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    #31
    Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
    Aggiungerei ancora.....Il valore fiscalmente riconosciuto è molto semplice per i beni esposti, nelle scritture contabili e nel bilancio, con un criterio patrimoniale, come i beni “strumentali” ad utilità pluriennale, ad esempio gli impianti, i fabbricati, gli automezzi il relativo valore sarà diminuito con le quote di ammortamento, che ne esprimono anno per anno il contributo alla produzione; lo stesso valore potrà salire per il sostenimento di spese incrementative , migliorie e simili.

    Al momento della loro eventuale cessione, la differenza tra corrispettivo conseguito e valore fiscale come sopra determinato, darà luogo a plusvalenze o minusvalenze .

    Ancora........ corrispettivi ed i valori fiscali suddetti non sono oggetto di correttivi a fronte dell’inflazione monetaria (perdita di valore della moneta)

    Eventuali rivalutazioni economiche, non accompagnate dal sostenimento di spese incrementative e giustificate solo con un maggior valore economico del bene, non rilevano fiscalmente, nel senso che il valore fiscale resta quello anteriore alla rivalutazione. In altri termini, le plusvalenze iscritte in bilancio sono irrilevanti fiscalmente , e non comportano alcuna componente positiva del reddito fiscale, né alcun aumento dei valori fiscalmente riconosciuti dei beni rivalutati.

    Spesso, tuttavia, apposite disposizioni normative di “tassazione volontaria” consentono di dare rilevanza fiscale a queste rivalutazioni a fronte del pagamento di una imposta sostitutiva; è una specie di “prestito di imposta”, uno scambio dove il contribuente “investe” nell’aumento dei valori fiscali; pagando subito una imposta sostitutiva egli guadagna maggiori costi fiscali di riferimento, da cui giungeranno nei successivi periodi di imposta maggiori costi, deducibili ad aliquota ordinaria

    Questa esposizione “patrimoniale” (“a patrimonio”) sarebbe troppo complessa per i beni di magazzino, gestiti in modo “seriale”, ripetitivo, di massa, con continui incrementi per acquisti e prelievi per vendite.
    I beni la cui cessione dà luogo a ricavi sono quindi esposti in bilancio “per masse” col criterio c.d. “costi ricavi e rimanenze” che ritroveremo anche per le rimanenze finali.

    Le entrate e uscite dal magazzino di tali beni sono seguite attraverso la contabilità “di magazzino” e la loro valorizzazione avviene attraverso la contabilità industriale,

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      #32
      ciao ragazzi! io avendo fatto ragioneria alle superiori, consiglierei di studiare contabilità su un libro di scuola, tipo "entriamo in azienda" ...lo trovo semplice, chiaro anche per chi ha una buona infarinatura della materia. Per tributario io ho studiato (e ormai dimenticato ahimè) sul Tesauro, anche se la parte speciale occorrerà aggiornarla con il tuir. Per il resto, mi riprometto di acquistare il manualone della simone...un mio amico ha superato l'ultimo concorso studiando solo da quello, almeno così ha detto..

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        #33
        Ragazzi buongiorno!.. trovo ottimo questo metodo di confronto ..spero di potermi confrontare con voi per i dubbi che mi verranno in corso di studio.. non vi nego che tra tutte le materie la contabilità è quella che mi spaventa di più!

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          #34
          Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
          Questa esposizione “patrimoniale” (“a patrimonio”) sarebbe troppo complessa per i beni di magazzino, gestiti in modo “seriale”, ripetitivo, di massa, con continui incrementi per acquisti e prelievi per vendite.
          I beni la cui cessione dà luogo a ricavi sono quindi esposti in bilancio “per masse” col criterio c.d. “costi ricavi e rimanenze” che ritroveremo anche per le rimanenze finali.

          Le entrate e uscite dal magazzino di tali beni sono seguite attraverso la contabilità “di magazzino” e la loro valorizzazione avviene attraverso la contabilità industriale,

          Anche le passività e le voci del patrimonio netto hanno un “valore fiscale” corrispondente concettualmente a quello indicato per le attività: se un accantonamento, una svalutazione, fiscalmente deducibile, abbatte il valore fiscale dell’attivo, lo stesso deve accadere (se invece viene esposta come posta rettificativa nel passivo: un fondo dedotto (cioè costituito con accantonamenti deducibili) non è liberamente disponibile ai fini fiscali, e diventa imponibile, a titolo di sopravvenienza attiva se utilizzato per fini diversi da quelli per cui fu costituito.

          Se invece il fondo nasce con accantonamenti non dedotti, è liberamente disponibile ai fini fiscali e viene chiamato “fondo tassato”. La stessa imponibilità dei “fondi dedotti” si verifica, a maggior ragione quando un debito viene meno in tutto o in parte.

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            #35
            Le voci di patrimonio netto sono fiscalmente franche, in quanto derivano da apporti, da utili tassati o non tassabili salvo il caso dei fondi in sospensione d’imposta, a fronte dei quali è concesso aumentare i valori fiscali dell’attivo, ma che sono tassabili ove si verifichino determinati eventi (in genere la distribuzione ai soci).

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              #36
              Grazie, sarà tutto molto utile quando affronterò questa materia in maniera più approfondita Come suggerito, mi sto approciando un po' a diritto privato, iniziando dal codice. Mi sono scontrata con le norme sul matrimonio. Secondo voi le posso saltare, sono utile tutte oppure mi devo soffermare solo su alcuni articoli? Grazie

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                #37
                ROL, sulla materia contabile hai ragione, ho fatto i quiz qualche mese fa e mi è sfuggito tutto. ma dove trovi tutte queste informazioni? Complimenti davvero!

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                  #38
                  Originariamente inviato da Aida1100 Visualizza il messaggio
                  ROL, sulla materia contabile hai ragione, ho fatto i quiz qualche mese fa e mi è sfuggito tutto. ma dove trovi tutte queste informazioni? Complimenti davvero!
                  Sei Gentile...grazie.

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                    #39
                    Scusami ROL visto che sei così addentrato vorrei farti una domanda..se volessi ad esempio cominciare a dare un'occhiata ai test relativi la prova attitudinale oltre ai quesiti RIPAM ( che se non sbaglio sono 1200 per ogni tipologia) dove potrei andare a consultarne altri?...o sono sufficienti quelli...grazie mille attendo tue....

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                      #40
                      Originariamente inviato da copy90 Visualizza il messaggio
                      Grazie, sarà tutto molto utile quando affronterò questa materia in maniera più approfondita Come suggerito, mi sto approciando un po' a diritto privato, iniziando dal codice. Mi sono scontrata con le norme sul matrimonio. Secondo voi le posso saltare, sono utile tutte oppure mi devo soffermare solo su alcuni articoli? Grazie
                      Ciao copy,lascia perdere i diritti di famiglia...fai solo impresa familiare 230 bis cc e fondo patrimoniale,x il resto definizioni e procedi..
                      su contabilita'purtroppo non sono un'economista...l'ho solo studiata per la prima prova e per l'orale toccherà anche a me partire dalle basi...ma per la prima prova studiai solo dal manualone e credetemi le domande di contabilita le presi tutte...

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                      Sto operando...
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