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Comitato vincitori-idonei educatori C1, Dipartimento amministrazione peniten

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    Originariamente inviato da VeNuSsS Visualizza il messaggio
    ......news.............ovviamente rido per non piangere......

    ...senza parole...

    carino lo scivolo dei 5 anni e lo stipendio dimezzato

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      Originariamente inviato da dede Visualizza il messaggio
      ...senza parole...

      carino lo scivolo dei 5 anni e lo stipendio dimezzato
      dedola si carini ma ricorda che noi lo siamo di piu,carini,ops carine!!!!!!!!!!!!!!!!.....a buon intenditore poche parole ihhhhihihi.....

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        GoKuuuuuuuuuu dove seiiiiiiiiiiiii,torno a casa solo adessoooooo,sono distruttaaaaaaaa....sigh.....tu tu tu!!!!!!

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          Giustizia: il ministro Alfano a confronto con giuristi e sindacati

          Irpinia News, 24 giugno 2008

          A pochi anni dalla legge sull’indulto, tornano a riempirsi gli Istituti Penitenziari del nostro Paese tanto da presumere entro la fine dell’anno l’implosione delle carceri. Nei primi quattro mesi del 2008, il numero di detenuti è aumentato di 4mila unità, l’8 per cento in più rispetto al 2007, inoltre a causa del sovraffollamento si sta generando una situazione di violenza ai danni del Corpo di Polizia Penitenziaria. In virtù quindi di una situazione che rischia il collasso i Giovani Penalisti Irpini in collaborazione con l’Uil-Pa hanno organizzato ad Avellino un convegno per affrontare la drammatica situazione che interessa gli Istituti penitenziari italiani.
          L’incontro ha visto la partecipazione dell’onorevole Giuseppe Gargani, Presidente della Commissione Giuridica Parlamento europeo, Edoardo Volino Presidente Del Consiglio dell’ordine degli Avvocati Di Avellino, Luigi Petrillo Presidente della Camera Penale di Avellino, Gerardo Di Martino, Presidente dell’Associazione Giovani Penalisti Irpini, Eugenio Sarno, Segretario Generale Uil Pa - Penitenziari, Ettore Ferrara, Capo Del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Angelica Di Giovanni, Presidente Tribunale di Sorveglianza di Napoli, Filippo Ascierto, Componente della Commissione Difesa alla Camera dei Deputati, e infine Federico Palomba, Vice Presidente della Commissione Giustizia Camera dei Deputati. Era prevista anche la partecipazione del Ministro Della Giustizia, Angelino Alfano, ma a fronte della querelle che si sta consumando nei Palazzi della Capitale tra Csm e Governo sull’emendamento "Salva Premier" è stato impossibilitato a prendere parte all’evento.
          La diatriba che si sta sviluppando tra magistratura e politica in merito al decreto legge che prevede la sospensione dei processi per i reati commessi entro il 2002 con pena inferiore ai 10 anni è stata al centro del dibattito di questo pomeriggio: "In Europa - ha spiegato l’onorevole Gargani - si guarda all’Italia con grande scetticismo a causa di questa contrapposizione che si è venuta a creare tra magistratura e politica. Ma nel momento in cui la magistratura irrompe nella politica e si permette di esprimere giudizi in merito all’anticostituzionalità della norma che sospende i processi svilisce il suo ruolo e perde credibilità. Anche il CSM - ha aggiunto l’onorevole - è andato ben oltre il suo ruolo.
          Il sistema giuridico italiano è armonico e prevede che le leggi siano approvate in Parlamento e poi firmate dal Capo dello Stato, per questo motivo non comprendo perché Mancino, persona che stimo, si permette di dire cos’è costituzionale e cosa non lo è". Chiuso l’argomento il Presidente Gargani è entrato nel merito della questione al centro del convegno di oggi: "Il problema carceri è stato trascurato non solo dai governi di centro sinistra, ma anche dai cinque anni di governo Berlusconi a causa principalmente della necessità di rivedere l’ordinamento giudiziario che interessa in particolare la magistratura. Credo che a questo punto sia arrivato il momento di approfondire seriamente il problema attraverso una politica che tenga conto della funzione rieducativa della pena.
          La certezza della pena - ha concluso il Presidente Gargani - è una cosa seria, se si sapesse il modo in cui viene scontata e quali sono le caratteristiche di coloro da rieducare, credo che si potrebbe contribuire a diminuire il problema". Polemico nei confronti del nuovo Governo è apparso il segretario generale Uil Pa Penitenziari che con un intervento molto appassionato ha ricordato che negli Istituti Penitenziari vivono non solo i detenuti, ma anche il Corpo di Polizia Penitenziaria sempre più spesso lasciato in balia di se stesso.
          "In tre mesi il corpo di polizia Penitenziaria - ha esordito Eugenio Sarno - ha riscontrato 62 feriti per aggressioni subite dai detenuti. È un dato allarmante del quale si parla poco. Il sistema carceri non interessa soltanto i detenuti ma anche il Corpo di Polizia che nel 2008 gira ancora tra i corridoi delle carceri con mazzi di chiavi da 3 chili!
          Come può il Ministro Brunetta parlarmi di innovazione tecnologica e privatizzazione delle carceri? Noi sindacati siamo pronti ad aprirci alla politica, ma sempre nel rispetto del diritto, per questo non possiamo tollerare il fatto che esista ancora la legge Simeone che permette ai condannati in via definitiva di non andare in carcere. Intanto, mentre le parole si susseguono, sempre più detenuti e sempre meno agenti affollano quel mondo oltre le sbarre di cui tanti parlano, ma i cui pochi si occupano concretamente.
          Ultima modifica di VeNuSsS; 26-06-2008, 02:05.

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            bahhhhhhhhh
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              raga se non rispondero' con tempestivita in e mail è perche' sto andando a Palermo per lavoro....... a stasera....mado che caldo che fa qui siamo sui 40 e piu gradi.........ciauzzzzzzz

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                Venussssssss il ghiaccio urge! qui ci sono 600° all'ombra.....figurati se erano al sole! ahahahha
                gli amici vanno e vengono........i nemici si accumulano!

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                  Originariamente inviato da goku Visualizza il messaggio
                  Venussssssss il ghiaccio urge! qui ci sono 600° all'ombra.....figurati se erano al sole! ahahahha
                  oddio oddiooooooo ed io che ancora devo partire per palermo,arrivero' tutto un liquido molliccio?

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                    Giustizia: Sappe; sottoscriviamo le preoccupazioni di Alfano

                    Il Velino, 25 giugno 2008

                    "Sottoscriviamo le preoccupazioni espresse oggi in materia carcere dal ministro della Giustizia Alfano alla commissione Giustizia di palazzo Madama. È davvero necessaria un’audizione ad hoc sul tema penitenziario, che rischia oggi davvero l’implosione". È quanto afferma Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), la prima e più rappresentativa Organizzazione di categoria con oltre dodicimila iscritti, in relazione all’audizione odierna del ministro della Giustizia Alfano in commissione Giustizia.
                    "Anche il pacchetto sicurezza dovrà tenere nel debito conto le ricadute che ciò comporterà sui nostri penitenziari, già abbondantemente sovraffollati con 55 mila detenuti presenti a fronte di poco più di 42 mila posti. Non si può immaginare l’equazione più sicurezza uguale più carcere. Le nostre strutture non sono in grado di sostenere un ulteriore aumento di detenuti. E gli organici del Corpo di Polizia penitenziaria sono carenti di ben quattro mila unità.
                    Questo vuol dire più assunzioni e un generale ripensamento del sistema carcerario nazionale. Mi auguro si vorrà tenere in debito conto questa pesante criticità e sottoscriviamo per tanto quanto ha detto oggi il ministro". "Mi auguro - aggiunge il segretario generale Capece - ma credo di poter dire che ce lo auguriamo tutti, che le lodevoli dichiarazioni di intenti di Governo, maggioranza e opposizione parlamentare per una ampia collaborazione bipartisan nell’interesse del paese che prescinda dalle appartenenze sulla questione penitenziaria produca effetti benefici per il paese e per le donne e gli uomini del Corpo di polizia penitenziaria.
                    Per altro, lo stesso capo dello Stato Giorgio Napolitano ha spesso parlato della necessità di ripensare l’intero sistema sanzionatorio e della gestione della pena nel nostro paese ritenendo indispensabile che in Parlamento si cercassero soluzioni condivise per la trasformazione dell’amministrazione della giustizia e del mondo penitenziario, soluzioni che tengano nel dovuto conto un nuovo impiego operativo della Polizia penitenziaria ed un necessario adeguamento degli organici (mancano ben 4mila agenti, come ha recentemente ricordato anche la commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati che ha reso pubblica l’indagine conoscitiva sullo stato della sicurezza in Italia, sugli indirizzi della politica della sicurezza dei cittadini e sull’organizzazione e il funzionamento delle Forze di Polizia)".

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                      ovviamente noi diremo la nostra presto...proprio come un sindacato!

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                      Sto operando...
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