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- Carceri, Uil Pa: Parole Alfano sono un buon viatico per ripresa
- Carceri, Uil Pa: Parole Alfano sono un buon viatico per ripresa
Roma, 22 lug (Velino) - “Le parole pronunciate dal ministro Alfano, ieri a Palermo sulla polizia penitenziaria e
oggi al Senato sulle carceri, sono un buon viatico affinché alla ripresa dei lavori si possa mettere mano ad
una reale riorganizzazione del sistema penitenziario”. Lo dichiara il segretario generale della Uil Pa –
Penitenziari, Eugenio Sarno, a margine di una riunione dell’ufficio di segreteria della Uil Penitenziari svoltasi
oggi a Roma. “Se il ministro – continua Sarno - ha deciso di interrompere il suo silenzio sul fronte
penitenziario evidentemente ha preso coscienza di un problema non più rinviabile. Ne prendiamo atto e
attendiamo che concretizzi gli impegni assunti con le organizzazioni sindacali nell’incontro del 25 giugno
scorso. La Uil Pa - Penitenziari ha da tempo lanciato l’allarme sul crescente sovrappopolamento degli istituti e
sui tanti problemi che affliggono il pianeta carcere. L’annunciata intenzione del ministro di chiedere
convocazioni specifiche alle commissioni Giustizia di Camera e Senato era stata da noi salutata con estremo
favore. Analogamente avevamo espresso giudizi più che positivi sulle posizioni assunte, mediaticamente, sul
41-bis. Ora leggiamo di una vicinanza e di una attenzione al Corpo di Polizia penitenziaria e di una volontà di
avviare una riforma del sistema penitenziario nell’ambito della più ampia riforma della giustizia”.
“Siamo, per ora - sottolinea Sarno -, ad una mera declarazione di intenti che, pur apprezzati , rimangono tali.
La situazione delle carceri, invece, ha bisogno di interventi urgenti e fatti concreti, non di annunci ad effetto.
Al ministro Alfano chiediamo di rendere nota la circolare sul 41-bis, che nessuno pare aver ancora visto.
Siamo oramai alle soglia dei 55mila detenuti per strutture che ne possono contenere al massimo 49mila.
Condizioni di inciviltà e l’igiene a rischio sono fattori che alimentano le tensioni interne che rischiano di essere
ingovernabili se non affrontate in tempo e con competenza”. La massiccia presenza di detenuti stranieri, le
deficienze organiche del personale, l’edilizia penitenziaria e la situazione logistica del Dap sono le questioni
che la Uil Pa - Penitenziari chiede al ministro della Giustizia di calendarizzare. “Il ricorso – spiega Sarno - a
strumenti elettronici di controllo; l’affidamento alla polizia penitenziaria del controllo delle persone ammesse
alle misure alternative; l’espulsione con restituzione dei detenuti stranieri ai loro paesi d’origine; la revisione
degli organici della polizia penitenziaria e delle professionalità del comparto ministeri; l’effettiva perequazione
dei funzionari del Corpo agli omologhi della Polizia di Stato; una riorganizzazione della Polizia penitenziaria
con l’istituzione della Direzione Generale del Corpo; un monitoraggio sulle condizioni strutturali degli edifici e
un nuovo piano di edilizia penitenziaria sono tra le questioni che noi riteniamo debbano essere affrontate
nell’immediatezza”.
“Il sistema - osserva Sarno - si avvia precipitosamente al collasso. Intervenire per prevenire, quindi, non è
una opportunità ma un dovere. Noi abbiamo già preparato ed inviato alle varie competenze un pacchetto di
proposte e modifiche legislative sulle quali attendiamo risposte e pareri per il necessario confronto di merito”.
Riguardo l’avvicendamento da domani al Dap, dove Ettore Ferrara lascia il testimone a Franco Ionta, Sarno
dichiara: “Continuo a pensare che, vista l’attuale situazione complessiva, l’avvicendamento del Capo del Dap
sia stato un azzardo. Ciò, voglio chiarire, a prescindere dalle persone. Ho motivo di ritenere che Ionta non
tarderà a mostrare la sue qualità umane e manageriali. Sono certo che è pienamente consapevole delle
responsabilità e dell’impegno che lo attendono. La Uil non mancherà, come sempre, di proporsi quale
interlocutore serio ed affidabile. A Ferrara testimoniamo tutta la nostra gratitudine per lo straordinario
impegno profuso, per la costante presenza e la disponibilità all’ascolto dimostrata. In momenti difficili e
drammatici per il Corpo è stato un vero punto di riferimento. Esprimiamo vivo rammarico per il suo
avvicendamento. Ancor più nell’apprendere che il ministro Brunetta intende fare della meritocrazia la stella
polare per le nomine nella Pa. La mancata conferma di Ferrara – conclude Sarno - è stata, da questo punto di
Penitenziari, Eugenio Sarno, a margine di una riunione dell’ufficio di segreteria della Uil Penitenziari svoltasi
oggi a Roma. “Se il ministro – continua Sarno - ha deciso di interrompere il suo silenzio sul fronte
penitenziario evidentemente ha preso coscienza di un problema non più rinviabile. Ne prendiamo atto e
attendiamo che concretizzi gli impegni assunti con le organizzazioni sindacali nell’incontro del 25 giugno
scorso. La Uil Pa - Penitenziari ha da tempo lanciato l’allarme sul crescente sovrappopolamento degli istituti e
sui tanti problemi che affliggono il pianeta carcere. L’annunciata intenzione del ministro di chiedere
convocazioni specifiche alle commissioni Giustizia di Camera e Senato era stata da noi salutata con estremo
favore. Analogamente avevamo espresso giudizi più che positivi sulle posizioni assunte, mediaticamente, sul
41-bis. Ora leggiamo di una vicinanza e di una attenzione al Corpo di Polizia penitenziaria e di una volontà di
avviare una riforma del sistema penitenziario nell’ambito della più ampia riforma della giustizia”.
“Siamo, per ora - sottolinea Sarno -, ad una mera declarazione di intenti che, pur apprezzati , rimangono tali.
La situazione delle carceri, invece, ha bisogno di interventi urgenti e fatti concreti, non di annunci ad effetto.
Al ministro Alfano chiediamo di rendere nota la circolare sul 41-bis, che nessuno pare aver ancora visto.
Siamo oramai alle soglia dei 55mila detenuti per strutture che ne possono contenere al massimo 49mila.
Condizioni di inciviltà e l’igiene a rischio sono fattori che alimentano le tensioni interne che rischiano di essere
ingovernabili se non affrontate in tempo e con competenza”. La massiccia presenza di detenuti stranieri, le
deficienze organiche del personale, l’edilizia penitenziaria e la situazione logistica del Dap sono le questioni
che la Uil Pa - Penitenziari chiede al ministro della Giustizia di calendarizzare. “Il ricorso – spiega Sarno - a
strumenti elettronici di controllo; l’affidamento alla polizia penitenziaria del controllo delle persone ammesse
alle misure alternative; l’espulsione con restituzione dei detenuti stranieri ai loro paesi d’origine; la revisione
degli organici della polizia penitenziaria e delle professionalità del comparto ministeri; l’effettiva perequazione
dei funzionari del Corpo agli omologhi della Polizia di Stato; una riorganizzazione della Polizia penitenziaria
con l’istituzione della Direzione Generale del Corpo; un monitoraggio sulle condizioni strutturali degli edifici e
un nuovo piano di edilizia penitenziaria sono tra le questioni che noi riteniamo debbano essere affrontate
nell’immediatezza”.
“Il sistema - osserva Sarno - si avvia precipitosamente al collasso. Intervenire per prevenire, quindi, non è
una opportunità ma un dovere. Noi abbiamo già preparato ed inviato alle varie competenze un pacchetto di
proposte e modifiche legislative sulle quali attendiamo risposte e pareri per il necessario confronto di merito”.
Riguardo l’avvicendamento da domani al Dap, dove Ettore Ferrara lascia il testimone a Franco Ionta, Sarno
dichiara: “Continuo a pensare che, vista l’attuale situazione complessiva, l’avvicendamento del Capo del Dap
sia stato un azzardo. Ciò, voglio chiarire, a prescindere dalle persone. Ho motivo di ritenere che Ionta non
tarderà a mostrare la sue qualità umane e manageriali. Sono certo che è pienamente consapevole delle
responsabilità e dell’impegno che lo attendono. La Uil non mancherà, come sempre, di proporsi quale
interlocutore serio ed affidabile. A Ferrara testimoniamo tutta la nostra gratitudine per lo straordinario
impegno profuso, per la costante presenza e la disponibilità all’ascolto dimostrata. In momenti difficili e
drammatici per il Corpo è stato un vero punto di riferimento. Esprimiamo vivo rammarico per il suo
avvicendamento. Ancor più nell’apprendere che il ministro Brunetta intende fare della meritocrazia la stella
polare per le nomine nella Pa. La mancata conferma di Ferrara – conclude Sarno - è stata, da questo punto di
vista, un’occasione mancata”.
(com/mlm) 22 lug 2008 13:52
www.ristretti.it
edizione 7 Luglio 2008
Files allegatilettera_alfano.pdf (16.6 KB, 114 visite)
__________________
www.vita.it
Giornale settimanale sul non profit,edicola n 29
Articolo commentato sui vincitori/idonei del concorso per educatori nel Dap a seguito di lettera ad Alfano.
Files allegatiarticolo con lettera ad Alfano pubblicato dal settimanale NON PROFIT sui 397 educatori.pdf (55.9 KB, 76 visite)
www.polpen.it
notiziario del 17 luglio 2008
In prima pagina i vincitori/idonei del concorso 397 educatori nel DAP
edizione 7 Luglio 2008
Files allegatilettera_alfano.pdf (16.6 KB, 114 visite)
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www.vita.it
Giornale settimanale sul non profit,edicola n 29
Articolo commentato sui vincitori/idonei del concorso per educatori nel Dap a seguito di lettera ad Alfano.
Files allegatiarticolo con lettera ad Alfano pubblicato dal settimanale NON PROFIT sui 397 educatori.pdf (55.9 KB, 76 visite)
www.polpen.it
notiziario del 17 luglio 2008
In prima pagina i vincitori/idonei del concorso 397 educatori nel DAP
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