tutti, e questo rende la pedagogia così poco scientifica.
La scientificità sta nel fatto che la pedagogia si nutre di teorie comprovate e comprovabili ma che hanno sempre un limite e cioè l'imprevedibilità della variabile "uomo".
Quello che ricordo del mio studio non è una teoria, non è una regola, non è modello valido sempre e comunque (ci sono tante teorie perchè tante sono le possibilità educative, ci sono tanti modelli perchè diversi possono essere gli educandi) quello che ho appreso come cosa più importante è una forma mentis, è un'apertura alla persona, al suo grande valore, alla sue possibilità di crescita e di sviluppo personale sociale e globale.
quando intimamente si riconosce il grande valore dell'altra persona, chiunque essa sia, sarà molto più semplice proporre una relazione educativa che si avvale di modelli, di teorie e quant'altro.
ho scritto di getto, scusa gli errori, ma ci tenevo a risponderti:-))
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Originariamente inviato da mar.errico Visualizza il messaggioScusate se mi infilo nell'appassionante dibattito come i cavoli a merenda, ma devo una risposta a vali che mi ha interpellata un po' di giorni fa chiedendomi il perchè della mia diffidenza verso la pedagogia...
Vali sono d'accordo con quello che hai scritto in tutto.
Mar.errico, non sei l'unica a pensarla così perchè io ho studiato per il concorso con una persona laureata in giurisprudenza e aveva le tue stesse difficoltà..identiche.
Anche se abito in provincia di Genova sapevo la traduzione di Baarìa perchè c'è pieno di persone che vivono qui che vengono proprio da questo paese.
Anni anni fa, quando avevo un ragazzo di Bagheria, avevo letto anche il libro di Dacia Maraini che si intitola così. Anche la scrittrice è originaria di questo paese
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Originariamente inviato da Jadzia Dax Visualizza il messaggio......è inutile parlare con chi non capirà mai....ci si confronta con persone aperte mentalmente.....agli ottusi è difficile spiegare le proprie opinioni. Non ti capiranno mai.
Vedi cara, è difficile a spiegare,
è difficile parlare dei fantasmi di una mente.
Vedi cara, tutto quel che posso dire
è che cambio un po' ogni giorno, è che sono differente.
Vedi cara, certe volte sono in cielo
come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà.
Vedi cara, è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già...
Vedi cara, certe crisi son soltanto
segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire.
Vedi cara certi giorni sono un anno,
certe frasi sono un niente che non serve più sentire.
Vedi cara le stagioni ed i sorrisi
son denari che van spesi con dovuta proprietà.
Vedi cara è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già...
Non capisci quando cerco in una sera
un mistero d' atmosfera che è difficile afferrare,
quando rido senza muovere il mio viso,
quando piango senza un grido, quando invece vorrei urlare,
quando sogno dietro a frasi di canzoni,
dietro a libri e ad aquiloni, dietro a ciò che non sarà...
Vedi cara è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già...
[...]
Tu sei molto, anche se non sei abbastanza,
e non vedi la distanza che è fra i miei pensieri e i tuoi,
tu sei tutto, ma quel tutto è ancora poco,
tu sei paga del tuo gioco ed hai già quello che vuoi.
Io cerco ancora e così non spaventarti
quando senti allontanarmi: fugge il sogno, io resto qua!
Sii contenta della parte che tu hai,
ti do quello che mi dai, chi ha la colpa non si sa.
Cerca dentro per capir quello che sento,
per sentir che ciò che cerco non è il nuovo o libertà...
Vedi cara è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già...
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Grazie per la bella dedica ma non capisco perché mi abbia risposto tu, considerato che ciò che dicevo non era rivolto a te!!!!! Comunque, per ricambiare......
Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi, chiedo scusa a vossìa,
però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia;
io canto quando posso, come posso, quando ne ho voglia senza applausi o fischi:
vendere o no non passa fra i miei rischi, non comprate i miei dischi e sputatemi addosso...
Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star quassù a cantare,
godo molto di più nell' ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare...
se son d' umore nero allora scrivo frugando dentro alle nostre miserie:
di solito ho da far cose più serie, costruire su macerie o mantenermi vivo...
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ciao Gelsomino, scusa se ti rispondo solo ora ma non leggo più in maniera assidua il forum! allora, per quanto riguarda il discorso rinunce non so, allo stato, quante esse siano.....ho scritto quel messaggio perchè un collega di mia moglie, educatore penitenziario, non ha retto il cambio di ambiente lavorativo ed è tornato al suo vecchio lavoro! spero di esservi stato utile!
p.s. un mega salutone a Ginevra!gli amici vanno e vengono........i nemici si accumulano!
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