Originariamente inviato da paolpaol
					
						
						
							
							
							
							
								
								
								
								
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		non è sufficiente studiare la contabilita' dai manuali.
Anche nel Maggioli non risulta specificato il riferimento al criterio
di riclassificazione usato nel conto economico.
L'ho trovato indicato nel Ferrero-Dezzani (un libro dell'Universita')
e nel compendio Simone di ragioneria.
Riporto da internet:
L’art. 7 del decreto legislativo 7 aprile 1991 n. 127, che ha attuato nel nostro Paese la 4ª e 7ªDirettiva CEE, ha introdotto uno schema obbligatorio di conto economico a forma scalare, construttura a "costi e ricavi integrali della produzione di periodo’’ che si ispira allo schema previstodall’art. 23 della 4ª Direttiva e sostituisce il precedente schema "a costi, ricavi e rimanenze’’introdotto nel 1974 ed utilizzato dalla generalità delle imprese italiane fino al 1992.Il nuovo schema, più organico e razionale del precedente, consente di esporre, a differenza delprimo, i risultati economici parziali delle varie "aree di gestione’’ dell’impresa: gestionecaratteristica o principale, gestione finanziaria, gestione straordinaria; risultati che assumono unvalore notevole in sede di valutazione, consuntiva o prospettica, della redditività dell’impresa.
Dimenticavo.....buongiorno!
							
						Dimenticavo.....buongiorno!

, bho non so cosà vuoi dire?
, ma riguardo alla forma di conto economico, prima era a sezioni divise e contrapposte, poi, in seguito alla direttiva, passato in forma scalare con l'evidenziazione dei risultati intermedi di gestione. ordinaria, finanziaria, rettificativa e straordinaria.
							
						
 spero di riprendere al più presto! 
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