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    help!

    a proposito di argomenti tralasciati...io forse l'ho fatta troppo grossa...ho saltato a piè pari keynes..ma mi rendo conto solo ora ripetendo che forse andava studiato come si deve...per caso qualche anima pia gentilemente può darmi qualche delucidazione in merito alla sua teoria?!!!! grazie grazie!

    PS: per la nostra futura collega dell'ice (nel senso che noi aspiriamo a diventare tuoi colleghi!!)....a proposito di scrittura..sai se si può scrivere in stampato maiuscolo?! o è segno distintivo? io so scrivere solo così!

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      Originariamente inviato da sophia81 Visualizza il messaggio
      Lavoce.info - ARTICOLI - La disuguaglianza che arriva dal commercio *

      vi posto un articolo di krugman da lavoce.it che parla delle diseguaglianze sulla remunerazione del fattore lavoro come effetto del comm...

      Thanks..una domanda per tutti..come spieghereste quali sono gli effetti del commercio int.le sullo sviluppo dei PVS?...o cmq quali sono le soluzioni da adottare per far uscire i PVS dalle condizioni di estrema povertà ecc....
      grazie..

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        guarda, ho leggiucchiato oggi sta parte, cosi x diletto personale, c'e' chi nel tempo libero va in spiaggia e chi invece come me ama informarsi sui costi-benefici del commercio internazionale nelle aree in via di sviluppo!

        no cmq scherzi a parte, mi pare che il discorso fosse piu o meno questo.

        alcuni esponenti hanno criticato il commercio internazionale, secondo cui ci si dovrebbe specializzare e exp beni coi fattori produttivi piu abbondanti e meno costosi (quindi x i PVS ad es materie prime o prodtti agricoli) xche', dicono loro, cio' non contribuisce a migliorare le condizioni dei paesi poveri, ma e' piu un 'adattamento' alle condizioni esistenti.
        non si CAMBIANO cioe' le situazioni, ma semplicemente ci si adatta ad esse.
        Quindi, secondo sempre gli esponenti di questa corrente di pensiero, x catturare i benefici dinamici di lungo periodo (P x le exp piu stabili e alti, manodopera specializzata, aumento del redito x i cittadini, ecc) bisognerebbe cmq cercare la via per l'industrializzazione.
        E qui subentrano i tentativi fatti da alcuni PVS, con la strategia di industrializzazione orientata all'esportazione oppure sostitutiva delle importazioni, coi i rispettivi benefici e svantaggi di ciascuno.

        Dall'altro lato pero, altri esponenti sostengono che cmq il commercio internazionale puo' cmq svolgere un ruolo attivo verso lo sviluppo dei paesi piu poveri, anche con la specializzazione nei beni in cui godono di vantaggi comparati, citando gli esempi tipo Corea e Brasile, che iniziando dalla specializzazione in materie prime e prodotti piu semplici hanno raggiunto un accumulo di K e migliori tecnologie, riuscendo a spostare il proprio vantaggio comparato nei prodotti industriali.
        Quindi essi sostengono l'importanza del comm internaz come veicolo x la piena utilizzaziione delle risorse produttive, per il raggiungimento di ec di scala, per l'afflusso di K stranieri, idee, tecnologie e capacita' manageriali.


        A margine di cio' bisogna ancche osservare delle 'tendenze' che si sono avuto in questo ultimo periodo, ossia
        da una parte la domanda in diminuzione delle materie prime da parte dei paesi industrializzati (dovuta x es ai maggiori dazi all'imp, ai sostituti sintetici, all'elasticita neg della domanda, allo sviluppo del settore servizi maggiore di quello della produz dei beni)

        dalla parte dei PVS invece in questi Paesi si e' osservato un deflusso di manodopera specializzata, una quota consistente quota della produzione assorbita dalla popolazione locale in costante aumento, e una minore dotazione di risorse naturali.


        amica clerasmus, e' giusto? confermi?
        Ultima modifica di aldinozz; 29-05-2009, 00:04.

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          Originariamente inviato da aldinozz Visualizza il messaggio
          guarda, ho leggiucchiato oggi sta parte, cosi x diletto personale, c'e' chi nel tempo libero va in spiaggia e chi invece come me ama informarsi sui costi-benefici del commercio internazionale nelle aree in via di sviluppo!

          ?
          non fa una piega..la cosa preoccupante è che all'1 ancora non avevi mollato..poi mi spieghi il tuo segreto Ald però per tutta risposta io sto già ripassando

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            Westwater,
            possiamo chiedere se sai qualcosa sulla tempistica di questo concorso? Nel senso, secondo te quando potrebbero arrivare i risultati degli scritti, e quindi gli orali?
            Grazie

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              credo proprio di sì!
              buon proseguimento

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                Originariamente inviato da fairy1982 Visualizza il messaggio
                non fa una piega..la cosa preoccupante è che all'1 ancora non avevi mollato..poi mi spieghi il tuo segreto Ald però per tutta risposta io sto già ripassando
                il mio segreto e' che qua sto un'ora indietro!

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                  X Aldinozz: quali sono i riferimenti dell'approfondimento sui costi del comm int.le per i PVS? saresti così gentile da indicarli?


                  io sto morendo di allergia, che spasso studiare tra uno starnuto e l'altro...speriamo di stare almeno decentemente quel giorno altrimenti perderò un sacco di tempo, che è già poco, invece di scrivere

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                    Originariamente inviato da gaiascienza Visualizza il messaggio
                    io sto scrivendo un elenco ei termini "tecnici" con relativa traduzione in inglese, chissà che memorizzandoli si perda meno tempo durante la traduzione...
                    ma per oggi basta, topolino e nanna adesso.
                    buonanotte a tutti!

                    vorrei fare la stessa cosa ma non ho proprio tempo!!!non è che saresti così gentile da passarmeli?
                    gemi132@hotmail.com

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                      Originariamente inviato da aldinozz Visualizza il messaggio
                      guarda, ho leggiucchiato oggi sta parte, cosi x diletto personale, c'e' chi nel tempo libero va in spiaggia e chi invece come me ama informarsi sui costi-benefici del commercio internazionale nelle aree in via di sviluppo!

                      no cmq scherzi a parte, mi pare che il discorso fosse piu o meno questo.

                      alcuni esponenti hanno criticato il commercio internazionale, secondo cui ci si dovrebbe specializzare e exp beni coi fattori produttivi piu abbondanti e meno costosi (quindi x i PVS ad es materie prime o prodtti agricoli) xche', dicono loro, cio' non contribuisce a migliorare le condizioni dei paesi poveri, ma e' piu un 'adattamento' alle condizioni esistenti.
                      non si CAMBIANO cioe' le situazioni, ma semplicemente ci si adatta ad esse.
                      Quindi, secondo sempre gli esponenti di questa corrente di pensiero, x catturare i benefici dinamici di lungo periodo (P x le exp piu stabili e alti, manodopera specializzata, aumento del redito x i cittadini, ecc) bisognerebbe cmq cercare la via per l'industrializzazione.
                      E qui subentrano i tentativi fatti da alcuni PVS, con la strategia di industrializzazione orientata all'esportazione oppure sostitutiva delle importazioni, coi i rispettivi benefici e svantaggi di ciascuno.

                      Dall'altro lato pero, altri esponenti sostengono che cmq il commercio internazionale puo' cmq svolgere un ruolo attivo verso lo sviluppo dei paesi piu poveri, anche con la specializzazione nei beni in cui godono di vantaggi comparati, citando gli esempi tipo Corea e Brasile, che iniziando dalla specializzazione in materie prime e prodotti piu semplici hanno raggiunto un accumulo di K e migliori tecnologie, riuscendo a spostare il proprio vantaggio comparato nei prodotti industriali.
                      Quindi essi sostengono l'importanza del comm internaz come veicolo x la piena utilizzaziione delle risorse produttive, per il raggiungimento di ec di scala, per l'afflusso di K stranieri, idee, tecnologie e capacita' manageriali.


                      A margine di cio' bisogna ancche osservare delle 'tendenze' che si sono avuto in questo ultimo periodo, ossia
                      da una parte la domanda in diminuzione delle materie prime da parte dei paesi industrializzati (dovuta x es ai maggiori dazi all'imp, ai sostituti sintetici, all'elasticita neg della domanda, allo sviluppo del settore servizi maggiore di quello della produz dei beni)

                      dalla parte dei PVS invece in questi Paesi si e' osservato un deflusso di manodopera specializzata, una quota consistente quota della produzione assorbita dalla popolazione locale in costante aumento, e una minore dotazione di risorse naturali.


                      amica clerasmus, e' giusto? confermi?
                      concordo in pieno e a tal proposito alcune lezioni del prof Panizza sull'argomento sono state utili! (ringrazio chi all'epoca lo consigliò!)

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