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    Originariamente inviato da confusa&felice Visualizza il messaggio
    Strider....la mia privacy!!! Io ancora non ho comunicato il mio prossimo futuro quasi a nessuno; aspetto la telefonata/mail/raccomandata che sia. Tendo ad essere prudente.
    Comunque sia, a questo punto mi chiedo se ci conosciamo!? Mi hai sorpreso.
    Quindi, hai un parente (dal nome straniero, per intenderci meglio) che si sposa a giugno in sicily??

    CZ: ho appena saputo di 1h30m di bus. Trasferirmi? No, basta. Poi vedrò. Inizio e poi vedo.
    Anch'io sapevo di un ragazzo su in graduatoria che aveva chiesto Ct (info discordanti dalle tue).

    Grazie saggio Bludsak. Spero continuerai a seguirci dopo la presa di servizio perché sarà allora che avrò bisogno, almeno penso.
    Originariamente inviato da confusa&felice Visualizza il messaggio
    sempre ringraziando strider dei miei stivali
    Mi pare che la maggior parte delle informazioni le hai scritte tu nei vecchi messaggi, io ho citato il nome comune di un luogo; in Italia ci sono decine o forse centinaia di posti che portano quel nome. Ad ogni modo, se ritieni che ho violato la tua privacy ti chiedo scusa, non dirò assolutamente più nulla che possa riferirsi alle zone in cui vivi.
    Non ho nessun parente dal nome straniero che vive in Sicilia, sono io che vivo in Sicilia e quasi tutti i miei parenti sono, invece, tuoi concittadini. Io sono molto oriundo, anche se sono nato in Sicilia, ma non posso dirti fino a che punto perchè parlerei ancora del tuo paese. E' difficile che ci conosciamo, quando vengo non faccio molta vita mondana, è più probabile qualche conoscenza "trasversale".
    Scusami ancora, sono davvero dispiaciuto, ti assicuro che non capiterà più
    Ultima modifica di Strider; 05-04-2011, 22:27.

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      Falbi, non ricordo se l'hai già scritto, ma lo sciopero cosa comporta a livello lavorativo?
      Come/cosa viene calcolato/detratto a livello stipendiale? Viene tolto alle ferie?

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        Originariamente inviato da Chameleon Visualizza il messaggio
        Falbi, non ricordo se l'hai già scritto, ma lo sciopero cosa comporta a livello lavorativo?
        Come/cosa viene calcolato/detratto a livello stipendiale? Viene tolto alle ferie?
        sempre attenendoci alle leggi dello stato italiano, lo sciopero comporta:

        -la perdita della retribuzione per la giornata lavorativa interessata
        -la perdita delle eventuali indennità collegate alla giornata lavorativa
        -penso la perdita di un giorno dal premio di presenza
        -le ferie non ti vengono intaccate
        -forse qualcos'altro, aspettiamo Falbi

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          Originariamente inviato da fra6473
          Pensare davvero con la propria testa è indubbiamente più faticoso...
          Prendo atto dell'autocompiacimento con cui fai mostra delle tue letture (e mi felicito che ti sia sufficiente questo per sostentare la tua autostima), insieme, naturalmente, alla evidentemente consolidata abitudine a presumere d'essere l'unica ad averle affrontate. Degli autori che citi me ne manca uno, che non nomino per evitare gli errori che commetti tu (almeno due: uno di buon gusto, l'altro di retorica).
          I cicalecci sulla scuola di Francoforte lasciali stare: Adorno è certamente utile, ma non indispensabile per capire che la categoria di "ideologia" è troppo estesa concettualmente (e quindi equivoca) per essere utilizzabile in una conversazione senza doverne esplicitare almeno alcuni presupposti di scuola: evidentemente occorreva che venissi sollecitata, perché li chiarissi.
          Ad ogni modo, per evitare certi problemi non occorre familiarità la critica della Aufklärung, ma una certa dimestichezza col dizionario (e il galateo, che non guasta) certamente sì.

          Che la spinosa questione dell'art. 33 della Carta, cui ho accennato offrendo una opinione personale, e su cui i pareri dei costituzionalisti sono tutt'altro che concordi, sia appunto oggetto di dibattito, è chiaro a chiunque frequenti le pagine dei quotidiani, oltre che i manuali di diritto costituzionale (su cui ammetto, con l'umiltà che manca a te, di necessitare di ulteriori chiarimenti: provvederò presto). E non necessariamente solo Repubblica.
          Sarebbe troppo bello che un Governo in malafede fosse anche sempre abbastanza cialtrone e grossolano da commettere atti palesemente incostituzionali (cosa che in altre occasioni sii è già verificata): sarebbe fin troppo facile cassarne le decisioni. Sciaguratamente non sempre è così (e l'astuzia con cui sono scritte le leggi 133/2008 e 1/2009 ne sono testimonianza).
          Esempio abbastanza lampante (e parlo di un governo regionale di centro sinistra, a scanso di partigianerie politiche, pardon di "ideologie") la legge regionale 52/1995 della regione Emilia Romagna circa la possibilità di istituzione di un sistema scolastico integrato pubblico-privato, su cui il TAR sollevò una questione di legittimità costituzionale per incoerenza rispetto all'art. 33, e che la Corte respinse (sentenza n. 38 del 2009). Tale sentenza (che del resto, come ogni sentenza della Corte, esamina questioni di coerenza formale rispetto all'impianto costituzionale, non della legittimità "morale" di un provvedimento) non mi impedisce di ritenere la pratica di finanziamento pubblico agli istituti privati del tutto ingiusto. Cavillare su dettagli normativi tradisce l'incapacità di sostenere nel merito la pratica del finanziamento pubblico alle scuole private, merito che non coincide con miserabili ragioni di ordine economico
          In questo senso, il riferimento a Zapatero, che io non ho nominato (si vede che hai bisogno di assegnarmi le convinzioni che meglio ritieni di poter criticare: vecchio giochetto), non mi fa né caldo né freddo: non cambio opinione su un comportamento solo perché è messo in pratica da uno della mia stessa parte politica (ammesso che sia così). Queste sono sciccherie da maggiordomi che lascio ai ciellini.
          Sarebbe meno improvvido, tuttavia, rilevare che 1) in Francia e Spagna l'accesso ai finanziamenti pubblici è concesso a scuole paritarie di ogni orientamento religioso e confessionale (il problema in Italia non è semplicemente che si finanziano le scuole cattoliche, ma che si finanziano, salvo casi rarissimi, SOLO le scuole cattoliche); inoltre 2) tale finanziamento in Spagna e Francia garantisce una REALE libertà di scelta, poiché tali finanziamenti abbattono significativamente o azzerano le rette dei suddetti istituti, la cui insostenibilità è invece, qua in Italia, il vero limite ad una effettiva libertà di scelta da parte delle famiglie, pertanto discriminate in base al censo.
          La questione del risparmio di sei miliardi di euro, come accennavo, non scansa di un millimetro la domanda: perché questo "risparmio" deve essere garantito attraverso il ricorso ai soli istituti cattolici (sui quali peraltro nessuno sorveglia: prova ne sia che in questi ultimi anni sono sorti in numero decisamente sospetto università e istituti privati, molti dei quali amorevolmente protetti dalle attenzioni dell'Opus Dei)? In ogni caso, se il diritto allo studio, e la libertà di scelta si ritiene siano diritti inderogabili, ogni questione economica (cioè de facto) è irrilevante: de iure lo Stato ha l'obbligo di garantirli. Ed è mia ferma convinzione che i diritti fondamentali non si possano appaltare (specie, lo ripeto, senza alcun controllo). Ciò che in ogni caso si dovrebbe evitare di fare è ciondolare tra argomenti costituzionali e argomenti economici, ricorrendo agli uni o agli altri a seconda dei propri comodi retorici.

          Quanto agli insegnanti di religione, la notizia degli aumenti di stipendio, che io ho reperito su Repubblica e ho ritrovato sul Corriere, era supportata da un'affermazione riferita dallo stesso sindacato degli insegnanti di religione (lo SNADIR), e nel quale si riportava, in virgolettato, di quanto disposto da un'informativa del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Avendo verificato tali informazioni sul sito del sindacato medesimo, ed avendo reperito il pdf dell'informativa, ho ritenuto che le informazioni a mia disposizione fossero (come probabilmente sono) sufficientemente precise ed esaurienti. Se tu hai informazioni diverse, tanto piacere. Gradirei, al solito, che si affrontasse però il contenuto della questione, che continui a schivare: la maggiore o minore esaustività delle informazioni in mio possesso non rappresenta che un dettaglio del discorso svolto dal sottoscritto, che era indirizzato non solamente a mettere in luce l'assurdità del lasciare le nomine degli insegnanti a istituzioni diverse da quelle statali (se pure di concerto con queste ultime) per poi farle finanziare unicamente dallo Stato, ma anche (e direi soprattutto) a mostrare come tutto ciò sia insostenibile in uno stato laico. Cavillare sulle procedure tradisce l'incapacità di elaborare argomenti convincenti in tal senso. O la malafede.

          Per quanto riguarda poi la questione dei fondi, ribadisco, perché evidentemente dire le cose una volta non è sufficiente, che le singole inadempienze non giustificano le politiche di smantellamento messe in atto da questo Governo. Che il tuo dirigente scolastico sia incapace, è perfettamente possibile in un sistema che, ripeto, non sorveglia. La responsabilità di incapacità di questo genere, però, non è mai solo individuale, ma evidenzia carenze di sistema. Chiunque abbia frequentato una università pubblica o abbia un figlio abbastanza grande (e il sottoscritto, malgrado i suoi 31 anni, appartiene ad entrambe le categorie), sa che nelle scuole di ogni ordine e grado ci sono carenze che toccano l'essenziale. Ma è anche vero (e scontato per chiunque non abbia vissuto come in una campana di vetro) che tali deficienze si presentano a macchia di leopardo sul territorio nazionale. Perfettamente compatibili situazioni di sprechi con casi di assoluta asfissia.
          Trovo grave, ma in fondo ancora perdonabile, che non si sappia individuare differenze tanto essenziali. Più ancora che non si riesca a capire che in un organismo complesso come la scuola italiana determinate carenze di sistema non si appianano tagliando, ma riallocando i fondi che vengono sprecati (anche in considerazione del diverso grado di serietà dei tagli nei differenti ordini e gradi del sistema educativo e di formazione). La vergogna nazionale è che ci siano scuole ancor più lautamente sovvenzionate, ma che offrono i loro servizi unicamente a categorie di persone già ampiamente tutelate da uno status sociale che permette loro di pagare rette talvolta assai elevate. Togliere alle scuole pubbliche per garantire migliori servizi solo alle fasce socialmente più agiate è una bestemmia che nessun cattolico dovrebbe poter tollerare.
          E i servizi "supplenti" di cui parli costano allo Stato italiano assai più di quanto non avverrebbe se il pubblico se ne facesse direttamente carico: la morale dei ciellini di ogni schiatta, invece, è di impoverire il pubblico per giustificare sempre più pesanti sovvenzioni al privato, con l'aggravante di una discriminante ideologica che ci fa meritare la fama di paese più arretrato dell'Occidente sul versante della laicità e dei diritti fondamentali (e quello all'istruzione è solo uno di questi). Sarà un caso che questo Governo abbia messo in mano il MIUR ad una clericale di stretta osservanza? Sarà un caso - per fare un esempio sulla mia regione - che, non appena vinte le elezioni regionali in Sardegna, il centrodestra abbia nominato assessore alla Cultura la direttrice del Museo diocesano (che poi ha prontamente dirottato 1.300.000 euro sul Museo medesimo a seguito dei tagli di classi negli istituti dell'isola)? Certo: è nostro diritto fare gli utili idioti e credere che sì, si tratta di un caso. E che, in fondo, nella Chiesa ci sia una tollerabile presenza di "furbi".

          Concludo con un appunto: ritenere di essere gli unici a pensare con la propria testa, ammesso che sia sintomo dell'averlo effettivamente fatto, risparmia un'altra fatica - quella dello scetticismo. Problema da cui solo i fondamentalisti sono immuni: quelli che pensano che qualunque laico sia un "laicista" anticlericale e che, per rimanere al caso presente, dietro ogni posizione in favore della scuola pubblica si occulti uno sfigato attivista col poster di Zapatero in camera. Gente a cui piacerebbe avere a che fare solo con sprovveduti lettori dei libri di Augias.
          Il mondo, fortunatamente, è più grande e difficile di certi miserabili stereotipi.

          Un saluto.

          P.S. Riporto solo la fine del post a cui rispondo. Il forum non mi consente di farlo integralmente.

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            N'gul e comm' ve ne ten'...

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              Originariamente inviato da Creep-out Visualizza il messaggio
              N'gul e comm' ve ne ten'...
              Ehhhhhhh?

              Circo

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                Originariamente inviato da falbi-confsal Visualizza il messaggio
                Ecco il link al comunicato che preannuncia lo sciopero.

                15-04-11:SCIOPERO UNITARIO | FALBI Confsal

                Concordo con lo sciopero, non con la giornata scelta.

                Commenta


                  [/QUOTE] Un saluto.

                  P.S. Riporto solo la fine del post a cui rispondo. Il forum non mi consente di farlo integralmente.[/QUOTE]

                  Devo dire di aver seguito con personalissimo disinteresse questo dibattito, non perché non degno nella sostanza ma perché non pertinente al forum.
                  Non intendo quindi tediare alcuno partecipandovi con un mio intervento voglio solo chiarire quelli che, credo, siano degli errori.
                  1) Si confonde scuola (e università) pubblica con statale: anche le private sono pubbliche (cioè di libero accesso) ma non sono finanziate dallo Stato (statali).
                  2) L'Università Cattolica (le altre non lo so) si autofinanzia totalmente attraverso le rette degli studenti. Dallo Stato riceve un contributo per l'attività di ricerca (esiste un fondo nazionale per tutte le Università private che viene poi suddiviso) talmente esiguo che anche su questo punto è sostanzialmente "autofinanziata".
                  3) Il sistema delle borse di studio permette a chiunque di frequentare anche Istituti universitari privati. Certo, bisogna rispettare le condizioni dei bandi (reddito e merito).

                  Buona giornata a tutti i forumisti!

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                    Ma figurati! Non me la sono presa. Purtroppo i messaggi non sono corredati di intonazione. Dispiace a me se ci sei rimasto male.
                    Anzi, ti chiami G (nome composto) e un tuo cugino calabrese si chiama B? Questa volta potrei essere stata io a violare la tua privacy?
                    Buona giornata

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                      Originariamente inviato da confusa&felice Visualizza il messaggio
                      Ma figurati! Non me la sono presa. Purtroppo i messaggi non sono corredati di intonazione. Dispiace a me se ci sei rimasto male.
                      Anzi, ti chiami G (nome composto) e un tuo cugino calabrese si chiama B? Questa volta potrei essere stata io a violare la tua privacy?
                      Buona giornata
                      Assolutamente nessun problema da parte mia. Sono proprio io, mi hai beccato in pieno come un cecchino. Manca solo la mia foto segnaletica: profilo destro, profilo sinistro, profilo centro!
                      Certo che il mondo è davvero piccolo, chi l'avrebbe mai detto che saremmo diventati colleghi, magari ci conosciamo pure...

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