Discorso analogo per la pratica inversa effettuata per ragioni fiscali: sottostimaretroppo il valore delle rimanenze di magazzino, inserendo dei valori che si discostano in modo considerevole dal prezzo del venduto, potrebbe far scattare fin da subito dei campanelli di allarme, addirittura in automatico, in quanto esistono dei software a disposizione dell’Agenzia delle Entrate che sono in grado di verificare la congruità dei dati delle rimanenze in relazione alle vendite e agli acquisti.
Alterare il magazzino è quasi impossibile, se non per piccoli importi, per le aziende che fanno del commercio la loro attività primaria, nel senso che se, normalmente si hanno dei margini del 20% tra il costo di acquisto e la rivendita dei prodotti, ecco che tutto quello che c’è in magazzino avrà un valore già stimato calcolato sul ricarico che normalmente si utilizza.
Un po’ più di margine in più c’è per le lavorazioni artigianali, ma alterare il magazzino per far quadrare i conti non è mai una buona soluzione anche se adottata dalla maggior parte degli imprenditori che sono convinti che questa sia una delle pratiche più semplici per aggiustare il proprio bilancio.
Alterare il magazzino è quasi impossibile, se non per piccoli importi, per le aziende che fanno del commercio la loro attività primaria, nel senso che se, normalmente si hanno dei margini del 20% tra il costo di acquisto e la rivendita dei prodotti, ecco che tutto quello che c’è in magazzino avrà un valore già stimato calcolato sul ricarico che normalmente si utilizza.
Un po’ più di margine in più c’è per le lavorazioni artigianali, ma alterare il magazzino per far quadrare i conti non è mai una buona soluzione anche se adottata dalla maggior parte degli imprenditori che sono convinti che questa sia una delle pratiche più semplici per aggiustare il proprio bilancio.
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