Non posso trattenermi, leggo poi. Ciao!
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L'angolo di ROL
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Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggio
Questo è invariato rispetto al 2016 (ho letto l'art. 166 TUIR dal mio codice), giusto?
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
la fiat quando si è trasferita? mi pare proprio a ridosso di quella data.....credo prima del 2016
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Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggio
Dove? In America, in Polonia? Già da parecchio...
La Fusione si configura ai fini fiscali come un’operazione di fusione transfrontaliera disciplinata dall’Articolo 178 del DPR n. 917 del 1986 (“TUIR”) che recepisce la direttiva 90/434/CE del 23 luglio 1990 (consolidata nella Direttiva 2009/133/CE, la “direttiva fusioni”). Nel contesto dell’Operazione, FCA intende mantenere in Italia una stabile organizzazione a cui saranno allocate le partecipazioni nelle società italiane direttamente possedute da Fiat prima della Fusione. La Fusione è fiscalmente neutrale per quanto riguarda le attività di Fiat che resteranno connesse alla stabile organizzazione italiana, quali le partecipazioni nelle società controllate da Fiat in Italia. Al contrario, per quanto riguarda le attività di Fiat che non resteranno connesse alla stabile organizzazione italiana di Fiat, la Fusione implica la realizzazione di plusvalenze o minusvalenze (comportando una “Italian Exit Tax”). Le plusvalenze su determinate attività del gruppo che ci si attende che siano trasferite al di fuori della stabile organizzazione italiana in relazione alla Fusione saranno soggette alla tassazione italiana. Tuttavia, Fiat si attende che tali plusvalenze siano largamente compensate dalla presenza di perdite fiscali all’interno del gruppo.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
RIFLESSI TRIBUTARI DELL’OPERAZIONE SU FCA
La Fusione si configura ai fini fiscali come un’operazione di fusione transfrontaliera disciplinata dall’Articolo 178 del DPR n. 917 del 1986 (“TUIR”) che recepisce la direttiva 90/434/CE del 23 luglio 1990 (consolidata nella Direttiva 2009/133/CE, la “direttiva fusioni”). Nel contesto dell’Operazione, FCA intende mantenere in Italia una stabile organizzazione a cui saranno allocate le partecipazioni nelle società italiane direttamente possedute da Fiat prima della Fusione. La Fusione è fiscalmente neutrale per quanto riguarda le attività di Fiat che resteranno connesse alla stabile organizzazione italiana, quali le partecipazioni nelle società controllate da Fiat in Italia. Al contrario, per quanto riguarda le attività di Fiat che non resteranno connesse alla stabile organizzazione italiana di Fiat, la Fusione implica la realizzazione di plusvalenze o minusvalenze (comportando una “Italian Exit Tax”). Le plusvalenze su determinate attività del gruppo che ci si attende che siano trasferite al di fuori della stabile organizzazione italiana in relazione alla Fusione saranno soggette alla tassazione italiana. Tuttavia, Fiat si attende che tali plusvalenze siano largamente compensate dalla presenza di perdite fiscali all’interno del gruppo.
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«Non sono una persona che può giudicare, applico la legge», ha aggiunto Befera sottolineando che «siccome c’è libera circolazione di capitali e dei beni e servizi, è un fatto normale su cui il fisco non può intervenire se non attraverso le regole di legge». In merito al pagamento delle tasse nel Paese da parte di Fiat, Befera ha spiegato che se «dopo il trasferimento della sede avrà delle stabili organizzazioni e delle società in Italia, queste ultime pagheranno le tasse in Italia». A stretto giro sono anche arrivate le dichiarazioni del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni: «Nulla di irregolare. Siamo convinti che hanno fatto tutto nel rispetto delle leggi vigenti e ovviamente verificheremo gli effetti».
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Con la legge di Bilancio 2018 l’Italia recepisce nel proprio ordinamento la nuova versione dell’art. 5 del modello OCSE in materia di stabile organizzazione, così come modificato dall’Action 7 del BEPS. In tal modo vi sarà perfetta coincidenza tra la normativa italiana e le più recenti evoluzioni che caratterizzano lo scenario internazionale.
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