Originariamente inviato da giustizia
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gianl
Originariamente inviato da scaluzzi Visualizza il messaggioMa davvero queste situazioni sono così frequenti?
Quelli che chiedono il trasferimento dopo un mese andrebbero cacciati a calci in ****!
Ho scoperto il mondo degli insegnanti precari perchè la mia ragazza è una insegnante precaria. L'anno passato ha avuto una cattedra ad 800 kilometri da casa senza usufruire di un giorno di ferie né di malattia. Ma la realtà non è quella. Nelle scuole del Nord gli insegnanti precari sono nella stragrande maggioranza meridionali. E l'andazzo è questo: un'insegnante presente in una graduatoria viene chiamata da una scuola per una supplenza - che può durare, spesso, da novembre alla fine dell'anno scolastico - la fortunata accetta l'incarico, sale per firmare il contratto e, tempo qualche giorno, sparisce. Quasi sempre perchè, subito dopo aver firmato il contratto, "scopre" di essere rimasta incinta e quindi si mette in maternità. Naturalmente lo stipendio e l'anzianità di servizio sono fatti salvi.
In una scuola di un paese vicino a quello dove la mia ragazza ha insegnato, una cattedra è stata coperta con 6 contratti perchè appena un'insegnante firmava si metteva in maternità, e la stessa cosa faceva la sostituta. La sesta, che si è comportata seriamente, è del posto. Quei cinque stipendi superflui sono pagati dalla Tesoreria Provinciale del Ministero dell'Economia. Cioè da noi.
E a quest'andazzo, che è ben noto a chi lavora nel settore (presidi, provveditori, ecc.), non c'è rimedio.
Che nel Sud non ci sia lavoro e che i sacrifici che i meridionali sopportano sono televati, è la verità. Però tanti meridionali più che di sacrifici si specializzano in furbescate che rasentano la truffa allo Stato, oltre chè al danno all'organizzazione della Pubblica Amministrazione: tanto assenteismo e tanto disamore verso il proprio lavoro non giova né alle PP.AA. né ai cittadini utenti.
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Quoto in pieno! Per un meridionale è giusto poter chiedere il trasferimento, ma nell'assoluto rispetto della legalità, delle graduatorie esistenti e dei posti a disposizione. Sono i furbi che rovinano gli uffici![FONT=Garamond]Una repubblica non può aver successo fino a quando in essa non vi sia un certo numero di persone permeate dei principi di giustizia e di onore (Charles Darwin)[/FONT]
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Originariamente inviato da gianl Visualizza il messaggioScusate l'OT,sarò brevissimo.
Ho scoperto il mondo degli insegnanti precari perchè la mia ragazza è una insegnante precaria. L'anno passato ha avuto una cattedra ad 800 kilometri da casa senza usufruire di un giorno di ferie né di malattia. Ma la realtà non è quella. Nelle scuole del Nord gli insegnanti precari sono nella stragrande maggioranza meridionali. E l'andazzo è questo: un'insegnante presente in una graduatoria viene chiamata da una scuola per una supplenza - che può durare, spesso, da novembre alla fine dell'anno scolastico - la fortunata accetta l'incarico, sale per firmare il contratto e, tempo qualche giorno, sparisce. Quasi sempre perchè, subito dopo aver firmato il contratto, "scopre" di essere rimasta incinta e quindi si mette in maternità. Naturalmente lo stipendio e l'anzianità di servizio sono fatti salvi.
In una scuola di un paese vicino a quello dove la mia ragazza ha insegnato, una cattedra è stata coperta con 6 contratti perchè appena un'insegnante firmava si metteva in maternità, e la stessa cosa faceva la sostituta. La sesta, che si è comportata seriamente, è del posto. Quei cinque stipendi superflui sono pagati dalla Tesoreria Provinciale del Ministero dell'Economia. Cioè da noi.
E a quest'andazzo, che è ben noto a chi lavora nel settore (presidi, provveditori, ecc.), non c'è rimedio.
Che nel Sud non ci sia lavoro e che i sacrifici che i meridionali sopportano sono televati, è la verità. Però tanti meridionali più che di sacrifici si specializzano in furbescate che rasentano la truffa allo Stato, oltre chè al danno all'organizzazione della Pubblica Amministrazione: tanto assenteismo e tanto disamore verso il proprio lavoro non giova né alle PP.AA. né ai cittadini utenti.
Complimenti davvero.
Ma pensa tu che stratagemmi...[i]Gli uomini brutti hanno altre carte da giocare.
Sì, quelle di credito[/i]
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Questa generalizzazione riguardo i meridionali è daverro sinonimo di grande superficialità.
Ho diversi parenti e conoscenti che hanno lavorato al Nord , anche nella scuola, facendo la trafila delle supplenze , senza prendere per anni un giorno di malattia.
LA legge 104 , se riconosciuta, presuppone delle patologie molto gravi , ed è giusto in questo caso, e sacrosanto ,che i relativi diritti vengano fatti valere.
Quanto poi al fatto che i meridionali sarebbero i furbi della situazione , anche questo è un luogo comune , conosco diversi settentrionali di certo non da meno...
Il mio suggerimento , rivolto alla persone intelligenti , è di valutare le persone per quello che sono , senza tutti questi pregiudizi , non è il luogo in cui una persona è nato che determina il suo valore. Fino a quando si ragiona in un certo modo "i meridionali" , "le donne" e altre generalizzazioni di questo tipo , vi saranno valutazioni fuorvianti e inquinate da pregiudizi
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gianl
Originariamente inviato da giustizia Visualizza il messaggioQuesta generalizzazione riguardo i meridionali è daverro sinonimo di grande superficialità.
Ho diversi parenti e conoscenti che hanno lavorato al Nord , anche nella scuola, facendo la trafila delle supplenze , senza prendere per anni un giorno di malattia.
LA legge 104 , se riconosciuta, presuppone delle patologie molto gravi , ed è giusto in questo caso, e sacrosanto ,che i relativi diritti vengano fatti valere.
Quanto poi al fatto che i meridionali sarebbero i furbi della situazione , anche questo è un luogo comune , conosco diversi settentrionali di certo non da meno...
Il mio suggerimento , rivolto alla persone intelligenti , è di valutare le persone per quello che sono , senza tutti questi pregiudizi , non è il luogo in cui una persona è nato che determina il suo valore. Fino a quando si ragiona in un certo modo "i meridionali" , "le donne" e altre generalizzazioni di questo tipo , vi saranno valutazioni fuorvianti e inquinate da pregiudizi
Quindi tra chi è che ragiona in modo da risultareOriginariamente inviato da giustizia Visualizza il messaggiosinonimo di grande superficialità.
Personalmente non colgo il tuo consiglioOriginariamente inviato da giustizia Visualizza il messaggiorivolto alla persone intelligenti
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gianl
Originariamente inviato da scaluzzi Visualizza il messaggioI tuoi interventi sono sempre pacati, circostanziati e "istruttivi".
Complimenti davvero.
Ma pensa tu che stratagemmi...
In base al metro dell'utente con nick giustizia, che qui è legge, i miei interventi sono superficiali e poco intelligenti.
Siccome nessuno è perfetto, io persevero con i miei difetti e posto un po' di cose che dimostrano come nella Pubblica Amministrazione non è tutto rose e fiori, spesso per colpa di chi ci lavora:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...3/stella.shtml
http://www.corriere.it/Primo_Piano/P...4/stella.shtml
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...0/stella.shtml
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...maginari.shtml
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C..._patente.shtml
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...concorso.shtml
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...malattia.shtml
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Un' analisi più equa
Originariamente inviato da giustizia Visualizza il messaggioQuesta generalizzazione riguardo i meridionali è daverro sinonimo di grande superficialità.
Ho diversi parenti e conoscenti che hanno lavorato al Nord , anche nella scuola, facendo la trafila delle supplenze , senza prendere per anni un giorno di malattia.
LA legge 104 , se riconosciuta, presuppone delle patologie molto gravi , ed è giusto in questo caso, e sacrosanto ,che i relativi diritti vengano fatti valere.
Quanto poi al fatto che i meridionali sarebbero i furbi della situazione , anche questo è un luogo comune , conosco diversi settentrionali di certo non da meno...
Il mio suggerimento , rivolto alla persone intelligenti , è di valutare le persone per quello che sono , senza tutti questi pregiudizi , non è il luogo in cui una persona è nato che determina il suo valore. Fino a quando si ragiona in un certo modo "i meridionali" , "le donne" e altre generalizzazioni di questo tipo , vi saranno valutazioni fuorvianti e inquinate da pregiudizi
ciao
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Ovvio che non si vuole generalizzare, ma la mia esperienza questo mi ha insegnato.
4 anni fa per il mio servizio ero solo e solo sono rimasto dopo vari concorsi.
Prima hanno mandato uno di Napoli allo sportello polifunzionale, sparito dopo 1 mese non si sa come non si sa perchè.
Poi è arrivato un cfl di Lecce, resistito 3 mesi e poi spostato a Vicenza (non credo sia ancora lì).
Infine con l'ultimo concorso è arrivata una ragazza di Catanzaro, in malattia da marzo 2007.
L'altro cfl al registro residente in zona è ancora al suo posto.
Ribadisco, non si vuole generalizzare, ma visti gli abusi pregressi è normale che il persona di un ufficio si stufi ben presto di certi soggetti, dato che l'attività di assistenza e di contrasto all'evasione richiede un impegno serio e costante per tutto l'anno e non di certo persone che da un giorno all'altro spariscono.
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