Non mi piacciono questi ultimi dibattiti... come se l'agente voglia prendere il posto dell'educatore Non so,forse è una mia impressione...ma mi sembra di capire che si voglia attribuire un ruolo ancor piu' maggiore all'agente di polizia penit. anche nell'attivita' di rieducazione....
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Comitato vincitori-idonei educatori C1, Dipartimento amministrazione peniten
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News:
Questo articolo mi è giunto poc'anzi in e mail... ringrazio.
Carceri: Radicali forniscono cifre della casa circondariale di Trento. Bernardini: “Ministro Alfano disponga subito consegna ad ogni recluso dell’ordinamento penitenziario dove sono scritti diritti e doveri della persona detenuta”
Roma, 26 agosto 2008
• Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata Radicali/PD, membro della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati
I dati aggiornati al 13 agosto che ci sono stati forniti dal Direttore Dr. Gaetano SARRUBBO, indicano una presenza di 115 detenuti, 37 italiani e ben 78 stranieri a fronte di una capienza complessiva di 90 posti. Inoltre, per quanto riguarda gli educatori, la pianta organica ne prevede 4 mentre ne sono stati assegnati solamente 2.
Da non sottovalutare il fatto che solo 24 detenuti hanno una condanna definitiva. 50, infatti, sono imputati, 36 appellanti e 6 ricorrenti. I detenuti tossicodipendenti sono 36 (10 italiani e 26 stranieri) di cui 8 (5 italiani e 3 stranieri) in trattamento metadonico.
Se uniamo a questa situazione di sovraffollamento, di disagio e di carenza di personale, la fatiscenza dell’edificio, credo che sia facile per tutti rendersi conto che la Casa Circondariale di Trento è una polveriera che rischia continuamente di esplodere.
Una persona che muore in carcere è una sconfitta per le istituzioni che per prime sono chiamate ad aderire ai principi costituzionali secondo i quali (art.27) “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
Oltre al sovraffollamento e alla carenza di agenti e di educatori, una cosa che abbiamo potuto constatare nelle visite che come Radicali Italiani abbiamo fatto il giorno di ferragosto in 18 istituti penitenziari, è che alla persona che fa il suo ingresso in carcere non vengono MAI consegnati né il regolamento dell’Istituto né l’Ordinamento penitenziario che, per gli stranieri, dovrebbe essere tradotto nelle varie lingue del Paese di provenienza. E’ una piccola Riforma che il Ministro della Giustizia potrebbe fare subito affinché i detenuti conoscano i propri doveri ma anche i diritti UMANI elementari che nemmeno in galera possono essere negati.
Onorevole grandeeeeeeeee!!!!!!!!!
Intervista all'On. Rita Bernardini su assunzioni vincitori/idonei concorso educatori: verso la meta' troverete la questione dei concorsisti educatori..
http://www.wikio.it/politica/politici/rita_bernardini
(qui per votare gli articoli su di noi)
http://www.wikio.it/news/Elisabetta+Zamparutti
(altro articolo da votare)
http://www.radioradicale.it/scheda/260717
(qui intervista...prima votate gli articoli su di noi,facciamo sentire la nostra presenza all'Onorevole.)
(continuate a votare gli articoli che ci interessano,ogni giorno si puo' dare un voto....)
News:
L'on. Rita Bernardini ha riferito al comitato che seguira' la nostra questione.
Stiamo elaborando nuove azioni,occorre il contributo di tutti i partecipanti...chi ancora non fa sentire la sua voce,si faccia avanti.
Giornale Liberazione,
edizione del 20 Agosto 2008,
Articolo su interrogazione presentata dall'On Rita Bernardini per l'assunzione dei vincitori/idonei del concorso per educatori nel DAP:
Files allegatiarticolo sulla carenza di educatori nelle carceri.pdf (104.7 KB, 36 visite)
Ultima modifica di VeNuSsS; 26-08-2008, 21:24.
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Carceri, Sappe: Dissentiamo da Di Pietro, riforma prioritariaRoma, 25 ago (Velino) - "Dissentiamo dall’onorevole Di Pietro quando sostiene che ‘Non è la giustizia la priorità del Paese in questo momento’. Una riforma strutturale del sistema penitenziario nazionale è invece assolutamente prioritaria, visto il grave sovraffollamento delle carceri italiane. Oggi, a fronte di una capienza regolamentare di circa 43 mila posti nei 205 istituti penitenziari italiani, abbiamo più di 55 mila detenuti nonostante l’indulto del 2006 (fortemente voluto dal governo Prodi nonostante la contrarietà dell’onorevole Di Pietro, che però ne rimase un autorevole ministro) ne fece uscire 27 mila. Non sono state fatte le necessarie riforme strutturali nel sistema penitenziario, da noi più volte sollecitate, e oggi le carcere sono di nuovo nel caos. Quella penitenziaria, dunque, è una riforma prioritaria e non crediamo possa essere disgiunta da una riforma strutturale complessiva del sistema giustizia del nostro paese. E una classe politica responsabile dovrebbe percorrere una politica di larghe intese su questioni fondamentali come il sistema penitenziario del quale ha bisogno l’intero Paese". È quanto ha dichiarato Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe, la prima e più rappresentativa Organizzazione del Corpo a commento delle dichiarazioni fatte dal leader dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro, nel suo blog.
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Giustizia: intervista al ministro Alfano; questa è la mia riforma
di Mario Giordano
Il Giornale, 27 agosto 2008"Noi la riforma della giustizia la faremo". Il ministro Angelino Alfano ha avuto una giornata lunga. È stato al Meeting di Rimini a parlare di carcere, poi a "Vedrò", in Trentino, dove ha registrato uno speciale Omnibus sul caso Tortora. E l’agenda Alfano? "È pronta". La porterà in Sardegna al presidente Berlusconi? "Credo che gliela porterò il 28 a Roma, al Consiglio dei ministri". Ce la anticipa? Il ministro fa una pausa. "È la prima volta che accetto di parlarne in modo organico", sospira. "Mi deve concedere una premessa". Prego. "Noi la riforma la faremo. Non ci lasceremo scappare l’occasione. E metteremo alla prova chi davvero vuole il cambiamento e chi no".
Premessa chiara. E i contenuti? Cosa c’è nell’agenda Alfano?
"Se si dovesse fare l’indice...".
L’indice?
"Ogni agenda ha un indice. Al primo posto ci sono gli obiettivi ordinamentali".
Parole difficili. Che significa?
"I compiti del Csm, l’aspetto funzionale e quello disciplinare".
Passiamo al secondo punto dell’agenda?
"È il processo civile. Che prevede l’e-justice".
L’e-cosa?
"L’e-justice, la giustizia telematica, con la notifica elettronica e altre importanti innovazioni tecnologiche".
Basterà a mettere ordine in quel disastro?
"No. Infatti prevediamo anche la semplificazione dei riti (ce ne sono 30: troppi) e la mediazione, cioè l’accelerazione dei processi e la risoluzione di alcuni di loro per via extragiudiziale".
E il processo penale?
"È il terzo punto dell’agenda. Vogliamo che sia efficace, rapido ed equo".
L’agenda prevede anche un quarto punto?
"Sì, riguarda l’efficiente gestione della spesa della giustizia".
E da dove cominciate?
"Dalle carceri e dalle sedi disagiate".
Per le carceri che cosa si prevede?
"Ho lanciato alcune idee, come quella di espellere subito i detenuti stranieri condannati a meno di due anni".
Quanti sono?
"4.200. Siglando accordi con i loro Paesi e spedendoli a casa liberiamo posti che sono equivalenti alla costruzione di otto carceri di media grandezza".
Otto carceri? Rimandando piccoli spacciatori e affini a casa loro?
"Esatto".
Si è parlato anche di braccialetto elettronico.
"In altri Paesi ha funzionato. Non sono aumentate le evasioni. Perché in Italia ci dobbiamo rinunciare?".
Al Meeting ha detto "mai più bimbi nelle carceri".
"Sì. Trovo disumano che i bimbi debbano sopportare il trauma delle carceri. Bisogna pensare a strutture alternative per le madri".
E per quanto riguarda le sedi disagiate?
"Provvederemo subito a coprire le cosiddette Procure di frontiera. Subito. Con un decreto. Questo è il primo punto nel nostro timing...".
C’è anche un timing...
"Ogni agenda ha un timing".
Quindi si comincia subito con il decreto per le sedi disagiate. E il secondo punto?
"Il secondo punto è la riforma del processo civile. Presenteremo un disegno di legge collegato alla Finanziaria, quindi passerà in autunno".
Poi toccherà al processo penale.
"Esatto. Fra Natale e Pasqua comincerà la riforma del processo penale con norme ordinarie. E nel frattempo avvieremo anche l’iter per quegli interventi che richiedono invece una legge costituzionale".
Conclusione fra cinque anni?
"La nostra coesione ci fa sperare in tempi molto più rapidi".
Intervista all'On. Rita Bernardini su assunzioni vincitori/idonei concorso educatori: verso la meta' troverete la questione dei concorsisti educatori..
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L'on. Rita Bernardini ha riferito al comitato che seguira' la nostra questione.
Stiamo elaborando nuove azioni,occorre il contributo di tutti i partecipanti...chi ancora non fa sentire la sua voce,si faccia avanti.
Giornale Liberazione,
edizione del 20 Agosto 2008,
Articolo su interrogazione presentata dall'On Rita Bernardini per l'assunzione dei vincitori/idonei del concorso per educatori nel DAP:
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Originariamente inviato da goku Visualizza il messaggiobuon mare Venussssssssssss
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Giustizia: Uil; inutile costruire nuove carceri, soluzioni sono altre
Il Velino, 27 agosto 2008
"Con sofferta riflessione sento la necessità di sottolineare pieno dissenso rispetto alle ultime dichiarazioni dell’onorevole Di Pietro in materia di Giustizia. Definire, infatti, l’ipotesi paventata dal ministro Alfano del ricorso a strumenti elettronici per il controllo di soggetti ammessi a pene alternative come mere esternazioni estive lo colloca fuori dalla contemporaneità. Invocare, poi, tout court la costruzione di nuove carceri, quale risposta all’emergenza giustizia, alimenta una deriva giustizialista di cui il Paese non ha proprio alcuna necessità".
Così Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Pa Penitenziari, esplicita nettamente il dissenso alle posizioni espresse dal leader dell’Idv sull’ipotesi di costruire nuove carceri. "Nel Paese di Cesare Beccaria ben altre e alte sono le risposte che la società si attende dai propri parlamentari. Ancor più quando - sottolinea Sarno - hanno esercitato in nome del Popolo Italiano la Giustizia. A meno che non voglia sottendere che il ricorso alle custodie cautelari o alle carcerazioni preventive debbano essere l’ordinario e non lo straordinario".
"Noi gridiamo forte il nostro dissenso verso chi crede di poter ammassare persone nelle galere per poi buttare la chiave, visti i tempi biblici della definizione dei processi. Siamo consapevoli, ma lo è anche Alfano - aggiunge il segretario generale della Uil Pa Penitenziari -, che il riscorso ai braccialetti elettronici non è la soluzione esaustiva. È, di contro, una delle soluzioni possibili atte a deflazionare, nell’immediato, il grave sovrappopolamento degli istituti penitenziari.
In fondo - prosegue Sarno - non tutti i detenuti sono stranieri e non tutti i detenuti sono privi di dimore dove poter scontare eventuali pene alternative. D’altro canto appena oltre i nostri confini nazionali tali strumenti sono in uso da tempo. L’onorevole Di Pietro ben sa che i tempi medi per la costruzione di nuove carceri sono incompatibili con la necessità, avvertita e reale, di una risposta concreta all’emergenza giustizia. E comunque dovrebbe anche dirci chi, come e quando andrebbe a gestire le nuove strutture". La Uil Pa Penitenziari giudica, inoltre, interessanti e condivisibili le dichiarazioni del ministro Alfano rese al meeting di Rimini in materia penitenziaria.
"Trovo molto interessanti, condivisibili e degne di attenzione le riflessioni che il ministro Alfano ha reso ieri a Rimini. La possibilità di espellere detenuti stranieri condannati. Il problema dei bambini detenuti con le madri; il lavoro quale strumento riabilitativo e rieducativo; la necessità di determinare percorsi trattamentali finalizzati al reinserimento effettivo sono temi che ci trovano assolutamente attenti e disponibili al dialogo e al confronto.
Sempreché - conclude il segretario generale - in tutto ciò non sfugga la necessità di riordinare, riorganizzare e rammodernare l’amministrazione penitenziaria anche attraverso una piena valorizzazione degli operatori penitenziari. Ovviamente priorità assoluta riveste, per noi, un nuovo assetto del Corpo di Polizia penitenziaria, a partire dall’istituzione della direzione generale del Corpo.
Intervista all'On. Rita Bernardini su assunzioni vincitori/idonei concorso educatori: verso la meta' troverete la questione dei concorsisti educatori..
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Il Velino, 27 agosto 2008
"Con sofferta riflessione sento la necessità di sottolineare pieno dissenso rispetto alle ultime dichiarazioni dell’onorevole Di Pietro in materia di Giustizia. Definire, infatti, l’ipotesi paventata dal ministro Alfano del ricorso a strumenti elettronici per il controllo di soggetti ammessi a pene alternative come mere esternazioni estive lo colloca fuori dalla contemporaneità. Invocare, poi, tout court la costruzione di nuove carceri, quale risposta all’emergenza giustizia, alimenta una deriva giustizialista di cui il Paese non ha proprio alcuna necessità".
Così Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Pa Penitenziari, esplicita nettamente il dissenso alle posizioni espresse dal leader dell’Idv sull’ipotesi di costruire nuove carceri. "Nel Paese di Cesare Beccaria ben altre e alte sono le risposte che la società si attende dai propri parlamentari. Ancor più quando - sottolinea Sarno - hanno esercitato in nome del Popolo Italiano la Giustizia. A meno che non voglia sottendere che il ricorso alle custodie cautelari o alle carcerazioni preventive debbano essere l’ordinario e non lo straordinario".
"Noi gridiamo forte il nostro dissenso verso chi crede di poter ammassare persone nelle galere per poi buttare la chiave, visti i tempi biblici della definizione dei processi. Siamo consapevoli, ma lo è anche Alfano - aggiunge il segretario generale della Uil Pa Penitenziari -, che il riscorso ai braccialetti elettronici non è la soluzione esaustiva. È, di contro, una delle soluzioni possibili atte a deflazionare, nell’immediato, il grave sovrappopolamento degli istituti penitenziari.
In fondo - prosegue Sarno - non tutti i detenuti sono stranieri e non tutti i detenuti sono privi di dimore dove poter scontare eventuali pene alternative. D’altro canto appena oltre i nostri confini nazionali tali strumenti sono in uso da tempo. L’onorevole Di Pietro ben sa che i tempi medi per la costruzione di nuove carceri sono incompatibili con la necessità, avvertita e reale, di una risposta concreta all’emergenza giustizia. E comunque dovrebbe anche dirci chi, come e quando andrebbe a gestire le nuove strutture". La Uil Pa Penitenziari giudica, inoltre, interessanti e condivisibili le dichiarazioni del ministro Alfano rese al meeting di Rimini in materia penitenziaria.
"Trovo molto interessanti, condivisibili e degne di attenzione le riflessioni che il ministro Alfano ha reso ieri a Rimini. La possibilità di espellere detenuti stranieri condannati. Il problema dei bambini detenuti con le madri; il lavoro quale strumento riabilitativo e rieducativo; la necessità di determinare percorsi trattamentali finalizzati al reinserimento effettivo sono temi che ci trovano assolutamente attenti e disponibili al dialogo e al confronto.
Sempreché - conclude il segretario generale - in tutto ciò non sfugga la necessità di riordinare, riorganizzare e rammodernare l’amministrazione penitenziaria anche attraverso una piena valorizzazione degli operatori penitenziari. Ovviamente priorità assoluta riveste, per noi, un nuovo assetto del Corpo di Polizia penitenziaria, a partire dall’istituzione della direzione generale del Corpo.
Intervista all'On. Rita Bernardini su assunzioni vincitori/idonei concorso educatori: verso la meta' troverete la questione dei concorsisti educatori..
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Dede è la differenza tra chi parla per vissuto suo e della famiglia (Di Pietro) per sentito dire (Alfano) e per convenienza (Sarno). Appena senti parlare di espulsione degli stranieri diffida immediatamente di chi lo sta dicendo. Perché le chiacchiere da salotto sono una cosa (tipo "prenderei un aereo e li butterei col paracadute sopra i loro paesi") il pensiero serio è tutta un'altra cosa. Oggi come oggi, e credo tu lo sappia, non c'è cosa più difficile che espellere uno straniero dal nostro paese. E le leggi in materia non le ha fatte di certo Di Pietro per mettere i bastoni tra le ruote.......
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