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Comitato vincitori-idonei educatori C1, Dipartimento amministrazione peniten

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    Cisl penitenziari ad Alfano:

    sì a ridurre numero detenuti


    L
    a Cisl apprende con favore delle dichiarazioni
    espresse dal Ministro Alfano al meeting
    di Rimini in merito agli interventi da fare per
    il sistema penitenziario oramai al collasso.
    ”Quello che il Ministro dice - sottolinea il coordinatore
    generale della Cisl Penitenziari
    Marco Mammucari - è quello che noi da sempre
    sosteniamo, e cioè accordi bilaterali con i
    Paesi di origini per poter far scontare la tema
    a detenuti extracomunitari nei propri paesi di
    origine. Condividiamo l’istituzione del braccialetto
    elettronico se ciò può aumentare le pene
    alternative alla detenzione”.
    Aggiunge Mammucari: ”Siamo fortemente
    convinti che c’è bisogno di ammodernare istituti
    penitenziari, di provvedere con urgenza a
    chiedere i più vetusti e costruirne altri più moderni.
    Tutto ciò va ricordato non può essere
    fatto che con una politica seria del personale,
    riempendo quei vuoti di organici che oggi sono
    diventati macroscopici, in particolarmodo
    per il personale tecnico amministrativo, oltre
    quello di Polizia Penitenziaria per i nuovi e
    importanti compiti che gli sono stati assegnati”.
    La Cisl auspica che il ministro Alfano avvii
    con le parti sociali ”un tavolo di confronto
    che porti alla definizione di un ddl che tenga
    conto di quello che noi da sempre auspichiamo,
    e cioè una riforma organica del sistema
    penitenziario di questo paese. Su questa strada
    - conclude Mammucari - ilMinistro Alfano
    troverà la Cisl dalla propria parte”.

    Intervista all'On. Rita Bernardini su assunzioni vincitori/idonei concorso educatori: verso la meta' troverete la questione dei concorsisti educatori..

    http://www.wikio.it/politica/politici/rita_bernardini
    (qui per votare gli articoli su di noi)


    http://www.wikio.it/news/Elisabetta+Zamparutti
    (altro articolo da votare)

    http://www.radioradicale.it/scheda/260717
    (qui intervista...prima votate gli articoli su di noi,facciamo sentire la nostra presenza all'Onorevole.)


    (continuate a votare gli articoli che ci interessano,ogni giorno si puo' dare un voto....)


    News:
    L'on. Rita Bernardini ha riferito al comitato che seguira' la nostra questione.
    Stiamo elaborando nuove azioni,occorre il contributo di tutti i partecipanti...chi ancora non fa sentire la sua voce,si faccia avanti.


    Giornale Liberazione,
    edizione del 20 Agosto 2008,
    Articolo su interrogazione presentata dall'On Rita Bernardini per l'assunzione dei vincitori/idonei del concorso per educatori nel DAP:
    Files allegatiarticolo sulla carenza di educatori nelle carceri.pdf‎ (104.7 KB, 40 visite)


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      Bernardini: era giusta l`idea dei Radicali. Riforma del sistema e in più l`amnistia


      • da Corriere della Sera del 27 agosto 2008, pag. 12

      di Maria Antonietta Calabrò

      ROMA - Rita Bernardini, ex segretaria dei Radicali italiani, membro della Commissione giustizia della Camera, difende l`indulto.

      Alfano ha detto che si è trattato di un fallimento. Cosa risponde?

      «Che noi avevamo chiesto di più: avevamo chiesto l`indulto e anche l`amnistia in modo che la politica avesse il tempo di fare le riforme strutturali dell`ordinamento penitenziario e della giustizia. Purtroppo non è andata così. Purtroppo nel carcere di Trento dove è morto ieri un detenuto, la pianta organica prevede 4 educatori, ma solo 2 sono gli effettivi. Per gli extracomunitari non ci sono i mediatori culturali...» .

      È stato Papa Wojtyla a chiedere un atto di clemenza...

      «Noi eravamo contrari alla sua visita in Parlamento, ma poi lui addirittura parlò di amnistia e indulto. Penso però che il Papa non potesse proprio immaginare che la situazione venisse gestita in questo modo. Adesso intanto c`è un`amnistia strisciante, quella che decide la prescrizione».

      Le sembra strano che a parlare di carcere siete solo voi radicali e il Meeting di CI?

      «No, anzi io sono contenta. Come sono contenta che il Guardasigilli abbia annunciato che i bambini non dovranno più stare in carcere. Ma al ministro ho anche chiesto che distribuisca a tutti i detenuti una copia dell`ordinamento penitenziario: tutti devono conoscere i loro diritti oltre ai loro doveri».

      Chi esce dal carcere facilmente torna a delinquere...

      «E gente senza un lavoro, spesso senza una casa, che andrebbe aiutata dallo Stato».


      Intervista all'On. Rita Bernardini su assunzioni vincitori/idonei concorso educatori: verso la meta' troverete la questione dei concorsisti educatori..

      http://www.wikio.it/politica/politici/rita_bernardini
      (qui per votare gli articoli su di noi)


      http://www.wikio.it/news/Elisabetta+Zamparutti
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      Stiamo elaborando nuove azioni,occorre il contributo di tutti i partecipanti...chi ancora non fa sentire la sua voce,si faccia avanti.


      Giornale Liberazione,
      edizione del 20 Agosto 2008,
      Articolo su interrogazione presentata dall'On Rita Bernardini per l'assunzione dei vincitori/idonei del concorso per educatori nel DAP:
      Files allegatiarticolo sulla carenza di educatori nelle carceri.pdf‎ (104.7 KB, 40 visite)


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        Giustizia: Berlusconi ha dato il via libera alla riforma di Alfano
        di Donatella Stasio

        Il Sole 24 Ore, 29 agosto 2008

        È durato poco più di mezz’ora l’incontro, a Palazzo Grazioli, tra il premier Silvio Berlusconi e il ministro della Giustizia Angelino Alfano. Giusto il tempo per ribadire la volontà di andare avanti sulla riforma costituzionale della giustizia, a cominciare dal Csm, a cui il Governo vuole cambiare volto, forte anche di alcune aperture arrivate dal centro-sinistra.
        Il premier ha "approvato l’indice dell’agenda", fanno sapere da via Arenula, con riferimento ai capitoli di cui si è discusso in questi giorni: il Csm, appunto, la separazione delle carriere e l’azione penale (nonché la parte sul processo civile e penale, sulle carceri e sugli ordini professionali, da riformare con legge ordinaria).
        Dalla prossima settimana - aggiungono - partiranno le consultazioni con gli alleati, i presidenti delle commissioni Giustizia di Camera e Senato, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. Poi sarà la volta dell’opposizione.
        Insomma, chi si aspettava che da questo faccia a faccia sarebbero quanto meno uscite le direttrici di marcia della riforma costituzionale è rimasto deluso. La scelta delle soluzioni da proporre - tra le numerose predisposte dagli uffici tecnici di via Arenula sulla base di una ricognizione delle proposte in campo da almeno una decina d’anni - è rinviata ai prossimi giorni. Non si è entrati nel merito di questa o di quella opzione. Berlusconi ha confermato di non voler perdere l’occasione "storica" di una riforma costituzionale della magistratura, con o senza l’opposizione. Ma non ha fatto altri commenti.
        Né, d’altra parte, si era parlato di giustizia durante il Consiglio dei ministri della mattina, se non a margine e per confermare che il Governo presenterà un Ddl (o più d’uno) di modifica costituzionale.
        Gli avvocati penalisti sono dalla sua parte e, anzi, invitano l’Anm a "vedere la realtà": il predominio delle correnti della magistratura condiziona, di fatto, il Csm e incide negativamente sull’indipendenza delle toghe, sostiene il Presidente dei penalisti Oreste Dominioni. È "falso" affermare, aggiunge, che si vuole abolire l’obbligatorietà dell’azione penale. "Al contrario, si tratta di ripristinarla, perché oggi l’esercizio dell’azione penale è affidato alla discrezionalità, all’arbitrio dei magistrati".
        "Proporre una maggiore politicizzazione del Csm non è la soluzione dei presunti guasti causati dalle correnti", replica il presidente dell’Anni, Luca Palamara, a dir poco scettico sulla prospettiva che i capi degli uffici vengano scelti dalla politica. Le correnti, spiega, non sono "un momento di controllo" del Csm, ma solo "espressione del diverso modo di intendere il mestiere di magistrato".
        E, dopo aver ricordato che il Csm italiano è preso a "modello" dai Paesi europei e da quelli post socialisti, boccia senza mezzi termini la proposta di un Csm a maggioranza di laici, eletti per 1/3 dal Parlamento e per 1/3 dal Capo dello Stato. È la proposta messa in campo da Luciano Violante, che va ben oltre quanto prevedeva la Bicamerale, secondo cui la maggioranza sarebbe rimasta in mano ai togati, anche se i laici sarebbero saliti a quota 2/5.
        "Le indicazioni di Violante sono un contributo prezioso a un processo riformatore che non può essere bloccato", diceva ieri il capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, riferendosi anche alle "aperture" dell’ex presidente della Camera sull’azione penale (la legge deve fissare i criteri di priorità) e sulla giustizia disciplinare (affidata a un Organismo esterno al Csm).
        Bisogna vedere se la maggioranza si "accontenterà" di queste soluzioni per ottenere un via libera anche dall’opposizione (Pd e Udc, perché il no dell’Idv è scontato) o se invece deciderà di spingersi oltre, proponendo due Csm distinti, per Pm e giudici (o due sezioni distinte dei un unico Csm),una separazione delle carriere vera e propria, o comunque più accentuata del modello Bicamerale (che prevedeva un concorso unico per tutti i magistrati, la scelta per una o per l’altra funzione, un concorso riservato per cambiare funzione, cambiando anche distretto) e, addirittura, il Pm elettivo, come ha rilanciato la Lega e come propone (ma solo per i capi delle Procure) il forzista Gaetano Pecorella, in una proposta di legge presentata il 4 agosto.
        Sono tutte opzioni ancora in campo. Ma il tempo delle scelte non è ancora maturo. Questione di giorni. O di settimane. Quel che è certo è che la riforma costituzionale della giustizia si farà.

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          News:
          A seguito dell'approvazione da parte del presidente del Consiglio dei Ministri della riforma sulla giustizia presentata da Alfano e a causa del non accenno alcuno ad un incremento della figura degli educatori nelle carceri (sebbene attendiamo risposta all'interrogazione parlamentare presentata) stiamo portando avanti una nuova iniziativa.. per le adesioni contattateCi in e mail...





          Intervista all'On. Rita Bernardini su assunzioni vincitori/idonei concorso educatori: verso la meta' troverete la questione dei concorsisti educatori..

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          (altro articolo da votare)

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          L'on. Rita Bernardini ha riferito al comitato che seguira' la nostra questione.
          Stiamo elaborando nuove azioni,occorre il contributo di tutti i partecipanti...chi ancora non fa sentire la sua voce,si faccia avanti.


          Giornale Liberazione,
          edizione del 20 Agosto 2008,
          Articolo su interrogazione presentata dall'On Rita Bernardini per l'assunzione dei vincitori/idonei del concorso per educatori nel DAP:
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          Ultima modifica di VeNuSsS; 29-08-2008, 17:34.

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            Lettera: nuovo regolamento ha 8 anni e non è cambiato nulla


            Ristretti Orizzonti, 29 agosto 2008

            Ne è passata di acqua sotto i ponti dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento di esecuzione dell’Ordinamento Penitenziario (D.P.R. 230/2000) che avrebbe dovuto rendere gli istituti penitenziari più vivibili.
            Le condizioni disumane della maggior parte delle carceri italiane, il problema - non da poco - del sovraffollamento, della carenza di organico del personale di polizia penitenziaria, degli educatori e degli assistenti sociali, sicuramente, non agevola le attività trattamentali, a tal punto da togliere valore alla funzione rieducativa della pena.
            Un agente di polizia penitenziaria non può operare serenamente quando è costretto a gestire dei detenuti che, per evidenti motivi di spazio, vengono "ammassati" all’interno di stanze detentive progettate per un massimo di due o tre persone. A volte viene a mancare proprio lo spazio vitale del singolo. Il detenuto, nella sua qualità di essere umano, ha anche un suo diritto alla salute.
            Interessante è la definizione di salute che l’Oms ne ha dato alcuni anni fa: "La salute è lo stato di completo benessere fisico, sociale e mentale", e non la semplice assenza di patologie o infermità. Le situazioni descritte sopra creano continue situazioni di conflittualità, sia tra gli stessi detenuti, sia nei rapporti con il Personale di polizia penitenziaria che, in condizioni di assoluta inferiorità numerica, deve contenere, gestire e porre rimedio a numerose problematiche.
            A riscontro di quanto detto sopra sono i casi della Casa Circondariale di Genova Marassi, di Sanremo, di Lecce dove, proprio per questa situazione di forte disagio generalizzato, l’inasprimento dei rapporti tra popolazione detenuta e Personale di Polizia Penitenziaria è sfociato negli ultimi mesi in numerose aggressioni.
            L’amministrazione penitenziaria dovrebbe mettere mano all’edilizia penitenziaria, riaprendo - a costo zero - gli Istituti penitenziari dismessi (es. Asinara e Pianosa - Case Mandamentali) trasformandoli in case lavoro, anche perché costruire nuovi penitenziari costa troppo. Infine, va da sé che occorre procedere ai concorsi per integrare il personale.

            Alessandro De Pasquale
            Segreteria Nazionale della Fsa/Cnpp
            Ultima modifica di VeNuSsS; 30-08-2008, 00:55.

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              Giustizia: Antigone; indulto ha rimediato situazione inumana

              Dire, 29 agosto 2008

              Claudio Sarzotti, Presidente di Antigone Piemonte e docente di sociologia del diritto, commenta l’analisi sui costi dell’indulto presentata alla Bocconi. "Lavori come questi non tengono conto di voci non stimabili, come la sofferenza".
              "L’indulto non è certo la panacea di tutti i mali, eppure ha rimediato a una situazione inumana che si era ricreata a causa del sovraffollamento delle carceri". È il commento di Claudio Sarzotti, presidente di Antigone Piemonte e docente di sociologia del diritto, all’analisi sui costi dell’indulto presentata oggi all’Università Bocconi. "Lavori come questi prendono in considerazione costi che è sempre difficile stimare - dice il docente, critico sullo studio -. In più non tengono presenti altri voci che possono essere difficilmente contabilizzate come la sofferenza dei familiari dei detenuti".
              "Vorrei sottolineare - continua Claudio Sarzotti - che la percentuale di recidività post-indulto registrata finora è stata inferiore a quel 70%, che è il tasso di recidiva fra i detenuti scarcerati a fine pena, nei cinque anni successivi alla remissione in libertà".
              Per l’associazione Antigone occorre puntare sulle misure alternative alla detenzione: "I dati dimostrano che chi viene ammesso a questi benefici raramente commette nuovi reati. Se il disegno di legge di modifica della legge Gozzini, che prevede l’eliminazione di misure come la libertà anticipata, venisse approvato, dopo qualche mese vedremmo i detenuti sui tetti delle carceri a protestare".


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              edizione del 20 Agosto 2008,
              Articolo su interrogazione presentata dall'On Rita Bernardini per l'assunzione dei vincitori/idonei del concorso per educatori nel DAP:
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                Giorno a tutti!

                Goku Giornooooo!

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                  Ricordo che in settembre si terrà l'incontro, aperto a tutti, del nostro "comitato" al fine di stabilire le future strategie. La sede è ancora da definire ma probabilmente sarà Roma. Chi fosse interessato può scrivere all'indirizzo indicato da Venuss o al mio decon741@hotmail.it

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                    Perché non porre la sede a Codroipo ad esempio.
                    Sai i vantaggi tattici e logistici?

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                      Originariamente inviato da PauloMaiora Visualizza il messaggio
                      Perché non porre la sede a Codroipo ad esempio.
                      Sai i vantaggi tattici e logistici?
                      Non so dove si trova Codroipo... esiste davvero? scusa la mia ignoranza sigh sigh.. Illuminami!

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