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Trust 2.0

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    Gdf userà liste raccolte presso gli studi

    Voluntary disclosure, la Guardia di finanza utilizzerà anche le liste di contribuenti recuperate nell’ambito di indagini di polizia giudiziaria presso professionisti, che lo scorso anno hanno già portato in Lombardia a 322 verifiche. Le Fiamme gialle forniscono un assist alla regolarizzazione spontanea ex dl 4/2014, che risulterebbe inibita in presenza di un’eventuale azione di controllo di cui il contribuente venga a conoscenza. Nel mirino non solo denaro e titoli direttamente riconducibili alle persone fisiche che hanno violato le norme sul monitoraggio fiscale, ma soprattutto quelli nascosti attraverso strutture opache di diritto straniero (società trust). È quanto emerso ieri a margine dell’annuale conferenza della Gdf Lombardia, che ha presentato il bilancio 2013. Oltre 20 miliardi di euro di materia imponibile ricondotta a tassazione, di cui circa la metà riconducibile a fattispecie di evasione internazionale, nonché 817 evasori totali scoperti, che da soli occultavano 3 miliardi di ricavi.


    societa trust.....stiamo apposto.....ma che vuol dire societa trust?

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      Societa e trust magari.....

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        In due a processo per riciclaggio di denaro legato al fallimento del Gruppo Streri

        Qui capite come gira la polizza vita..............


        Nel processo contro Mauro Ruffino, ex commercialista di Fossano, e il torinese Renzo Riva, imputati con l'accusa di aver riciclato il denaro legato al fallimento del Gruppo Streri, è stata ricostruita la complessa operazione attraverso la quale si arrivò a far sottoscrivere all'anziana madre di Ruffino una polizza vita da 3,6 milioni di euro con beneficiari i figli del promotore finanziario Pierangelo Delbuono. Per il “crack Streri” sono stati condannati in primo grado per bancarotta fraudolenta distrattiva e riciclaggio Lorenzo Streri, imprenditore cuneese scomparso il 9 marzo 2001 a Santo Domingo, e Delbuono.

        Alla sorella, Ruffino aveva chiesto dei soldi: “Aveva detto che ne aveva bisogno per la casa. Io avevo inteso che c'era una polizza da fare per tutelarmi, dato che con il prestito avevo chiesto delle garanzie. Ci siamo trovati in un hotel, c'era anche mio fratello con altri due signori. Hanno detto a mia madre firma qui, e poi che potevamo tornare a casa.”
        Alla polizza si giunse dopo varie vicende, spiegate ai giudici da un avvocato milanese che si occupa di riorganizzazioni di patrimoni: “Un alto manager di Londra, S., nel 2003 mi contattò dicendo che conosceva un certo Pierangelo Delbuono, il quale faceva da tramite per una persona molto facoltosa che faceva riferimento alla famiglia Ferrero di Alba, abitante tra Argentina e Ginevra, che aveva bisogno di riorganizzare il patrimonio, sui 200milioni di euro, per ovviare a possibili liti ereditarie.”. Il signor Ferrero sarebbe stato in realtà Renzo Riva, che è stato riconosciuto e indicato dal legale in aula.
        Dopo vari incontri e trattative per trovare il prodotto d'investimento migliore per il cliente, con Delbuono e Riva - Ferrero si arriva a valutare anche una polizza vita: “Successivamente Ferrero disse: rifletto un attimo e vi faccio sapere cosa voglio fare. Poi aggiunse che volevano testarci, e di fare un'operazione per l'amico Delbuono, che si era appena separato da moglie e voleva tutelare i figli. L'idea era di fare un trust a beneficio dei figli minori.”
        I consulenti avrebbero studiato il trust (uno strumento giuridico che serve a regolare una molteplicità di rapporti giuridici di natura patrimoniale) costituito nell'ottobre 2003, con la necessaria sottoscrizione di una polizza vita a favore di terzi. Il soggetto ideale fu individuato nella madre di Ruffino. Nel 2005 con Riva (alias Ferrero) si disse “Soddisfatto e convinto di riorganizzare il proprio patrimonio, ma che bisognava risolvere prima la problematica del trust. Fu fatta allora la ridistribuzione del denaro su una società che aveva sede a San Marino. La somma era intorno ai 3,6 milioni di euro. L'operazione comportava dei problemi, perché coinvolgeva dei minori. Poi il trust non fu chiuso totalmente, una parte intorno ai 200mila si doveva tenere in piedi perché poteva servire per la situazione che coinvolgeva i ragazzi”. La somma sarebbe poi stata utilizzata per la compravendita, poi rivelatasi fasulla, di un capannone.
        Nella prossima udienza saranno sentiti anche gli imputati.
        16/4/2014


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          altro uso distorto.....della trust company...

          La “casa madre†e l’interdittiva antimafia - Cronaca - la Città di Salerno

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            Il trust senza una dettagliata chiara e precisa disciplina interna è uno strumento ad altissimo rischio di ogni nefandezza....prezzolati senza scrupoli, giudici disorientati ecc ecc....bisogna intervenire subito per forre fine a questo scempio....non si può operare in questo modo....uno strumento utilissimo utilizzato da alcuni "all'italiana".....non va bene..

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              l'ennesimo uso distorto....

              Evade il fisco per un milione e mezzo: sigilli a conti correnti ed immobili

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                Con il trust non serve l'Opa - Il Sole 24 ORE

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                  e quando no.....

                  Consob: dietro i trust di Premafin c'è sempre la famiglia Ligresti - Il Fatto Quotidiano

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                    Il patrimonio di Ferlaino è in Svizzera: 37 milioni di euro a Lugano - Napoli - Resport

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                      http://www.agi.it/cronaca/notizie/20...ino_e_corbelli

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                      Sto operando...
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