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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioInizi di contabilità...(non ricordo chi...)
Devote partire dalle definizioni del codice Azienda, impresa, (imprenditore?), società ecc
L’azienda per raggiungere il suo FINE ( variabile a seconda del tipo di azienda) pone in essere una insieme di azioni collegate tra loro, questo insieme di azioni prende il nome di GESTIONE.
Gli aspetti della gestione sono diversi a voi interessa soprattutto rilevare :
--> a chi si rivolge (all'interno della stessa azienda ed allora l'oggetto sarà la contabilità industriale, oppure all'esterno e quindi se ne occuperà la contabilità generale,
--> e soprattutto l'analisi della gestione sotto il profilo economico e finanziario delle operazioni
Scomponendo (idealmente) la gestione in fasi elementari possiamo individuare 3 fasi:
Se facciamo l’ipotesi di un impresa industriale produttrice di mobili, la prima fase consiste Nell’ACQUISTO sia di beni strumentali (immobili, impianti, macchinari, automezzi), sia i beni destinati all'impiego nella lavorazione (legname, vernici, ferramenta), sia i servizi impiegati (lavoro, consulenze, trasporti, energia elettrica).in una sola parola FATTORI PRODUTTIVI
Sul piano economico l'acquisizione di tali fattori si chiama investimento(o impieghi) e comporta il sostenimento DI COSTI, che sono tutti gli oneri che l'azienda sostiene per acquisire fattori produttivi necessari per svolgere la gestione. Ad esempio, sono costi: quelli sostenuti per acquisire fattori produttivi che partecipano ai processi produttivi per vari anni, come i fabbricati, i terreni, gli impianti, i macchinari, etc. (costi pluriennali); sono costi quelli sostenuti per acquisire fattori produttivi che esauriscono la propria funzione economica nell'arco dell'esercizio (costi d'esercizio).
Sul piano finanziario si verificano delle uscite, in senso ampio, (ossia uscite di denaro (se il pagamento è immediato in contanti), oppure aumento dei debiti (se il pagamento è rinviato, per esempio, a trenta giorni) o ancora diminuzione dei crediti (per esempio, l'azienda compensa il credito che aveva col fornitore con il debito che sorge in occasione dell'acquisto di fattori produttivi).
Subito dopo (idealmente 2 fase) l’azienda fa tutto quello che deve fare per costruire il prodotto ( nel nostro esempio i mobili) in una parola TRASFORMAZIONE FISICO-TECNICA
Ed infine (3 fase) il bene prodotto deve scambiarlo sul mercato
Tale scambio può dirsi disinvestimento e comporta l'ottenimento di RICAVI (i corrispettivi derivanti dallo scambio)
I tipici ricavi saranno allora quelli derivanti dalla vendita dei prodotti finiti (nelle imprese industriali produttrici di beni, come è il nostro caso), dalla vendita delle merci (nelle imprese mercantili e dalla vendita delle prestazioni (imprese di servizi).
Altri ricavi possono giungere all'impresa in relazione a finanziamenti concessi a terzi (interessi attivi su conti correnti bancari, su titoli, su dilazioni di pagamento concesse ai clienti, etc.), fitti attivi, disinvestimenti di fattori produttivi (ad esempio, in occasione della cessione di un bene strumentale usato), etc.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioFacendo la differenza tra RICAVI E COSTI ottengo un risultato economico che può essere un utile, se i ricavi superano i costi o una perdita nel caso contrario
Ma che ne faccio? Non possiamo mica aspettare lo scioglimento dell'azienda per sapere il risultato...come pure il fisco vuole le imposte dal reddito prodotto....insomma nessuno può aspettare...:-)
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Originariamente inviato da etnaland Visualizza il messaggio..se non ricordo male esiste un libro semplice...la contabilità spiegata ai giuristi autore Lupi
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Originariamente inviato da copy90 Visualizza il messaggioSto cercando questi ''casi di motivata e particolare urgenza" ma non ne trovo ancora nessuno, ammesso che siano specificati.
giurisprudenza....(nulla nel dpr 600)
Se vogliamo tracciare un solco in termini generali---> devesussistere un evidente pericolo di perdita del credito fiscale, dovuta a un quadrodi gravi risultanze processuali quali, ad esempio, l’omessa dichiarazione deiredditi ecc
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioma attenzione qui....di che risultato sto parlando? Se considero l'intera vita dell'azienda (cioè dalla nascita fino alla sua estinzione) allora è un REDDITO GLOBALE.
Ma che ne faccio? Non possiamo mica aspettare lo scioglimento dell'azienda per sapere il risultato...come pure il fisco vuole le imposte dal reddito prodotto....insomma nessuno può aspettare...:-)
Il termine ESERCIZIO indica l'insieme dei fatti di gestione aziendale che vengono rilevati in un periodo preso a convenzione dall'azienda. Esso coincide generalmente con l'anno solare, anche se, in alcuni casi, potrebbe essere breve.
Non confondete l'ESERCIZIO con il PERIODO AMMINISTRATIVO che indica l'insieme delle attività (informazioni, decisioni, controlli) realizzati nel medesimo periodo.
A conclusione dell'ESERCIZIO l'azienda redige il BILANCIO, ossia il documento che esplica i risultati dell'attività gestoria nel periodo preso a riferimento.
Diritto commerciale: il Bilancio di una società di capitali è redatto dagli amministratori ed è formato da tre documenti (quali?), ma è APPROVATO dall'assemblea dei soci (ordinaria o straordinaria) entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio precedente o entro il termine previsto dallo statuto delle società (che non deve superare i 120 giorni).
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioma attenzione qui....di che risultato sto parlando? Se considero l'intera vita dell'azienda (cioè dalla nascita fino alla sua estinzione) allora è un REDDITO GLOBALE.
Ma che ne faccio? Non possiamo mica aspettare lo scioglimento dell'azienda per sapere il risultato...come pure il fisco vuole le imposte dal reddito prodotto....insomma nessuno può aspettare...:-)
Il termine ESERCIZIO indica l'insieme dei fatti di gestione aziendale che vengono rilevati in un periodo preso a convenzione dall'azienda. Esso coincide generalmente con l'anno solare, anche se, in alcuni casi, potrebbe essere breve.
Non confondete l'ESERCIZIO con il PERIODO AMMINISTRATIVO che indica l'insieme delle attività (informazioni, decisioni, controlli) realizzati nel medesimo periodo.
A conclusione dell'ESERCIZIO l'azienda redige il BILANCIO, ossia il documento che esplica i risultati dell'attività gestoria nel periodo preso a riferimento.
Diritto commerciale: il Bilancio di una società di capitali è redatto dagli amministratori ed è formato da tre documenti (quali?), ma è APPROVATO dall'assemblea dei soci (ordinaria o straordinaria) entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio precedente o entro il termine previsto dallo statuto delle società (che non deve superare i 120 giorni).
ah rol, il risultato è quello d'esercizio.
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Originariamente inviato da Aida1100 Visualizza il messaggioL'attività di gestione può essere, anzi deve essere analizzata in periodi chiamati ESERCIZIO nel quale viene realizzata la terza fase dell'attività di un'azienda, ossia la RILEVAZIONE.
Il termine ESERCIZIO indica l'insieme dei fatti di gestione aziendale che vengono rilevati in un periodo preso a convenzione dall'azienda. Esso coincide generalmente con l'anno solare, anche se, in alcuni casi, potrebbe essere breve.
Non confondete l'ESERCIZIO con il PERIODO AMMINISTRATIVO che indica l'insieme delle attività (informazioni, decisioni, controlli) realizzati nel medesimo periodo.
A conclusione dell'ESERCIZIO l'azienda redige il BILANCIO, ossia il documento che esplica i risultati dell'attività gestoria nel periodo preso a riferimento.
Diritto commerciale: il Bilancio di una società di capitali è redatto dagli amministratori ed è formato da tre documenti (quali?), ma è APPROVATO dall'assemblea dei soci (ordinaria o straordinaria) entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio precedente o entro il termine previsto dallo statuto delle società (che non deve superare i 120 giorni).
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